MERCATO USA
Wall Street chiude in rialzo, Dow Jones sopra 15 mila punti
A New York i principali indici hanno chiuso la seduta in rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,58% e il Nasdaq Composite lo 0,11%. Il listino delle blue chips ha superato quota 15 mila punti. In ribasso Emerson Electric (-1,29%). ll gruppo di prodotti per la casa e per le aziende ha annunciato di aver chiuso il suo secondo trimestre fiscale con un giro d’affari di 5,96 miliardi di dollari, in crescita dello 0,7% rispetto ad un anno prima e con un utile netto di 561 milioni (+2,9%). I dati sono inferiori alle attese. Il gruppo ha inoltre rivisto al ribasso le stime. Per l’intero esercizio la società Usa si attende un eps compreso tra 3,48 e 3,58 dollari (3,53-3,63 dollari la stima precedente) e ricavi in crescita tra l’1,5% e il 2,5% contro il +2%/+5% atteso in preceden za.
Lettera su Office Max (-1,87%). Il produttore di arredamenti per ufficio ha chiuso il primo trimestre con ricavi pari a 1,77 miliardi di dollari, in calo rispetto agli 1,87 miliardi dello stesso periodo di un anno prima. L’utile netto è cresciuto a 56,84 milioni da 5,39 milioni mentre l’Eps adjusted è pari a 0,11 dollari. I dati sono inferiori alle attese. Il gruppo ha annunciato un dividendo speciale di 1,5 dollari per azione.
Denaro su Electronic Arts (+0,66%). Il produttore di videogame ha raggiunto un accordo con Walt Disney (+1,55%) sui diritti di Star Wars. In particolare EA potrà sviluppare e vendere giochi ambientati nell’universo Star Wars per le principali console mentre Walt Disney manterrà i diritti per lo sviluppo di videogame per piattaforme “mobile” e social network.
Deciso rialzo per Direct Tv (+6,88%). L’operatore della televisione satellitare ha chiuso il primo trimestre con ricavi in crescita a 7,58 miliardi di dollari e con un utile per azione adjusted di 1,43 dollari. I dati sono superiori alle attese.
Male First Solar (-8,93%). Il produttore di pannelli solari e fotovoltaici ha chiuso il primo trimestre con profitti inferiori alle previsioni.
MERCATI ASIATICI
Nuovo balzo avanti per il Nikkei
Nuovo balzo avanti per il Nikkei che archivia gli scambi a quota 14285,69, in progresso dello 0,74%. L'indice ha perso nel finale parte dei guadagnai accumulati nel corso della seduta, caratterizzata da un picco massimo a 14421,38 punti, ovvero poco distante dal prossimo target a quota 14600. Potrebbe essere proprio il confronto con questi livelli corri spondenti ai top di giugno 2008, unito all’ipercomprato presente sugli indicatori grafici più comuni, a frenare almeno momentaneamente l'ascesa dei corsi, obbligando l'indice ad accumulare le energie necessarie per mettere a segno un attacco vincente alla resistenza ed allungare ulteriormente il passo verso obiettivi più ambiziosi a 15700 punti. Discese fino a 13000 punti, base del canale che sale dai minimi di novembre 2012, resteranno compatibili con lo scenario di crescita. Sotto questo supporto invece via libera verso 12630 punti, per la ricopertura del gap del 5 aprile, livello strategico in ottica temporale piu' estesa.
Il rialzo e' stato favorito sia dai risultati migliori rispetto alle attese di Tokio Marine Holdings, circostanza che ha trainato al rialzo tutto il comparto assicurativo sia dal dato relativo alle esportazioni cinesi, cresciute inaspettatamente
La Bilancia Commerciale cinese infatti ha fatto registrare ad aprile un saldo positivo di 18,16 miliardi di dollari, a fronte di un surplus atteso pari a 15,05 miliardi. Le esportazioni sono cresciute del 14,7% rispetto ad un anno fa, in crescita dal +10% registrato nella lettura precedente, mentre le importazioni sono salite del 16,80% rispetto allo stesso periodo del 2012, battendo anche le attese degli addetti ai lavori fissate su un incremento del 13,90%.
In rialzo tra le altre principali piazze azionarie asiatiche Hong Kong che sale dello 0,6% e Shanghai dello 0,22% mentre Seul ha chiuso poco oltre la parita'.
MERCATI EUROPEI
Borse europee: mercati contrastati dopo i rialzi di ieri
Contrastate le Borse europee in avvio di seduta. Il Dax30 di Francoforte cede lo 0,03%, il Cac40 di Parigi guadagna lo 0,26%, il Ftse100 di Londra cresce dello 0,05%, l'Ibex35 di Madrid perde lo 0,38%. In crescita lo Smi di Zurigo che guadagna lo 0,41%. Positivo anche l'Aex di Amsterdam che sale dello 0,10%.
