MERCATO USA
Borsa Usa: indici chiudono in rialzo, bene i bancari
Chiusura positiva a Wall Street. Il Dow Jones evidenzia un progresso dello 0,82%, il Nasdaq Composite dello 0,69%. Denaro sui titoli bancari (Bank of America +2,77%, Jp Morgan +1,13%). Sale Verizon Communications (+1,18%). La partecipata Verizon Wireless ha annunciato un maxi dividendo da 7 miliardi di dollari.
Acquisti su Take-Two (+0,91%). Il produttore di videogame ha chiuso lo scorso trimestre con ricavi pari a 303 milioni di dollari e con un utile netto di 0,38 dollari per azione. I dati sono superiori alle attese. Positiva Boeing (+1,42%). Il produttore di aerei ha ricevuto un ordine da 6,9 miliardi di dollari da Turkish Airlines. In rialzo Hi Crush Partners (+3,28%). Il gruppo minerario ha annunciato l'acquisto di D&I Silica per circa 125 milioni di dollari. Bene Wellpoint (+2,62%). Jefferies ha alzato il rating sul titolo a buy da hold.
Sugli scudi Microsoft (+2,23%). Il gruppo dei software ha annunciato per il mese prossimo un aggiornamento del nuovo sistema operativo windows 8. Male Trina Solar (-8,77%). Il produttore di pannelli fotovoltaici ha rivisto al ribasso le stime sulle vendite. Vola Sony (+9,9%). Daniel Loeb, gestore di fondi hedge, ha chiesto al gruppo nipponico di scorporare la divisione che si occupa di entertainment.
MERCATI ASIATICI
Prosegue senza freni la corsa del Nikkei
Tonico il Nikkei che sale con decisione oltre quota 15000 archiviando le negoziazioni a 15096,03 punti, con un progresso del 2,29% grazie soprattutto all'indebolimento dello yen nei confronti delle altre principali valute. Con il rialzo di questa mattina l&r squo;indice si allontana definitivamente dall’area critica dei 14000 punti, dove si colloca il 61,8% di ritracciamento del ribasso dai top del 2007, una percentuale derivata dalla successione di Fibonacci che spesso si dimostra in grado di discriminare tra una correzione ed una inversione di trend.
Non sono ancora evidenti segnali di rallentamento dell'uptrend, nonostante la tensione accumulata sugli indicatori tecnici di uso più comune indichi la possibilita’ di esaurimento del carburante dell'impeto rialzista. Flessioni fino a 13600 potrebbero fornire la base ad un tentativo di rimbalzo esteso, che oltre i massimi odierni potrebbe estendersi verso il target a 15700 punti. Movimenti fino a 13000 non danneggerebbero le prospettive di successivi rialzi. Sotto questo supporto scatterebbe invece un primo campanello d’allarme, preludio a cali verso 12630 punti, un riferimento strategico in ottica temporale piu' estesa.
Sul fronte mac roeconomico l'Ufficio di Gabinetto nipponico ha comunicato questa mattina il dato relativo all'Indice di Fiducia dei Consumatori. Nel mese di aprile tale rilevazione ha fatto segnare un valore pari a 44,5 punti dai 44,8 del mese di marzo, risultando anche inferiore alle attese degli analisti che avevano stimato un valore dell'indice pari a 45,5 punti.
Il Ministero dell'Economia, del Commercio e dell'Industria ha invece reso noto il dato relativo all'Indice del Settore Terziario di marzo. Tale rilevazione ha fatto segnare un decremento dell'1,3% su base mensile, in peggioramento sia rispetto al dato precedente pari a +1,2% (rivisto da +1,1%) che alle attese degli analisti che avevano stimato una calo più contenuto pari allo 0,6%.
Segno positivo anche sulle piazze azionarie di Hong Kong (+0,5%), Shanghai (+0,3%) e Seul (+0,12%)
MERCATI EUROPEI
Borse europee poco mosse, crolla Commerzbank
Avvio poco mosso per le principali Borse europee. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,15%, il Ftse100 di Londra lo 0,01%. Sotto la parità il Cac40 di Parigi (-0,2%) e l'Ibex35 di Madrid lo 0,3%. Crolla Commerzbank (-17%). Ieri il gruppo ha dato il via all'aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro.
Sale ThyssenKrupp (+3%). Il produttore di acciaio ha chiuso il secondo trimestre con una perdita di 89 milioni di euro ed ha annunciato il taglio di 3 mila posti di lavoro. Sul fronte settoriale vendite su banche, media e minerari.
