MERCATO USA
Wall Street chiude contrastata: in evidenza Hp e Goldman Sachs, male Boeing
Chiusura contrastata a Wall Street. Il Dow Jones evidenzia un calo dello 0,17% mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0,22%. Dal rapporto della Fed è emerso che a dicembre e nei primi giorni di gennaio, l'economia Usa e' cresciuta grazie alla ripresa del settore immobiliare residenziale. Non mostra segnali di miglioramento invece il mercato del lavoro. Secondo la Fed i timori sul fiscal cliff hanno frenato la ripresa economica. Sul fronte societario male Boeing (-3,38%) dopo l'ennesimo problema ad un 787 Dreamliner. Lettera anche su At&T (-1,48%). Evercore ha tagliato il target price sul titolo. In rialzo invece Jp Morgan (+1,01%). La banca ha chiuso il quarto trimestre con risultati migliori delle attese. L'utile nel periodo è salito a 5,69 mili ardi di dollari contro i 3,73 mld dello stesso periodo di un anno prima. Il Ceo Dimon ha detto di essere ottimista per il 2013.
Batte le attese anche la trimestrale di Goldman Sachs (+4,06%). Negli ultimi tre mesi del 2012 l'istituto statunitense ha conseguito un utile di 2,9 miliardi di dollari in crescita del 190% rispetto ad un anno prima. Rimbalza Apple (+4,15%) dopo i recenti cali. Il titolo è tornato sopra quota 500 dollari. Ben comprata Hp (+4,11%). Secondo indiscrezioni il colosso americano avrebbe ricevuto manifestazioni di interesse per Autonomy. In calo Facebook (-0,83%). Gli investitori sono rimasti delusi dall'incontro organizzato con i media. Il social network ha lanciato un nuovo motore di ricerca mentre il mercato si attendeva uno smartphone.
Sugli scudi i titoli dei produttori di armi dopo le parole del presidente Obama. Smith & Wesson ha chiuso in rialzo del 5,69%, Sturm Ruger del 4,98%. Gli investitori sono convinti che le nuove norme restrittive che entreranno in vigore potrebbero far aumentare le vendite di armi da fuoco nell'immediato.
MERCATI ASIATICI
Il Nikkei recupera nel finale
Il Nikkei ha chiuso la seduta odierna nei dintorni della partita' recuperando terreno nell'ultima ora di contrattazioni, allontanandosi cosi' dai minimi di giornata fatti registrare a quota 10432,97. L'indice si e' attestato a 10609,64 punti (+0,09%) dopo che lo yen ha ceduto parte del guadagno accumulati nel corso della giornata nei confronti delle altre principali valute.
In evidenza tra i singoli titoli Sharp, che ha guadagnato il 6% e Yahoo Japan, in crescita del 3,14% mentre hanno ceduto terreno tra gli altri Unitika (-5,66%) e GS Yuasa (-4,98%) societa' a cui fanno capo i produttori di batterie al litio che hanno costretto a terra i Boeing 787 Dreamliners dopo le problematiche verificatesi negli ultimi giorni.
Sul fronte macroeconomico da segnalare che il Ministero dell'Economia, del Commercio e dell'Industria giapponese ha comunicato questa mattina il dato relativo all'Indice del Settore Terziario di novembre. Tale rilevazione ha fatto registrare una flessione dello 0,3% su base mensile, inferiore sia al dato di ottobre pari a -0,1% che alle attese degli analisti che si aspettavano un incremento dello 0,1% m/m.
Sotto tono le altre principali piazze azionarie asiatiche con Hong Kong in calo dello 0,1% come Seul e Shanghai in ribasso dell'1%.
MERCATI EUROPEI
Borse europee: avvio incerto. Sugli scudi Carrefour, male Asml e Rio Tinto
Borse europee contrastate in avvio di seduta. Il Dax30 di Francoforte cede lo 0,2% e l'Aex di Amsterdam lo 0,08%. Sopra la parità il Cac40 di Parigi (+0,2%), il Ftse100 di Londra (+0,03%) e l'Ibex35 di Madrid (+0,15%). Male Rio Tinto (-2,95%). Il gruppo minerario ha annunciato la stima di un onere per impairment non-cash di circa 14 miliardi di dollari che dovrebbe essere registrato nel bilancio del 2012. Sulla base di un reciproco accordo con il consiglio di amministrazione della società l’amministratore delegato Tom Albanese si è dimesso e Sam Walsh, ad della divisione Iron Ore, è stato nominato suo successore con effetto immediato.
