Monte Paschi SI (BMPS) CONDANNATA MPS PER MY WAY E FOR YOU (1 Viewer)

lothar

Forumer storico
un'altra sentenza fresca di giornata che condanna mps (ex banca121) a risarcire gli investitori truffati: mi chiedo MA LA STAMPA NAZIONALE E/O FINANZIARIA NON LE SA QUESTE NEWS????? OPPURE IL BUDGET PUBBLICIATARIO E PIù APPETIBILE DELLA VERITà?????

lot

Nulli i contratti Cirio e MyWay

Il Tribunale Civile di Brindisi ha sancito la nullità dei contratti di acquisto di obbligazioni Cirio e My Way presso il Monte dei Paschi di Siena da parte di due cittadini, assistiti da Confconsumatori. Il Giudice ha disposto il rimborso delle somme versate, oltre gli interessi.
Il Tribunale Civile di Brindisi, con due importantissime sentenze, ha sancito la nullità dei contratti di acquisto di obbligazioni del Gruppo Societario Cirio e del famigerato My Way disponendo il rimborso delle somme versate, oltre interessi. I giudizi erano stati promossi da due associati della Confconsumatori di Brindisi, i quali, dopo aver cercato invano di addivenire ad un accordo di tipo transattivo con la ex Banca 121, ora Monte dei Paschi di Siena, (banca venditrice sia dei Bond Cirio sia del My Way), si erano visti costretti ad esperire delle azioni giudiziarie per il riconoscimento dei propri diritti.
In entrambi i casi i Giudici hanno statuito che "l'istituto di credito convenuto ha violato i primari doveri di informazione stabiliti dal TUF. Invero, sussiste in capo alla banca una palese violazione dei doveri di informazione e correttezza sanciti dall'art. 21 TUF, posto che detta Banca ha taciuto all'attore circostanze decisive nell'economia del contratto". Entrambi i contratti, quindi, sono stati posti in essere in violazione delle norme imperative previste nel nostro ordinamento e sono, pertanto, da considerarsi nulli.


18 Gen 2006
 

tontolina

Forumer storico
sono giornalisti... non coraggiosi


leggi questa..
Cusani su "il manifesto"
Scritto da Sergio Cusani
mercoledì 28 dicembre 2005
Non solo Ricucci. Ecco i trucchi delle banche: prestiti al limite d'usura e operazioni stile Fiat Sergio Cusani Un uomo che è diventato famoso a sue spese (con il carcere) durante Tangentopoli e che oggi lavora per la Banca della solidarietà.


Recentemente mi è arrivata a casa una carta di credito della società Consel che fa parte del gruppo Banca Sella, che fa capo al Presidente della Associazione Bancaria Italiana, Maurizio Sella, che offre un prestito per un importo di mille euro con un rimborso di 50 euro al mese. Nella lettera, per la prima volta, viene applicato un principio di assoluta trasparenza: Taeg-tasso di interesse annuale effettivo globale del 18,16%; commissione di invio 1,21 euro; imposta di bollo 1,81 euro e altro. Se si versano i soldi su un conto corrente bancario gli interessi che vengono riconosciuti sono dello 0,010% annuo. Un differenziale tra tassi attivi e passivi del 18,15%, che non ha bisogno di commenti. Per capire quanto ciò sia scandaloso, basta fare un semplice controllo. Il tasso di usura è il 18,81%: tasso di usura 18,81% meno 18,16% che fa pagare Consel, la differenza è dello 0,65%. Solo lo 0,65% evita alla finanziaria del Presidente dell'Associazione Bancaria Italiana di esercitare l'usura. In realtà se al Taeg-tasso annuo effettivo globale si aggiungono commissioni, spese di gestione e di bollo complessivamente si supera, di fatto, il tasso di usura.

E' ovvio che, con l'incremento diffuso della povertà in vasti strati sociali, chi ha un problema urgente da risolvere è costretto ad accettare i mille euro offerti e a pagare questo tasso. Poi passa, come molto spesso accade, dall'usuraio, quello non ufficiale, quello che non ha la carta intestata.

Oggi sono le banche che apertamente svolgono questa attività di finanziamento ai limiti dell'usura mentre un tempo era considerata dal gotha delle banche una attività «disdicevole» demandata a finanziarie ai margini del sistema anche se erano «carsicamente» collegate, di fatto anche se non formalmente, con il sistema delle banche.

