Dati macro, eventi, cda, emiss. obbl., notizie per lunedì 22 luglio

anonimus08

Forumer storico
DATI MACRO

Usa
Ore 16.00
Vendite case esistenti (mensile) . Attesa 0.6% Prec. 4.2%
Vendite abitazioni (mensile). Attesa 5.3 ml Prec. 5.18ml


EVENTI

Europa
Riunione G20 del ministri delle Finanze e dei banchieri centrali (Sabato 20 luglio - seconda giornata).


EVENTI SOCIETARI

Italia
Trimestrali
Beni Stabili (1° semestre 2013)- STM (2° trimestre 2013, dopo la chiusura di Wall Street)
Operazioni straordinarie
Prende il via l’aumento di capitale di Prelios. La società immobiliare offrirà 193.195.887 azioni ordinarie nel rapporto di 23 nuovi titoli ogni 10 azioni possedute, a un prezzo unitario di 0,5953 euro. L’operazione terminerà l’8 agosto, mentre i diritti relativi all'aumento di capitale saranno quotati fino al 1° agosto.
Prende il via l’aumento di capitale di Pierrel. L’azienda offrirà 44.293.500 azioni ordinarie nel rapporto di 27 nuovi titoli ogni 10 azioni possedute, a un prezzo unitario di 0,54 euro. L’operazione terminerà il 9 agosto, mentre i diritti relativi all'aumento di capitale saranno quotati fino al 2 agosto.
Vengono riofferti i diritti non esercitati, relativi all'aumento di capitale di Maire Tecnimont. L'operazione termina il 26 luglio.
Investimenti&Sviluppo raggruppa le azioni in rapporto di un nuovo titolo ogni venti in circolazione.
In corso l’aumento di capitale di IKF. L’operazione terminerà il 13 agosto, mentre i diritti relativi all'aumento di capitale saranno quotati fino al 6 agosto.
Borsa Italiana
Industrial Stars of Italy debutta all'AIM Italia.
Delisting di Pramac.

Europa
Trimestrali
Julius Baer Group (Svizzera, 2° trimestre 2013)
Philips (Olanda, 2° trimestre 2013)

Stati Uniti
Trimestrali
Halliburton (2° trimestre 2013, prima dell’apertura di Wall Street)
McDonald’s (2° trimestre 2013, prima dell’apertura di Wall Street)
Texas Instruments (2° trimestre 2013, dopo la chiusura di Wall Street)


COLLOCAMENTI

Germania
Ore 11.30
Asta Bubill scadenza 12 anni. Importo collocabile 3 miliardi

Francia
Ore 15.00
Asta BTF a 3, 6, 12 mesi.

:ciao:
 
MERCATO USA

Wall Street chiude contrastata. Male Microsoft e Amd. Brillano General Electric e Whirlpool

A New York i principali indici hanno terminato l'ultima seduta della settimana contrastati. Il Nasdaq Composite lascia sul terreno lo 0,66% mentre l'S&P500 guadagna lo 0,16%. Poco sotto la parità il Dow Jones (-0,03%).

Microsoft -11,4%. Il colosso dei software ha chiuso il quarto trimestre con un utile di 4,97 miliardi di dollari (perdita di 492 milioni nello stesso periodo dello scorso anno) su ricavi per 19,9 miliardi (18,06 miliardi nel 4Q 2012). L'eps adjusted è pari a 0,52 dollari, ampiamente sotto le attese (0,75 dollari). Sotto il consensus anche il giro d'affari (20,7 miliardi).

Google -1,55%. Il motore di ricerca ha chiuso il secondo trimestre con ricavi pari a 11,1 miliardi di dollari, in crescita rispetto ai 9,61 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. L'utile per azione adjusted è pari a 9,56 dollari. Gli analisti si attendevano un giro d'affari di 11,37 miliardi e un Eps di 10,8 dollari.

General Electric +4,61%. Il conglomerato Usa ha chiuso il secondo trimestre con un utile di 3,13 miliardi di dollari (+1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) su ricavi per 35,12 miliardi (-4%). L'Eps adjusted è pari a 0,36 dollari, sostanzialmente in linea con le attese. Il portafoglio ordini ha toccato il nuovo record.

Amd -13,15%. Il produttore di microprocessori ha chiuso il secondo trimestre con una perdita di 74 milioni di dollari (utile di 37 milioni nello stesso periodo di un anno prima) su ricavi per 1,16 miliardi (-16%). L'Eps adjusted è pari a -0,09 dollari. Gli analisti si attendevano una perdita di 12 centesimi. Per il terzo trimestre il produttore di microprocessori stima un incremento del giro d'affari a circ a 1,4 miliardi di dollari e il ritorno all'utile.

