"DICONO DI NON FARE AUTOPSIE SUI VACCINATI: COSÌ NON SAPREMO TUTTA LA VERITÀ" (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
“Noi, vittime del vaccino: lasciati soli da uno Stato che non vuole curarci”
Maurizio Blondet 20 Agosto 2021

Dolori insopportabili a nervi e tendini, nessuna cura né diagnosi, la paura di danni permanenti. È una misteriosa neuropatia conseguente al vaccino Covid che si manifesta sotto forma di un bruciore interno inspiegabile: sono centinaia i casi che non escono allo scoperto per vergogna o paura di essere presi per matti. Dopo la denuncia di Alessia d’Arrigo, il coraggio di Federica Angelini, maestra di Bussolengo: “Male atroce alle gambe, tamponiamo con cortisone e oppiodi: la nostra vita è sconvolta da questi ‘fuochi’ misteriosi, i medici non sanno come chiamarli né affrontarli, ma siamo già tantissimi e a centinaia mi scrivono. Non sono no vax, ma dove sono adesso i luminari che in tv dicono che il vaccino è sicuro? Vorrei vederli qui a studiare il mio caso”.

Andrea Zambrano – Nuova Bussola Quotidiana

sconfitta del vaccino ha il volto dei nostri fragili nervi e cammina con le nostre paure. Non solo perché a noi ha fatto male, ma perché siamo abbandonati completamente da quel sistema sanitario che dovrebbe invece correre a curarci e studiarci dando un nome a quello che ci sta facendo soffrire”. Federica Angelini è un’insegnante di Bussolengo ed è alle prese con una misteriosa neuropatia insorta subito dopo la prima dose di AstraZeneca in primavera.

Nessuno sa come si chiami e nessuno sa curarla, ma come lei sono centinaia, probabilmente migliaia le persone che hanno accusato questo disturbo, che provoca un non meglio precisato “bruciore” (leggi qui l’intervista della Bussola a Alessia d’Arrigo) e un collasso dei nervi che impedisce di poter svolgere una vita normale. Un male oscuro, sommerso, conseguente il vaccino, ma sul quale ancora non si sa nulla e che viene denunciato lentamente con il passaparola: per vergogna o per paura di essere presi per “matti” dai medici. Col terrore che possa diventare permanente.

Eppure, ci sono, non sappiamo quanti siano perché la farmacovigilanza non funziona come dovrebbe. E non sono affatto no vax, né pentiti dal vaccino, come in questa intervista Federica ribadirà più volte, ma vogliono soltanto che lo Stato, quello Stato che li ha praticamente costretti a inocularsi un preparato sperimentale, vada anche da loro e si faccia carico di quel dolore.
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Raccontare le loro storie è quindi il primo passo per far emergere un problema nascosto che – stando alla testimonianza di Federica Angelini – è più vasto di quanto immaginiamo “dato che soltanto a me, dopo la mia denuncia su Facebook, stanno arrivando centinaia di segnalazioni e storie drammatiche”.

Federica, anzitutto come sta?
Sto meglio per quel che riguarda il fuoco, che è meno violento di qualche settimana fa. Ma sto prendendo 4 antistaminici al giorno e i dolori diffusi permangono: ieri sono stata visitata per la prima volta da un reumatologo.

Che cosa le ha detto?
Si è preso due giorni di tempo per darmi una risposta, vuole studiare il mio caso, ma come prima cosa mi ha confermato che non sono la prima che vede. Tanti medici gli stanno mandando casi come il mio, nei più gravi sono stati danneggiati non solo i nervi, ma anche i tendini e provocano dolori terribili, soprattutto di notte.

A loro si aggiungono i casi che lei sta raccogliendo dopo l’articolo pubblicato sul giornale della sua città, l’Arena che ha parlato del suo calvario e dopo l’appello su Facebook.
Tutti con lo stesso incipit: “Prima del vaccino non avevo nulla”. Sto leggendo centinaia di storie molto dolorose e mi sento impotente. Non posso fare altro che condividere umanamente e provare a parlare sempre più forte, ma sono molto stanca: il dolore più grande che viviamo è quello di sentirci abbandonati.

Dai medici?
Io non voglio colpevolizzare i medici, anzi li comprendo perché, purtroppo, le informazioni che hanno su questi eventi avversi da vaccino sono insufficienti come quelle che abbiamo noi, ma mi aspetterei un maggior interesse nel cercare almeno di “usarci” per il bene.


Usarci?
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Studiare questi casi che sono drammatici, glielo posso garantire a distanza di mesi dai primi sintomi. Si sono organizzati per vaccinare ai crocicchi delle strade e in spiaggia, ma del post vaccino qualcuno si sta interessando?