APERTURA MERCATO ITALIANO
Piazza Affari in rosso. Vendite su Atlantia/Gemina e Finmeccanica, molto bene Mediaset
Il Ftse Mib segna -0,5%, il Ftse Italia All-Share -0,4%, il Ftse Italia Mid Cap -0,2%, il Ftse Italia Star -0,3%. Borse europee incerte. Ieri sera l'S&P 500 ha chiuso a +1,01%, il Nasdaq Composite a +0,69%. Attualmente i future sui principali indici USA sono in leggero calo. A Tokyo il Nikkei 225 ha terminato a +2,29%, mentre a Hong Kong l'Hang Seng segna +0,5% circa. Forti vendite su Atlantia (-3,7%) e Gemina (-3,6%). I titoli sono sotto pressione dopo il via libera dell’antitrust alla fusione. Secondo alcune indiscrezioni di stampa l’azionista Changi Airport avrebbe avviato una vendita ai blocchi della sua partecipazione in Gemina per restare fuori dalla fusione con Atlantia. “Il Sole 24 Ore” riferisce che la cessione è curata da Ubs e dovrebbe avvenire in diverse tranche.
Inizio di seduta difficile per Finmeccanica (-2,2%) a causa di indiscrezioni di stampa in base alle qual i si prospetterebbe un prolungamento delle trattative in esclusiva con la coreana Doosan per la vendite della controllata Ansaldo Energia. Il termine originario dell'esclusiva scadrebbe questa settimana. Finmeccanica ha archiviato il 1° trimestre 2013 con EBITDA in crescita a €181mln (da 173 un anno fa), mentre l'utile è sceso a €6mln (da 24). Confermati i target 2013.
Ottimo inizio di seduta per Mediaset (+4,8%) che ieri pomeriggio ha comunicato di aver chiuso il primo trimestre con un utile di €9,3 milioni, in lieve calo rispetto ai 10,1 dell’anno prima. Sorprende positivamente il taglio dei costi (-19% a/a). Confermati i target 2013.
TITOLI DEL GIORNO
grafica ben impostata al rialzo per A2A. Negli ultimi mesi il titolo ha accelerato al rialzo con una velocità tale da spingere gli indicatori tecnici in zona estrema. Tuttavia quella che gli indicatori potrebbero segnalare come imminente è probabilmente solo una fase correttiva, il classico “return move” a testare dall'alto precedenti resistenze, e non una vera e propria inversione al ribasso. Per assistere a un mutamento di trend in questo senso sarebbe necessaria la violazione di area 0,51, un ribasso che allo stato attuale appare poco probabile. Oltre 0,6575 sarà invece probabile assistere ad un ulteriore allungo in direzione di 0,68 e 0,80, sui massimi del 2012.
Per chi volesse acquistare il titolo: intervenire al superamento di 0,6575 euro con stop sotto 0,60 euro. Target a 0,68 e 0,80 euro.
Per chi detiene attualmente il titolo: mantenere aperte le posizioni sopra 0,51 euro, con target a 0,68 e 0,80 euro.
Ansaldo STS ha inviato recentemente un segnale di forza superando l'8 maggio con una evidente accelerazione rialzista il lato superiore della fase laterale disegnata a partire dal picco del 28 marzo, compresa tra area 7,60 e gli 8 euro. Proiettando l'ampiezza della fase laterale dal punto di rottura, una metodologia molto utilizzata dai graficisti per il calcolo degli obiettivi di prezzo, si ottiene un primo target per il rialzo del titolo in area 8,40. Il top dell'8 maggio e' stato toccato a quota 8,32, sembrerebbe quindi esserci ancora spazio di crescita prima di incontrare un ostacolo degno di nota. La rottura di 8,40 confermerebbe il possibile raggiungimento di target anche lontani da quei livelli. Ad inizio 2013 si e' infatti realizzato il superamento del lato alto di un'altra fase laterale, questa decisamente piu' rilevante, costruitasi a partire dai minimi di settembre 2011 tra area 4,65 e 7,25. Oltre 8,40 il titolo si gua dagnerebbe quindi, sempre in base al metodo delle proiezioni di prezzo gia' utilizzato prima, spazi di crescita fino ai 10 euro circa. Resistenza intermedia in area 8,90. Discese fino agli 8 euro non danneggerebbero le prospettive di test di 8,4. Sotto area 7,95/8,00 rischio invece di ritorno sulla base della recente fase laterale, in area 7,60 euro.
Per chi volesse comprare il titolo intervenire alla rottura di 8,40 per il test di 8,90, stop loss sotto 8,20.
Per chi gia' detiene il titolo mantenere uno stop sotto gli 8 euro, incrementare oltre 8,40 per il test di 8,90.
Movimenti laterali per Danieli&C che consolida il balzo in avanti messo a segno all'inizio della scorsa settimana. Il titolo oscilla poco al di sotto della resistenza a 21,70 euro, limite oltre il quale verrebbe riattivato il rally verso 22,40 in prima battuta, e successivamente sul massimo di gennaio a 23,90. In ottica temporale più estesa possiamo osservare che al di sopr a di questo ultimo livello si aprirebbero spazi di ascesa più ampi in direzione dei picchi di fine 2010/inizio 2011 in area 25 e quindi sui record assoluti poco sotto i 27,80. Eventuali discese sotto 20,80 preannuncerebbero invece un test di area 20, supporto determinante per scongiurare l'ipotesi di ritorno sul bottom di aprile a 18,51.
