Desalinizzare il mare: è un'idea balzana?

greg ha scritto:
Soprattutto per le imprese che dovrebbero costruire gli impianti. :D

Interventi di questo tipo dovrebbero essere l'ultima spiaggia.
Stiamo raccogliendo i frutti di decenni di gestione del territorio dissennata, con eccessi patologici di cemento, canalizzazioni del corso naturale dei fiumi, sprechi massicci della rete idrica.
In queste condizioni, anche in tempi di precipitazioni abbondanti le falde sotterranee non fanno in tempo a rifornirsi, perchè l'acqua piovana, invece di filtrare, scorre via veloce verso il mare, provocando pure danni e morti.



Brao :)
 
Nemmeno una goccia d’acqua sprecata

Molto presso, Cloudcroft, Nuovo Messico, diventerà la prima
città degli Stati Uniti a riciclare tutta la sua acqua. Ogni goccia
che scende nelle condutture sarà depurata grazie all’utilizzo delle
tecnologie ITT e potrà essere riutilizzata per lavare i piatti, per
fare il bucato, per irrigare, per pulire le strade ed udite udite
anche da bere.
E’ questa l’ultima frontiera di utilizzo o meglio ri-utilizzo
che ha permesso agli impianti idrici a ciclo chiuso di diventare
un punto di riferimento per le piccole cittadine della province
americane. Da molti anni ormai sono state brevettate tecnologie
per il completo riciclo dell’acqua ma quando ci si incontra in
piccole comunità per parlarne, qualcuno inevitabilmente finisce
per criticarle condizionando tutti con stupide dicerie.
“Il pubblico non capisce il ciclo dell’acqua” ha dichiarato
John Koch, product manager della divisione Advanced Water
Treatment di ITT. “Questi impianti di riutilizzo dell’acqua
copiano esattamente quello che succede in natura. Eliminano
dall’acqua tutto ad eccezione di H2 e O. Ma le persone devono
essere educate”.
O terrorizzate. Gli 800 residenti di Couldcroft stavano
cominciando appena cominciando a considerare la possibilità di
realizzare un impianto di riutilizzo dell’acqua quando la città è
rimasta a secco. La siccità che dovrebbe continuare per il resto
dell’anno ha lasciato i pozzi della città a secco, le sorgenti a metà
flusso e l’economia con gli inevitabili alti e bassi. Cloudcroft ha
speso migliaia di dollari per trasportare acqua perdendo
numerosi turisti per i suoi campi di golf tutt’altro che verdeggianti
e le sue discese senza neve.

Quando il governatore Bill Richardson ha annunciato che il
Nuovo Messico avrebbe messo a disposizione delle comunità
pronte ad investire in misure creative per la conservazione
dell’acqua $10 milioni, i residenti di Cloudcroft hanno messo
da parte le loro preoccupazioni sul riciclaggio delle acque reflue
e hanno accolto i $600.000 dollari versati dallo stato a braccia
aperte per la realizzazione del nuovo impianto di riutilizzo
dell’acqua da $2 milioni.
ITT è stata subito identificata come il migliore fornitore
di apparecchiature per questo impianto cittadino di riutilizzo
dell’acqua unico nel suo genere.
“Si tratta di un processo di depurazione multi-fase e vorremmo
che un solo fornitore garantisse che l’impianto ed il
servizio funzionassero senza problemi. ITT era la sola azienda
in grado di fornire il pacchetto completo”, ha dichiarato Eddie
Livingston, responsabile di Livingston Associates, l’azienda di
engineering responsabile del progetto.
Il processo di riutilizzo dell’acqua adottato a Cloudcroft
prevede l’implementazione di una serie di prodotti di ITT – tra
cui un biorettore a membrana Sanitarie, un sistema ad osmosi
inversa WET ed un impianto di ultrafiltrazione PCI – per filtrare
particelle sempre più piccole e microrganismi. Alcuni dei componenti
sono stati previsti sono rispondere alle persistenti paure
dei residenti di Cloudcroft. Quando sarà completamente operativo,
l’impianto potrà depurare 100.000 galloni di acque reflue
al giorno, senza sprecarne nemmeno una goccia.

Il progetto di Cloudcroft è considerato il pioniere negli Stati
Uniti e nel resto del mondo. Molte aziende stanno già riciclando
le acqua reflue per uso industriale o come “acque grigie” ma
la trasformazione in acqua potabile di cui potrà beneficiare
l’intera cittadina rappresenta un enorme passo in avanti.
“Noi di ITT sapevamo da anni che poteva funzionare.
Ora non rimane che condividere le nostre convinzioni”, ha
aggiunto Chuck Reading, presidente di Advanced Water
Treatment di ITT. “Con la penuria di acqua sfortunatamente
sempre più una realtà in molte città, si potrà utilizzare l’esempio
di Cloudcroft per dimostrare alle altre comunità che l’ultima
forma di conservazione dell’acqua è anche alla loro portata di
mano”.
 

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