L’Aifa non fa farmacovigilanza su queste reazioni?
Il mio medico l’ha segnalata, ma le segnalazioni passive sono pochissime.

Perché?
Perché si ha vergogna e si teme di essere presi per nevrotici. Una persona mi ha scritto: è stata male 30 secondi dopo l’iniezione, ha avuto una sincope. È tornata a casa a ha atteso qualche giorno. Poi sono cominciati i fuochi…

Quando parla di fuochi che cosa si intende?
Non ha un nome, non si spiega. È un bruciore interno, indescrivibile che agisce a livello dei nervi. A me dà dolori fortissimi alle gambe, sto parlando di dolori da svenimento. Ho provato anche con forti oppioidi. Il reumatologo ha individuato un punto preciso e mi ha detto: “Ecco, qui c’è un’infiammazione importantissima che prima non c’era e ora risulta”.

E come pensa di trattarla?
Con cortisone, ma non conoscendo bene le cause si va per tentativi: in Allergologia dove sono stata seguita ritengono che il cortisone peggiori la situazione. È drammatico, mi creda.

Così come non sentirsi ascoltati…
Le persone che non hanno subito reazioni non comprendono, ma è bene che tutti sappiano che quello che sta succedendo a noi potrebbe accadere ad altri alla terza, alla quarta o – chissà – alla quinta dose. Nessuno ci garantisce che andrà sempre bene.

Le storie che le arrivano sono solo di vaccini AstraZeneca?
No. Sono soprattutto di Pfizer e Moderna. Sono pochi i casi di AstraZeneca come il mio.

Come è cambiata la sua vita?
Nella quotidianità devo convivere con questi dolori e cerco di sopportare con pazienza. Ho due figlie e devo pensare a loro; Il medico mi ha fatto un certificato che scadrà il 30 settembre e che mi esenta dal fare la seconda dose, ma il futuro è incerto: che cosa farò dal 30 settembre? Non potrò avere il Green pass perché non ho completato il ciclo vaccinale e rischio il demansionamento? Non lo so, non so nulla, mi sento abbandonata anche sotto l’aspetto lavorativo.

Che cosa chiede al Governo?
Che mi ascolti. E lo chiedo a tutti i luminari che vanno in tv a dire che il vaccino è sicuro, a tutti i componenti del CTS che orienta le decisioni del ministero della Salute, ai medici dell’Iss che raccolgono i dati, ai ricercatori delle case farmaceutiche: perché non venite a casa nostra a studiarci e a curarci?

Teme che la sua storia possa essere di disturbo a qualcuno?
Per certi politici temo di essere uno scomodo granello di sabbia, che rischia di inceppare l’ingranaggio costruito. Temo il rimprovero di chi è qui a salvare l’Italia e non può perdere tempo con questi “incidenti di percorso”. E temo che non ci prenderanno in considerazione perché noi siamo la sconfitta del vaccino.

La sconfitta?
A noi che lo abbiamo fatto convintamente ha provocato una grande sofferenza e – in aggiunta – non siamo neppure degni di ricevere le attenzioni di quel sistema sanitario che ci ha spinto a vaccinarci. Eppure, se si affrontasse anche il nostro dolore, ne gioverebbe anche il vaccino stesso.

In che senso?
Perché si chiarirebbero meglio i contorni, gli ambiti di intervento, i nessi di causa e le cause delle reazioni avverse. Si circoscriverebbero le potenzialità e si limiterebbero gli effetti collaterali. Noi siamo la sconfitta, ma allo stesso tempo anche la salvezza di questo vaccino, perché è solo affrontando le reazioni avverse che si potrà mettere a punto una strategia vaccinale seria e per il bene di tutti.

In questo modo potrebbe risentirne la vaccinazione di massa, però.
Ma cos’è che sta più cuore? La salute o altri interessi?
 

tontolina

Forumer storico
VACCINI: IL DISCORSO SENZA FILTRI DEL DR. COLE ▷ "NON VI DICONO LE VERE CAUSE DEGLI EFFETTI AVVERSI"
I VACCINI SPERIMENTALI
SONO COLPEVOLI FINO A PROVA CONTRARIA!!!!!

i nostri medici fanno esattamente il contrario
 

tontolina

Forumer storico
Perché veniamo ingannati sul Covid?


