MERCATO USA
Borsa Usa: indici contrastati in chiusura, bene il settore bancario
A New York i principali indici hanno terminato la seduta contrastati. Il Dow Jones evidenzia un rialzo dello 0,34% mentre il Nasdaq Composite lascia sul terreno lo 0,17%. Sul fronte societario in evidenza il comparto bancario (Bank of America +3,29%, Jp Morgan +0,99%).
In ribasso Coca-Cola (-2,72%). Il gruppo delle bevande ha annunciato di aver chiuso il quarto trimestre con ricavi pari a 11,455 miliardi di dollari, in crescita del 4% rispetto allo stesso periodo di un anno prima, e con un utile netto di 1,866 miliardi (+13%), 0,41 dollari per azione. A livello adjusted l'Eps è pari a 0,45 dollari, un cent in più rispetto alle attese.
Lettera su Facebook (-3,15%). Bernstein ha tagliato il rating sul social network a market perform da outperform.
In rosso McGraw Hill (-0,56%). Il gruppo ha pubblicato i risultati del quarto trimestre del 2012 e dell’intero esercizio. I tre mesi si sono chiusi con ricavi da 1,226 miliardi di dollari in crescita del 22% sul dato di un anno fa, ma inferiori al consensus. In miglioramento del 74% l’utile operativo che si attesta a 347 milioni di dollari.
Negativa Goodyear (-0,36%). Il produttore di pneumatici ha chiuso il quarto trimestre con ricavi pari a 5 miliardi di dollari, in calo dell'11% rispetto allo stesso periodo di un anno prima. La società ha rivisto i target di utile operativo per il 2013 a 1,4/1,5 miliardi di dollari, meno rispetto alla precedente indicazione.
Bene Cynosure (+4,11%). La società dei laser per uso medico ha annunciato di aver chiuso il quarto trimestre con ricavi pari a 42,7 milioni di dollari, in crescita del 25% rispetto allo stesso periodo di un anno prima, e con un utile netto di 4 milioni di euro (0,27 dollari per azione) contro 1,1 milioni (0,08 dollari) del quarto trimestre 2011. Il consenso si attendeva un Eps di 0,23 dollari.
Vola Avon Products (+20,31%). La società dei prodotti cosmetici ha pubblicato una trimestrale migliore rispetto alle attese.
MERCATI ASIATICI
Nikkei in calo dell’1% circa
Giornata archiviata in territorio negativo quella odierna per il Nikkei, che ha chiuso gli scambi a quota 11251,41 arretrando dell'1,04%. Graficamente si e' trattato di una seduta interlocutoria con l'indice che si e' mantenuto all'interno del range compreso tra 10950 e 11500 punti, circostanza che non modifica il quadro grafico di fondo che lo vede impegnato a consolidare il rialzo degli ultimi mesi.
In attesa dell'esito del G20 dunque sono prevalse le prese di beneficio, agevolate anche dal rafforzamento dello yen nei confronti delle altre principali valute. Tra i titoli che si sono messi in evidenza troviamo T&D che ha guadagnato il 5%, Nisshin Steel (+4%) e Oji Holdings (+3,73%) mentre hanno ceduto terreno tra gli altri Pioneer (-10%) che ha comunicato una variazione sulle stime degli utili annuali da un valore positivo per 1 miliardo di yen ad uno negativo per 4 miliardi e Tokyo Electric Power (-8,46%).
Sul fronte macroeconomico il Ministero dell'Economia, del Commercio e dell'Industria ha comunicato questa mattina il dato relativo all'Indice del Settore Terziario di dicembre. Tale rilevazione ha fatto segnare un incremento dell'1,4% su base mensile, in deciso miglioramento rispetto alle attese degli analisti che avevano stimato una crescita di solo lo 0,8%.
La Banca del Giappone ha reso noto il dato relativo all'Indice dei prezzi dei beni acquistati dalle aziende. In gennaio l'indice è salito dello 0,4% su base mensile (il consensus era per un incremento dello 0,2%), dal +0,2% della rilevazione precedente (rivisto da +0,3%). Su base annuale il dato ha registrato un calo dello 0,2% di poco inferiore alle attese fissate su un calo dello 0,3%.
