COVID: VACCINI OGM senza controlli, via libera dall'UE


Monti già all’opera: vaccino obbligatorio e chiedere il Mes
ImolaOggi15 Agosto 2020
Mario Monti, grande paladino dell’austerity, presiede ora la Commissione per la Salute e lo Sviluppo sostenibile istituita dall’ufficio regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
I suoi progetti appaioni già chiari: “vaccino obbligatorio e chiedere il Mes”

 
Copio e incollo dal DOTT. Francesco Oliviero

Riassumendo, se ho capito bene...
- In piedi metti la mascherina, da seduto non serve, il virus vola alto.
- Al bancone del bar il virus non c'è, ma in cassa devi mettere la maschera.
- Il virus è letale ma basta un lembo di carta igienica da 50 centesimi per proteggersi.
- Sull'autobus devi guardare fuori per non incrociare gli sguardi.
- Starnutire nel gomito è una ottima profilassi. Salutarsi col gomito idem.
- A casa fai la carriola con tua moglie ma al ristorante mangiate separati dalla plastica
- Gli ospedali sono vuoti ma se la tv dice che sono pieni, devono esserlo.
- Barbara D'Urso dice la verità, il Nobel Luc Montagnier è un negazionista.
- Se stai benissimo ma il tampone è positivo, sei malato.
- Se stai malissimo ma il tampone è negativo, allora hai problemi mentali.
- Il virus è così letale che devono cercare gli asintomatici con il tampone.
- Il comitato di esperti non voleva chiudere tutto il Paese. Conte lo ha chiuso perché lo ha detto il comitato.
- Il virus infetta le banconote ma non le carte di credito
- I banchi della Azzolina evitano l'infezione.
- Un vaccino richiede 8 anni di sperimentazioni ma quello per il Covid è pronto e sicuro in pochi mesi.
- I virus a RNA mutano così tanto che dopo 40 anni non c'è vaccino per l'aids. Ma quello del Covid funziona, lo dice la tv.
- Conte ha regalato centinaia di milioni a un miliardario con diploma magistrale per produrre un vaccino che ti inietteranno nel sangue
- Se hai due linee di febbre possono stanarti nella tua casa e portarti via.
- I figli non sono dei genitori ma dello Stato.
- Il parlamento non serve più, perché bastano i DPCM.
- L'infezione avanza e ci sarà la seconda ondata, lo dicono i media.
 
Un virus meno aggressivo preparato in laboratorio per il contagio intenzionale
Un virus meno aggressivo preparato in laboratorio per il contagio intenzionale
Cellule umane (in rosso) infettate dal coronavirus (in verde) (afp)

Lo human challenge
è un test in cui i volontari vengono prima vaccinati, poi esposti in laboratorio al coronavirus. L'obiettivo: verificare in tempi rapidi se la protezione è efficace. L'istituto Niaid americano sta mettendo a punto un ceppo Sars-Cov-2 poco virulento per ridurre i rischi. Ma gli aspetti etici e legali restano controversi

di ELENA DUSI

Fino a ieri era solo un'idea. Oggi un laboratorio è al lavoro per realizzare il progetto ai limiti del lecito dello "human challenge".
Si tratta di prendere dei volontari e infettarli intenzionalmente con il coronavirus, somministrandolo direttamente nel naso. L'esperimento permette di controllare subito se un candidato vaccino offre una protezione efficace. I contorni legali non sono affatto chiari, ma oggi la Reuters è venuta a sapere che un laboratorio del governo americano - in particolare del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid) guidato dallo scienziato Anthony Fauci - è al lavoro per rendere un ceppo di coronavirus meno virulento, con l'obiettivo di ridurre i rischi per i volontari.

Lo Human Challenge potrebbe ridurre di diversi mesi la sperimentazione di un vaccino. Normalmente, infatti, dopo l'iniezione i volontari conducono una vita normale, esponendosi a un rischio di contagio equivalente al resto della popolazione. In Paesi dove la circolazione del virus è bassa, la possibilità che un volontario si infetti è piuttosto bassa e il confronto tra vaccinati e non vaccinati in tempi rapidi darà risultati poco nitidi. Per questo oggi molti trial inseguono la pandemia: vengono organizzati in Paesi come Brasile o Sudafrica alla ricerca di tassi di contagio elevati.

Infettare i volontari vaccinati in laboratorio, poco dopo la somministrazione del vaccino, permetterebbe di tagliare di netto queste difficoltà. L'idea, avanzata a marzo su alcune riviste scientifiche, è stata adottata ufficialmente da 35 parlamentari americani. L'Oms l'ha giudicata fattibile, con le opportune cautele. Case farmaceutiche come AstraZeneca e Johnson&Johnson - entrambe con due candidati vaccini nella fase finale delle sperimentazione - si sono dette disponibili ad adottarla in caso di necessità.
Il sito 1daysooner, infine, ha raccolto le firme di 33mila potenziali volontari.
Altri Human Challenge, in passato, sono stati organizzati per malattie non altamente letali come influenza, malaria, tifo, dengue e colera.

