Crisi: quali soluzioni?

zainetto

Nuovo forumer
Salve :)
le soluzioni che vengono, per il momento, solo prospettate dalla classe politica per uscire dalla crisi economica, non solo in Italia, ma nel Mondo intero o, almeno, in quello “occidentalizzato” sono tante ma a me non convincono :rolleyes:!

Per questo motivo mi piacerebbe aprire un dibattito nel forum che raccolga le opinioni di tutti gli interessati sui pro e sui contro delle “soluzioni” proposte dalla classe politica :down: e sulle soluzioni che personalmente ha ipotizzato e vorrebbe veder realizzate:up:.

Una di queste “soluzioni” prevede la dismissione, in favore dei privati, di buona parte del patrimonio pubblico e, in generale, del concetto che “il privato è meglio del pubblico”.

Personalmente non sono per niente d’accordo!
:ciao:
 
Privatizzazione:down:
… solo l’idea di delegare a questa classe politica/dirigente la dismissione, in favore dei privati, dei beni di proprietà della PA mi fa rabbrividire … :mmmm::nero:
Quali garanzie ci sarebbero sulla reale tutela degli interessi della collettività da parte dell’attuale classe politica/dirigente:-? Chi garantirebbe la collettività sul rischio di dismissioni in favore di circoli ristretti di privati cittadini:-? Chi garantirebbe la collettività sul rischio di “regalare” delle rendite, attualmente di proprietà pubblica, nelle mani di pochi privati:-? Chi garantirebbe la collettività sull’oculatezza della qualificazione del bene come bene da dismettere invece che come bene la cui fruizione deve assolutamente rimanere a vantaggio dell’intera collettività:-?

Mi sembra assurdo affidare la gestione della privatizzazione del patrimonio pubblico ad una classe politica/dirigente che ha dimostrato di aver gestito in maniera assolutamente anti-economica le risorse della collettività, o di non aver fatto nulla per modificare una precedente gestione anti-economica, determinando, in definitiva, un enorme debito pubblico il cui onere grava sulla collettività.:clava:

… tra l’altro, gli “esperimenti” :fiu:in tal senso hanno ampiamente dimostrato quali siano i fini ultimi delle privatizzazioni (si pensi, solo per citarne alcuni, alla “gestione Alitalia” con l’assunzione dei debiti da parte dello Stato e la vendita del 25% ad Air France con commissione di intermediazione a vantaggio di CAI, o alla vendita degli edifici INPS a Roma con obbligo per l’INPS di rimanere negli edifici pagando all’acquirente un canone di locazione enorme oltre al dover pagare le spese di manutenzione straordinaria …)

:ciao:
 
… e pubblicizzazione:up:
Il dubbio principale, relativo alla soluzione “il privato è meglio del pubblico” :mmmm:, risiede nella constatazione, abbastanza banale, legata alla circostanza che il privato, a differenza del pubblico, oltre a dover remunerare/ripagare le risorse umane, materiali e finanziarie (di terzi) impiegate nel “processo produttivo” deve ottenere anche un utile :fiu:che vada a remunerare il proprio capitale ... :cool:e questo utile deve essere tanto grande da poter essere effettivamente distribuito dopo aver soddisfatto il pagamento delle imposte.:clava:
È ovvio, quindi, che uno stesso prodotto/servizio avrà un prezzo maggiore se sarà prodotto/erogato da un privato piuttosto che da un soggetto pubblico:mumble:.

In altre parole: la quota del prezzo che un privato utilizza per remunerare se stesso potrebbe essere stornata in favore della collettività sotto forma di minor prezzo … o di un utile che potrebbe anche essere utilizzato per ridurre il debito pubblico:Y!

:ciao:
 
... e pubblicizzazione:up:

… e non si dica che è grazie alla concorrenza tra privati che l’economia si è potuta sviluppare fino a tal punto e la collettività ha potuto godere di un tale stato di benessere! :no:

Innanzitutto perché sempre di più l’attuale sistema economico non garantisce alcuno stato di benessere (o quanto meno è uno stato di benessere molto precario …:titanic:)
secondariamente perché a ben vedere i privati il più delle volte “privatizzano” (anche attraverso l’evasione fiscale) gli utili :mumble:derivanti dalle proprie imprese e “pubblicizzano” le perdite :clava:(tramite fallimenti pilotati, cassa integrazione, vendita della proprietà - e dei debiti - allo Stato)
... e, infine, perché, se anche ci fosse un fondo di verità:rolleyes:, l’attuale situazione economica necessita di soluzioni innovative, di netta rottura con i modelli convenzionali, che mettano da parte l’interesse del singolo o di pochi in favore dell’interesse dei “molti”. :V
In altre parole, per dirla alla Della Valle, non è tempo di parlare di “competitività” perché questo è il tempo della “solidarietà”.:cool:

