Atman
Forumer storico
IRAQ: COREA NORD, UN'ALTRA CRISI ALLE PORTE / ANSA
#OIC#OIL#KOREA#NUK#RUSSIA#TRN#US#POL#ITALY
(di Roberto Maggi)
(ANSA) - SEUL, 21 MAR - A Seul tutti sperano che il
presidente russo Vladimir Putin abbia torto o che almeno non si
sia riferito alla penisola coreana quando oggi ha ammonito che
la guerra degli Stati Uniti contro l'Iraq rischia di estendersi
al di la' dei confini di crisi regionale.
Ma e' innegabile che la seconda giornata dell'offensiva
angloamericana contro Saddam Hussein ha fatto salire la tensione
in Estremo oriente, a cavallo del 38/0 parallelo.
Dopo aver dato, in maniera abbastanza neutrale e con insolita
rapidita', appena un giorno di ritardo rispetto ai consueti due
o tre, la notizia dell'inizio dell'offensiva angloamericana
contro l'Iraq, l'agenzia di stampa nordcoreana 'Kcna' ha
lanciato un duro attacco agli Stati Uniti accusandoli di stare
preparando, in coincidenza con la guerra in Iraq, un attacco
preventivo contro i suoi impianti nucleari.
''Le manovre militari cominciate in Corea del Sud da migliaia
di soldati americani e sudcoreani, appoggiati da navi da guerra
e aerei, portano la penisola sull'orlo della guerra - scrive
l'organo ufficiale del regime comunista nordcoreano - Queste
manovre, calcolate per coincidere con l'attacco americano contro
l'Iraq, provano che gli Stati Uniti si preparano a colpire. Ci•
significa che gli Usa lanceranno un attacco preventivo contro i
nostri impianti nucleari, servendosene come occasione per
intensificare la guerra''.
Le accuse non sono una novita'. Nelle ultime settimane
Pyongyang ha piu' volte criticato le manovre congiunte Usa-Corea
del sud, che del resto avvengono ogni anno a marzo, definendole
come un piano di attacco preventivo.
E' una novita', pero', che la Corea del nord abbia
sottolineato la partecipazione alle manovre di soldati
sudcoreani, mentre in precedenza si era limitata a denunciare
le esercitazioni americane in Corea del sud.
In una novita' ancor piu' rilevante, poi, la 'Kcna' ha
trasmesso, sempre oggi, una dichiarazione a firma di un
portavoce del Comitato nordcoreano per la riunificazione
pacifica della madrepatria, l'organo preposto ai rapporti con il
Sud, in cui si critica apertamente Seul per ''aver elevato ieri
il grado di allerta della sue truppe nei confronti del Nord in
concomitanza dell'inizio delle ostilita' in Iraq''. '' E' un
atto antipatriottico e un segno di volonta' di aggressione'' ha
denunciato il portavoce.
E' il primo attacco del genere contro la Corea del sud dopo
un lungo periodo di dialogo e cooperazione, e di apprezzamento
della politica del nuovo presidente Roh Moo Hyun, favorevole
all'approfondimento dei rapporti intercoreani, nonostante la
crisi innescata dal programma nucleare segreto di Pyongyang.
A Seul le prime reazioni sono state di sconcerto e un
portavoce del ministero della difesa ha tenuto a precisare che
il grado di allerta non e' stato elevato ma solo mantenuto al
livello precedente. E il ministero dell'unificazione nazionale
ha reagito alle dure accuse nordcoreane manifestando
''rammarico per infondati sospetti sulle nostre intenzioni che
restano quelle di mantenere e intensificare il dialogo e la
cooperazione, indipendentemente dalla guerra in Iraq''.
Ma le accuse hanno lasciato il segno e ora a Seul si teme che
il Nord congeli i numerosi canali di dialogo e di scambi tuttora
attivi tra le due Coree. ''Un eventuale blocco dei contatti -
hanno detto esperti di relazioni intercoreane - rischia di
aggravare la crisi nucleare, con conseguenze devastanti in
Estremo Oriente''. (ANSA).
