tontolina
Forumer storico
proprio ieri ho letto un articolo in cui si diceva essere convinti che presto le nazioni Arabe si uniranno ed aranno la medesima moneta
il dollaro mussulmano
che sarà la moneta con cui venderanno il loro petrolio
allego qui un articolo interessante che mette in evidenza la fallacità della strategia di BUSH
Speciale John Law
http://michelespallino.blogspot.com/2006/09/speciale-john-law.html
Ogni tanto torno al filone storico, occasione datami dalla rilettura della famosa bolla che interessò la compagnia dei mari del sud, e soprattutto quella di John law (passato alla storia come lo schema del mississipi) entrambe nella parte iniziale del 18° secolo.
Ogni volta che rileggo queste vicende, resto sempre affascinato dai tanti paralleli tra questo periodo di speculazioni agli albori del capitalismo, e la situazione attuale. In particolare, mi colpisce il ruolo simile che hanno la carta moneta e gli eccessi creditizi, nonchè il ruolo che governi ed imprese ebbero ed hanno nell'attizzare gli eccessi finanziari.
Ciò che di norma succede è che di tanto in tanto un ondata di ottimismo irrazionale si diffonde nel mondo. Le persone credono di vivere l'inizio di una nuova era che porterà inimmaginabili ricchezze e prosperità a tutti. Ondate di nuovi paradigmi vengono associate alle nuove scoperte o all'apertura di nuovi territori, all'applicazione di nuove invenzioni, alla crescita dei prezzi di un importante materia prima, ai trattati di pace od a forti performance economcihe.
Una caratteristica ricorrente, è che di norma ciò avviene non all'inizio di un era di prosperità, bensì piuttosto alla fine di un periodo di prosperità; ed inoltre che sempre viene in compagnia di qualche forma di corsa maniacale verso gli investimenti.
Due esempi poco conosciuti, tra i tanti, sono appunto quelli relativi allo schema del missisipi inventato da John Law e alla bolla dei mari del sud, avvenuti in contemporanea all'inizio del 18° secolo come sopra menzionato.
Anche se nei successivi 300 anni le forme di investimento manicale sono continuamente cambiate, le caratteristiche e la natura degli attori partecipanti è rimasta sostanzialmente la stessa.
Il modello bolla implica sempre una scoperta che porta a straordinarie opportunità di profitto, dunque ad eccessi di trading e di indebitamenti, di speculazioni, seguiti puntualmente da una crisi durante la quale emergono frodi su scala massiccia, quindi l'atto conclusivo, in cui il pubblico ingannato chiede giustizia. In ogni situazione, lo stimolo monetario eccessivo e l'uso del credito foraggiano le ondate di speculazione irrazionale e la partecipazione pubblica, che coinvolge un sempre più ampio cerchio di persone che cercano di divenire ricche anche senza alcuna comprensione dell'oggetto della speculazione.
I due casi citati sono storicamente rilevanti perchè contengono tutti i principali fattori : corruzione, frodi, sistemi di dubbia correttezza, creazione di moneta e concessione di prestiti rischiosi al fine di mantenere viva l'orgia speculativa; il catalizzatore che porta all'iniziale collasso è anche qui la rivelazione della frode, nonchè l'incapacità dei grandi speculatori di avere alla fine la moneta necessaria a far fronte ai loro impegni; inoltre, la rivelazione che gli "insiders" come diremmo oggi, sono rimasti a secco (tipo Parmalat), o qualche notizia politica ed economica avversa, sono poi gli elementi che scatenano il panico, e dunque l'avidità e l'euforia lasciano il
posto alla paura e al desiderio di uscirne a qualsiasi prezzo.
Ciò che è realmente importante capire è che i promotori, sia della compagnaia dei mari del sud che di quella di John law, tentarono di supportare il mercato ad ogni costo. A un certo punto però, le forze contrarie si rivelarono superiori a ogni misura di supporto dei prezzi da loro presa.
Lo schema del Missisipi fornisce un esempio da manuale dell'inefficacia della stampa di moneta per stimolare l'economia e alleggerire il peso dei debiti.
Quello che fece John law rassomiglia molto a quello che sta facendo disperatamente Bernanke,
entrambi puntando a risolvere ogni problema, semplicemente aumentando l'offerta di moneta (non è solo per ignoranza storica che i giornali non ne parlano).
