MERCATO USA
Wall Street chiude contrastata, la Fed conferma i tassi e il QE
A Wall Street i principali indici hanno chiuso la seduta contrastati. Dow Jones e S&P500 lasciano sul terreno rispettivamente lo 0,14% e lo 0,01% mentre il Nasdaq Composite avanza dello 0,27%.
La Fed ha lasciato invariati i tassi ed ha confermato il programma di acquisto mensile di asset.
Positivi i dati macroeconomici pubblicati in giornata.
Il Bureau of Economic Analysis ha pubblicato la prima stima del PIL relativo al secondo trimestre 2013 indicando un incremento pari all'1,7% annualizzato dal'1,1% della rilevazione precedente. Le attese erano per un incremento dell'1%.
E' stato reso noto che la stima ADP (National Employment Report) sul mondo del lavoro ha evidenziato, nel mese di luglio una crescita di 200 mila nuovi impieghi. Il dato e' risultato superiore sia alle attese degli addetti ai lavori, che si aspettavano un incremento di 180 mila posti di lavoro, che alla rilevazione precedente (198 mila rivista al rialzo da 188 mila unità).
MasterCard +1,53%.
Il colosso delle carte di credito ha chiuso il secondo trimestre con ricavi e utili superiori alle attese. Il giro d'affari è aumentato del 15,2% a 2,1 miliardi di dollari (2 miliardi il consensus) mentre i profitti sono cresciuti del 21,1% a 848 milioni, pari a 6,96 dollari per azione (6,3 dollari il consensus).
Symantec +9,57%. Il gruppo dei software ha chiuso lo scorso trimestre con un utile per azione di 0,44 dollari, ben al di sopra del consensus (0,36 dollari). Sopra alle attese anche il giro d'affari a 1,71 miliardi.
Comcast +5,55%. Il gruppo di informazione e comunicazione ha chiuso il secondo trimestre con un utile netto in crescita del 29% a 1,7 miliardi di dollari. L'Eps è pari a 0,65 dollari , 2 centesimi in più rispetto alle attese. Superiore al consensus anche il giro d'affari cresciuto del 7% a 16,3 miliardi.
Humana +2,24%. Il gruppo attivo nell'assicurazione sanitaria ha chiuso il secondo trimestre con un utile per azione pari a 2,63 dollari contro i 2,16 dollari dello stesso periodo di un anno prima. Il dato è superiore alla guidance diffusa lo scorso maggio dalla società. Le stime per l'intero esercizio sono state alzate a 8,65-8,75 dollari da 8,4-8,6 dollari.
MERCATI ASIATICI
Borse asiatiche positive. Il Nikkei si riaffaccia sopra quota 14000
Tentativo di rimbalzo per il Nikkei che si riporta al di sopra dei 14000 punti, facendo segnare un progresso del 2,47%. La reazione non basta tuttavia a cancellare la debolezza dimostrata di recente: le oscillazioni delle ultime sedute non si discostano molto dalla media mobile a 100 giorni passante da 13600 circa, un supporto strategico praticamente coincidente con la linea di tendenza che sale dai bottom di novembre 2012. Le speranze di recupero dipendono dunque dalla capacita' dei prezzi di lasciarsi alle spalle area 14000 e di riavvicinarsi alla resistenza a 15000. Una vittoria oltre questo ultimo ostacolo ripristinerebbe la tendenza ascendente di lungo periodo in direzione dei record di quest’anno a 16000 punti. Sotto la media mobile a 100 giorni resta il supporto a 12400 punti, minimi di giugno, a difendere l’indice dal rischio di una flessione più estesa. Debole anche il Topix che scende a quota 1163,39 punti (+2,80%). Sul versante macroeconomico sono contrastanti i dati provenienti dalla Cina, ma trascinano al rialzo le borse asiatiche: l'Indice PMI manifatturiero a luglio si e' attestato a quota 50,3, in crescita rispetto a giugno (50,1 punti). Le attese degli economisti erano per un valore del l'indice pari a 49,8 punti.
