Prysmian (PRY) è cara

tontolina

Forumer storico
Prysmian debole, per JP Morgan e Caboto sconta già superiorità fondamentali

08/06/2007



Prysmian è debole a Piazza Affari nel giorno in cui JP Morgan ha iniziato la copertura dell'azione con un rating di neutral e un target price a 19 euro. Il titolo arretra del 2,98% attestandosi a quota 17,50 euro. Gli analisti della banca d'affari, che avevano collocato in Borsa le azioni insieme a Goldman Sachs e Mediobanca, sottolineano che Prysmian è salita del 19,5% dalla quotazione, sovraperformando il settore del 16%.

Il target price a 19 euro riflette un multiplo di 10,5 volte l'EV/Ebita stimato per il 2008, in linea con la media del settore (10,6). "L'operatore nell'industria dei cavi energia e telecomunicazione è stato capace di mantenere stabili i costi fissi tra il 2004 e il 2006, nonostante il forte aumento dei ricavi", si legge nella nota di JP Morgan che stima per il periodo 2007-2011 un tasso medio annuo di crescita organica del 5,6%.

Inoltre il controllo dei costi fissi garantisce a Prysmian una forte leva operativa. Tanto che la società potrebbe registrare una crescita dell'Ebit rettificato dell'11,5% per il 2007 e del 10,5% per il 2008. Inoltre, a detta di Caboto (inizio di copertura con hold e target a 18,35 euro), la società vanta indubbi punti di forza quali una leadership mondiale accanto a Nexans nel mercato dei cavi energia, che di fatto, rappresenta il core business del gruppo.

Un robusto posizionamento, quale secondo produttore mondiale, nel mercato dei cavi ottici dove il gruppo risulta anche tra i primi produttori mondiali di fibra ottica; un'elevata focalizzazione su prodotti ad alto contenuto tecnologico e dunque ad elevato valore aggiunto sia in ambito cavi energia (per quel che attiene ai cavi High Voltage Extra High Voltage e sottomarini), sia in ambito tlc per quel che attiene i cavi ottici.

Le caratteristiche dei prodotti del gruppo, in entrambe i business di riferimento, garantiscono a Prysmian elevate barriere all'entrata; un ottimo bilanciamento geografico e una elevata diversificazione del portafoglio clienti sul fronte dei ricavi, con conseguente protezione del gruppo da eventuali cali di domanda di singoli paesi o di specifici clienti; una forte leva operativa e un elevato track record dei risultati di gruppo in termini di redditività e controllo del capitale circolante; infine una chiara segmentazione delle strategie di crescita per area di business.

A fronte dell'ottimo posizionamento competitivo, dopo la forte flessione del 2000-2002, lo scenario di mercato per il gruppo appare decisamente favorevole sia nel segmento cavi energia, trainato dal comparto utility grazie alla ripresa degli investimenti dei clienti e dalla crescente esigenza di domanda di interconnessioni per lo scambio di energia tra paesi, sia nel comparto telecom, supportato dagli investimenti di network dei carriers per effetto di una reale crescita degli utilizzatori Internet e dalla sempre maggiore richiesta di banda larga.

"I risultati trimestrali di gruppo particolarmente robusti ci hanno indotto a rivedere al rialzo rispettivamente del 10,1% e dell'1,7% le stime di Ebit e utile netto 2007 formulate in occasione dell'Ipo", dicono a Caboto. "Conseguentemente abbiamo effettuato un fine tuning al rialzo anche per il biennio 2008-2009". Quotato a 15 euro per azione, il titolo ha evidenziato ad oggi una performance particolarmente brillante(+20% in termini assoluti).

Ai prezzi attuali Prysmian tratta a un P/E 2008 di 15,8 volte, a premio del 9,8% rispetto alla media dei tre concorrenti di settore: Nexans, Draka, General Cable. "Le nostre valutazioni che tengono conto dell'attuale premio sull'Ev/Ebitda 2008 (7,1%) incorporato da Prysmian rispetto ai tre top players di settore in ragione della maggiore redditività del gruppo, unitamente al nostro DCF model, indicano mediamente per il titolo un target price di 18,35 euro", valutano alla banca d'affari. "Nonostante gli indubbi punti di forza di Prysmian, riteniamo che i prezzi attuali scontino già la superiorità dei fondamentali del gruppo. Iniziamo quindi la copertura sul titolo con un rating di hold (tenere in portafoglio, ndr)".

Francesca Gerosa
http://libero.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=200706081157098845&chkAgenzie=TMFI
 
I nuovi barbari, secondo Wall Street


I fondi di private-equity sono un fenomeno tutto nuovo ma ormai fortemente radicato nella struttura finanziaria mondiale. Con a disposizione ingenti somme di denaro da investire e una buona dose di spregiudicatezza, queste società ne acquistano altre in difficoltà, le risanano, non senza tagliare posti di lavoro e le rivendono in breve tempo

In questo modo realizzano un utile astronomico, che può variare da due a dieci volte la cifra investita.