Una brochure distribuita dalla Fiom di Milano dal titolo «Da Antonventa a Bankitalia: cronaca di una crisi annunciata» e che come sfondo di copertina un cartello che recita «Banche, i vostri utili a nostre spese» c'entra in pieno il problema che è di assoluta attualità.
E' in corso un processo in accelerazione di bancarizzazione del sistema industriale e commerciale: in particolare è sempre più diffusa la pratica di cercare di difendere il livello dei consumi facendo indebitare il consumatore così spingendolo ad acquisti che altrimenti non si potrebbe permettere. E non parliamo di acquisti di beni superflui ma di acquisti di prima necessità come ad esempio gli alimentari.

Tutto ciò produce nel tempo effetti devastanti, perché con questo sistema di indebitamento quotidiano si rimane intrappolati a vita in un meccanismo dal quale uscire è praticamente impossibile e che trasferisce tutti i problemi, aggravati, alle generazioni successive. Si tende a «bancarizzare» l'esistenza umana, aumentando il senso di sbandamento, insicurezza e angoscia dell'essere umano.

Le banche stanno prendendo un ruolo sempre più invadente e penetrante nella vita quotidiana di tutti. In particolare vorrei entrare nel merito del ruolo che il sistema bancario ha avuto recentemente nel caso della famiglia Agnelli in relazione alle modalità con cui gli Agnelli hanno «ricomposto» la loro quota del 30% del capitale sociale di Fiat dopo l'ingresso degli Istituti di credito nel capitale Fiat a seguito del prestito «convertendo».
Una lievissima differenza corre tra l'operazione della famiglia Agnelli e quelle del noto immobiliarista Stefano Ricucci: i primi i furboni dei quartieri alti, il secondo il furbetto del quartierino. Le operazioni dei quartieri alti si differenziano da quelle del quartierino soltanto perché formalmente e tecnicamente eleganti e perché godono di consolidate acquiescenze da parte degli istituiti di controllo dei mercati finanziari.
Gli Agnelli hanno usato impropriamente uno strumento (equity swap) che fa parte della galassia della speculazione pura cioè dei derivati - che usualmente si tratta cash - per mascherare nella realtà un'operazione di acquisto di azioni di una propria controllata quotata in borsa, la Fiat, e sfuggire, sempre con eleganza, al controllo della Consob: ma forse è stata
fatta in consonanza con la stessa Consob.

Grazie a grandi professionisti, che magari dichiarano di far parte di ambiti vicini alla sinistra, gli Agnelli hanno anche trovato l'escamotage di vendere i propri diritti derivanti dall'aumento di capitale destinato alle banche così da sfuggire, se avessero dichiarato gli acquisti di azioni Fiat sul mercato di Borsa, al meccanismo dell'Opa obbligatoria su tutta la Fiat che la famiglia Agnelli non si sarebbe potuta permettere. Anzi, a tal fine, l'operazione di acquisto di azioni Fiat, formalmente di equity swap, è stata fatta estero su estero da Exor International (gruppo Agnelli) con Merryl Linch Internatinal magari per sfuggire a eventuali curiosità di qualche procura nazionale, oltre a poter in tal modo manovrare acconciamente le plusvalenze visto che il titolo Fiat, grazie agli acquisti, è salito in pochissimi mesi da euro 4,7 a circa 7 euro. Tutto ciò con l'evidente appoggio del sistema bancario che ha applaudito all'operazione dichiarando che in tal modo la famiglia Agnelli avrebbe confermato il proprio impegno in Fiat come azionista di riferimento e gestore del gruppo. Operazione in realtà soltanto in piccola parte sostenuta dagli Agnelli, ma in gran parte pagata dagli azionisti di minoranza della quotata Ifil (gruppo Agnelli), che controlla il 30% di Fiat. Per capirci meglio è come se uno andasse a scommettere alle corse dei cavalli e invece di prendersi il premio della vincita in danaro si prendesse il cavallo.