Il Ministero delle Finanze ha annunciato di aver collocato 399,2 mld yen in titoli a 40 anni. Il rendimento del JGB e' sceso al 2,120% dal 2,155% dell'asta di novembre e le richieste hanno superato il quantitativo offerto di 3,51 volte.
MERCATI EUROPEI
Borse europee poco mosse
Avvio poco mosso per le principali Borse europee. Il Cac40 di Parigi cede lo 0,31%, il Ftse100 di Londra lo 0,2%, l'Aex di Amsterdam lo 0,3% e l'Ibex35 di Madrid lo 0,04%. Sopra la parità il Dax30 di Francoforte (+0,1%).
Sale Peugeot (+3,5%). Il gruppo automobilistico ha annunciato di aver chiuso l'esercizio 2012 con ricavi pari a 55,4 miliardi di euro, in calo del 5,2% rispetto al 2011, e con una perdita di 5,010 miliardi di euro dopo svalutazioni per 4,7 miliardi. L'indebitamento finanziario netto al 31/12 è pari a 3,148 miliardi di euro.
Esclusa la vendita di Feurecia, società quotata attiva nella componentistica. In ribasso Societe Generale (-3,57%). La banca francese ha archiviato il quarto trimestre con una perdita di 476 milioni di euro contro l'utile di 100 milioni dello stesso periodo di un anno prima. Il consensus si attendeva un rosso di 200 milioni. Nell'esercizio 2012 i profitti sono scesi a 774 milioni di euro (-67,5% a/a). Al 31/12 il Core Tier 1 è pari al 10,7%. Denaro su Lafarge (+1,7%). Goldman Sachs ha alzato il rating sul gruppo del cemento a buy da neutral.
Deciso ribasso per African Barrick (-8%). Il gruppo minerario ha chiuso il 2012 con un Ebitda di 331 milioni di dollari, in calo del 39% rispetto al 2011 e sotto le attese degli analisti (consensus a 354 milioni). Per il 2013 il gruppo prevede un calo della produzione. Ben comprata Heineken ad Amsterdam (+3%). Il gruppo delle bevande alcoliche ha chiuso il 2012 con ricavi pari a 18,383 miliardi di euro, in crescita del 7,4% rispetto al 2011, e con un utile netto di 2,949 miliardi (+106%). Il consensus si attendeva profitti per 2,7 miliardi.
APERTURA MERCATO ITALIANO
Piazza Affari poco sotto la parità. Deboli Finmeccanica e RCS, sale ancora BP Milano
Il Ftse Mib segna -0,2%, il Ftse Italia All-Share -0,2%, il Ftse Italia Mid Cap -0,2%, il Ftse Italia Star -0,3%. Borse europee poco mosse in avvio di seduta. Ieri sera l'S&P 500 ha chiuso a +0,16%, il Nasdaq a -0,17%. Attualmente i future sui principali indici USA sono in leggero rialzo. A Tokyo il Nikkei 225 ha terminato a -1,04%, mentre Hong Kong è ancora chiusa per festività: riaprirà domani.
Finmeccanica (-2,9%) perde ulteriore terreno: il Ministro della Difesa indiano A.K. Antony ha affermato che se verranno confermate le accuse di corruzione contro Finmeccanica, l’India annullerà il contratto per l’acquisto di 12 elicotteri ed inserirà la società italiana nella black list. L'agenzia Fitch ha messo sotto os servazione il rating di Finmeccanica per un possibile downgrade.
Partenza debole per i bancari nonostante la flessione dello spread in area 280 bp. In evidenza Banca MPS (-1,7%) e Intesa Sanpaolo (-0,8%). Fa eccezione BP Milano (+2,3%): ieri il Consiglio di Gestione ha deliberato di dare avvio a tutte le analisi e approfondimenti utili a definire gli aspetti operativi di un progetto che consenta alla Banca di completare il proprio percorso di cambiamento tramite la trasformazione in una società per azioni innovativa, che preservi i principi della cooperazione e mutualità.