Il “sacrificio” dell’interesse del privato, in un fase socio-economica come quella attuale, potrebbe paradossalmente essere funzionale anche ad un mantenimento dello stato di benessere degli stessi privati, in quanto per le classi medie e basse “la misura è ormai colma” … e potrebbero scatenarsi dapprima delle semplici proteste, poi la guerriglia urbana e, infine, una vera e propria guerra civile.:clava::violino::benedizione:
Cedere un pò dei propri privilegi nei confronti della collettività potrebbe essere, paradossalmente, la scelta migliore per la collettività e, al tempo stesso, la più calcolata da parte dei “privati”.:cool:

:ciao:
 
... e pubblicizzazione:up:

… e non si dica che è grazie alla concorrenza tra privati che l’economia si è potuta sviluppare fino a tal punto e la collettività ha potuto godere di un tale stato di benessere! :no:

Innanzitutto perché sempre di più l’attuale sistema economico non garantisce alcuno stato di benessere (o quanto meno è uno stato di benessere molto precario …:titanic:)
secondariamente perché a ben vedere i privati il più delle volte “privatizzano” (anche attraverso l’evasione fiscale) gli utili :mumble:derivanti dalle proprie imprese e “pubblicizzano” le perdite :clava:(tramite fallimenti pilotati, cassa integrazione, vendita della proprietà - e dei debiti - allo Stato)
... e, infine, perché, se anche ci fosse un fondo di verità:rolleyes:, l’attuale situazione economica necessita di soluzioni innovative, di netta rottura con i modelli convenzionali, che mettano da parte l’interesse del singolo o di pochi in favore dell’interesse dei “molti”. :V
In altre parole, per dirla alla Della Valle, non è tempo di parlare di “competitività” perché questo è il tempo della “solidarietà”.:cool:

Il “sacrificio” dell’interesse del privato, in un fase socio-economica come quella attuale, potrebbe paradossalmente essere funzionale anche ad un mantenimento dello stato di benessere degli stessi privati, in quanto per le classi medie e basse “la misura è ormai colma” … e potrebbero scatenarsi dapprima delle semplici proteste, poi la guerriglia urbana e, infine, una vera e propria guerra civile.:clava::violino::benedizione:
Cedere un pò dei propri privilegi nei confronti della collettività potrebbe essere, paradossalmente, la scelta migliore per la collettività e, al tempo stesso, la più calcolata da parte dei “privati”.:cool:

:ciao:




:ciao:



Quando hanno vuotato il piatto non è più tempo di solidarietà, perche la chiedono solo per salvarsi.

Dopo che hanno fatto sparire tutti i soldi chiedono cosa? la solidarietà?

No dopo che ci hanno rapito il futuro, umiliato e portato in miseria io la solidarietà non gliela do, no grazie.

Qui e spiegato tutto, http://www.investireoggi.it/forum/sta-per-arrivare-il-momento-della-verita-vt53620.html

da tempi remoti, e se lo sapevo io che non sono nessuno, vuol dire che lo sa tutto il popolo Italiano, però è andato bene così anche al popolo, adesso pagherà non c’è alternativa.:(:(:(

E Gesù ha detto, pagheranno i figli e i figli dei vostri figli, cosi sarà.






:ciao::ciao::ciao:
 
Ultima modifica:
SERVE IMMEDIATAMENTE UN ESEMPIO DI COERENZA DA PARTE DELLA POLITICA....
SERVE CHE DIANO IMMEDIATAMENTE ,OGGI STESSO IL BERLUSCA,UN SEGNO X RIDARE FIDUCIA AD UNA POLITICA DELLA 7 POTENZA MONDIALE MA CON UN DEBITO 2 AL MONDO ....
DEVONO ....OLTRE CHE AD APPLICARE ALTRE TASSE, PATRIMONIALI ,CONDONI ,IRPEV ,IVA, TAGLI DELLA POLIZIA,AUMENTO PENSIONI,"TASSE AI SENZA LAVORO PERCHè PARASSITI"....
ANCHE UN TAGLIETTINO AI LORO PRIVILEGI O SARà UNA CATASTROFE MONDIALE....SPERIAMO CHE LA BCE CE LO IMPONGA O SARà LA FINE DELL'EURO...SOLO PERCHè UNA CASTA OSTINATA DI 2MILIONI(UNA ESAGERAZIONE) DI POLITICI CHE CI GOVERNA MA CHE X MANTENERLI CON I LORO PRIVILEGI CI MANGIA QUASI TUTTO IL PIL DELLE PERSONE PRODUTIVE LAVORATRICI E CHE PAGANO REGOLARMENTE LE TASSE ORAMAI ALLO STREMO DELLE FORZE....