http://www.valbisagno.it/dal-mondo/cusani-su-il-manifesto-.html
 

Fleursdumal

फूल की बुराई
l'altro giorno un signore di Lecce è riuscito persino a far pignorare una sede della San Paolo per anatocismo , alla fine hanno dovuto sganciare 50000euruzz per liberare gli impiegati rimasti dentro :D
 

tontolina

Forumer storico
Fleursdumal ha scritto:
l'altro giorno un signore di Lecce è riuscito persino a far pignorare una sede della San Paolo per anatocismo , alla fine hanno dovuto sganciare 50000euruzz per liberare gli impiegati rimasti dentro :D
vedi è questo uno dei motivi per cui questi politicanti NON HAMMO DATO ALL'ITALIA LA LEGGE DELL'AZIONE COLLETTIVA


ed hanno abassato le pene
come diceva ieri Lannutti alla tv... questa legge sul risparmio non difende i piccoli azionisti e i piccoli risparmiatore
ma tutela solo i truffatori

perchè ganno inserito il furto di modica quantità

secondo la loro opinione se ti derubano di tutti i tuoi averi che sono meno dello 0.1% del PIL italiano allora non sono punibili

saranno bastardi


dimenticavo
GRAZIE BERLUSKA GRAZIE
ARTEFATTI-berlusca_tarok.gif

GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
 

WOLFANG

Forumer storico
Signori questo si chiama lo schifo Italico,media giornali fanno di tutto per non parlarne dello scandalo My Way 4 You e quindi del Monte dei Paschi di Siena la colpa di tutto ciò è della classe politica che nonostante gli scandali dell'era Fazio non ha voluto introdurre la CLASS ACTION ,cosa che avrebbe costretto banche, assicurazioni , sociètà e multinazionali a comportarsi in maniera trasparente ed etica ,invece si è pensato bene di continuare a difendere gli interessi economici e truffaldini di pochi a danno dei consumatori italiani. :down: :down: :down: :down: :down: :smokin:
 

lothar

Forumer storico
questo dovrebbe aiutare a capire su chi effettivamente sta sul ponte di comando!!!!

per loro "franza o spagna" perchè se magna!!!!

mortadella o berluskaiser:

cambia il musicante, ma la musica sarà lo stesso!

possiamo scegliere da chi farci in.k.......

ma allo stato di fatto, sempre di vaselina ci dovremo munire!!!!

lot-prono
 

tontolina

Forumer storico
MYWAY - 4YOU:
E' TRUFFA CONTRATTUALE

di *Alessandro Pedone
Condannati gli ex capi di Banca 121, tra cui De Bustis. Per il Gip i contratti con gli investitori erano “ingannevoli per ambigua qualificazione del prodotto come piano finanziario”. La condanna a sei mesi di carcere convertita in pena pecuniara.


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13 Dicembre 2006 13:34 FIRENZE


*consulente Aduc per la tutela del risparmio. Il contenuto di questo articolo esprime il pensiero dell' autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.
(WSI) – Con il decreto penale di condanna n. 810/06 emesso dal Tribunale di Teramo, De Bustis Vincenzo Figarola (ex Direttore Generale di Banca 121), Rollo Giuseppe (Vice Direttore Generale), Anguilla Eugenio (Responsabile Vigilanza), Venneri Rosanna (Responsabile Divisione Privati e Finanza e creatrice dei prodotti MyWay e 4You), sono stati condannati per truffa contrattuale.

Le indagini hanno preso il via anche grazie ad una serie di querele presentate da risparmiatori che si erano rivolti all'Aduc e che sono stati assistiti dall'avv. Giuseppe Romano.


Il Gip, dott. Giovanni Cirillo, ha accertato che la contrattualistica tipo dei piani finanziari MyWay e 4You sono “sostanzialmente ingannevoli per ambigua qualificazione del prodotto come “piano finanziario”, per omesso riferimento nel corpo del contratto all'elemento fondamentale della leva finanziaria, per non adeguata evidenziazione della non equita' finanziaria del contratto per il privato conseguente sia alla eccessiva onerosita' del recesso prima della scadenza naturale del contratto, sia al rischio di perdita di multipli di capitale...”.


La condanna a sei mesi di carcere e' stata convertita in una pena pecuniara. I condannati hanno gia' fatto sapere che faranno opposizione al decreto e si instaurera', quindi, un dibattimento nel quale i risparmiatori potranno costituirsi parti civili. L'Aduc assistera' legalmente tutti i risparmiatori che intenderanno costituirsi parti civili.


Questa condanna e' un passo fondamentale nella vicenda dei piani finanziari MyWay 4You anche per il modo con il quale si e' arrivati alla stessa.