Simili politiche monetarie portano, come nel caso di Law, a distruggere la fiducia della gente nella carta moneta, ed all'inflazione. Vedremo se a quel punto anche la Fed, come Law, cospirerà con il governo per espropriare i possessori di oro. Certo, non possiamo dimenticare che nel 1933, nel pieno della grande depressione, il governo americano dichiarò illegale il possesso di oro.
Lo Schema inventato da John Law è un importante evento della storia economica perchè rappresentò il primo tentativo di introdurre carta moneta su larga scala.
La Banca Generale era una banca di deposito, non di prestito, ed ebbe un grande successo per un pò di tempo. Con una limitata emissione a fronte dell'oro posseduto, tramite le sue filiali nelle varie province, diffuse i mezzi di pagamaneto cartaceo, all'epoca limitati a Parigi e Lione, ed ebbe anche un iniziale effetto benefico sul commercio e sulla produzione.
Il problema arrivò quando il governo acquisì la banca (che diventò Banca Reale) ed iniziò ad emettere biglietti senza più rispettare il vincolo dell'oro posseduto. Occorre capire che vi è sempre un limite alla quantità di moneta che si può mettere in circolazione,e questo limite alla fine viene imposto dai meccanismi del mercato.
A un certo momento, il pubblico francese iniziò a non avere fiducia nei pezzi di carta emessi dalla Banca Reale e quindi, nonostante tutti gli sforzi di John Law che era ministro delle finanze e reggente della Banca - nessuno volle più tenere altra carta moneta. Ne risultò un rapido deprezzamento di quelle in circolazione, soprattutto in temrini di oro, materie prime, immobili.
Vediamo pertanto che un sistema finanziario basato sulla carta moneta ( o sulla moneta elettronica) dipende quasi interamente dalla fiducia del pubblico in chi la gestisce, e quando questa fiducia viene scossa, le conseguenze dolorose di una crisi del sistema sono inevitabili.
Pertanto, chiediamoci: per quanto tempo ancora coloro che stanno finanziando i debiti degli USA,
vorrannnno essere acquirenti e detentori di azioni ed obbligazioni americane,
emesse in dollari? quando arriverà il giorno in cui non ne vorranno più sapere?
il dollaro mussulmano
che sarà la moneta con cui venderanno il loro petrolio
allego qui un articolo interessante che mette in evidenza la fallacità della strategia di BUSH
Speciale John Law
http://michelespallino.blogspot.com/2006/09/speciale-john-law.html
Ogni tanto torno al filone storico, occasione datami dalla rilettura della famosa bolla che interessò la compagnia dei mari del sud, e soprattutto quella di John law (passato alla storia come lo schema del mississipi) entrambe nella parte iniziale del 18° secolo.
Ogni volta che rileggo queste vicende, resto sempre affascinato dai tanti paralleli tra questo periodo di speculazioni agli albori del capitalismo, e la situazione attuale. In particolare, mi colpisce il ruolo simile che hanno la carta moneta e gli eccessi creditizi, nonchè il ruolo che governi ed imprese ebbero ed hanno nell'attizzare gli eccessi finanziari.
Ciò che di norma succede è che di tanto in tanto un ondata di ottimismo irrazionale si diffonde nel mondo. Le persone credono di vivere l'inizio di una nuova era che porterà inimmaginabili ricchezze e prosperità a tutti. Ondate di nuovi paradigmi vengono associate alle nuove scoperte o all'apertura di nuovi territori, all'applicazione di nuove invenzioni, alla crescita dei prezzi di un importante materia prima, ai trattati di pace od a forti performance economcihe.
Una caratteristica ricorrente, è che di norma ciò avviene non all'inizio di un era di prosperità, bensì piuttosto alla fine di un periodo di prosperità; ed inoltre che sempre viene in compagnia di qualche forma di corsa maniacale verso gli investimenti.
Due esempi poco conosciuti, tra i tanti, sono appunto quelli relativi allo schema del missisipi inventato da John Law e alla bolla dei mari del sud, avvenuti in contemporanea all'inizio del 18° secolo come sopra menzionato.
Anche se nei successivi 300 anni le forme di investimento manicale sono continuamente cambiate, le caratteristiche e la natura degli attori partecipanti è rimasta sostanzialmente la stessa.
