Donne cibo e sesso (1 Viewer)

jean_05

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Chissà cosa ne pensano le fanciulle del forum, in particolare la claire che è una nota mangiatrice :-o

PER IL 42% DELLE DONNE, MEGLIO UNA CENA IN UN ''ECCELLENTE RISTORANTE'' CHE UNA SCOPATA. PER IL 31% È UGUALE, SOLO IL 27% ANTEPONE L'EROS ALLA MAGNATA - IL CIBO È RIFUGIO, È GODURIA, DÀ PIACERE SUBITO E NON GIUDICA. NÉ TI PARLA DI CALCIO O DEI SUOI PROBLEMI. E DÀ STATUS: SI PARLA DI UN OTTIMO PASTO COME UN TEMPO DI VESTITI E MACCHINE



Alessandra Dal Monte e Angela Frenda per il “Corriere della Sera





Comincia tutto dal primo morso. È dal primo boccone che mandiamo giù che si forma quella che si chiama memoria palatale.

Mangeremo da grandi quello che impariamo a mangiare da piccoli.

Solo che le bambine imparano a mangiare diversamente dagli uomini. Per questo, racconta la gastronoma, food writer e studiosa di Oxford Bee Wilson nel suo nuovo libro First Bite. How we learn to eat (Fourth Estate) , le donne hanno un rapporto molto diverso con il cibo rispetto agli uomini. La frase «mangi come un camionista» è insultante per il genere femminile, complimentosa per quello maschile. Punti di vista.





Che però nel tempo hanno contribuito a costruire una relazione malata tra le donne e il cibo. Al punto da trasformare il mangiare nel sostituto di un altro piacere: il sesso. Perché dal cibo passa anche il nostro rapporto con il corpo. Che condiziona tutto quello che facciamo quando lo usiamo.



Una merendina al posto di un rapporto sessuale, dunque. Per molte donne rappresenta la quotidianità. La verità spesso inconfessata è che ci si butta sul cibo lasciandosi guidare anche da falsi miti. Il cioccolato, ad esempio. Quante volte avete sentito dire che è serotoninergico e che dunque esercita un fascino perverso sulle donne? Anzi, a detta di molti: il cibo da donne per eccellenza.





Beh, Grant Achatz, gastronomo molecolare e vincitore del «James Beard Award» come miglior chef nel 2008, ha dichiarato senza molti giri di parole: «Il cioccolato e altri cibi considerati "da donne" sono solo il frutto di un condizionamento del marketing. Il frutto di una strategia commerciale». Concetto ribadito anche da Bee Wilson nel suo libro (la scrittrice parteciperà al prossimo «Tempo delle donne», domenica 11 settembre alle 12, alla Triennale di Milano). Insomma, forse è venuto il momento di renderci conto che non esistono i cibi di genere. Non è vero che le donne sono predisposte ad apprezzare gli alimenti dolci e gli uomini quelli salati. Sono tutte bufale.





Si è arrivati a questo ragionamento dopo anni di falsi miti culturali dai quali è difficile liberarsi. Che però hanno contribuito non poco a costruire intorno al cibo una funzione sempre più compensatoria per l' universo femminile, rendendo difficile scardinare il suo ruolo sostitutivo.





Nella vita di molte donne c' è una relazione molto stretta, insomma, tra cibo, sesso e amore. Spesso mangiare è una fuga dalla nostra parte emotiva. Un' alternativa. Quasi un silenziatore delle emozioni. Un potente narcotico. Che, in più, soddisfa il nostro bisogno primario di provare piacere - fisicamente il piacere dato dal cibo e quello dato dal sesso hanno la stessa origine, una «centralina» nel cervello che regola il rilascio di dopamina, la sostanza che fa sentire appagati - senza però costringerci a fare la cosa più difficile, cioè metterci in gioco in una relazione con un altro essere umano.





Per le donne con problemi di peso, poi, il cibo ricopre un ruolo ancora più centrale. Lo spiega bene la fotografa Jen Davis, ex grande obesa che sarà nostra ospite al «Tempo delle donne» (sempre domenica 11 settembre, alle 12.30): dei suoi 11 anni di calvario ha fatto un libro fotografico pluripremiato, Eleven Years (Kehrer Verlag), nel quale racconta con molta chiarezza come per una donna grassa il sesso sia un canale per riconnettersi con il proprio corpo. E dunque un' azione molto difficile da compiere. Meglio, molto meglio, rifugiarsi nel cibo, che anestetizza e allontana dalla corporeità.





Dal prendere coscienza dei propri spazi.