I magistrati, diversamente da altre procure, hanno lavorato fuori dalla luce dei riflettori ma in maniera molto accurata. Hanno commissionato una perizia tecnica al prof. Carlo Mottura, ordinario di Matematica Finanziaria all'universita' Roma TRE, sulla base della quale hanno accertato che il contratto, per quanto chiaro nel descrivere le componenti elementari dello stesso (finanziamento, acquisto di obbligazioni e di fondi comuni, pegno) nascondeva in realta' informazioni essenziali circa gli effetti complessivi della combinazione di questi elementi.


Scrive il prof. Mottura: “La chiarezza con cui erano descritte le componenti elementari non poteva consentire all'investitore di comprendere con altrettanta chiarezza gli effetti che quella combinazione di componenti avrebbe potuto determinare sul livello di rischio complessivo del prodotto.”


La truffa contrattuale si realizza anche quando una parte ha omesso capziosamente di fornire informazioni essenziali circa il contratto stipulato, tanto piu' quando e' obbligata per legge a fornire tutte le informazioni utili per fare una scelta consapevole, come nel caso della vendita di prodotti finanziari. Con questa condanna, si dimostra che la tesi dell'Aduc su questi piani finanziari era fondata.

L'Aduc ha sempre sostenuto che i contratti erano nulli in quanto costituivano, per come erano stati formulati (e non solo per come sono stati venduti) un prodotto finanziario non compatibile con il nostro ordinamento giuridico. Abbiamo fin da subito sostenuto la tesi della truffa contrattuale.
Abbiamo ritenuto che la soluzione dei “tavoli di conciliazione” scelta da alcuni associazioni di consumatori era un enorme regalo fatto (quanto volutamente?) al Gruppo Monte dei Paschi di Siena. Coerentemente con questa linea abbiamo cercato di percorrere tutte le strade giudiziarie possibili affinche' il Gruppo Monte dei Paschi di Siena arrivasse ad una soluzione per tutti i sottoscrittori. In questo percorso stiamo riscuotendo numerose vittorie, anche in sede civile, e continueremo a perseguire questa strada con tutti i mezzi giudiziari possibili.


Copyright © Aduc per Wall Street Italia, Inc. Riproduzione
http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?ART_ID=426824
 

