MERCATO USA
Wall Street chiude in netto ribasso, male DuPont
Chiusura in netto ribasso per i principali indici a Wall Street. Il Dow Jones lascia sul terreno l'1,82% e il Nasdaq Composite lo 0,88%. A pesare sui listini a stelle e strisce sono state alcune trimestrali deludenti e il dato macro inferiore alle attese. La Federal Reserve di Richmond ha comunicato che il proprio indice, che misura l'andamento dell'attivita' manifatturiera dell'area di Richmond, e' sceso nel mese di settembre a -7 punti dai +4 punti del mese precedente. Il dato e' inferiore alle attese degli addetti ai lavori fissate a +4 punti. Sul fronte societario forte rialzo per Yahoo (+5,71%). Il gruppo internet ha chiuso il terzo trimestre con ricavi pari a 1,2 miliardi di dollari in calo dell'1% e con un utile netto di 3,16 miliardi in netta crescita rispetto ai 293 milioni dello stesso per iodo di un anno prima. Sul risultato hanno inciso i proventi della cessione di Alibaba.
L'Eps adjusted è pari a 0,35 dollari, superiore rispetto ai 0,25 dollari attesi dagli analisti. Poco mossa Texas Instruments (+0,18%) che ha chiuso il terzo trimestre con ricavi pari a 3,39 miliardi di dollari in calo del 23,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e con un utile netto di 784 milioni di dollari (+30% a/a). L'Eps adjusted è pari a 0,52 dollari, sopra ai 0,42 dollari attesi dagli analisti. Per il quarto trimestre il gruppo dei componenti elettronici stima un fatturato compreso tra i 2,83 e i 3,07 miliardi di dollari con profitti pari a 0,23-0,31 dollari per azione. Male DuPont (-9,06%). Il colosso chimico ha registrato nel terzo trimestre del 2012 utili dalle attività ordinarie per 0,32 dollari ad azione contro gli 0,60 dollari per azione del corrispondente periodo 2011 e gli 0,49 dollari delle attese degli analisti. Il gruppo ha raggiunto un giro d’affari da 7,4 miliardi di dollari nel periodo a fronte degli 8,13 di un anno fa: la flessione è dovuta essenzialmente al declino dei volumi nelle divisioni Electronics & Communications e Performance Chemicals soprattutto nella zona Asia-Pacifico. Sono cresciute le vendite del settore agricolo del 4 per cento. Il gruppo si attende per la fine dell’anno un eps dalle attività ordinarie di 3,25-3,30 dollari per azione. DuPont ha intrapreso un piano di ristrutturazione che prevede l’eliminazione su scala globale di circa 1.500 posizioni nei prossimi 12-18 mesi e tagli di costo dell’ordine di 450 milioni di dollari.
Vendite su 3M (-4,11%). Il conglomerato ha pubblicato i risultati del terzo trimestre del 2012 che si è chiuso con un incremento dell’utile per azione dell’8,6% a 1,65 dollari sostanzialmente in linea con le attese degli analisti. L’utile operativo è stat o pari a 1,7 miliardi di dollari con margini pari al 22,4 per cento. Le vendite sono scese dello 0,4% su base annua a quota 7,5 miliardi di dollari, ponendosi al di sotto delle attese del mercato. Il gruppo ha ridotto le stime per l’intero esercizio a un eps di 6,27-6,35 dollari per azione (inclusi 0,03 dollari di costi anticipati correlati alle acquisizioni). 3M si attendeva precedente un utile per azione per l’intero esercizio di 6,35-6,50 euro per azione. In ribasso Apple (-3,26%). Il gruppo di Cupertino ha presentato il nuovo mini iPad.
Il prezzo di vendita del tablet non ha convinto gli analisti. Sale Ups (+3,03%). Il colosso delle spedizioni ha chiuso il terzo trimestre con ricavi pari a 13,07 miliardi di dollari in calo dello 0,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e con un utile netto di 469 milioni di dollari (-56% a/a). L'Eps adjusted è pari a 1,06 dollari in linea con le attese degli analisti. La società ha ri visto le stime per l'intero esercizio 2012. L'utile per azione è ora atteso a 4,55-4,65 dollari contro i 4,5-4,7 dollari previsti in precedenza.