Perché veniamo ingannati sul Covid?
Perché le società statunitensi sono coinvolte nella politica della salute pubblica? Perché hanno preso una posizione che è totalmente contraddetta dai fatti e da prove accertate?
Non sono solo i governi democratici che sono diventati totalitari, ma anche le società private che affermano l’autorità per scavalcare le leggi di Norimberga e imporre che i dipendenti siano vaccinati con il vaccino Covid.
La vaccinazione è una procedura medica e richiede il consenso informato e libero.
È molto strano trovare delle aziende reclutate per servire una campagna di marketing forzata.
Sentiamo parlare della “pandemia dei non vaccinati”. Ma non esiste una tale pandemia.
Tutte le prove mostrano che la maggior parte dei nuovi casi sono tra coloro che sono stati inoculati due volte.
I funzionari pubblici e le agenzie di stampa insinuano che coloro che rifiutano il vaccino sono i responsabili dei nuovi focolai, quando al contrario sono i vaccinati la causa delle varianti e delle nuove malattie. Come ha pazientemente spiegato il dottor Malone, l’inventore della tecnologia del vaccino mRNA per creare il vaccino, il vaccino agisce sul virus determinando la produzione di varianti che sfuggono ai vaccino stesso.
Considerando l’enorme numero di morti e danni associati al vaccino, dobbiamo affrontare la conclusione che il vaccino sia la causa delle malattie dopo la vaccinazione anti-Covid. Alcuni hanno sintomi gravi, alcuni muoiono, altri non sanno di averli. Si hanno le stesse conseguenze che con il virus.

La classe medica ha evitato che fossero fatte le autopsie di morti correlate ai vaccini.
L’informazione ufficiale non ha voluti riconoscerle.
Le persone danneggiate dal vaccino non possono ricevere aiuto dalla classe medica.
Alla fine è stata eseguita la prima autopsia di una morte causata da vaccino che supporta le seguenti conclusioni:
“Questo studio post mortem conferma solo i nostri peggiori timori che le iniezioni di Covid causino più danni che benefici e potrebbero addirittura accelerare la diffusione del virus.

“Secondo il rapporto, i ricercatori hanno scoperto che tutto il corpo del paziente era stato invaso da un’elevata carica di RNA virale, nota anche come indotta dalle proteine spike del vaccino. Questo è stato segnalato da molti ricercatori e anche da ulteriori ricerche su cosa sia veramente contenuto nel vaccino.

“Questo indica due cose..

“1. Il vaccino a mRNA non è localizzato nel sito di iniezione dove dovrebbe essere, ma si diffonde in altri organi.

“2. Sappiamo che il deceduto è stato esposto al Covid-19. Il virus era in ogni organo del corpo. Sulla base di ciò che in precedenza si conosceva sui vaccini contro il coronavirus, questo potrebbe essere visto come un segnale di potenziamento dipendente dagli anticorpi.

Ciò significa che il vaccino non può impedire la diffusione del virus [nel documento informativo di Pfizer alla Food and Drug Administration, questo era stato già ipotizzato, si vede che FDA sapeva che ci sarebbero stati molti casi COVID tra quelli completamente vaccinati e i contratti della Pfizer resi noti mostrano che sapevano di effetti dannosi e della mancanza di efficacia a lungo termine dei vaccini.

“Siamo stati condizionati a credere che possiamo tornare alla normalità soltanto con i vaccini. I nostri governi non ci hanno detto che questi vaccini sono inefficaci e non danno protezione. [Nell’articolo: Vaccini COVID non così efficaci come pensi, apprendiamo che il tasso di riduzione reale per questi vaccini, ciò che gli scienziati chiamano riduzione assoluta del rischio o la differenza nei tassi di protezione tra i vaccinati e i non vaccinati, è inferiore all’1% per alcuni vaccini.]

Aspettatevi una massiccia propaganda basata su bugie e sul panico, specialmente con l’avvento delle varianti.
Non esistono prove a sostegno della dichiarazione del direttore del CDC Rochelle Walensky secondo cui la variante delta è una “pandemia dei non vaccinati”.

Non esistono prove che il vaccino protegga dal Covid.
In effetti, il vaccino sembra diffondere il virus.
Abbiamo appreso che non esiste una cosa come “completamente vaccinato”. I
l nuovo programma prevede infiniti richiami ogni pochi mesi, il cui risultato sarà un’esplosione degli effetti dannosi del vaccino.
La politica del Covid è così ipotetica e così contraddetta da tutte le prove, che i teorici della cospirazione, che vedono all’opera un’agenda più oscura stanno guadagnando credibilità.
Quando un vaccino ha dimostrato di non proteggere ma di causare morti e malattie senza precedenti, come può una persona intelligente arrivare alla conclusione che più dosi di vaccino siano la soluzione?
Com’è possibile che il presidente degli Stati Uniti sia così mal consigliato da aver detto mercoledì 18 agosto:“Oggi i nostri medici esperti hanno annunciato un piano per le inoculazioni di richiamo per ogni adulto americano completamente vaccinato. Questo aumenterà la risposta immunitaria, aumenterà la protezione dal Covid-19. È il modo migliore per proteggerci dalle nuove varianti che potrebbero sorgere».
La dichiarazione del presidente americano è ignoranza totale e sciocchezza sfacciata.
Perché la corsa disperata per costringere i non vaccinati ad accettare il vaccino?
La paura era lo strumento per la spinta vaccinale originale.
La vergogna e il senso di colpa sono gli strumenti per la seconda spinta.
Il piano in gioco è quello di vaccinare il mondo prima che le morti e le malattie causate dal vaccino non possano più essere ignorate?

