giuseppe.d'orta
Forumer storico
A partire da oggi saranno scambiabili sulla piazza italiana gli Etf (Exchange-traded fund), quotati nel nuovo segmento Mtf (Mercato telematico fondi), partito in luglio con la sola quotazione di fondi chiusi.
Inizialmente saranno presenti tre strumenti: Dj Euro Stoxx 50 Master Unit, di Société Générale (Sg), Euro Stoxx 50 Ldrs e Stoxx 50 Ldrs, di Merrill Lynch International. Gli Etf sono fondi aperti o Sicav caratterizzati
da negoziabilità in Borsa e dal fatto che riproducono fedelmente
l'andamento di un indice; in pratica coniugano i pregi delle azioni
(facile negoziaziabilità e trasparenza) e quelli dei fondi
(diversificazione e sicurezza). I primi sono sono stati presentati
nel 1993 e, dopo una partenza a rilento, hanno cominciato a
riscuotere sempre più successo, tanto che oggi nel mondo esistono
257 Etf, di cui 106 negli Usa, 106 in Europa e 16 in Giappone; 306
quotazioni, un patrimonio di oltre 124 miliardi di dollari, 21
gestori (di cui 4 negli Usa, 12 in Europa, 4 in Giappone).
Questi strumenti inizialmente erano indirizzati soprattutto verso
investitori istituzionali, ma ora vengono sempre più acquistati
anche da risparmiatori, soprattutto in un'ottica di diversificazione
del rischio non sistematico (si compra un intero indice allo stesso
modo in cui si acquista una singola azione).
Inizialmente saranno presenti tre strumenti: Dj Euro Stoxx 50 Master Unit, di Société Générale (Sg), Euro Stoxx 50 Ldrs e Stoxx 50 Ldrs, di Merrill Lynch International. Gli Etf sono fondi aperti o Sicav caratterizzati
da negoziabilità in Borsa e dal fatto che riproducono fedelmente
l'andamento di un indice; in pratica coniugano i pregi delle azioni
(facile negoziaziabilità e trasparenza) e quelli dei fondi
(diversificazione e sicurezza). I primi sono sono stati presentati
nel 1993 e, dopo una partenza a rilento, hanno cominciato a
riscuotere sempre più successo, tanto che oggi nel mondo esistono
257 Etf, di cui 106 negli Usa, 106 in Europa e 16 in Giappone; 306
quotazioni, un patrimonio di oltre 124 miliardi di dollari, 21
gestori (di cui 4 negli Usa, 12 in Europa, 4 in Giappone).
Questi strumenti inizialmente erano indirizzati soprattutto verso
investitori istituzionali, ma ora vengono sempre più acquistati
anche da risparmiatori, soprattutto in un'ottica di diversificazione
del rischio non sistematico (si compra un intero indice allo stesso
modo in cui si acquista una singola azione).