Whirlpool +7,99%. Il gruppo degli elettrodomestici ha chiuso il secondo trimestre con un utile di 198 milioni di dollari, in crescita del 75% rispetto al 2Q 2012. L'Eps adjusted è pari a 2,37 dollari, 5 centesimi meno rispetto alle attese. Sopra il consensus invece il giro d'affari cresciuto a 4,75 miliardi (+5,3%). La società ha alzato le stime di utile per azione adjusted per l'intero esercizio a 9,5-10 dollari da 9,25-9,75 dollari.

Schlumberger +5,43%. Il gruppo dei servizi per l'industria petrolifera ha chiuso il secondo trimestre con un utile di 2,1 miliardi di dollari (1,4 miliardi nello stesso periodo dello scorso anno) su ricavi per 11,18 miliardi (10,34 miliardi nel 2Q 2012). L'Eps adjusted è pari a 1,15 dollari, 5 centesimi in più rispetto alle attese.

Honeywell +0,72%. La holding Usa ha chiuso il secondo trimestre con ricavi pari a 9,69 miliar di di dollari, in crescita del 3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I profitti passano da 902 milioni a 1,02 miliardi (1,28 dollari per azione). Il dato è superiore alle attese (consensus a 1,21 dollari). Il gruppo ha alzato le stime per l'intero esercizio 2013.
State Street -1,17%. Il gruppo finanziario ha chiuso il secondo trimestre con un utile di 571 milioni di dollari, in crescita del 19% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L'Eps adjusted è pari a 1,24 dollari, 5 centesimi in più rispetto alle attese. In aumento anche i ricavi a 2,56 miliardi (+5,8%).

Baker Hughes -2,61%. Il gruppo dei servizi per l'industria petrolifera ha chiuso il secondo trimestre con un utile di 240 milioni di dollari (Eps 0,54 dollari), in calo del 45% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I ricavi sono cresciuti del 3% a 5,49 miliardi. Gli analisti si attendevano un Eps di 0,65 dollari su ricavi per 5,26 miliardi.


MERCATI ASIATICI

Borsa di Tokyo positiva dopo la vittoria di Abe alla Camera Alta
Il Nikkei ha aperto la settimana in crescita dello 0,47% a quota 14658, mantenendosi all'interno del range di oscillazione disegnato venerdi' quando i prezzi avevano dato vita ad un "bearish engulfing", figura grafica potenzialmente negativa. I corsi dovranno comunque scendere al di sotto di area 14400 per confermare le implicazioni negative derivanti da tale configurazione. Supporto successivo a 14000, in caso di violazione di questa soglia probabile ricopertura del gap lasciato aperto il 28 giugno a 13200, riferimento strategico nel breve e medio termine coincidente in questa fase con la linea di tendenza che sale dai minimi di giugno.

Solo sotto questo limite i recenti progressi verrebbero vanificati in favore del ritorno a 12400 circa. La tenu ta di 14400 e la rottura di area 15000 prospetterebbero invece la ripresa dell'uptrend con primo target a 16000, sui record di quest’anno. Positivo anche il Topix che sale a quota 1216,53 punti (+0,38%), condizionato positivamente dalla vittoria elettorale del premier Shinzo Abe che ieri ha ottenuto la maggioranza alla Camera Alta del Parlamento. Sul fronte societario in evidenza NEC Corp (+4,24%) che potrebbe stringere un accordo di collaborazione con Hewlett-Packard. Ben comprate anche Sumitomo Metal Mining (+2,11%) e Nisshin Steel Holdings (+3,02%).

Perdono terreno invece Yaskawa electric (-4,94%), Mitsumi Electric (-2,91%) e Oki Electric Industry (-1,87%). Contrastate invece le altre principali piazze azionarie asiatiche con Hong Kong che scende dello 0,08% e Shanghai è in calo dell’1,52%, mentre Seoul cresce dello 0,48%.


MERCATI EUROPEI

L’azionario europeo fa un passo indietro
Ripiegano i maggiori indici azionari europei dopo un avvio sopra il riferimento. Il Dax tedesco segna un ribasso dello 0,06% e il Cac 40 francese cede lo 0,08 per cento. In territorio negativo il Ftse 100 britannico (-0,19%) mentre l’Ibex 35 spagnolo guadagna lo 0,09 per cento. Il Ftse Mib italiano segna un rialzo dello 0,18 per cento.

Nel principale paniere tedesco si mette in luce il titolo della multiutility RWE, che guadagna l’1,33% e si porta a 22,7 euro. Secondo indiscrezioni di stampa, Rwe avrebbe deciso di potenziare il piano di efficientamento portando il programma di taglio dei costi da 1 a 1,5 miliardi di euro. La società RWE Innogy ha siglato di recente un accordo di cooperazione con la municipalità di Bedburg riguardante il progetto di una centr ale eolica a Königshovener Höhe. L’accordo prevede che Bedburg possa salire fino al 49% dell’impianto progettato a nord della città. Si tratta della più grande centrale eolica di RWE Innogy in Germania.