Dovrebbe destare preoccupazione in tutti e sollevare domande molto serie dal momento che i principali esperti e medici sono censurati dai media e i loro avvertimenti ignorati dai politici e dai funzionari della sanità pubblica. Quando i principali scienziati ed esperti medici vengono ignorati dalle autorità, come possiamo fidarci di ciò che politici e burocrati ci dicono su Covid e sul vaccino?
L’informazione sul Covid è controllata.
Gli scienziati sono censurati e il dibattito pubblico tra scienziati e medici è impedito.
Come mai? C’è un’agenda segreta a cui vengono sacrificate la salute e le vite?

Paul Craig Roberts
Tradotto dall’inglese da Silvia Bertuglia per LiberoPensare
Fonte
Paul Craig Roberts (3 aprile 1939) è un economista e autore americano.
In passato ha ricoperto un incarico di vicecapo di gabinetto nel governo degli Stati Uniti, nonché incarichi di insegnamento in diverse università statunitensi.
È un promotore dell’economia orientata all’offerta e un oppositore della recente politica estera degli Stati Uniti.
 

tontolina

Forumer storico
L'ultimo rapporto di Public Health England rivela che i colpi di Covid-19 non funzionano poiché i vaccinati rappresentano il 21% delle infezioni da Covid-19 ma il 58% di tutti i decessi
DA DAILY EXPO ON 20 AGOSTO 2021 • ( 16 COMMENTI )
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Latest Public Health England report reveals the Covid-19 jabs don't work as the fully vaccinated account for 21% of Covid-19 infections but 58% of all deaths


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L'ultimo rapporto di Public Health England su infezioni, ricoveri e decessi da Covid-19 mostra che le iniezioni di Covid-19 non funzionano e molto probabilmente peggiorano il ricevente se esposto al presunto virus Covid-19 a causa della contabilità della popolazione completamente vaccinata per il 21% di tutte le infezioni ma per il 58% di tutti i decessi per Covid-19.

PHE rilascia un briefing tecnico sulle varianti Covid-19 di concern ogni due settimane e il 21° aggiornamento rilasciato il 20 agosto 2021 fornisce ulteriori prove; proprio come i rapporti precedenti, i vaccini Covid-19 stanno di fatto aumentando il rischio di ospedalizzazione e morte, piuttosto che ridurlo del 95% dichiarato dai produttori di vaccini.

Secondo il rapporto dal 1 febbraio 2021 e dal 15 agosto 2021 ci sono stati 183.133 casi confermati tra la popolazione non vaccinata, un aumento di 32.079 rispetto all'ultimo conteggio effettuato nel rapporto precedente dove il dato confermato era di 151.054 fino al 2 agosto 2021 .

Ci sono stati anche 26.194 casi confermati tra le persone che avevano ricevuto una singola dose di un vaccino contro il Covid-19, 21 giorni prima del loro test positivo, un aumento di 2.176 rispetto all'ultimo conteggio effettuato nel precedente rapporto in cui la cifra confermata era di 24.018 in aumento. al 2 agosto 2021.

I casi confermati tra le persone che avevano ricevuto una singola dose di un vaccino contro il Covid-19 più di 21 giorni prima del test positivo ammontano a 62.763 fino al 15 agosto 2021. Si tratta di un aumento di 17.674 rispetto al rapporto precedente in cui la cifra confermata era di 46.089 fino al 2 agosto 2021.

Infine, l'ultimo rapporto rivela che ci sono stati 73.372 casi confermati della variante Delta Covid-19 tra la popolazione completamente vaccinata, un aumento di 26.364 sull'ultimo conteggio effettuato nel precedente rapporto dove la cifra confermata era di 47.008 fino al 2 agosto. 2021.