MG
21-MAR-03 14:04
#OIC#OIL#KOREA#NUK#RUSSIA#TRN#US#POL#ITALY
(di Roberto Maggi)
(ANSA) - SEUL, 21 MAR - A Seul tutti sperano che il
presidente russo Vladimir Putin abbia torto o che almeno non si
sia riferito alla penisola coreana quando oggi ha ammonito che
la guerra degli Stati Uniti contro l'Iraq rischia di estendersi
al di la' dei confini di crisi regionale.
Ma e' innegabile che la seconda giornata dell'offensiva
angloamericana contro Saddam Hussein ha fatto salire la tensione
in Estremo oriente, a cavallo del 38/0 parallelo.
Dopo aver dato, in maniera abbastanza neutrale e con insolita
rapidita', appena un giorno di ritardo rispetto ai consueti due
o tre, la notizia dell'inizio dell'offensiva angloamericana
contro l'Iraq, l'agenzia di stampa nordcoreana 'Kcna' ha
lanciato un duro attacco agli Stati Uniti accusandoli di stare
preparando, in coincidenza con la guerra in Iraq, un attacco
preventivo contro i suoi impianti nucleari.
''Le manovre militari cominciate in Corea del Sud da migliaia
di soldati americani e sudcoreani, appoggiati da navi da guerra
e aerei, portano la penisola sull'orlo della guerra - scrive
l'organo ufficiale del regime comunista nordcoreano - Queste
manovre, calcolate per coincidere con l'attacco americano contro
l'Iraq, provano che gli Stati Uniti si preparano a colpire. Ci•
significa che gli Usa lanceranno un attacco preventivo contro i
nostri impianti nucleari, servendosene come occasione per
intensificare la guerra''.
Le accuse non sono una novita'. Nelle ultime settimane
Pyongyang ha piu' volte criticato le manovre congiunte Usa-Corea
del sud, che del resto avvengono ogni anno a marzo, definendole
come un piano di attacco preventivo.
E' una novita', pero', che la Corea del nord abbia
sottolineato la partecipazione alle manovre di soldati
sudcoreani, mentre in precedenza si era limitata a denunciare
le esercitazioni americane in Corea del sud.
In una novita' ancor piu' rilevante, poi, la 'Kcna' ha
trasmesso, sempre oggi, una dichiarazione a firma di un
portavoce del Comitato nordcoreano per la riunificazione
pacifica della madrepatria, l'organo preposto ai rapporti con il
Sud, in cui si critica apertamente Seul per ''aver elevato ieri
il grado di allerta della sue truppe nei confronti del Nord in
concomitanza dell'inizio delle ostilita' in Iraq''. '' E' un
atto antipatriottico e un segno di volonta' di aggressione'' ha
denunciato il portavoce.
E' il primo attacco del genere contro la Corea del sud dopo
un lungo periodo di dialogo e cooperazione, e di apprezzamento
della politica del nuovo presidente Roh Moo Hyun, favorevole
all'approfondimento dei rapporti intercoreani, nonostante la
crisi innescata dal programma nucleare segreto di Pyongyang.
A Seul le prime reazioni sono state di sconcerto e un
portavoce del ministero della difesa ha tenuto a precisare che
il grado di allerta non e' stato elevato ma solo mantenuto al
livello precedente. E il ministero dell'unificazione nazionale
ha reagito alle dure accuse nordcoreane manifestando
''rammarico per infondati sospetti sulle nostre intenzioni che
restano quelle di mantenere e intensificare il dialogo e la
cooperazione, indipendentemente dalla guerra in Iraq''.
Ma le accuse hanno lasciato il segno e ora a Seul si teme che
il Nord congeli i numerosi canali di dialogo e di scambi tuttora
attivi tra le due Coree. ''Un eventuale blocco dei contatti -
hanno detto esperti di relazioni intercoreane - rischia di
aggravare la crisi nucleare, con conseguenze devastanti in
Estremo Oriente''. (ANSA).
MG
21-MAR-03 14:04