RCS MediaGroup (-3,1%) continua a perdere terreno. Ieri il cda ha confermato che il piano di sviluppo 2013-2015 prevede azioni di efficienza, tra cui la cessione, o chiusura, di alcune testate periodiche e le significative riduzioni dell’organico in Italia e Spagna, tra cui quelle quantificate in circa 800 unità, da definirsi durante le n egoziazioni sindacali. Allo studio anche la vendita di asset immobiliari.
Bene Lottomatica (+1,9%) che ieri sera ha comunicato i risultati preliminari per il 2012, evidenziando fatturato in crescita del 3,4% su base annua ed Ebitda in aumento del 6%. In calo il debito netto, a 2,546 miliardi di euro. Gli analisti di Deutsche Bank hanno alzato il target price sul titolo a 18,5 euro (in linea con i valori attuali)e confermato il giudizio "hold" (mantenere).
Sale anche Buzzi Unicem (+1,4%) su cui gli analisti di Goldman Sachs hanno alzato il rating portandolo a "neutral" da "sell" (vendere). Secondo GS l'azienda e' una piu' forti tra quelle seguite nel comparto del cemento, seconda solo ad Holcim. Il target price viene alzato a 11,3 euro, contro i 10,9 circa attuali.
TITOLI DEL GIORNO
BP Emilia Romagna ha proseguito anche nella giornata di martedi' il rialzo intrapreso dai minimi della scorsa ottava a 5,86 spingendosi in chiusura di seduta in area 6,30. La reazione ha il merito di allontanare il titolo dal supporto critico dei 5,80/85 euro ma non cancella per il momento il rischio di nuovi cali. Solo oltre area 6,35 diverrebbe probabile un nuovo tentativo di andare a prendere la resistenza dei 6,67 euro, top del 30 gennaio. In caso di rottura anche di questi livelli verrebbe inviato un segnale di forza convincente introduttivo al test prima di 7,25 e successivamente, nel medio termine, di area 7,70. La mancata rottura di 6,35 e la violazione di 5,80 farebbero temere nella migliore delle ipotesi il test a 5,30 della linea che scende dai massimi di gennaio 2011, superata il 4 gennaio 2013. Ribassi fino a quei livelli potrebbero essere considerati come un "return move" alla linea di tendenza e quindi introduttivi a n uovi rialzi. Sotto area 5,30 probabile invece la ricopertura dei gap al rialzo del 13 dicembre a 4,69 e del 29 novembre a 4,28.
Per chi volesse comprare il titolo intervenire alla rottura di 6,35 per il test di 6,70, stop loss a 6,25.
Per chi gia' detiene il titolo mantenere uno stop sotto 5,80, incrementare oltre 6,35 per 6,70.
Situazione grafica preoccupante per Campari che ha perso definitivamente il supporto offerto dalla media mobile a 200 giorni, attualmente a quota 5,70, spianando la strada a ribassi che potrebbero estendersi fino a 4,37, in corrispondenza dei minimi di marzo 2011. A partire dai massimi di agosto 2012, il titolo sta infatti disegnando un potenziale testa e spalle ribassista che verrebbe completato alla violazione della neckline, a 5,47 euro. Il target calcolato proiettando l’ampiezza della figura si pone esattamente a 4,37, con obiettivi intermedi a 5,20 circa, in prossimità dei minimi di luglio 2012, e successi vamente a 5,00 euro. Per scongiurare la realizzazione di questo scenario i prezzi dovranno trovare energie sufficienti per riportarsi oltre i 6,00 euro e tentare così di risalire la china verso i massimi di ottobre a 6,54.
Per chi volesse comprare il titolo, intervenire oltre 5,74 euro per il test di 6,00 euro, stop loss sotto 5,47 euro.
Per chi detiene il titolo, mantenere uno stop loss a 5,47 euro. Incrementare alla rottura di 6,00 euro per il test di 6,545 euro.