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Ciò significa che i vaccinati completamente rappresentano il 21% di tutte le infezioni, i vaccinati in parte più di 21 giorni prima di un test positivo rappresentano il 18% di tutte le infezioni, i vaccinati in parte meno di 21 giorni prima di un test positivo rappresentano il 7,5% di tutte le infezioni e i non vaccinati rappresentano il 52,8% di tutte le infezioni.

Questa è una chiara prova che i vaccini Covid-19 non prevengono l'infezione o la trasmissione, poiché i vaccinati completamente risultano positivi. Ciò è stato confermato anche dal fatto che gli studi clinici (che devono ancora concludersi) non hanno misurato se le iniezioni hanno prevenuto l'infezione o la trasmissione, ma hanno solo misurato se il rischio di ospedalizzazione e morte è stato ridotto.

È stato recentemente confermato anche dalla stessa SAGE in un rapporto per il governo del Regno Unito pubblicato il 26 luglio 2021, intitolato " Evoluzione a lungo termine di SARS-CoV-2 ", in cui si affermava che i vaccini non prevengono completamente l'infezione nella maggior parte degli individui, e che la ricerca dovrebbe essere focalizzata sui vaccini che riducono l'infezione e la trasmissione.

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SAGE ha tuttavia affermato di ritenere che gli attuali vaccini siano eccellenti per ridurre il rischio di ricoveri ospedalieri e malattie, e quindi di morte. Il che è strano considerando che i dati presentati nel 21° rapporto di PHE mostrano esattamente il contrario.

Secondo il rapporto dal 1° febbraio 2021 al 15 agosto 2021 ci sono stati 390 decessi tra la popolazione non vaccinata, un aumento di 137 rispetto all'ultimo conteggio effettuato nel precedente rapporto dove il dato confermato era di 253 fino al 2 agosto 2021. Ciò equivale allo 0,2% di tutte le infezioni confermate tra la popolazione non vaccinata, in linea con il tasso di mortalità medio osservato dall'inizio della presunta pandemia di Covid-19.

Tuttavia, fino al 15 agosto 2021 la popolazione completamente vaccinata ha subito un totale di 679 decessi. Questo in un aumento di 277 rispetto al rapporto precedente in cui la cifra confermata era 402. Equivale anche allo 0,9% di tutte le infezioni confermate tra la popolazione completamente vaccinata. Ciò suggerisce che il vaccino contro il Covid-19 aumenta effettivamente il rischio di morte di almeno il 338% anziché ridurre il rischio di morte del 95%.

Ci sono stati anche 90 decessi tra coloro che sono stati vaccinati più di 21 giorni prima del test positivo e 14 decessi tra coloro che sono stati vaccinati meno di 21 giorni prima del test positivo. Ciò significa che coloro che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino contro il Covid-19 rappresentano il 66% di tutti i decessi, mentre i vaccinati rappresentano il 58% di tutti i decessi.

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Purtroppo per chi è stato vaccinato aumenta anche il rischio di morire se capita di essere ricoverato con Covid-19.

Secondo il rapporto dal 1 febbraio 2021 al 15 agosto 2021 ci sono stati 4.033 ricoveri tra la popolazione non vaccinata che includono casi positivi in cui è stato prelevato un campione al momento del ricovero, confermando successivamente il risultato del test positivo per Covid-19. Si tratta di un aumento di 1.073 rispetto all'ultimo conteggio effettuato nel precedente rapporto in cui la cifra confermata era di 2.960 fino al 2 agosto 2021.

Dei 390 decessi tra i non vaccinati, questo mostra che il 6% della popolazione non vaccinata è morto dopo essere stato ricoverato in ospedale con Covid-19.

Tuttavia, il rapporto mostra che fino al 15 agosto 2021 ci sono stati 2.204 ricoveri tra la popolazione completamente vaccinata che includono casi positivi in cui è stato prelevato un campione al momento del ricovero, confermando in seguito il risultato del test positivo per Covid-19. Si tratta di un aumento di 849 rispetto all'ultimo conteggio effettuato nel precedente rapporto in cui la cifra confermata era di 1.355 fino al 2 agosto.

Dai 679 decessi tra la popolazione completamente vaccinata, ciò mostra che il 30% della popolazione completamente vaccinata è morto dopo essere stato ricoverato in ospedale con Covid-19.

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Tuttavia, prendendo i dati sui ricoveri che escludono i casi confermati in cui il campione è stato prelevato dopo il ricovero in ospedale, il tasso di morte per i completamente vaccinati è ancora peggiore.

Secondo il rapporto dal 1 febbraio 2021 al 15 agosto 2021 sono stati 2.270 i ricoveri tra la popolazione non vaccinata che escludono casi positivi in cui è stato prelevato un campione al momento del ricovero, confermando successivamente il risultato del test positivo per Covid-19. Si tratta di un aumento di 532 rispetto all'ultimo conteggio effettuato nel precedente rapporto in cui la cifra confermata era di 1.738 fino al 2 agosto 2021.