AIUTO BCE
se berlusca oggi anticipa che taglierà immediatamente un po di sprechi della politica come autoblu e vitalizi le borse domani voleranno....se invece rimanderà come hanno gia detto al 2013...allora cari ragazzi....siamo nella....come ha deto la emma....
Okkio... BCE ...imponilo tu al berlusca....altrimenti il mercato mondiale E EURO domani affonderà.....


se berlusca oggi anticipa che taglierà immediatamente un po di sprechi della politica come autoblu e vitalizi le borse domani voleranno....se invece rimanderà come hanno gia detto al 2013...allora cari ragazzi....siamo nella....come ha deto la emma....
Okkio... BCE ...imponilo tu al berlusca....altrimenti il mercato mondiale E EURO domani affonderà.....

 
chissà poi perchè si continua a giocare sulle privatizzazioni e non sulle liberalizzazioni

abbiamo bisogno di liberalizzare per es.

le professioni come
quelle degli avvocati come in spagna
quelle dei medici di base come in germania
quelle di taxisti
quelle dei farmacisti

insomma sono ben 20 anni [il ventennio berlusconiano] che le promettono ma non le fanno


e infine per sistemare un po' le casse dello Stato
un taglio deciso al numero dei politicanti ... che sò.... almeno la metà
e l'ICI alla Chiesa come richiesto dall'UE
 
… e pubblicizzazione:up:
Il dubbio principale, relativo alla soluzione “il privato è meglio del pubblico” :mmmm:, risiede nella constatazione, abbastanza banale, legata alla circostanza che il privato, a differenza del pubblico, oltre a dover remunerare/ripagare le risorse umane, materiali e finanziarie (di terzi) impiegate nel “processo produttivo” deve ottenere anche un utile :fiu:che vada a remunerare il proprio capitale ... :cool:e questo utile deve essere tanto grande da poter essere effettivamente distribuito dopo aver soddisfatto il pagamento delle imposte.:clava:
È ovvio, quindi, che uno stesso prodotto/servizio avrà un prezzo maggiore se sarà prodotto/erogato da un privato piuttosto che da un soggetto pubblico:mumble:.

In altre parole: la quota del prezzo che un privato utilizza per remunerare se stesso potrebbe essere stornata in favore della collettività sotto forma di minor prezzo … o di un utile che potrebbe anche essere utilizzato per ridurre il debito pubblico:Y!

:ciao:
"vada a remunerare il proprio capitale"

magari, ma di quale capitale parliamo?
non mi risulta che TELECOM sia stata pagata con capitale proprio ... mi risulta invece che, senza tirar fuori un euro di tasca propria, qualcuno si è ritrovato proprietario di PIAGGIO ... e io pago:wall::wall:
 
... tutte le soluzioni mirano solo ad eliminare l'effetto ma non la causa

niente ... non c'è niente da fare :down:

la classe politica, mondiale, continua a fare orecchie da mercante :down: proponendo soluzioni che mirano solo a "fare cassa", al fine di ridurre il debito pubblico e la spesa pubblica, prescindendo dal definire le soluzioni a quelle che sono le vere cause del debito e della spesa pubblica :wall: e consentendo, di fatto, alle vere cause di incancrenirsi e alla collettività di continuare a perdere sia il patrimonio che il reddito medio:sad:

purtroppo :( alla fine del giochino :rolleyes: che vede da una parte il drenaggio delle risorse pubbliche attraverso il taglio delle "tutele" sul lavoro, sulla vecchiaia, sulla salute, la dismissione del patrimonio pubblico e, dall'altra, lo sperpero continuo di tali risorse per il soddisfacimento di interessi specifici che, ovviamente, non sono quelli della collettività:clava:
rimarranno solo debiti pubblici sempre più alti, pochi privati sempre più ricchi e una collettività sempre più povera :eek:

a quel punto l'unica strada perseguibile sarà la strada delle manovre "lacrime e sangue", stile Grecia, senza avere più la possibilità di porre in essere delle serie azioni correttive che consentano al sistema economico di tornare sul binario delle crescita o, meglio, di incamminarsi verso un binario di crescita sostenibile che tenga conto degli interessi di tutte le parti interessate :V

:ciao:
 

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