La rilevazione risulta dunque superiore ai 50 punti, livello che separa l'espansione dalla contrazione dell'attivita' manifatturiera. Markit ha reso noto che l'Indice HSBC Pmi Manifatturiero in Cina e' sceso a luglio a 47,7 punti dai 48,2 punti di giugno, confermando la lettura preliminare. Un valore dell'indice pari a 50 punti rappresenta il divario tra crescita e contrazione dell'attività manifatturiera: pertanto la rilevazione di oggi mostra come l'economia cinese si stia progressivamente indebolendo. In Giappone il Ministero delle Finanze giapponese ha annunciato di aver collocato 2177,4 mld yen in titoli a 10 anni. Il rendimento del JGB e' sceso a 0,800% (dal precedente 0,883%) e le richieste hanno superato il quantitativo offerto di 3,51 volte, contro le 2,41 dell'asta di luglio. L’azionario giapponese ha beneficiato anche dei risultati positivi di alcune trimestrali: Panasonic ha guadagnato il 5,99% dopo l’annuncio di un utile operativo di 64,2 miliardi di yen, nettamente superiore alle attese. Bene anche i titoli del comparto bancario: Mitsubishi UFJ Financial e Mizuho Financial salgono rispettivamente del 4% e del 4,93%. Deciso rialzo anche per Tokyo Electric Power (+8,35%). Male invece Toshiba che cede il 3,06% dopo l’annuncio di una trimestrale sotto le attese. Positive anche le altre principali piazze azionarie asiatiche con Hong Kong che guadagna lo 0,78% e Seoul lo 0,35% mentre Shanghai è in moderata crescita dell’1,72%.
MERCATI EUROPEI
Borse europee positive in attesa della Bce
Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in rialzo. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,7%, il Cac40 di Parigi lo 0,15%, il Ftse100 di Londra lo 0,4% e l'Ibex35 di Madrid lo 0,5%. Oggi la Bce decide sui tassi (non sono attesi interventi).
Metro +7%. Il retailer tedesco ha chiuso il secondo trimestre con un utile di 33 milioni di euro contro il rosso di 18 milioni di un anno prima. I ricavi sono scesi del 3,6% a 15,3 miliardi di euro. Il dato è in linea con le attese. Il gruppo ha confermato le stime per l'intero esercizio.
Royal Dutch Shell -4%. Il gigante petrolifero ha chiuso il secondo trimestre con un utile adjusted di 4,6 miliardi di dollari, in calo del 20% rispetto ad un anno prima. Il dato è ampiamente inferiore alle attese (consensus a 5,9 miliardi). Sotto le stime anche la produzione di petrolio e gas a 3.062 milioni di barili (consensus a 3.146 milioni di barili).
Bmw -2%. La casa automobilistica bavarese ha chiuso il secondo trimestre con un risultato operativo di 2,07 miliardi di euro, in calo dell'8,8% rispetto allo stesso periodo di un anno prima. Il gruppo ha confermato la guidance per l'intero esercizio. Gdf Suez +3%. L'utility ha chiuso il primo semestre con un utile netto di 1,7 miliardi di euro, in calo del 26% rispetto ad un anno prima. Il gruppo ha confermato le previsioni per l'intero esercizio.
Sanofi -5%. Il gruppo farmaceutico ha chiuso il secondo trimestre con un utile adjusted di 1,48 miliardi di euro, in calo del 23% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Gli analisti avevano atteso profitti per 1,76 miliardi. La società ha peggiorato le previsioni per l'intero esercizio. Sanofi punta ora a chiudere il 2013 con un utile in calo tra il 7% e il 10%, In precedenza era atteso un calo del 5%.
ArcelorMittal +0,13%. Il colosso dell'acciaio ha chiuso il secondo trimestre con una perdita di 780 milioni di dollari contro l'utile di 1,02 miliardi di un anno prima. I ricavi sono calati del 10% a 20,2 miliardi. L'Ebitda è pari a 1,7 miliardi (-34%), poco sotto il consensus. Il gruppo ha rivisto al ribasso le stime per l'intero esercizio 2013. L'Ebitda è ora atteso a 6,5 miliardi contro i 7,1 miliardi previsti in precedenza.
Air France +1%. La compagnia aerea ha in cantiere un nuovo piano che prevede il taglio di altri 2.500 posti di lavoro.
Tra i bancari in evidenza Lloyds (+6%) e Societe Generale (+5%) grazie ai risultati trimestrali superiori alle attese.
APERTURA MERCATO ITALIANO
Piazza Affari positiva dopo Fed. Fiat Industrial e Banca MPS sugli scudi, vendite su Finmeccanica
Il Ftse Mib segna +0,94%, il Ftse Italia All-Share +0,98%, il Ftse Italia Mid Cap +1,09%, il Ftse Italia Star +1,16%. Borse europee in ascesa dopo la conferma del QE da parte della Fed. Ieri sera a New York l'S&P 500 ha terminato a -0,01%, il Nasdaq a +0,27%, il Dow Jones a -0,14%. Attualmente i future sui principali indici USA sono in netto progresso. A Tokyo il Nikkei 225 ha chiuso a +2,47%, mentre a Hong Kong l'Hang Seng al momento segna +0,8% circa.
Bene Fiat Industrial (+2,2% a 9,45 euro): Mediobanca ha alzato il target price sul titolo da 10,4 a 11 euro. Ieri la società ha comunicato dati trimestrali superiori alle attese degli analisti. Sale Banca MPS (+2%) dopo che i pm di Siena hanno concluso le indagini sulla vicenda dell'acquisizione di Antonveneta stabilendo che non sono emersi elementi penalmente rilevanti.