Dei 390 decessi tra i non vaccinati, questo mostra che il 17% della popolazione non vaccinata è morto dopo essere stato ricoverato in ospedale con Covid-19.

Mentre il numero di persone completamente vaccinate ricoverate fino al 15 agosto è di 1.236, in aumento rispetto al precedente rapporto. Dai 679 decessi tra i vaccinati completi, questo mostra che il 55% dei vaccinati completi è morto dopo essere stato ricoverato in ospedale con Covid-19.

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Le autorità della sanità pubblica, il governo e i consulenti scientifici con interessi acquisiti nell'industria farmaceutica cercheranno ovviamente di uscire da questa situazione sostenendo che le cifre dovrebbero essere calcolate in termini di popolazione nel suo insieme. Sarebbe un ottimo metodo se si dimostrasse che le iniezioni di Covid-19 prevengono l'infezione e la trasmissione e tutti nel Regno Unito sono nati con Covid-19.

Ma nessuno dei due è vero, e quindi i dati dovrebbero essere analizzati rispetto al numero di casi confermati di Covid-19 in ciascuna popolazione, e questo ultimo rapporto di PHE mostra che il rischio di ospedalizzazione e morte aumenta nella popolazione completamente vaccinata.

Questa deve essere la prova di un potenziamento dipendente dagli anticorpi piuttosto che i vaccini Covid-19 semplicemente non funzionano, perché altrimenti il tasso di morte tra i completamente vaccinati sarebbe in linea con la popolazione non vaccinata, ma in realtà è più alto del 338%.


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tontolina

Forumer storico
Mortalità vaccinale, censura e fallimento del giornalismo. I dati, da leggere, ed il caso Mediapart
Quella che stiamo per narrarvi è una storia lunga, piena di dati, ma estremamente significatica, sia perché mette in evidenza alcuni dati significativi circa le reazioni avverse gravi, gravissime e mortali dei vaccini, sia perché mostra come il giornalismo europeo abbia completamente fallito nella propria missione di informare la pubblica opinione e di “Guardiano del potere”; da cui si lascia foraggiare per lui leccargli le dita.

Parliamo di un articolo di un gruppo di autori accademici: Laurent Mucchielli (direttore della ricerca al CNRS, sociologo) Hélène Banoun (farmacologa, biologa, ex responsabile ricerche INSERM), Emmanuelle Darles (Esperta di informaticaa all’Università di Marsiglia) , Éric Menat, (medico), Vincent Pavan (lettore in matematica presso l’università di Aix – Marsiglia) e Amine Umlil, (farmacista ospedaliera, membro dell’unità di farmacovigilanza /CTIAP).

Queste persone hanno pubblicato il 30 luglio su Mediapart, un noto media francese, un articolo piuttosto completo sul numero di reazioni gravi e di morti al vaccino in Francia, UE, Regno Unito e USA.
Dopo un giorno l’articolo è stato cancellato dal sito, completamente, perché “Violava i principi del sito”.
Un articolo che contiene solo i dati ufficiali sulle reazioni avverse. L’articolo è stato quindi ripresentato e pubblicato dal giornale France Soir, Gli autori giustamente scrivono:


“Quando verrà – dopo – il momento della verità, quando cadranno le mascherine, scommessa (ahimé) che la redazione di Mediapart sarà la prima a pentirsi. Ha preferito questa altezzosa censura al dialogo che gli offro da marzo 2020”.

Ed ora passiamo ai dati di un articolo che parla di: una mortalità senza precedenti

Secondo gli autori, la normale farmacovigilanza dei vaccini anti-covid è negata perché minaccia l’ideologia della vaccinazione completa portata avanti dalle industrie farmaceutiche, dai governi e dai media mainstream. Questa vaccinazione di massa, tuttavia, si porta alle spalle degli effetti secondari anche gravi che non vengono correttamente comunicati.

Ormai è già chiaro che la vaccinazione non è la soluzione miracolosa annunciata per arginare l’epidemia e che il ricatto formulato dai vari esecutivi, che legano vaccinazione e fine del lockdown, sono basati su dati non corretti. Si assiste ad una massiccia campagna di marketing, ma quali sono i dati reali, soprattutto per quanto riguarda la “Farmacovigilanza”, cioè gli effetti collaterali dei vaccini? Ecco i dati degli autori.
In Francia, l’Agenzia nazionale per la sicurezza dei medicinali (ANSM) pubblica un “monitoraggio settimanale degli effetti avversi dei vaccini”, di cui gli autori hanno seguito i rapporti dettagliati su ciascuno dei quattro vaccini utilizzati. Vengono osservati solo i dati su eventuali effetti collaterali “Gravi”, mentre quelli non gravi si riferiscono a dolori temporanei o reazioni locali.