«È stato solo dopo l' operazione di bypass gastrico e dopo aver cominciato a dimagrire - ha spiegato lei in diverse interviste - che sono riuscita a sentire di nuovo la mia parte sessuale. E il cibo non mi è servito più».



Se però si vuole davvero evitare che sin da bambine si sviluppi questa relazione morbosa tra alimentazione e sessualità bisognerà lavorare, tutti, per attribuire un ruolo diverso al cibo nella vita delle donne. Smontarne i significati portati avanti dai condizionamenti culturali e fare in modo che il piacere femminile non debba passare dall' ossessione per il mangiare (quanto? troppo? troppo poco?) ma dalla semplice accettazione di sé.





Un obiettivo ancora lontanissimo, visto che i tanti studi sull' argomento continuano a sottolineare il meccanismo compensatorio. «Il 52 per cento delle donne trae più piacere dal cibo che dal sesso», sentenziava nel 2002 una ricerca pubblicata su Riza Psicosomatica. «Il 54 per cento delle donne pensa di più a cosa deve (o non deve) mangiare che all' intimità con il partner», rivelava nel 2011 un sondaggio inglese. Non solo: una donna su quattro investe più risorse (psicologiche ed emotive) nella dieta che nella relazione con il compagno. E, udite udite, una su dieci si sente più in colpa se sgarra dal suo regime alimentare che non se tradisce la dolce metà.





Cifre da prendere con le pinze, visto che l' indagine era commissionata dalla dieta Atkins? Ni. Questi numeri tornano sempre. Anche nel super-studio «Eaters digest» - 12 mila intervistati, donne e uomini, di 37 Paesi tra cui l' Italia - condotto quest' anno da Havas e Market Probe.



Verdetto: per il 42 per cento delle donne «una cena in un eccellente ristorante» è meglio di un appuntamento tra le lenzuola. Per il 31 per cento le due opzioni si equivalgono.

Quindi solo il 27 per cento sceglierebbe di sicuro il rendez-vous hot.





Che cosa sta succedendo? «Che il cibo è il nuovo sesso», concludono gli autori della ricerca. Effetto di tante cause: la paura di relazionarsi all' altro e i condizionamenti dell' alimentazione di genere, come abbiamo visto finora, che portano le donne a preferire il piacere facile e disponibile del cibo, muta (e non giudicante) fonte di benessere. Ma anche l' ossessione per la forma fisica: essere belle per essere sessualmente desiderabili significa mangiare poco, dedicare energie alla dieta (più che al partner, come rilevano i sondaggi), autoregolarsi fino a provare piacere nel negarsi il cibo.





E poi ricompensarsi con una cena in un ottimo ristorante, che a quel punto diventa un impegno più desiderabile di un incontro con lui, visti i tanti sacrifici per restare in forma.

Ma in questa grande sostituzione dell' appetito sessuale con quello (letterale) dello stomaco, come non citare il foodporn, il cibo ostentato, fotografato, postato, diventato quasi un bene di status: la cena nell' eccellente ristorante fa gola perché poi si traduce in materia di conversazione con colleghi e amici, come un tempo i vestiti o la macchina.





Tutto questo concorre ad allineare sempre più i due piaceri. A sorpresa, non solo nelle donne: anche il 46 per cento degli uomini dichiara che mangiare è piacevole quanto fare sesso. E uno su 4 sceglierebbe la famosa cena al posto della notte di passione. Soprattutto tra i 18 e i 34 anni.
 

f4f

翠鸟科
Chi preferisce il cibo al sesso, non ha mai fatto del buon sesso :-o


Beh preferenze ...

Se non mangio tre volte al giorno, tutti i giorni, mi innervosisco
E mi piace mangiare in compagnia, e programmare pranzi e cene

Se un giorno non faccio sesso tre volte, riesco a sopportare stoicamente questa privazione
E non ho mai partecipato ad una orgia ...
Nè programmo il sesso e neanche scambio ricette con gli amici
 

lincoln

Forumer storico
PER IL 42% DELLE DONNE, MEGLIO UNA CENA IN UN ''ECCELLENTE RISTORANTE'' CHE UNA SCOPATA. PER IL 31% È UGUALE, SOLO IL 27% ANTEPONE L'EROS ALLA MAGNATA -
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, non solo nelle donne: anche il 46 per cento degli uomini dichiara che mangiare è piacevole quanto fare sesso. E uno su 4 sceglierebbe la famosa cena al posto della notte di passione. Soprattutto tra i 18 e i 34 anni.
ma alla fine (se non hanno sbagliato) le percentuali di chi preferisce il sesso sono quasi identiche.... tutto sto sproloquio incentrato sulle donne quindi non si capisce. :confused:
 

ROVIGO

Forumer storico
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