giuseppe.d'orta
Forumer storico
Entra in dirittura di arrivo l’aumento di capitale del Credito Valtellinese. Come dicemmo, l’obbligazione convertibile emessa in quest’occasione presenta caratteristiche che la rendono un titolo che i cassettisti devono prendere in considerazione. Creval è una delle banche più promettenti del listino, infatti, e le condizioni dell’obbligazione sono favorevoli.
Il valore nominale di un’obbligazione è di mille euro. La cedola annua è del 2.80% lordo (2.45% netto).
L’emissione ha scadenza 3 anni e sarà rimborsata in tre quote annuali, sin dal primo anno:
- 30% del nominale (300 euro) nel 2005
- 30% del nominale (300 euro) nel 2006
- 40% del nominale (400 euro) nel 2007
In alternativa al rimborso, si potranno chiedere azioni Credito Valtellinese
Nel 2005: 43 azioni (prezzo implicito 6.98)
Nel 2006: 43 azioni (prezzo implicito 6.98)
Nel 2007: 55 azioni (prezzo implicito 7.27)
Il prezzo implicito è il prezzo a cui si pagano le azioni convertite, considerando il rimborso in contanti cui si rinuncia.
Il calcolo è, in realtà, più complicato perché convertendo, si rinuncia alla cedola in corso e le azioni ottenute dalla conversione non hanno diritto al dividendo successivo.
Ricordo che per sottoscrivere un’obbligazione da mille euro occorrono 200 diritti di opzione, che saranno trattati in borsa fino a martedì 6 aprile, ed è presumibile che nelle ultime sedute il loro prezzo scenda rispetto ad oggi, poiché i possessori che non sono interessati alla conversione li vendono. Inoltre, è prassi delle banche mettere in vendita automaticamente i diritti di opzione posseduti da clienti che non forniscono istruzioni su cosa farne. Le vendite automatiche avvengono il penultimo e l’ultimo giorno di contrattazione dei diritti, comprimendo i prezzi.
Una volta comprati, i diritti si possono sottoscrivere entro il 16 aprile, con valuta lo stesso giorno.
Cominciamo a seguirli, quindi, pronti a comprarli (se interessati, ovvio). Molto probabilmente, gli affari si faranno negli ultimi giorni di negoziazione.
Il valore nominale di un’obbligazione è di mille euro. La cedola annua è del 2.80% lordo (2.45% netto).
L’emissione ha scadenza 3 anni e sarà rimborsata in tre quote annuali, sin dal primo anno:
- 30% del nominale (300 euro) nel 2005
- 30% del nominale (300 euro) nel 2006
- 40% del nominale (400 euro) nel 2007
In alternativa al rimborso, si potranno chiedere azioni Credito Valtellinese
Nel 2005: 43 azioni (prezzo implicito 6.98)
Nel 2006: 43 azioni (prezzo implicito 6.98)
Nel 2007: 55 azioni (prezzo implicito 7.27)
Il prezzo implicito è il prezzo a cui si pagano le azioni convertite, considerando il rimborso in contanti cui si rinuncia.
Il calcolo è, in realtà, più complicato perché convertendo, si rinuncia alla cedola in corso e le azioni ottenute dalla conversione non hanno diritto al dividendo successivo.
Ricordo che per sottoscrivere un’obbligazione da mille euro occorrono 200 diritti di opzione, che saranno trattati in borsa fino a martedì 6 aprile, ed è presumibile che nelle ultime sedute il loro prezzo scenda rispetto ad oggi, poiché i possessori che non sono interessati alla conversione li vendono. Inoltre, è prassi delle banche mettere in vendita automaticamente i diritti di opzione posseduti da clienti che non forniscono istruzioni su cosa farne. Le vendite automatiche avvengono il penultimo e l’ultimo giorno di contrattazione dei diritti, comprimendo i prezzi.
Una volta comprati, i diritti si possono sottoscrivere entro il 16 aprile, con valuta lo stesso giorno.
Cominciamo a seguirli, quindi, pronti a comprarli (se interessati, ovvio). Molto probabilmente, gli affari si faranno negli ultimi giorni di negoziazione.