Lettera su United Technologies (-0,98%). Il gruppo ha chiuso il terzo trimestre con ricavi pari a 15 miliardi di dollari in crescita del 5,7% rispetto allo stesso periodo di un anno prima e con un utile netto di 1,25 mld (-3,3% a/a). I profitti hanno battuto le attese degli analisti mentre il giro d'affari è stato inferiore. Per l'intero esercizio United Technologies si attende ricavi nella parte bassa del range mentre è confermata la stima di utile a 5,25-5,35 dollari per azione.
MERCATI ASIATICI
Tokyo negativa. Nikkei -0,67%
Seduta incerta questa mattina sulle piazze azionarie asiatiche. Il Nikkei ha chiuso le contrattazioni a quota 8954,30 in calo dello 0,6 7% dopo aver oscillato a lungo attorno alla parita' mentre il Topix si e' attestato a 743,27 punti in ribasso dello 0,81%. Il rischio di un rallentamento dell'economia che influisca negativamente sugli utili aziendali preoccupa gli addetti ai lavori che stamani sono rimasti comunque moderatamente soddisfatti dal dato macro cinese relativo al PMI HSBC Manifatturiero elaborato da Markit. Nel mese di ottobre tale indice e' salito a 49,10 punti, in miglioramento rispetto al dato di settembre (47,90 punti). Tale valore evidenzia che la crescita manifatturiera in Cina e' ancora in rallentamento, ma che il ritmo di contrazione sta diminuendo progressivamente. Un valore dell'indice pari a 50 punti rappresenta infatti il divario tra crescita e contrazione dell'attività manifatturiera.
In calo il comparto delle commodities in scia alla convinzione che un rallentamento dell'economia porterebbe ad una minore domanda di materie prime a livello globale. Il calo del prezzo del greggio ha inoltre influito sull'andamento dei titoli del settore oil. Tra i maggiori ribassi da segnalare quello di Kawasaki Heavy Industries che ha ceduto piu' di 5,5 punti percentuali dopo una trimestrale inferiore alle attese a causa del calo delle vendite in Cina ed Europa. Lettera anche su Nippon Sheet Glass, Nisshin Steel Holding e JTekt Corp mentre gli acquisti si sono concentrati su Sharp (+6,37%) dopo che la societa' ha comunicato di ambire alla vendita di 10 milioni di smartphone in Cina.
Poco mosse le borse di Shanghai e Hong Kong mentre Seul ha ceduto lo 0,67%
MERCATI EUROPEI
Borse europee positive
Avvio positivo per le principali Borse europee. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,37%, il Cac40 di Parigi lo 0,25%, il Ftse100 di Londra lo 0,21%. Sotto la parità l'Ibex35 di Madrid (-0,3%). Secondo indiscrezioni della stampa tedesca la Grecia potrebbe ricevere due anni in più per risanare il suo bilancio. Sul fronte societario ben comprata Sap (+3,5%). La società tedesca ha chiuso il terzo trimestre con ricavi pari a 3,952 miliardi di euro in crescita del 16% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e con un risultato operativo di 921 milioni di euro (-48% a/a).
L'utile netto si è dimezzato a 618 milioni di euro con un Eps di 0,52 euro. Il gruppo dei software ha rivisto al rialzo le stime sui ricavi per l'intero esercizio. Lettera invece su Peugeot (-3,8%). Il gruppo francese ha registrato nel terzo trimestre del 2012 ricavi da 12,93 miliardi di euro in calo del 3,9% sul dato di un anno fa. La divisione automobile mostra un calo dell’8,5% inserito in una flessione del mercato europeo del 7,8 per cento. I ricavi della controllata Faurecia sono cresciuti del 7,9% e quelli di Banque PSA Finance sono diminuiti del 4,5% riflettendo volumi più bassi in Europa.
APERTURA MERCATO ITALIANO
Piazza Affari in rosso
Il Ftse Mib segna -0,4%, il Ftse Italia All-Share -0,3%, il Ftse Italia Mid Cap -0,2%, il Ftse Italia Star -0,1%. Borse europee incerte. Ieri sera l'S&P 500 ha terminato a -1,44%, il Nasdaq a -0,88%. Attualmente i future sui principali indici USA sono in lieve rialzo. A Tokyo il Nikkei 225 ha chiuso a -0,67%, mentre a Hong Kong l'Hang Seng al m omento segna -0,01%. Partenza debole sui mercati europei dopo che il premier spagnolo Rajoy ha allontanato l'ipotesi di richiesta di aiuti da parte di Madrid. Mediaset (-2,8%) in ulteriore ribasso.