Deciso ribasso per Asml (-3%). Il gruppo dei semiconduttori ha chiuso il qu arto trimestre con ricavi pari a 1,023 miliardi di euro in calo rispetto a 1,229 mld dello stesso periodo di un anno prima. L'utile netto è invece cresciuto a 298 milioni di euro contro i 275 mln del 2011. Per il 2013 la società olandese si attede un giro d'affari in linea con l'esercizio precedente.
Lettera su Michelin (-1,1%). Ubs ha tagliato il rating sul produttore di pneumatici a neutral da buy. Forte rialzo per Carrefour (+6%). Il retailer ha chiuso il quarto trimestre con ricavi pari a 22,9 miliardi di euro in crescita dello 0,8%. Il dato è sostanzialmente in linea con le attese. Il gruppo dei supermercati ha confermato di attendersi per l'intero esercizio 2012 un utile operativo adjusted di 2,07 miliardi di euro.
APERTURA MERCATO ITALIANO
Piazza Affari in ascesa. Mediaset rimbalza, Indesit in forte calo
Il Ftse Mib segna +0,6%, il Ftse Italia All-Share +0,6%, il Ftse Italia Mid Cap +0,3%, il Ftse Italia Star +0,2%.
Borse europee poco mosse in avvio. Ieri sera l'S&P 500 ha terminato a +0,02%, il Nasdaq a +0,22%. Attualmente i future sui principali indici USA sono in sostanziale pareggio. A Tokyo il Nikkei 225 ha chiuso a +0,09%, mentre a Hong Kong l'Hang Seng poco fa ha terminato a -0,07%.
Mediaset (+5,1%) rimbalza dopo il netto calo di ieri grazie a Credit Suisse che ha migliorato il giudizio sul titolo da "underperform" (farà peggio del mercato/settore) a "outperform" (farà meglio del mercato/settore).
In verde Telecom Italia (+1,3%) nel giorno del cda chiamato a decidere in merito al destino di TI Media (+2,7%). Il Sole 24 Ore scrive che Clessidra-Equinox avrebbero proposto un'offerta di controvalore pari alla precedente (300-330 milioni di euro di enterprise value) ma su tutto il gruppo TI Media tramite un'opa.
Bene Pirelli&C (+1%): gli analisti di UBS hanno aggiunto Pirelli alla lista delle azioni europee preferite, la "most preferred" list.
Debole Generali (-0,9%) a causa della decisione di Deutsche Bank di peggiorare la raccomandazione sul titolo da "buy" (acquistare) a "hold" (mantenere).
Pesante flessione per Indesit (-7,4%) dopo che Maria Paola Merloni ha dichiarato che non esiste alcun contrasto interno alla famiglia che guida il gruppo Indesit. Viene quindi ridotto l'appeal speculativo del titolo dopo settimane di rumor riguardanti divergenze di vedute ta i Merloni sul destino del gruppo, con ipotesi di vendita a un concorrente estero.
TITOLI DEL GIORNO
Atlantia prova a reagire alla correzione partita da 14,29, massimo del 3 gennaio, sfruttando il supporto a 13,20 circa offerto dalla trend line disegnata dai massimi del 2010, precedente resistenza che ora si ripresenta come riferimento importate di supporto. La tenuta di questo riferimento ed il successivo superamento di 14,29 permetterebbero di credere in un ulteriore allungo verso area 15,40, top di inizio 2011. Tali prospettive verrebbero invece messe in discussione da discese sotto 13,20 che rischiano di spingere i prezzi fino a 12,35/12,40 circa, per il test della media mobile a 100 giorni e massimi allineati di febbraio e marzo 2012.
Per chi volesse comprare il titolo, intervenire sui livelli attuali con stop loss sotto 13,00 euro per il test di 14,29 e 15,00 euro.
Per chi detiene il titolo: ridurre le posizioni sotto 13,00 ed uscire alla violazione di 12,35 euro.
Pausa di riflessione nelle ultime se dute per Lottomatica. Il titolo si e' attestato poco al di sopra di area 18,00, ad un passo dai massimi dello scorso anno a quota 18,35. Il confronto con tali riferimenti appare strategico nello scenario grafico di medio lungo periodo. Il successo su tali ostacoli favorirebbe infatti il proseguimento dell'ascesa partita da area 10,30 alla fine del 2011, proiettando obiettivi a 19,60 euro in prima battuta e poi nei dintorni di quota 22,00. Il recente consolidamento potrebbe dunque essere propedeutico alla realizzazione di un nuovo segmento rialzista. Indicazioni negative giungerebbero invece a seguito di discese al di sotto di 17,20 euro, introduttive al ritorno sulla media a 200 sedute in area 15,90.