A Parigi si muove invece in territorio negativo il titolo Orange che cede l’1,28 per cento. Il settore delle telecomunicazioni potrebbe essere danneggiato da un sentiment negativo derivante dal fatto che l’operatore belga Mobistar ha ridotto notevolmente le proprie stime su ricavi e utili del 2013.

Sull’Ibex 35 spagnolo spiccano i rialzi, in controtendenza, del titolo Banco Popular che guadagna l’1,95% probabilmente sulla scorta delle indiscrezioni in base alle quali CaixaBank (-0,65%) avrebbe avanzato una proposta sull’istituto. Secondo alcune voci il gruppo CaixaBank potrebbe essere interessato a CatalunyaBank.


APERTURA MERCATO ITALIANO

Piazza Affari poco sopra la parità
Il Ftse Mib segna +0,11%, il Ftse Italia All-Share +0,18%, il Ftse Italia Mid Cap +0,09%, il Ftse Italia Star +0,22%.

Contrastate le principali Borse europee che hanno aperto la prima seduta della settimana intorno alla parità.

Sul Ftse Mib guidano i rialzi Saipem (+2,91%), che beneficia della promozione a “overweight” da “equalweight” da parte degli analisti di Barclays, e Mediolanum (+1,83%), dopo che gli analisti di Deutsche Bank hanno deciso di alzare il prezzo obiettivo del titolo da 6,3 a 6,5 euro confermando il consiglio di acquisto sul titolo (buy).

Ben comprata RCS (+3,93%): secondo indiscrezioni di stampa la Consob avrebbe chiesto a Urbano Cairo chiarimenti sull'acquisto della quota (pari al 2,8% del capitale).

Positivi i titoli del comparto bancario, con Banca Pop Milano che guadagna l’1,05%, Banco Popolare lo 0,61% ed Unicredit (+0,57%). Debole invece Banca Mps (+0,00%).

Si muove intorno alla parità Stm (-0,13%) che questa sera renderà noti i risultati del secondo trimestre 2013.


TITOLI DEL GIORNO

Fiat sta testando quasi quotidianamente dall'11 luglio la resistenza offerta poco al di sotto dei 6 euro dal 61,8% di ritracciamento, percentuale di Fibonacci, del ribasso dal top di giugno. La rottura di area 6 sarebbe un segnale di forza che permetterebbe di ipotizzare almeno il ritorno sul picco di giugno a 6,47, preludio alla riresa del trend rialzista di lungo periodo scaturito dai bottom dello scorso anno in area 3,30. Sotto 5,70 invece le oscillazioni delle ultime sedute si dimostrerebbero un doppio top che proietterebbe obiettivi a 5,40 euro almeno. Target successivo sui sostegni presenti tra 5,00 e 5,10 circa.
Per chi volesse acquistare il titolo: intervenire oltre 6,00 per 6,45 euro, stop sotto 5,80
Per chi detiene attualmente il titolo: mantenere aperte le posizioni sopra 5,70 per il target a 6,45 euro

Segnali grafici preoccupanti per Buzzi Unicem che viola con evidente accelerazione ribassista, dopo averla più volte testata nell'ultimo mese, la base del canale rialzista disegnato dai minimi del giugno 2012, passante a 11,60 circa. Il segnale ribassista troverebbe ulteriori conferme alla violazione a 11 euro circa della media mobile a 200 giorni, circostanza che spianerebbe la strada al test a 10,39 del minimo del 18 aprile. Sotto quei livelli target a 10,00, gap del 19 dicembre scorso. Solo una pronta reazione che riconduca le quotazioni sopra area 11,60 getterebbe le basi per una ripresa credibile, favorendo il ritorno sui massimi di inizio mese a 12,28.
Per chi volesse acquistare il titolo: intervenire sui livelli attuali protetti da stop sotto 10,40 euro per i target 11,60 e 12,28 euro. In alternativa intervenire oltre 11,60 euro con stop sotto 11 euro. Target 12,28 euro.
Per chi detiene attualmente il titolo: ridurre le posizioni sotto 11 euro ed uscire alla violazione di 10,39. Target a 12,28 euro.