Alla Reuters il Niaid ha confermato che sta valutando "la necessità di effettuare studi di human challenge per valutare i vaccini candidati o le terapie contro il Covid. Le considerazioni etiche e tecniche sono allo studio". La creazione in laboratorio di un ceppo di Sars-Cov-2 meno aggressivo è una delle cautele previste, oltre alla messa a punto di locali isolati dove tenere i volontari infetti. Johan Van Hoof, capo della sezione vaccini di Johnson&Johnson, aveva dichiarato sempre alla Reuters che lo human challenge verrebbe adottato dalla sua azienda solo dopo aver chiarito le implicazioni etiche (e legali).
L'utilità di questo esperimento è comunque limitata ai casi in cui la circolazione del virus scarseggia. Per il momento, suggeriscono i dati sui contagi in tutto il mondo, per gli sperimentatori dei vaccini la mancanza di infezioni non è un pericolo concreto.
da Negli Stati Uniti creato in laboratorio un coronavirus meno aggressivo per il contagio intenzionale
 


"Il vaccino che avremo sul mercato per il Sars CoV-2 sarà molto probabilmente un vaccino a vettore virale. La ditta AstraZeneca è già stata incaricata di fornire agli stati membri della UE centinaia di milioni di dosi.
(...) Torniamo ai vaccini a vettore virale. In pratica si prende un virus utile allo scopo (per esempio quello utilizzato nella sperimentazione dell’Università di Oxford è un virus della famiglia degli Adenovirus, come il virus del comune raffreddore), reso meno aggressivo e incapace di replicarsi (per non rischiare di causare un’infezione nell’individuo vaccinato), che funge da cavallo di Troia a cui vengono inserite “informazioni genetiche”. Dopo la vaccinazione aumenta la risposta immunitaria nel soggetto inoculato con produzione di anticorpi specifici.

Ma qui sta il punto cruciale che i non addetti ai lavori potrebbero non cogliere. Le “informazioni genetiche” non creano da sole l’aumento della risposta immunitaria. Per farlo queste informazioni (software) devono interagire con le nostre cellule (hardware), devono modificare la cosiddetta espressione genica della cellula. Sono impartite informazioni che modificano la normale vita e metabolismo delle cellule."
 
Ultima modifica:
campagna per la vaccinazione contro la Poliomielite sta causando un focolaio di contagi fra Sud Sudan,

Il brutto pasticcio del vaccino anti-polio africano. OMS deve ammettere un disastro epidemico
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Se vi dessero una cura per una malattia, e la cura stessa vi facesse ammalare gravemente, come la prendereste? Perchè è questo che sta accadendo in Africa. La OMS (WHO) è stata costretta ad ammettere che la propria campagna per la vaccinazione contro la Poliomielite sta causando un focolaio di contagi fra Sud Sudan, Ciade e Repubblica Centrafricana. Il tutto è confermato da una comunicazione ufficiale del WHO che potete leggere per estratto qui sotto.

Il 9 agosto 2020, il Ministero Federale della Salute, Sudan ha notificato all’OMS il rilevamento di un poliovirus di tipo 2 derivato da vaccino circolante (cVDPV2) nel paese. Secondo la notifica, il virus è geneticamente legato al Ciad (i risultati del sequenziamento hanno mostrato 12-19 cambiamenti di nucleotidi).
Sono stati notificati due casi di paralisi flaccida acuta (AFP). Il primo caso, un bambino di 48 mesi, ha avuto inizio di paralisi il 7 marzo 2020 ed era della città di Sulbi, località Kas, nello stato del Sud Darfur. Lo stato si trova nella parte occidentale del paese, al confine con la Repubblica Centrafricana, nel Sud Sudan e vicino al confine con il Ciad. Il secondo caso, un bambino di 36 mesi, ha avuto inizio di paralisi il 1 ° aprile 2020 ed era della città di Shari della località AI Gedarif nello stato di Gedarif a est, vicino al confine con l’Eritrea e l’Etiopia. Entrambi i bambini hanno ricevuto l’ultima dose di bOPV (tipo 1 e 3) nel 2019. L’indagine iniziale indica che questi casi sono collegati ai cVDPV2 del gruppo di emergenza CHA-NDJ-1 che è stato rilevato per la prima volta nell’ottobre 2019 ed è attualmente in circolazione in Ciad e Camerun .
Undici ulteriori casi sospetti sono stati confermati anche mentre cVDPV2 e le relazioni di indagini sul campo sono in fase di consolidamento. Questi casi si verificano nei seguenti stati: Mar Rosso, Darfur occidentale, Darfur orientale, Nilo bianco, fiume Nilo e Gezira. Pertanto, tra il 9 agosto e il 26 agosto 2020, sono stati segnalati un totale di 13 casi di cVDPV2. Inoltre, sono stati rilevati tre campioni ambientali positivi a cVDPV2 provenienti dai siti di Soba, Elgoz e Hawasha di Khartoum (campioni raccolti il 29 marzo 2020).


Quindi dopo aver speso 16 miliardi in una campagna per sradicale la Polio il risultato è che una cattiva vaccinazione rischia di reimportarlo in zone dove era assente. Perchè, parliamo chiaramente, la vaccinazione è una terapia utilissima, anzi necessaria, ed ha permesso di sradicare la Polio in Occidente, ma, evidentemente, qualcosa non ha funzionato nei vaccini offerti alle popolazioni meno ricche e la Polio viene reimportata nella forma contenuta nel vaccino. La qualità del prodotto non è, evidentemente, quella che avrebbe dovuto essere, perchè, anche se i vaccini sono ottime terapie però comunque devono essere preparati in modo adeguato.
. Possiamo notare che il vaccino antipolio orale viene spinto alla popolazione africana dalla Global Polio Eradication Initiative (GPEI), un consorzio supportato e finanziato dalla Bill & Melinda Gates Foundation. Nel frattempo, come nota AP , “Lunedì, l’OMS ha avvertito che il rischio di un’ulteriore diffusione della poliomielite derivata dal vaccino nell’Africa centrale e nel Corno d’Africa era “alto”, sottolineando i movimenti della popolazione su larga scala nella regione“.

Nel frattempo il consorzio GAVI, sempre collegato alla Fondazione Gates, ha iniziato i test dei vaccini COVID-19 in Africa. tanto , cosa può andare peggio di così.
 

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