In rialzo Telefonica dopo la pubblicazione dei dati del primo trimestre. Il titolo della società spagnola guadagna a Madrid l’1,62%, il gruppo ha archiviato il primo trimestre dell’anno un rialzo del 21% dell’utile netto a 902 milioni di euro. L’utile operativo prima di deprezzamenti e ammortamenti è calato del 10% a 4,57 miliardi di euro e i ricavi sono in calo dell'8,8% rispetto allo stesso periodo del 2012, a 1 4,1 miliardi di euro. Sul risultato la debole performance in Spagna ed America Latina.
APERTURA MERCATO ITALIANO
Piazza Affari poco sopra la parità. Acquisti su Pirelli e Finmeccanica, debole Telecom
Il Ftse Mib segna +0,1%, il Ftse Italia All-Share +0,1%, il Ftse Italia Mid Cap +0,1%, il Ftse Italia Star +0,4%. Borse europee in lieve rialzo. Ieri sera l'S&P 500 ha chiuso a +0,52%, il Nasdaq Composite a +0,11%. Attualmente i future sui principali indici USA sono in parità. A Tokyo il Nikkei 225 ha chiuso a +0,74%, mentre a Hong Kong l'Hang Seng segna +0,8% circa.
Netto rialzo per Pirelli&C (+5,8%) che ha chiuso il primo trimestre con ricavi in riduzione dell’1,3% a/a e utile netto consolidato totale pari a 72,1 milioni di euro, in calo del 41,7% a/a. La società ha però confermato i target 2013 alla luce delle positive indicazioni sul trimestre in corso.
Denaro anche su Finmeccanica (+3%): MF scrive che la coreana Doosan è intenzionata a concludere l'acquisto di Ansaldo Energia (gruppo Finmeccanica) entro il termine del periodo di trattative in esclusiva, ovvero la settimana prossima.
Sale anche Ansaldo STS (+1,9%). Il Sole 24 Ore scrive che la giapponese Hitachi sarebbe pronta a rilevare il controllo di Ansaldo STS e anche di Ansaldo Breda, entrambe controllate da Finmeccanica. La vendita di alcune società del gruppo è uno dei passaggi fondamentali sulla strada della riduzione del debito di Finmeccanica.
Debole Telecom Italia (-1,6%) nel giorno del cda sui conti del primo trimestre e sui dossier intrecciati riguardanti lo scorporo della rete e della fusione con la 3 Italia di H3G Italia.
TITOLI DEL GIORNO
Banca Mps invia un segnale di forza molto promettente con il superamento della media mobile a 100 giorni sostanzialmente orizzontale a 0,223 euro. Se i prezzi trovassero la forza per lasciarsi definitivamente alle spalle questo ostacolo si aprirebbero spazi di salita fino a 0,237, pari al 50% di ritracciamento del ribasso partito lo scorso gennaio. La rottura di questa soglia permetterebbe di considerare il rialzo dell’ultimo mese non solo come una reazione alla precedente discesa ma come un vero e proprio movimento indipendente capace di spingersi fino ai riferimenti grafici successivi a 0,255 e 0,28 euro. La mancata rottura di 0,237 e la violazione di 0,20 non sarebbero invece segnali confortanti e rischiano di anticipare cali verso 0,185 e fino ai minimi di aprile a 0,16 circa.
Per chi volesse acquistare il titolo: intervenire sui livelli attuali per i target a 0,237 e 0,255 con stop loss sotto 0,207 euro.
Pe r chi detiene attualmente il titolo: mantenere aperte le posizioni sopra 0,20 euro con target a 0,237, 0,255 e 0,28 euro.
Con il rialzo visto nella giornata di martedi', che ha portato i prezzi fino a quota 18,55 euro, Eni ha fatto un altro importante passo nella marcia di avvicinamento alla resistenza critica di quota 18,59, corrispondente al picco del 15 marzo. Il titolo si muove dai minimi dell'8 febbraio all'interno di una fase laterale compresa tra area 17 ed il citato ostacolo dei 18,59 euro, un trading range che segue la fase ribassista disegnata dal picco di gennaio di quota 19,59. Se i prezzi troveranno la forza per superare l'ostacolo di area 18,60 diverra' probabile il tentativo di ricopertura del gap ribassista del 30 gennaio con limite superiore a 19,25 circa. Target successivo in area 19,60. La mancata rottura di 18,60 farebbe temere invece un nuovo passaggio all'interno della fase laterale con il rischio, al di sotto di area 18, dove transita la media mobile a 100 ore, di vedere le quotazioni tornare ancora una volta sui 17 euro.