Il titolo oscilla attualmente al di sotto di 1,40 euro supporto determinante per scongiurare flessioni più ampie. Nelle ultime sedute Mediaset è stata penalizzata dalle revisioni al ribasso delle stime di molti broker in vista dei dati del terzo trimestre. Inoltre tra oggi e domani è attesa la sentenza del processo per i diritti tv Mediaset in cui è accusato per frode fiscale, tra gli altri, l'ex premier Silvio Berlusconi. Automobilistici in flessione dopo il calo dei ricavi registrato da Peugeot (-3,1%) nel terzo trimestre. L'indice EURO STOXX Automobiles & Parts cede l'1,3%. A Milano perdono terreno Fiat (-1,3%), Pirelli&C (-1,7%), Fiat Industrial (-1,7%).
In controtendenza Sogefi (+1,1%) che ha archiviato i primi nove mesi del 2012 con ricavi in crescita del 21,1% a/a e profitti pari a 22,4 milioni di euro (+19% a/a). Ancora debole Ferragamo (-1,3%) dopo il forte calo di ieri: stamattina Morgan Stanley ha avviato la copertura sul titolo con raccomandazione "underweight". Buon avvio per Eni (+1%) grazie a Barclays che ha migliorato la raccomandazione sul titolo da "equalweight" a "overweight". In verde Ansaldo STS (+0,3%) dopo che Mediobanca ha alzato il target sul titolo da 7 a 7,5, contro i 6,5 circa attuali. Giudizio "outperform" confermato. Bene RCS MediaGroup (+2,3%): Proto Organization ha annunciato una nuova offerta per la quota detenuta dalla holding Edizione dei Benetton, senza però specificare il prezzo proposto.
TITOLI DEL GIORNO
Nelle ultime sedute il trend rialzista di Generali ha subito una battuta d’arresto dando il via ad una pausa riflessiva prima che i prezzi potessero ritestare i top di metà settembre a 12,90 euro. Solo la rottura di questo riferimento permetterebbe infatti di riattivare l’uptrend con obiettivi fino a 13,66, sui record annuali. Flessioni fino a 11,90 circa sarebbero comunque compatibili con le aspettative di crescita. Sotto questo sostegno dinamico, definito dalla linea che sale dai minimi di luglio, aumenterebbe invece il rischio di ampliare la portata della correzione almeno fino alla media mobile a 200 giorni in transito a 11,00 euro circa.
Per chi volesse acquistare il titolo: intervenire in acquisto sulla debolezza a 11,90 con stop sotto 11,60 e target a 12,90 euro.
Per chi detiene attualmente il titolo: mantenere aperte le posizioni fino a 11,00 euro ed incrementare sopra 12,90 per il target a 13,66 euro.
Con il ribasso di ieri Luxottica e' tornato a mettere pressione alla linea che sale dai minimi dell'ottobre 2011 attualmente in area 28,00. Il cedimento di tale riferimento confermato dalla violazione di quota 27,70 interromperebbe il tentativo in atto di ricopertura del gap lasciato aperto lo scorso mese a 29,30 euro, creando i presupposti per un approfondimento della discesa verso i supporti a 26,50 e 25,50 euro circa. Tale circostanza completerebbe la potenziale terna correttiva partita dai record di inizio settembre e potrebbe preludere alla realizzazione di un nuovo segmento di crescita nel medio lungo periodo. Ulteriori segnali di forza giungeranno anche a seguito del diretto superamento di area 29,60/29,80, preludio ad un allungo verso quota 31,00 almeno.
Per chi volesse acquistare il titolo: intervenire oltre 29,70 per il target a 31,00 euro, stop sotto 29,00.
Per chi detiene attualmente il titolo: mantenere aperte le posizioni sopra 27,70 pe r il target a 31 euro.