Peggiora il quadro grafico di Telecom Italia dopo l'affondo che ieri ha spinto le quotazioni ai nuovi minimi da inizio anno a quota 0,6270. L'ipervenduto presente sui principali oscillatori potrebbe venire in soccorso del prezzi almeno nell'immediato, agevolandone una reazione che permetta di stemperare le tensioni. Reazioni fino a 0,70 euro non muterebbero tuttavia lo scenario ribassista di fondo del titolo i cui prossimi obiettivi sono ipotizzabili in prima battuta sui bottom di l uglio in area 0,60 e poi nei dintorni di quota 0,45. Oltre 0,70 invece verrebbe inviato un primo segnale di ripresa che dovra' poi essere confermato con il superamento di area 0,73 per acquisire credibilita' ed introdurre un nuovo test a quota 0,80.
Per chi volesse acquistare il titolo: aggressivamente acquistare sui livelli attuali protetti da stop sotto 0,60 per il target a 0,70 euro.
Per chi detiene attualmente il titolo: mantenere aperte le posizioni sopra 0,60 euro.
HEADLINES
Lottomatica: ricavi 2012 da 3,08 miliardi nella parte alta della guidance
Il Consiglio di Amministrazione di Lottomatica Group ha esaminato i risultati preconsuntivi consolidati 2012 (non ancora sottoposti a audit). L'incremento dei ricavi, le efficienze operative e i minori investimenti hanno continuato a sostenere il miglioramento della performance finanziaria rispetto all'anno scorso. I Ricavi Consolidati, pari a €3,08 miliardi, si sono attestati nella parte alta della guidance indicata per il 2012, mentre l'EBITDA, pari a €1,03 miliardi, è stato leggermente superiore al target previsto. La tendenza alla riduzione dell'indebitamento è proseguita. La Posizione Finanziaria Netta Consolidata di Gruppo è migliorata di oltre €195 milioni attestandosi a €2,55 miliardi. Il rapporto di indebitamento (ovvero il rapporto tra Posizione Finanziaria Netta e EBITDA) è sceso sotto 2,5x al 31 d icembre 2012, rispetto a 2,8x del 2011. L'obiettivo di 2,4x – 2,5x stabilito per la fine del 2013 è quindi stato raggiunto con un anno di anticipo.
Bpm: il consiglio di gestione approfondisce progetto di trasformazione in Spa
In data 12 febbraio 2012 il Consiglio di Gestione della Banca Popolare di Milano ha deliberato di dare avvio a tutte le analisi e approfondimenti utili a definire gli aspetti operativi di un progetto che consenta alla Banca di completare il proprio percorso di cambiamento tramite la trasformazione in una società per azioni innovativa, che preservi i principi della cooperazione e mutualità.
Bolzoni: fatturato preliminare 2012 pari a circa 119,5 milioni di Euro (+3,5%)
Il dato preliminare di fatturato consolidato dell'anno 2012 è di circa 119,5 milioni di Euro, rispetto a 115,8 milioni di Euro dell'analogo periodo del 2011 con una variazione del 3,5% circa.
Buzzi Unicem: Goldman Sachs alza il rating a neutral
Gli analisti di Goldman Sachs hanno alzato il rating di Buzzi portandolo a "neutral" da "sell". Secondo GS l'azienda e' una piu' forti tra quelle seguite nel comparto del cemento, seconda solo ad Holcim.
Total: +13% l'utile trimestrale
Crescono del 13% a 3,1 miliardi di euro i profitti trimestrali della francese Total rispetto ai 2,7 dello stesso periodo del 2011. Un dato superiore alle stime degli analisti per il colosso energetico. Per l'intero esercizio l'utile rettificato è salito dell'8% a 12,4 miliardi. Nell'assemblea degli azionisti prevista per il maggio prossimo il Cda di Total proporrà un dividendo per il 2012 di 2,34 euro. Positivo il titolo alla Borsa di Parigi, in rialzo dell'1,36% a 38,75 euro.
Heineken: ricavi 2012 +7,4%, raddoppia l'utile
Il gruppo delle bevande alcoliche Heineken ha chiuso il 2012 con ricavi pari a 18,383 miliardi di euro, in crescita del 7,4% rispetto al 2011, e con un utile netto di 2,949 miliardi (+106%). Il consensus si attendeva profitti per 2,7 miliardi.
Fonte ADVFN Newsdesk