Per chi volesse acquistare il titolo: intervenire oltre 18,50 per il test a 19,60 e 22,00 euro, stop sotto 18,00.
Per chi detiene attualmente il titolo: mantenere aperte le posizioni sopra 17,20 per gli obiettivi a 19,60 e 22,00 euro.
Parmalat si è lasciato alle spalle l'11 gennaio il lato superiore della fase laterale disegnata dal top dello scorso agosto, resistenza in area 1,80, segnalando l'intenzione di voler costruire un nuovo uptrend. Il titolo si era infatti mosso lateralmente per alcuni mesi dopo aver messo a segno un balzo dai minimi di giugno a 1,368. Il trend orizzontale si e' dimostrato, grazie alla rottura del suo limite superiore, una figura appartenente alla famiglia di quelle di "continuazione", un rettangolo. Tale tipo di configurazione proietta obiettivi proporzionali alla sua ampiezza dal punto di rottura, posti quindi in area a 1,90 e successivamente a 2,05. Conferme della rinnovata positivita' verrebbero quindi oltre 1,90, introduttive al test di area 2,05. Solo sotto 1,74, media mobile a 100 giorni, probabili invece affondi verso 1,55 almeno.
Per chi volesse comprare il titolo attendere la rottura di 1,90 per intervenire con target a 2,05 e stop sotto 1,85.
Per chi gia' detiene il titol o mantenere uno stop al di sotto di 1,74, incrementare oltre 1,90 per 2,05.
HEADLINES
Maire Tecnimont: presentata domanda arbitrale per 1,3 miliardi di dollari contro Endesa Chile (gruppo Enel)
Maire Tecnimont comunica che le sue controllate Tecnimont, Tecnimont Chile e Tecnimont do Brasil hanno presentato le difese e richieste riconvenzionali relative al contratto EPC per la costruzione della centrale termoelettrica Bocamina II in Cile e nell'ambito della procedura arbitrale in corso contro Endesa Chile (Gruppo Enel) innanzi alla Camera di Commercio Internazionale di Parigi. L'ammontare totale dei danni richiesti dal Gruppo Tecnimont ad Endesa Chile (Gruppo Enel) è stato quantificato in 1,3 miliardi di dollari. L'importo comprende, oltre alla restituzione del valore delle garanzie bancarie, che Tecnimont ritiene indebitamente escusse da Endesa Chile, anche i maggiori costi che avrebbero dovuto dare titolo a varianti contrattuali, soprattutto a seguito dei gravissimi eventi sismici e delle violentissime pr oteste della popolazione locale contro la costruzione della centrale.
Ubs preferisce Pirelli
Gli analisti di Ubs hanno aggiunto Pirelli alla lista delle azioni europee preferite, la "most preferred" list.
Rio Tinto annuncia oneri da impairment per 14 miliardi di dollari, Albanese si dimette
Rio Tinto annuncia oneri per impairment non-cash di circa 14 miliardi di dollari che dovrebbero essere registrati nel bilancio del 2012. Questi oneri includono circa 3 miliardi di dollari correlati a Rio Tinto Coal Mozambique (RTCM) e delle svalutazioni correlate alle attività nell’alluminio (per lo più a Rio Tinto Alcan-RTA ma anche a Pacific Aluminium) per circa 10-11 miliardi di dollari. Attesa anche la svalutazione di asset minori per complessivi circa 500 milioni di dollari. In accordo con il consiglio di amministrazione di Rio Tinto l’amministratore delegato Tom Albanese si è dimesso e Sam Walsh, ad de lla divisione Iron Ore, è stato nominato suo successore con effetto immediato. In accordo con la società si è dimesso anche Doug Ritchie, che ha diretto integrazione delle attività del carbone in Mozambico.
Deutsche Bank rivede giudizio su Generali
Gli analisti di Deutsche Bank hanno tagliato il giudizio su Generali da "buy" a "hold".
Carrefour: in leggera crescita i ricavi nel quarto trimestre
Carrefour ha chiuso il quarto trimestre con ricavi pari a 22,9 miliardi di euro in crescita dello 0,8% rispetto allo stesso periodo di un anno prima. Il dato è sostanzialmente in linea con le attese. Il gruppo dei supermercati ha confermato di attendersi per l'intero esercizio 2012 un utile operativo adjusted di 2,07 miliardi di euro.
Indesit: smentiti contrasti tra famiglia Merloni
Nessun contrasto interno alla famiglia Merloni, alla guida del gruppo Indesit. Lo ha detto Maria Paola Merloni.
Fonte ADVFN Newsdesk