Il modello bolla implica sempre una scoperta che porta a straordinarie opportunità di profitto, dunque ad eccessi di trading e di indebitamenti, di speculazioni, seguiti puntualmente da una crisi durante la quale emergono frodi su scala massiccia, quindi l'atto conclusivo, in cui il pubblico ingannato chiede giustizia. In ogni situazione, lo stimolo monetario eccessivo e l'uso del credito foraggiano le ondate di speculazione irrazionale e la partecipazione pubblica, che coinvolge un sempre più ampio cerchio di persone che cercano di divenire ricche anche senza alcuna comprensione dell'oggetto della speculazione.
I due casi citati sono storicamente rilevanti perchè contengono tutti i principali fattori : corruzione, frodi, sistemi di dubbia correttezza, creazione di moneta e concessione di prestiti rischiosi al fine di mantenere viva l'orgia speculativa; il catalizzatore che porta all'iniziale collasso è anche qui la rivelazione della frode, nonchè l'incapacità dei grandi speculatori di avere alla fine la moneta necessaria a far fronte ai loro impegni; inoltre, la rivelazione che gli "insiders" come diremmo oggi, sono rimasti a secco (tipo Parmalat), o qualche notizia politica ed economica avversa, sono poi gli elementi che scatenano il panico, e dunque l'avidità e l'euforia lasciano il
posto alla paura e al desiderio di uscirne a qualsiasi prezzo.
Ciò che è realmente importante capire è che i promotori, sia della compagnaia dei mari del sud che di quella di John law, tentarono di supportare il mercato ad ogni costo. A un certo punto però, le forze contrarie si rivelarono superiori a ogni misura di supporto dei prezzi da loro presa.
Lo schema del Missisipi fornisce un esempio da manuale dell'inefficacia della stampa di moneta per stimolare l'economia e alleggerire il peso dei debiti.
Quello che fece John law rassomiglia molto a quello che sta facendo disperatamente Bernanke,
entrambi puntando a risolvere ogni problema, semplicemente aumentando l'offerta di moneta (non è solo per ignoranza storica che i giornali non ne parlano).
Simili politiche monetarie portano, come nel caso di Law, a distruggere la fiducia della gente nella carta moneta, ed all'inflazione. Vedremo se a quel punto anche la Fed, come Law, cospirerà con il governo per espropriare i possessori di oro. Certo, non possiamo dimenticare che nel 1933, nel pieno della grande depressione, il governo americano dichiarò illegale il possesso di oro.
Lo Schema inventato da John Law è un importante evento della storia economica perchè rappresentò il primo tentativo di introdurre carta moneta su larga scala.
La Banca Generale era una banca di deposito, non di prestito, ed ebbe un grande successo per un pò di tempo. Con una limitata emissione a fronte dell'oro posseduto, tramite le sue filiali nelle varie province, diffuse i mezzi di pagamaneto cartaceo, all'epoca limitati a Parigi e Lione, ed ebbe anche un iniziale effetto benefico sul commercio e sulla produzione.
Il problema arrivò quando il governo acquisì la banca (che diventò Banca Reale) ed iniziò ad emettere biglietti senza più rispettare il vincolo dell'oro posseduto. Occorre capire che vi è sempre un limite alla quantità di moneta che si può mettere in circolazione,e questo limite alla fine viene imposto dai meccanismi del mercato.
A un certo momento, il pubblico francese iniziò a non avere fiducia nei pezzi di carta emessi dalla Banca Reale e quindi, nonostante tutti gli sforzi di John Law che era ministro delle finanze e reggente della Banca - nessuno volle più tenere altra carta moneta. Ne risultò un rapido deprezzamento di quelle in circolazione, soprattutto in temrini di oro, materie prime, immobili.
Vediamo pertanto che un sistema finanziario basato sulla carta moneta ( o sulla moneta elettronica) dipende quasi interamente dalla fiducia del pubblico in chi la gestisce, e quando questa fiducia viene scossa, le conseguenze dolorose di una crisi del sistema sono inevitabili.
Pertanto, chiediamoci: per quanto tempo ancora coloro che stanno finanziando i debiti degli USA,
vorrannnno essere acquirenti e detentori di azioni ed obbligazioni americane,
emesse in dollari? quando arriverà il giorno in cui non ne vorranno più sapere?