Il ribasso subito da Stm nella seduta di martedi' ha riportato il titolo in area 4,60, nella parte centrale dell'intervallo disegnato dai prezzi a partire dal top di agosto, compreso tra i 5,10 ed i 4,20 euro circa. Le oscillazioni all'interno di questo spazio, per quanto rilevanti per l'operativita' di breve termine, non sarebbero particolarmente significative per la definizione di un quadro grafico di piu' ampio respiro. Solo la rottura di 5,10 rilancerebbe l'uptred con obiettivi fino a 5,91, gap del 4 aprile, successivi a 6,25. Sotto 4,10 probabile invece il ritorno sui minimi di luglio a 3,66. Fintanto che gli estremi del trading range verranno rispettati sara' possibile adottare una strategia "contrarian", comprando in caso di discese verso 4,20/30 con stop sotto 4,20, vendendo in area 5,00/5,10 con stop sopra 5,10.
Per chi volesse comprare il titolo intervenire in area 4,20 con stop sotto 4,10.
Per chi gia' detiene il titolo in crementare oltre 5,20 per il test di 5,90. Stop sotto 4,10.
HEADLINES
Stm, -11,3% i ricavi del terzo trimestre 2012
Stm chiude in rosso il terzo trimestre 2012, registrando una perdita di 0,54 dollari per azione e ricavi in calo dell'11,3%, a 2,17 miliardi. A pesare sui conti del gruppo franco-italiano le continue perdite nella joint venture con Ericsson. Il produttore di semiconduttori si attende un miglioramento dei ricavi nel quarto trimestre, che dovrebbero muoversi tra -5 e +2%. Prevista una forte riduzione degli investimenti, che per quest'anno non dovrebbero superare i 500 milioni di dollari. Il titolo ha chiuso ieri la seduta a Piazza Affari in calo del 3,16%.
Eni: Barclays migliora raccomandazione
Barclays ha migliorato la raccomandazione su Eni da "equalweight" a "overweight".
Buzzi Unicem: Cheuvreux alza target, conferma "underperform"
Cheuvreux ha alzato il target su Buzzi Unicem da 7,5 a 8,5 euro, contro i 9,2650 della chius ura di ieri. Giudizio "underperform" confermato.
Sogefi: Ebitda in aumento a doppia cifra (+22,8%) a quasi 100 milioni di euro nei primi 9 mesi
Il Consiglio di Amministrazione di Sogefi ha approvato il resoconto intermedio di gestione del gruppo al 30 settembre 2012. I Ricavi si attestano a € 1.005,1 milioni (+21,1% da € 829,8 milioni in 9M 2011) e il Risultato operativo a € 70,6 milioni (+4,1% da € 67,8 milioni in 9M 2011). L'Utile netto del gruppo è pari a € 22,4 milioni (+19% da € 18,8 milioni in 9M 2011) e il suo Indebitamento netto cresce a € 325,2 milioni (€ 307,6 milioni al 30 giugno 2012).
Peugeot: ricavi in calo nel trimestre, garanzie pubbliche su bond per 7 mld
Il gruppo francese Peugeot chiude il terzo trimestre del 2012 con ricavi da 12,93 miliardi di euro in calo del 3,9% sul dato di un anno fa. La divisione automobile flette dell’8,5%, ma i ricavi della contro llata Faurecia crescono del 7,9% e quelli di Banque PSA Finance diminuiscono del 4,5% riflettendo volumi più bassi in Europa. PSA Peugeot Citroen procede con l’Alleanza strategica globale con l’americana General Motors con collaborazioni per una centrale di acquisto comune e l’impegno a raggiungere tramite programmi e riorganizzazioni sinergie da 2 miliardi di euro l’anno entro cinque anni. PSA Peugeot Citroen ha inoltre annunciato nuovi finanziamenti da 11,5 miliardi di euro al comparto auto da parte di Banque PSA Finance che saranno diretti “al gruppo Peugeot, ai suoi clienti, all’intera industria automobilistica francese, compresa la rete dei dealer”. Lo Stato francese fornirà garanzie a rifinanziamenti per 7 miliardi di euro di nuove emissioni.
Facebook: forte crescita dei ricavi e degli utenti nel terzo trimestre
Facebook ha chiuso il terzo trimestre con ricavi pari a 1,262 miliardi di dollari i n crescita rispetto ai 954 milioni dello stesso periodo dello scorso anno e con un aumento degli utenti del 26% a 1,01 miliardi. Bene anche il fatturato derivante dalla pubblicità +36% a 1,09 miliardi. Il trimestre si chiude in rosso per 59 milioni di dollari pari a 0,02 dollari per azione dall'utile di 227 milioni di un anno prima.
Fonte ADVFN Newsdesk