Jp Morgan è stata iscritta nel registro degli indagati per presunto "illecito amministrativo" nell'emissione del prestito FRESH finalizzato a finanziare l'acquisizione di Antonveneta. Acquisti su Autogrill (+1,4% a 11,64 euro) grazie a Citigroup che ha alzato il target price sul titolo da 12 a 13,30 euro.
In netta controtendenza Finmeccanica (-1,9%) che ieri a mercato chiuso ha annunciato di aver chiuso il secondo trimestre con una perdita da 69 milioni di euro, e ordini e ricavi in flessione rispetto a un anno fa.
TITOLI DEL GIORNO
Autogrill ha fatto registrare un deciso rialzo nel corso dell'ultimo anno che ha portato le quotazioni da 6,00 a 11,40 euro circa. L'ascesa appare ben sostenuta dalla trendline che sale dai bottom di fine novembre, ora a 10,70 circa, e piu' in basso dalla media a 100 sedute in area 10,10. Il recente superamento di quota 11,00 rappresenta un ulteriore segnale di forza per il titolo che appare sempre piu' orientato verso gli obiettivi a 12,50 e 13,10 euro, raggiungibili una volta oltrepassato l'ostacolo di breve a 11,60 euro, ultimo dei ritracciamenti (Fibonacci) della discesa dai top dell'estate 2007. Le prospettive di crescita verrebbero minacciate solo a seguito di discese sotto 10,40 introduttive al test della citata media in area 11,00, riferimento la cui violazione creerebbe i presupposti per una correzione anche ampia di tutto il suddetto movimento. Per chi volesse acquistare il titolo: intervenire sui livelli attuali protetti d a stop sotto 11,00 per il target a 12,50 euro. Per chi detiene attualmente il titolo: mantenere aperte le posizioni sopra 10,40 per gli obiettivi a 12,50 e 13,10 euro.
Nelle ultime sedute Terna ha guadagnato terreno oltrepassando la resistenza rappresentata dai massimi allineati di inizio luglio a 3,3140 euro. Il titolo ha in tal modo riattivato il movimento ascendente partito a fine giugno, un trend che sembra in grado di ricondurre i prezzi sul record storico a 3,6020, passando per il target intermedio a 3,44. Conferme in tal senso sopra 3,39. In ottica temporale più estesa possiamo osservare che al di sopra di 3,6020 potremmo assistere a estensioni verso area 4. Discese sotto 3,15 annullerebbero lo scenario positivo fin qui delineato per lasciare spazio ad approfondimenti verso 3,0420. Per chi volesse acquistare il titolo: posizioni long oltre 3,39 per 3,44 e 3,6020, stop sotto 3,29. Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 3,6020 pe r 4, ridurre sotto 3,15 e uscire alla violazione di 3,0420.
Il recupero messo a segno da UBI Banca nelle ultime settimane ha portato il titolo a ridosso 3,28 euro, ex supporto e ultimo ostacolo di rilievo prima del ritorno sul massimo primaverile a 3,6120. Una vittoria oltre questa ultima resistenza aprirebbe le porte a un'ulteriore estensione verso il top di inizio anno a 4,04. Indicazioni di tenore opposto giungerebbero a seguito di discese sotto 2,95, operazione che anticiperebbe probabilmente una correzione verso il minimo di luglio a 2,6360, supporto determinante in ottica di lungo periodo. Per chi volesse acquistare il titolo: posizioni long oltre 3,28 per 3,6120, stop sotto 3,08. Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 3,6120 per 4,04, ridurre sotto 2,95 e uscire alla violazione di 2,6360.
HEADLINES
Yoox: ricavi in crescita del 20% nel primo semestre
Il Consiglio di Amministrazione di YOOX, partner globale di Internet retail per i principali brand della moda e del design, ha esaminato e approvato la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2013, indicando ricavi netti a 207,4 milioni di Euro, in crescita del 20,0% (+22,8% a cambi costanti) rispetto ai 172,9 milioni del primo semestre 2012. L’ EBITDA escluso Piani di Incentivazione è risultato pari a 16,5 milioni di Euro, +41,6% rispetto a 11,6 milioni del primo semestre 2012, con margine in crescita al 7,9% dal 6,7% dei primi sei mesi del 2012. EBITDA a 13,6 milioni, in aumento del 38,7% dai 9,8 milioni dei primi sei mesi del 2012, con margine in miglioramento al 6,5%. Il risultato netto escluso Piani di Incentivazione è cresciuto del 23,4% a 4,4 milioni di Euro (3,6 milioni nel primo semestre del 2012). Risultato netto pari a 2,2 milioni di Euro (+ 1,7% rispetto a 2,2 milioni nei primi sei mesi del 2012). Accelerano i due mercati più importanti per il Gruppo: nel secondo trimestre del 2013 i ricavi netti sono cresciuti del 18,5% in Italia e del 30,8% negli Stati Uniti.
