David Bohm e la teoria olografica dell'universo

VOLANTE 1

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A suo parere esiste nell'universo un ordine implicito che non vediamo e uno esplicito che è ciò che realmente vediamo; quest'ultimo è il risultato dell'interpretazione che il nostro cervello ci offre delle onde di interferenza che compongono l'universo.

Questo vuol dire che cosi' come un ologramma è il risultato di onde di interferenza che il nostro cervello interpreta come immagine tridimensionale l'universo non sarebbe altro che l'interpretazione che il nostro cervello da' di onde luminose. In sostanza la realtà non sarebbe altro che l'ologramma di "oggetti" concreti posti in altri luoghi o tempi. L'idea di una realtà che non è altro che inganno dei nostri sensi è presente nel pensiero filosofico e religioso di tutte le civiltà esistite ed esistenti sulla Terra. Ovviamente noi stessi che "vediamo" siamo "inganni", al pari di cio' che è "fuori di noi". Siamo ologrammi che leggono ologrammi, per questo tutto ci sembra reale anche se forse non lo è. È per noi impossibile comprendere razionalmente dove, quale e quando sia la vera realtà di cui esprimiamo solo la forma.

Se sbattiamo la testa contro il muro :wall: infatti vediamo le stelle
dizzy.gif
... :cool:
 
Secondo Bohm, la realtà profonda non è né lo spirito, né la materia, ma una realtà di una dimensione superiore che ne costituisce la base comune e nella quale prevale l'ordine implicito.
 
ologramma 1:
Perchè mi hai guardato, perchè mi hai parlato, perchè mi hai scritto?
ologramma 2:
Perchè mi hai guardato, perchè mi hai parlato, perchè mi hai scritto?
ologramma 1:
Perchè mi hai guardato, perchè mi hai parlato, perchè mi hai scritto?
ologramma 2:
Perchè mi hai guardato, perchè mi hai parlato, perchè mi hai scritto?

Immaginiamo questo dialogo
svolgersi all'infinito.
Esprime, a mio avviso, l'essenza dell'ologramma.
 

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