In Grecia il governo ha la fantastica idea di riscuotere la patrimoniale tramite le bollette della luce, così molti rimangono al buio, e il governo è costretto a salvare la società elettrica dal fallimento
30 aprile 2012 , ore 0:15 -
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Zero Hedge- Dopo i salvataggi UE dell’ultimo anno o due, sembra che ora, mentre le cose vanno di male in peggio, i Greci abbiano creato il loro primo piano di salvataggio ‘interno’. Come riporta
Athens News,
la Grecia fornirà 250 milioni di euro di fondi di emergenza ai suoi fornitori di energia elettrica in difficoltà, per evitare una crisi energetica in stile Californiano. Questa iniezione di liquidità per le utilities energetiche del paese è stata ancora un’altra conseguenza non voluta dell’azione del governo.
Un numero crescente di consumatori ha smesso di pagare le bollette dell’elettricità in seguito all’imposizione da parte della troika del governo Greco di 7 miliardi di euro di imposta sul patrimonio, da riscuotere attraverso i fornitori di energia elettrica. La principale compagnia elettrica PPC ha registrato un ammanco di liquidità in seguito all’aumento dei mancati pagamenti, e mentre le autorità di regolamentazione sostenevano la necessità di almeno di 350 milioni di euro per rimanere a galla, il governo ha accettato di consentire alla PPC di trattenere i 250 milioni di euro della tassa sulla proprietà riscossa per conto dello Stato fino al 30 giugno – data in cui, si spera, la compagnia sarà riuscita a garantirsi altri prestiti. Un passaggio abbastanza incredibile –
imporre al fornitore di energia elettrica di riscuotere le tasse sulla proprietà - e visto che questo tentativo è chiaramente fallito, abbiamo il sospetto che la prossima mossa sarà il razionamento di cibo e acqua in mancanza di prove del pagamento dell’imposta: