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Circa l’1,5 per cento del Dna degli europei proviene dagli
uomini di Neandertal, e negli asiatici la percentuale è ancora più alta, arrivando anche al 20 per cento. Chi ha meno tracce è chi proviene dall'Africa, dove i Neandertal non vivevano: si limitano allo 0,3 per cento.
Due anni fa
ricercatori americani hanno scoperto che il genoma neandertaliano ci protegge da molti virus a Rna, perché fornisce il modo di interferire con il ciclo di replicazione del virus all’interno della cellula, impedendone la riproduzione. Purtroppo evidentemente
questa protezione non vale sempre.
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La Covid-19 host genetic initiative è un gruppo di ricerca che mira a scoprire le varianti genetiche che possono essere all’origine di queste differenze ha determinato che le variazioni genetiche presenti in una regione del cromosoma 3 portano in chi le ha il rischio di avere una forma più grave.
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Un
nuovo studio pubblicato su Nature, ha ora rivelato che questa regione genetica è praticamente
identica a quella posseduta dai Neandertal che abitavano il sud Europa, e che le sue origini si possono far risalire ad antenati di circa 60 mila anni fa. Molto probabilmente però
si è generata nel corso dell’incrocio tra le due specie. Secondo gli studiosi
chi possiede queste tracce ha tre volte in più la possibilità di andare in terapia intensiva.
Circa il
50 per cento di chi proviene dall’Asia meridionale e il 16 per cento degli europei portano questo frammento. E’ assente invece nei nord asiatici.
L’analisi che ha portato a questa scoperta è stata effettuata su 3 mila persone sia ospedalizzate che non. Il frammento ereditato corrisponde a 6 geni e aggiunge 49,4 basi.
Il cromosoma 3 è legato anche ad altre patologie, tra cui la distrofia, un tipo di leucemia, l’autismo, la sensibilità all’Hiv.
Nessuna di queste variabili proviene da un altro nostro antenato, l’uomo di Denisova e poche sono presenti in Neandertal che vengono dalla Siberia, mentre quelli che provengono dalla Croazia hanno le presenze più forti. Il team di ricerca suppone che nel passato queste differenze abbiano potuto portare qualche vantaggio evolutivo, per esempio la protezione contro altri patogeni, per esempio quelli citati due anni fa da
Cell. Questo fenomeno può spiegare perché il frammento è prevalente in alcune popolazione, come quella del Bangladesh, dove il 63 per cento della popolazione la possiede, ...
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Un segmento di DNA ereditato dagli esseri umani dai Neandertal è stato collegato ad un rischio maggiore di sviluppare COVID-19 grave da un team di ricercatori del Karolinska Institutet e dell'Istituto Max Planck per l'antropologia evolutiva. Gli scienziati stanno cercando di capire perché il virus
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