Buonasera, mi chiamo Luca e questo è il mio primissimo post all’interno del forum. A causa della mia ignoranza per l’argomento che trattaterò di seguito, vi chiedo scusa in anticipo se ho scritto qualcosa di delirante, quindi sarò disponibile ad accettare qualunque tipo di correzione e/o consiglio. Entro un anno potrei aver bisogno di aprire il conto deposito, ma devo ancora capire se esso mi sarà davvero utile in relazione alle mie esigenze.
1) Ho davvero la necessità di un fondo deposito?
Sul mio conto corrente base ING Bank sto per superare i 20.000 €, poiché da poco riesco a mettere da parte una somma decente ogni mese. Le mie spese sono davvero molto limitate, quindi non riesco ad utilizzare quei soldi sul mio conto primario e a mio parere sarebbe più saggio spostare la maggior parte di essi su un conto deposito svincolato, sia per ottenere quel minimo di interessi, poi per non essere soggetto all’inflazione del denaro nel tempo e per avere un secondo fondo d’emergenza utilizzabile in breve tempo. Sono molto interessato al conto deposito Santander, che mi sembra abbastanza vantaggioso sotto molti punti di vista e flessibile nell’utilizzo.
2) Un pagamento dell’imposta di bollo di troppo.
Avrebbe senso tenere una giacenza media sul mio conto ING Bank al di sotto dei 5000 € per non pagare l’imposta di bollo e di conseguenza pagare l’imposto di bollo annuale solo sul conto deposito, dove verrebbero versati mensilmente la maggioranza dei miei risparmi? Ho in mente di tenere fissi 4000 € sul mio conto corrente primario per spese personali, bollette e altre esigenze. Forse la mia è semplicemente una paranoia e di conseguenza dovrei accettare semplicemente il fatto di pagare quei 34,20 € annui per delle somme di denaro depositate su entrambi i conti superiori a 5000 €.
3) C’è diversa gente che consiglia di avere più di conti correnti per motivazioni disparate, tra cui il blocco del prelievo derivante da problemi legali della banca stessa, per svolgere diverse operazioni e per non pagare l’imposta di bollo.
Soggettivamente parlando mi fermerei al conto corrente primario e al conto deposito, poiché troppi conti e carte diventerebbero molto dispersivi in termini di gestione. Ma se un giorno dovessi vendere una casa di mia proprietà (ad esempio), ricavando circa 120.000 € dalla vendita e versando tutto nel conto deposito, una tale operazione avrebbe senso? Mi ritroverei ipoteticamente un conto corrente base con una giacenza media di 4000 € e un conto deposito con 190.000 € (ipotetica somma raggiunta depositando vari risparmi nel corso degli anni). Riassumendo in breve, mi sentirei molto a disagio pensando di avere tutti quei soldi divisi su due conti o all’intero importo su un solo CC.
4) Tenendo conto del fatto che lo stato al massimo dovrebbe assicurare un importo di 100.000 € in caso di fallimento dell’istituto bancario, sarebbe meglio aprire un altro conto corrente, o distribuire l’importo tra i due conti personali (ad esempio 90.000 € su cc e 100.000 € su conto deposito) accettando di pagare doppia imposta di bollo?
1) Ho davvero la necessità di un fondo deposito?
Sul mio conto corrente base ING Bank sto per superare i 20.000 €, poiché da poco riesco a mettere da parte una somma decente ogni mese. Le mie spese sono davvero molto limitate, quindi non riesco ad utilizzare quei soldi sul mio conto primario e a mio parere sarebbe più saggio spostare la maggior parte di essi su un conto deposito svincolato, sia per ottenere quel minimo di interessi, poi per non essere soggetto all’inflazione del denaro nel tempo e per avere un secondo fondo d’emergenza utilizzabile in breve tempo. Sono molto interessato al conto deposito Santander, che mi sembra abbastanza vantaggioso sotto molti punti di vista e flessibile nell’utilizzo.
2) Un pagamento dell’imposta di bollo di troppo.
Avrebbe senso tenere una giacenza media sul mio conto ING Bank al di sotto dei 5000 € per non pagare l’imposta di bollo e di conseguenza pagare l’imposto di bollo annuale solo sul conto deposito, dove verrebbero versati mensilmente la maggioranza dei miei risparmi? Ho in mente di tenere fissi 4000 € sul mio conto corrente primario per spese personali, bollette e altre esigenze. Forse la mia è semplicemente una paranoia e di conseguenza dovrei accettare semplicemente il fatto di pagare quei 34,20 € annui per delle somme di denaro depositate su entrambi i conti superiori a 5000 €.
3) C’è diversa gente che consiglia di avere più di conti correnti per motivazioni disparate, tra cui il blocco del prelievo derivante da problemi legali della banca stessa, per svolgere diverse operazioni e per non pagare l’imposta di bollo.
Soggettivamente parlando mi fermerei al conto corrente primario e al conto deposito, poiché troppi conti e carte diventerebbero molto dispersivi in termini di gestione. Ma se un giorno dovessi vendere una casa di mia proprietà (ad esempio), ricavando circa 120.000 € dalla vendita e versando tutto nel conto deposito, una tale operazione avrebbe senso? Mi ritroverei ipoteticamente un conto corrente base con una giacenza media di 4000 € e un conto deposito con 190.000 € (ipotetica somma raggiunta depositando vari risparmi nel corso degli anni). Riassumendo in breve, mi sentirei molto a disagio pensando di avere tutti quei soldi divisi su due conti o all’intero importo su un solo CC.
4) Tenendo conto del fatto che lo stato al massimo dovrebbe assicurare un importo di 100.000 € in caso di fallimento dell’istituto bancario, sarebbe meglio aprire un altro conto corrente, o distribuire l’importo tra i due conti personali (ad esempio 90.000 € su cc e 100.000 € su conto deposito) accettando di pagare doppia imposta di bollo?