Per quanto riguarda il vaccino AstraZeneca, l’ANSM indica che all’8 luglio 2021 erano state somministrate 7,2 milioni di dosi, principalmente nella popolazione destinataria delle raccomandazioni vaccinali per gli over 55 anni, ma “notiamo comunque 623 dosi tracciate come somministrate a pazienti di età inferiore ai 16 anni”. Alla stessa data sono stati dichiarati più di 22.071 eventi avversi, esclusivamente da operatori sanitari, di cui 5.191 eventi “gravi” (quasi un quarto del totale). Come mostra la tabella seguente, questi casi gravi colpiscono tutte le fasce d’età, ma sono concentrati tra i 30 e i 74 anni. Riassumiamo i dati:

Morti: 170

Diagnosi gravi/ prognosi riservate: 247

Ricoverati: 1260

Invalidità : 121

Necessità di cure significative: 3393

Totale 5191



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Fonte: Amiens CRPV – Rouen CRPV, Indagine di farmacovigilanza sul vaccino VAXZEVRIA®


Per quanto riguarda il vaccino di Pfizer, al 1 luglio 2021 erano state somministrate oltre 42,5 milioni di dosi (di cui 700.000 a giovani di età compresa tra 16 e 18 anni) e 31.389 hanno riportato reazioni/eventi avversi, registrati principalmente da parte di operatori sanitari. Tra questi, 8.689 eventi “gravi” verificatisi dall’età di 30 anni (27,7% di tutti gli eventi avversi), inclusi 2.551 eventi potenzialmente letali, 460 disabilità o disabilità e 761 decessi. Anche qui procediamo a tradurre la tabella:

Anomalie congenite: 3

Morti: 761

Prognosi riservate/ Rischio di vita: 2551

Ricoveri ospedalieri: 171

Invalidità o incapacità : 460

Necessità di cure significatie: 4739

Totale 8689


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Fonte: CRPV de Bordeaux, CRPV de Marseille, CRPV de Toulouse, CRPV de Strasbourg, Indagine di farmacovigilanza sui vaccini Pfizer – BioNTech Comirnaty


Per quanto riguarda il vaccino Janssen, l’ANSM indica che l’8 luglio 2021 sono state effettuate 608.489 iniezioni, tra cui il 7% delle persone di età compresa tra 16 e 49 anni e persino 407 bambini di età compresa tra 0 e 15 anni, “contrariamente alle raccomandazioni nazionali di riservare questo vaccino per quelli sopra i 55”! Alla stessa data sono stati segnalati 243 eventi avversi, principalmente da operatori sanitari. Tra questi eventi, ci sono 39 ricoveri, 4 prognosi vitali, 1 invalidità o incapacità e 7 decessi.

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Fonte: CRPV de Grenoble e CRPV de Lyon, Indagine di farmacovigilanza sul vaccino JANSSEN®


Per quanto riguarda il vaccino di Moderna, l’ANSM indica che all’8 luglio 2021 erano state somministrate 5,2 milioni di dosi, di cui quasi 53.000 a minori. Alla stessa data erano stati dichiarati circa 6.000 eventi avversi, di cui il 14,4% dei casi gravi e altrettanti “casi imprevisti” non meglio specificati, qui riportati quasi tanto da individui quanto da individui. professionisti. Dei 1.050 eventi gravi, ci sono 312 ricoveri, 50 situazioni di pericolo di vita, 25 disabilità o disabilità e 44 decessi (inclusi alcuni casi di morte fetale). Le principali problematiche osservate tra questi casi gravi sono di tipo ematologico/vascolare (trombosi, ictus, embolia polmonare), neurologico (paralisi facciale, convulsioni generalizzate), cardiaco (aritmie, miocardite), a cui si aggiungono “28 morti improvvise inspiegabili” .

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Fonte: CRPV de Lille, CRPV de Besançon, Indagine di farmacovigilanza di VACCINE MODERNA



I dati cumulati raccolti dagli autori risulterebbero i seguenti: prima di tutto una tabella che presenta i diversi tipi di effetti collaterali indesiderati avuti dai pazienti

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Questa tabella invece raccoglie gli effetti gravi avuti con tutti e quattro i vaccini:

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Come potete notare i morti in Francia sono stati 982 morti. per fare una comparazione il famigerato Thalidomide causò 2000 morti per tutto il periodo in cui fu utilizzato.