Per chi volesse acquistare il titolo: posizioni long oltre 21,70 per 22,40 e 23,90, stop sotto 20,80.
Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 23,90 per 25 e 27,70, ridurre sotto 20 e uscire alla violazione di 18,51.
HEADLINES
Banco Popolare: utile da 92 milioni di euro nel primo trimestre 2013
Il Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2013 del Banco Popolare si chiude con un utile netto di 92 milioni rispetto alla perdita netta di 109 milioni registrata nel primo trimestre 2012. Il risultato del periodo "normalizzato" è positivo per 49 milioni. I Ricavi del "core banking business" sono in crescita dell'1,3% rispetto al 31/3/2012 e del 3,2% rispetto al quarto trimestre 2012. Da segnalare il margine di interesse a 409 milioni: +2,7% e +1,2% rispetto al primo ed al quarto trimestre 2012 resi omogenei. Le commissioni nette si attestano a 365 milioni: +8,7% e +3,8% rispettivamente su primo e quarto trimestre 2012. Gli Oneri operativi sono pari a 561 milioni in calo del 4,3% rispetto al 31/3/2012. Il Core Tier 1 Ratio è pari al 10,0%. Considerando anche il buffer temporaneo suggerito dall'EBA a fronte del rischio sovrano, il Core Tier 1 Ratio è pari al 9,3%. Il Total Capital Ratio è pari al 13,6%.
Mediaset: -15% i ricavi trimestrali. Utile netto a 9,3 mln
Mediaset chiude il primo trimestre 2013 con un utile netto sostanzialmente stabile anche grazie ad un forte intervento dei costi, più flessibili sul fronte della programmazione. E' quanto rende noto il gruppo in un comunicato. La società di Cologno Monzese torna in utile dopo il rosso dell'esercizio 2012 nei primi tre mesi dell'anno per 9,3 milioni, in lieve calo rispetto ai 10,1 dell'anno prima. In flessione del 15% i ricavi a 831,6 milioni; l'Ebitda scende a 321,5 milioni dai precedenti 371,6. L'Ebit sale a 53,4 milioni da 38,5. L'indebitamento netto si attesta a 1.584,3 milioni dai 1.712,8 di fine dicembre. Meno 19,4% la raccolta pubblicitaria totale in Italia. I ricavi di Mediaset Premium sono invece progrediti del 10,2% a 144,5 milioni. In Italia il gruppo rimane focalizzato sul piano triennale di tagli o dei costi che potrebbe essere raggiunto in anticipo. Nel primo trimestre 2013 i costi operativi totali, comprensivi degli ammortamenti, sono calati del 19% a 600,8 milioni ed il target annuale è stato confermato. Il Cfo Marco Giordani ha spiegato durante la conference call che oltre ai tagli strutturali sono stati rinviati alcuni investimenti sui programmi Tv alla luce della debolezza della pubblicità.
Gemina: via libera da parte dell'Antitrust alla fusione con Atlantia
Gemina informa di aver ricevuto il via libera da parte dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato all'operazione Atlantia-Gemina. Si allega il comunicato ed il provvedimento adottato dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
Allianz: ricavi in crescita oltre le attese a 32 miliardi di euro nel primo trimestre (+6,6%)
La compagnia assicurativa tedesca Allianz ha chiuso il primo trimestre con ricavi in crescit a del 6,6% a 32 miliardi di euro oltre il consensus. L'utile operativo del gruppo si attesta a 2,8 miliardi di euro con un incremento sul corrispondente dato di un anno fa del 19,9 per cento. L'utile attribuibile agli azionisti è cresciuto del 24% a 1,7 miliardi di euro. L'utile per azione diluito si attesta a 3,69 euro (+21,8%). Allianz ha confermato l'obiettivo di un utile operativo 2013 da 9,2 miliardi di euro (+/- 0,5 miliardi di euro).
Germania: Pil primo trimestre 2013 cresce meno del previsto, +0,1% t/t
In Germania, l'Ufficio Federale di Statistica (Destatis) ha pubblicato le stime preliminari del Pil relativo al primo trimestre 2013. Il dato ha evidenziato un incremento dello 0,1% su base trimestrale (a fronte di un consensus del +0,3%) superiore però alla rilevazione precedente. Su base annuale la crescita si e' attestata al -0,2% risultando inferiore sia alla rilevazione precedente (+0,4%) che al consensus (+0,2%).
Grecia: Fitch alza il rating a B-
L'agenzia Fitch ha alzato il rating della Grecia a B- da CCC. Outlook stabile.
Fonte ADVFN Newsdesk