tontolina

Forumer storico
Comunicato Stampa del 25 Febbraio 2004

MPS E BANCA 121: L'IPOTESI DI TRUFFA CONTRATTUALE


Firenze 25 febbraio 2004. Il disegno criminoso che configurerebbe il reato di truffa contrattuale sul quale sta indagando la procura della repubblica di Trani e' il seguente:
Banca 121 aveva l'impellente necessita' di aumentare gli utili in previsione della vendita al gruppo MPS (al fine di aumentare il prezzo di vendita), ha progettato cosi' i prodotti ingannevoli come i mutui di scopo camuffati da prodotti previdenziali ("My Way", "4 You" e simili) e le obbligazioni strutturate di tipo reverse convertibile come BTP Tel, BTP Index e simili. Attraverso questi prodotti la banca avrebbe realizzato un "illecito profitto" a causa dei prezzi di vendita delle obbligazioni contenute all'interno dei mutui di scopo e dell'opzione put venduta congiuntamente alle obbligazioni strutturate.
Nel caso dei mutui di scopo camuffati da prodotti previdenziali con il soldi del mutuo, il cliente acquistava una obbligazione emessa da una banca dello stesso gruppo bancario (quindi indirettamente finanziava a sua volta la stessa banca). L'ingordigia della banca, pero', non si e' limitata a questa operazione (che di per se' comporta un profitto legato alla forbice fra tassi attivi e tassi passivi) ma ha voluto lucrare un ingiustificabile profitto immediato (pari al 10/30%) legato al prezzo di vendita dell'obbligazione. Ad esempio, il 15 Maggio 2001 Banca Agricola Mantovana ha emesso una obbligazione (codice ISIN IT0003120919) al prezzo di 16,57 centesimi. Il 30 Maggio, con i soldi del mutuo incluso nel 4You Banca Toscana (dello stesso gruppo MPS, come Banca 121) la rivendeva al prezzo di 22,47 centesimi! Il 35,61% in piu' del suo valore!
In questo modo, con un contratto "4You" da 77,47 euro mensili (le vecchie 150 mila lire) la banca incamerava immediatamente € 2.561,53 di utile (circa 5 milioni del vecchio conio) derivante da questo sovrapprezzo! Questi cinque milioni di guadagno, secondo l'ipotesi di reato costituiscono un illecito profitto.
Il meccanismo delle obbligazioni strutturate e' per certi versi simile. Con questi contratti il cliente acquistava un titolo di Stato e, con un altro contratto stipulato simultaneamente, vendeva alla banca una opzione put (uno strumento finanziario speculativo). Il prezzo dell'opzione put era inferiore rispetto al suo valore di mercato di circa il 40%. Una volta acquistata l'opzione, la banca la rivendeva immediatamente sul mercato al suo valore effettivo e lucrava sulla differenza senza assumersi nessun rischio (che si assumeva il cliente).
E' utile ricordare il principio consolidato dalla Corte di Cassazione Penale, in ordine al quale “la conclusione di un negozio giuridico puo' integrare gli estremi della truffa anche se il comportamento contrattuale sia corretto, quando la condotta dell'autore del reato sia preordinata al fine di procurarsi un ingiusto profitto e la rappresentata correttezza sia strumentalizzata allo scopo di sorprendere la buona fede dell'altro contraente sotto la parvenza di una regolare attivita' negoziale” (Cass. pen., 14/01/1982 PARTI IN CAUSA Romano).
E' importante infine sottolineare che i metodi con i quali la Banca 121 ha abbellito i propri bilanci sono stati estesi a tutto il gruppo Monte dei Paschi di Siena dopo l'acquisizione avvenuta i primi mesi del 2000. Il gruppo MPS, quindi, non puo' dirsi -come sta tentando di fare- parte lesa poiche' non solo Banca 121 ha continuato ad vendere gli stessi prodotti anche dopo l'acquisizione da parte del gruppo, ma il prodotto "4 You" (quello con il quale si realizza il profitto immediato piu' elevato, grazie al meccanismo del finanziamento) e' stato esteso a tutte le banche del gruppo: Banca Monte dei Paschi di Siena, Banca Toscana, Banca Agricola Mantovana, Cariprato, Banca Popolare di Spoleto.
Alessandro Pedone, consulente Aduc per la tutela del risparmio Versione stampabile

http://www.investire.aduc.it/php/mostra.php?id=78590
 

WOLFANG

Forumer storico
Sono circa 6 anni che questa immondizia di prodotti MY WAY 4 YOU sta in piedi facendo perdere tempo e denaro a circa 170.000 risparmiatori,solo questo dovrebbe far vergognare i vertici dei Democratici di Sinistra seduti nel consiglio di amministrazione della loro banca MONTE DEI PASCHI DI SIENA.
Ma purtroppo sono DIESSINI e tanto basta per qualificarli. :down: :down: :down: :down: :down: :down: :down: :down: :down: :down: :down: :down: :down: :down: :down: :down: :down: :devil: :devil: :devil:
 

b.i.n.

Nuovo forumer
2 - THRILLER DE BUSTIS…
Ricordate Vincenzo De Bustis? Il banchiere che aveva fatto grande la Banca 121 di Lecce, venduta poi a peso d'oro al Monte dei Paschi di Siena, si ritrova al centro di un thriller legal-sentimentale degno di John Grisham. In novembre il manager è stato condannato per direttissima dal giudice per le indagini preliminari di Teramo a sei mesi di reclusione (convertiti in 8.040 euro di multa) per i prodotti di finanza innovativa venduti a suo tempo da Banca 121. Per difendersi De Bustis, oggi capo di Deutsche Bank in Italia, ha scelto un legale di grido, Paola Severino di Roma, che preannuncia ricorso e rileva come la decisione sull'ingannevolezza dei prodotti noti come MyWay e 4You contrasti con il giudizio espresso in merito da altri tribunali.

Il lato curioso è che l'avvocato Severino è sposata con Paolo di Benedetto, commissario Consob dal giugno del 2003. L'Authority che vigila sui mercati finanziari era intervenuta nel maggio 2005 sull'irregolarità dei prodotti di Banca 121 con le multe più alte mai rifilate a manager e funzionari (145 mila euro per il solo De Bustis). Le sanzioni furono però annullate dalla Corte d'Appello di Lecce: il ministero del Tesoro aveva aspettato più dei 90 giorni previsti tra la proposta della Consob e l'irrogazione del provvedimento. (L. P.)
Dagospia
 

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