Per chi volesse comprare il titolo intervenire oltre 18,60 per il test di 19,25, stop loss sotto 18,45.
Per chi gia' detiene il titolo mantenere uno stop sotto i 18 euro, incrementare oltre 18,60 per 19,25.
Geox sta progressivamente recuperando terreno dopo la flessione partita a fine gennaio. Il titolo sta sfruttando il testa e spalle rialzista formatosi tra marzo e aprile e ora si trova a fronteggiare la resistenza a 2,37 euro circa. Una vittoria oltre questo ultimo livello anticiperebbe un'estensione verso 2,50 almeno, con obiettivo di medio termine sul picco del 28 gennaio scorso a 2,80. Una chiusura di seduta inferiore a 2,25 preannuncerebbe invece una correzione verso 2,17 almeno, area di passaggio della neckline del citato testa e spalle, sostegno decisivo per scongiurare un'inversione di tendenza e il conseguente ritorno sui minimi di inizio aprile a 2,05 c irca.
Per chi volesse acquistare il titolo: posizioni long oltre 2,37 per 2,50, stop sotto 2,31.
Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 2,37 per 2,80, ridurre sotto 2,25 e uscire alla violazione di 2,17.
HEADLINES
Banco Popolare: accordo raggiunto con Crédit Agricole su Agos Ducato
Banco Popolare nella data di ieri ha raggiunto un accordo con il socio Crédit Agricole, finalizzato al ritorno alla redditività della joint venture Agos Ducato, nel quale sono definiti gli aspetti patrimoniali, finanziari e commerciali della partnership. Nella serata della stessa giornata Agos Ducato, detenuta al 61% da Crédit Agricole ed al 39% dal Banco Popolare, ha altresì tenuto un Consiglio di Amministrazione per l'approvazione del nuovo piano industriale, dell'impairment degli avviamenti e del progetto di Bilancio 2012.
JP Morgan positiva su Campari
JP Morgan ha confermato il giudizio "overweight" su Campari con target price 6,65 euro.
ING batte le attese degli analisti nel primo trimestre
ING ha registrato nel primo trimestre del 2013 una crescita dell'utile net to del 147,8% a quota 1,8 miliardi di euro oltre le attese degli analisti. I premi lordi del gruppo olandese hanno mostrato un calo da 6,12 a 5,78 miliardi di euro e il margine di interesse del ramo bancario ha segnato un calo da 2,96 a 2,89 miliardi di euro. L'utile dalle commissioni sale da 886 a 920 milioni di euro e i risultati degli investimenti e delle altre poste passano da 262 a 976 milioni di euro. Complessivamente i ricavi core del gruppo crescono da 10,23 a 10,57 miliardi di euro in un confronto tra il primo trimestre del 2012 e il primo quarto del 2013. Al netto delle cessioni e delle poste straordinarie l'utile netto della società "core" è cresciuto da 579 a 800 milioni di euro. I rami assicurativi di ING, la società che controlla in Italia il Conto Arancio, hanno mostrato delle flessioni del risultato operativo nelle aree dell'Eurasia e degli Stati Uniti. Il ramo bancario del gruppo ING ha un Core tier del 10,9% sui criteri di Basilea 3.
Telefonica: -8,8% i ricavi del primo trimestre
Deludenti i dati trimestrali di Telefonica. La società spagnola archivia il primo trimestre dell'anno con ricavi in calo dell'8,8% rispetto allo stesso periodo del 2012, a 14,1 miliardi di euro. Più 21% l'utile netto a 902 milioni di euro, mentre l'utile operativo prima di deprezzamenti e ammortamenti è calato del 10% a 4,57 miliardi di euro. Sul risultato la debole performance in Spagna ed America Latina. E' peggiorato l'indebitamento netto, attestandosi a 51,8 miliardi dai 51,3 di fine 2012.
ps.: questa la probabile causa della forte apertura negativa di Telecom.
Citigroup alza il target price di Enel
Gli analisti di Citigroup hanno confermato il giudizio "buy" su Enel ed alzato il target price a 4 euro da 3,8 euro.
A2A: Emilia Rio candidato alla presidenza di Amsa
A2A, dopo le inattese dimissioni del Presidente di AMSA, Sonia Cantoni e la nomina transitoria a Presidente di Paolo Rossetti (Direttore Generale del Gruppo con responsabilità sull'intera Filiera Ambiente e già consigliere AMSA), ha dato mandato al Presidente Tarantini di far sì che sia convocata l'Assemblea di AMSA. Il Consiglio di Gestione ha individuato il profilo del candidato alla Presidenza di AMSA tra i dirigenti del Gruppo, nella persona di Emilia Rio, Direttore Risorse Umane del Gruppo A2A e già Consigliere di AMSA.
Fonte ADVFN Newsdesk