Quindi gli autori compiono una comparazione con tutti gli altri paesi europei.

Nel Regno Unito, il Dipartimento della Salute riferisce che il 14 luglio 2021 sono state somministrate circa 20 milioni di prime dosi e 12 milioni di seconde dosi del vaccino Pfizer/BioNTech, 25 milioni di prime dosi e 23 milioni di seconde dosi del vaccino. vaccino (questa azienda farmaceutica è domiciliata a Londra) e circa 1,3 milioni di prime dosi di vaccino Moderna. In totale, oltre 46 milioni di persone hanno ricevuto almeno una dose e oltre 35 milioni hanno ricevuto due dosi. Il rapporto di farmacovigilanza del 22 luglio riporta gli “eventi con esito fatale”, cioè i morti. Nel dettaglio, al 14 luglio 2021, l’agenzia britannica riconosce 999 decessi collegati all’iniezione del vaccino AstraZeneca, 460 a quella di Pfizer e altri 31 per Moderna, portando il totale a quasi 1500 morti.

Nei Paesi Bassi, il centro di farmacovigilanza (bijwerkinden centrum – LAREB) fornisce un aggiornamento mensile sulla vaccinazione e sui suoi effetti collaterali, quest’ultimi segnalati principalmente dai cittadini. Nel suo ultimo aggiornamento del 4 luglio 2021, ha riportato 16,5 milioni di dosi somministrate, principalmente Pfizer (11,8 milioni di dosi, contro 2,8 milioni per AstraZeneca, 1,3 milioni per Moderna e 600.000 per Janssen). Il centro ha registrato 448 decessi segnalati come legati alla vaccinazione, coinvolgendo principalmente gli anziani e principalmente il vaccino Pfizer.

In Europa il sito di farmacovigilanza dell’Agenzia Europea dei Medicinali è particolarmente difficile da usare da computer, caricare i dati sui vaccini anti-Covid è complicato da trovare ed estremamente lungo da eseguire, quando funziona. Tuttavia, due ricercatori francesi sono riusciti a studiarli e, a fine giugno, la farmacovigilanza europea aveva già registrato circa 9.000 decessi legati alla sola vaccinazione per il vaccino di Pfizer,

Gli autori riportano che, secondo gli operatori sanitari del collettivo ReinfoCovid e del Coordinamento Santé Libre, al di sotto dei 45 anni, il rapporto beneficio/rischio è molto sfavorevole alla vaccinazione anti-covid genetica.

Ed oltre oceano? Negli Stati Uniti, dove la farmacovigilanza (come la trasparenza dei dati della pubblica amministrazione in generale) è molto meglio organizzata e più restrittiva rispetto a molti paesi europei, è possibile utilizzare dati molto precisi sul sito web del Vaccine Adverse Event Reporting System ( VARI), con dati molto attendibili. Questi dati permettono anche di comparare gli effetti avversi con quelli delle vaccinazioni degli ultimi 30 anni. Al 16 luglio 2021, quando 160 milioni di americani erano stati completamente vaccinati, i vaccini anti-covid sono collegati a più di 6.000 decessi, il 91% dei quali è attribuibile ai soli vaccini di Moderna e Pfizer (due società farmaceutiche/biotecnologiche americane, Janssen essendo la filiale belga di un’altra società farmaceutica americana, Johnson & Johnson). Abbiamo ricostruito la tabella sottostante che fornisce il dettaglio di queste cifre.

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Fonte: VAERS, calcolo effettuato su dati del 16 luglio 2021

Anche questi decessi si sono verificati principalmente entro 48 ore dalla vaccinazione, il che rafforza notevolmente la presunzione di causalità. tutti gli altri vaccini, in trenta anni di uso, hanno causato 16.605 morti. per arrivare a più di un terzo di questa cifra sono bastati sei mesi di vaccino anti-Covid-19. Se consideriamo il solo vaccino anti-influenzale in 30 anni (1990-2020), questi vaccini hanno causato 1.106 morti. In sei mesi la vaccinazione anti covid ha fatto 5 volte più morti di trent’anni di vaccino anti – influenzale.

Per concludere, spero che intervenga un esperto e smentisca questi dati francesi.
Altrimenti ci troviamo veramente di fronte ad un caso in cui i media ed i governi non hanno svolto il loro lavoro, non hanno informato i cittadini e non hanno permesso una scelta consapevole.
Inoltre spieghiamo perchè in Italia , o in Francia, nessuno se la senta di imporre un obbligo generalizzato al vaccino: nessuno vuole la responsabilità.

 

tontolina

Forumer storico
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