Generali: Philippe Donnet nuovo Amministratore Delegato di Generali Italia
Philippe Donnet entra dal prossimo ottobre nel Group Management Committee del Gruppo Generali con la responsabilità del mercato italiano. Donnet sarà il nuovo Amministratore Delegato di Generali Italia.
Donnet, 53 anni, è laureato all’Institut des Actuaires francais e all’Ecole Polytechnique di Parigi e ha maturato una ampia esperienza internazionale in campo assicurativo e imprenditoriale. Nel corso della sua lunga carriera ha guidato importanti processi di riorganizzazione di compagnie assicurative in Italia, Francia e Asia, e ha maturato significative competenze anche nel business corporate e riassicurativo.
L'attuale Amministratore Delegato di Generali Italia, Raffaele Agrusti, lascerà gli incarichi operativi il 30 settembre e il Gruppo a fine anno per facilitare il passaggio di consegne relativo al progetto di riorganizzazione del business in Italia. Assicurazioni Generali ringrazia Raffaele Agrusti per la dedizione e per l’impegno profusi.
Buzzi Unicem: fatturato consolidato Dyckerhoff inferiore al precedente esercizio nel primo
Nel primo semestre 2013 i volumi di cemento sono risultati inferiori ai livelli del precedente esercizio. Il peggioramento ha interessato tutti i mercati, ad eccezione di Russia e Stati Uniti d’America che hanno registrato vendite in aumento. Anche i volumi di calcestruzzo ed aggregati sono calati rispetto al 2012. Il fatturato consolidato è sceso del 6%; in diminuzione sono risultate le divisioni Germania/Europa Occidentale ed Europa Orientale mentre la divisione Stati Uniti d’America ha riportato un li eve progresso.
Il MOL è diminuito di 31 milioni. Esso comprende tuttavia 4 milioni di oneri straordinari mentre nel precedente esercizio erano inclusi 5 milioni di proventi non ricorrenti. Gli ammortamenti sono risultati inferiori di 2 milioni ed il risultato operativo (EBIT) è calato di 29 milioni. Il risultato ante imposte è peggiorato di 12 milioni. Al netto delle imposte sul reddito, il conto economico ha chiuso con un utile netto pari a 7 milioni di euro.
Per l’esercizio 2013, Dyckerhoff prevede fatturato consolidato e MOL leggermente inferiori ai livelli 2012, sulla base del presupposto che in corso d’anno non possa essere completamente recuperata la diminuzione dei volumi dovuta alla stagionalità negativa del primo trimestre. L’utile ante imposte e l’utile netto saranno favoriti dal non ripetersi delle svalutazioni straordinarie effettuate nel 2012.
Finmeccanica (-2,4%): debole dopo trimestre in perdi ta
In netta controtendenza Finmeccanica che ieri a mercato chiuso ha annunciato di aver archiviato il secondo trimestre con una perdita da 69 milioni di euro, e ordini e ricavi in flessione rispetto a un anno fa.
Eni: in 2° trimestre utile operativo adjusted €1,95mld (-51% a/a)
Eni annuncia i risultati del secondo trimestre e del primo semestre 2013. Paolo Scaroni, Amministratore Delegato, ha commentato: "I risultati del semestre hanno risentito di un contesto economico difficile in Italia e in Europa, di interruzioni di produzione in Libia e Nigeria e della caduta dei risultati di Saipem. Abbiamo rafforzato la nostra struttura patrimoniale proseguendo nel programma di dismissioni di Snam e Galp. Sono soddisfatto dei progressi operativi ottenuti nel semestre, 6 avvii di produzione sugli 8 previsti in tutto il 2013, e delle rinegoziazioni dei contratti gas con Sonatrach e Gazprom. Grazie a questi successi prevediamo un significativo miglioramen to dei risultati nel prossimo semestre. Proporrò al CdA di Eni del prossimo 19 settembre un acconto dividendo di €0,55 per azione."
Banca MPS (+2,3%) sale dopo conclusione indagini Antonveneta, Jp Morgan indagata
Acquisti su Banca MPS dopo che i pm di Siena hanno concluso le indagini sulla vicenda dell'acquisizione di Antonveneta stabilendo che non sono emersi elementi penalmente rilevanti. Jp Morgan è stata iscritta nel registro degli indagati per per presunto "illecito amministrativo" nell'emissione del prestito FRESH finalizzato a finanziare l'acquisizione di Antonveneta.
Fonte ADVFN Newsdesk