Banco Popolare completa grazie al superamento di 0,92 il testa spalle rialzista che i prezzi avevano disegnato dai minimi del 25 giugno. La figura potrebbe fornire la base per un rialzo che oltre 0,99, gap del 20 giugno, si pone obiettivi a 1,027 e 1,073, rispettivamente 38,2% e 50% di rintracciamento del ribasso dai massimi di maggio. Solo il superamento di area 1,073, comportando anche la rottura della media mobile a 100 giorni, sarebbe da interpretare come un segnale di inversione in senso rialzista valido anche per il medio periodo. Sotto 0,92 atteso invece ritorno sui minimi di inizio mese a 0,8635. Supporto successivo a 0,7915, minimo del 23 luglio 2012. Per chi volesse comprare il titolo attendere il superamento di 1 euro per intervenire con target a 1,07, stop sotto 0,98.
Per chi gia' detiene il titolo mantenere le posizioni con stop subito sotto 0,92, incrementare oltre 1,00 per 1,07.


HEADLINES

Saipem: Barclays promuove il titolo a overweight
La britannica Barclays ha deciso di alzare il giudizio su Saipem da equalweight a overweight (suggerimento di acquisto, letteralmente "sovrappesare in portafoglio") confermando un prezzo obiettivo da 20 euro sul titolo.

Mediolanum, Deutsche Bank alza il target price a 6,5 euro (buy)
Gli analisti di Deutsche Bank hanno deciso di alzare il prezzo obiettivo di Mediolanum da 6,3 a 6,5 euro confermando il consiglio di acquisto sul titolo (buy).

ErgyCapital: sottoscritto il 68,54% delle azioni ordinarie offerte in opzione
ErgyCapital S.p.A. rende noto che si è conclusa l'offerta in opzione agli azionisti delle massime n. 104.323.461 azioni ordinarie ErgyCapital, rivenienti dall'aumento di capitale deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 27 settembre 2012 e 27 giugno 2013 in esecuzione della delega conferita dall'Assemblea straordinaria dei Soci del 26 giugno 2012 e del 9 maggio 2013. Durante il periodo di offerta compreso tra il 1° luglio 2013 e il 19 luglio 2013 inclusi, sono stati esercitati n. 65.005.180 diritti di opzione per la sottoscrizione di n. 71.505.698 azioni ordinarie ErgyCapital di nuova emissione, pari al 68,54% del totale delle azioni ordinarie offerte, per un controvalore complessivo di Euro 9.581.763,53.

Giappone, Abe vince le elezioni
Vittoria elettorale per il premier nipponico Shinzo Abe che ottiene la maggioranza alla Camera alta del Parlamento. Sono 135 su 242 i seggi conquistati, di cui 65 ottenuti dal suo partito, 11 dall’alleato New Komeit; solo 17 quelli passati al Partito Democratico. Un esito scontato quello delle elezioni nell’Impero del Sol Levante, oltre ad una conferma della politica economica del primo ministro, ormai soprannominata “Abenomic”. Il falco liberaldemocratico potrà ora governare in modo pressoch&ea cute; invariato per i prossimi tre anni, portando avanti il piano di riforme considerate necessarie per far uscire il Giappone dalla stagnazione. Dopo una politica monetaria ultraespansiva ed uno stimolo fiscale, Abe dovrà ora mettere in atto un piano di deregulation, oltre ad una liberalizzazione del mercato del lavoro e ad una decurtazione delle tasse sulle imprese, mosse attese dal mercato.

Ubs, utile netto trimestrale da 690 milioni di franchi
Pubblicati i risultati del secontro trimestre della banca svizzera Ubs che nella stima preliminare stima l'utile operativo ante imposte del periodo a circa 1.020 franchi svizzeri e un utile netto attribuibile ai soci da 690 milioni di franchi. Il core tier 1 ratio secondo Basilea 3 dovrebbe essere dell'11,2 per cento. Questi risultati includono oneri da 865 milioni di franchi collegati a problemi legali, ad altri accantonamenti, all'impairment di asset finanziari. Circa 700 milioni di franchi sono stati iscritt i nella divisione Wealth Management in relazione all'accordo Svizzera-Gran Bretagna sulle tasse. Ubs ha inoltre raggiunto un accordo con la Federal Housing Finance Agency (FHFA) per regolare delle cause correlate alle offerte di titoli garantiti da mutui residenziali (RMBS) tra il 2004 e il 2007. L'intero costo dei risarcimenti è iscritto in quest'ultimo trimestre e nei periodi precedenti.

Philips: l’utile netto trimestrale passa da 102 a 317 milioni di euro
Philips ha chiuso il secondo trimestre con una crescita delle vendite su base comparabile del 3% a quota 5,7 miliardi di euro, il risultato operativo è cresciuto del 30% portandosi a 530 milioni di euro. Guidano la crescita le vendite in Cina che salgono del 12 per cento. L’utile netto del gruppo si attesta a 317 milioni di euro a fronte dei 102 milioni del secondo trimestre del 2012. Philips ha completato un buyback da 2 miliardi di euro e ha ridotto le scorte di magazzino al 15,7 % delle vendite con un calo di 1,5 punti percentuali rispetto al secondo quarto del 2012.

Fonte ADVFN Newsdesk
 

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