La breve storia di questi fondi comincia nel 2000, dopo i ruggenti anni 90, dove le M&A (merger&acquisition) si facevano con scambi azionati e nel pieno della stagione dei grandi ribassi del costo del denaro. Ma ormai non si limitano più solo ai “pesci piccoli” e nelle vendite, il loro maggior introito, ci sanno parecchio fare: il fondo LS Power Group ha venduto 4 centrali elettriche al gigante dell’energia americano Dynergy, che aveva qualche problema di fornitura. Queste compagnie sono talmente integrate nel mondo finanziario da diventare veicoli delle grandi aziende in “operazioni limite” e persino per consulenze.

Anche l’Italia non è esente da questo fenomeno. Pirelli, il gruppo italiano famoso per i pneumatici, ma ormai molto diversificato, ha venduto la sua divisione cavi alla banca d’affari americana Goldman Sachs per 1,3 miliardi di euro. E tutti penseranno, che affare! In realtà il vero affare lo hanno fatto gli americani, che hanno collocato il loro neo-acquisto in borsa, con il nome di Prysmian, e ci hanno guadagnato oltre 3 miliardi.

La finanza d’annata, i puristi, storcono il naso di fronte a questo fenomeno, basato solamente sulla spregiudicatezza degli investimenti. Business Week, per esempio, sottolinea come questi fondi “facciano ricorso a sofisticati artifici finanziari, a volte forzando le leggi sulla bancarotta, pur di acquisire ogni tipo di società. Tra l’altro operano in un momento storico di eccessi”.

Una buona notizia c’è: l’organo di controllo della borsa inglese, l’equivalente della nostra Consob, ha avviato un’indagine sulla “sospetta creatività di finanziamento di alcuni fondi e sui potenziali conflitti di interesse” (fonte: Financial Times).

Ah dimenticavo… a Wall Street li chiamano i “nuovi barbari”…


Sarah Piglia
http://www.saperinvestire.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1803&Itemid=44
 
tontolina ha scritto:
Prysmian debole, per JP Morgan e Caboto sconta già superiorità fondamentali

08/06/2007



Prysmian è debole a Piazza Affari nel giorno in cui JP Morgan ha iniziato la copertura dell'azione con un rating di neutral e un target price a 19 euro. Il titolo arretra del 2,98% attestandosi a quota 17,50 euro. Gli analisti della banca d'affari, che avevano collocato in Borsa le azioni insieme a Goldman Sachs e Mediobanca, sottolineano che Prysmian è salita del 19,5% dalla quotazione, sovraperformando il settore del 16%.

Il target price a 19 euro riflette un multiplo di 10,5 volte l'EV/Ebita stimato per il 2008, in linea con la media del settore (10,6). "L'operatore nell'industria dei cavi energia e telecomunicazione è stato capace di mantenere stabili i costi fissi tra il 2004 e il 2006, nonostante il forte aumento dei ricavi", si legge nella nota di JP Morgan che stima per il periodo 2007-2011 un tasso medio annuo di crescita organica del 5,6%.

Inoltre il controllo dei costi fissi garantisce a Prysmian una forte leva operativa. Tanto che la società potrebbe registrare una crescita dell'Ebit rettificato dell'11,5% per il 2007 e del 10,5% per il 2008. Inoltre, a detta di Caboto (inizio di copertura con hold e target a 18,35 euro), la società vanta indubbi punti di forza quali una leadership mondiale accanto a Nexans nel mercato dei cavi energia, che di fatto, rappresenta il core business del gruppo.

Un robusto posizionamento, quale secondo produttore mondiale, nel mercato dei cavi ottici dove il gruppo risulta anche tra i primi produttori mondiali di fibra ottica; un'elevata focalizzazione su prodotti ad alto contenuto tecnologico e dunque ad elevato valore aggiunto sia in ambito cavi energia (per quel che attiene ai cavi High Voltage Extra High Voltage e sottomarini), sia in ambito tlc per quel che attiene i cavi ottici.

Le caratteristiche dei prodotti del gruppo, in entrambe i business di riferimento, garantiscono a Prysmian elevate barriere all'entrata; un ottimo bilanciamento geografico e una elevata diversificazione del portafoglio clienti sul fronte dei ricavi, con conseguente protezione del gruppo da eventuali cali di domanda di singoli paesi o di specifici clienti; una forte leva operativa e un elevato track record dei risultati di gruppo in termini di redditività e controllo del capitale circolante; infine una chiara segmentazione delle strategie di crescita per area di business.

A fronte dell'ottimo posizionamento competitivo, dopo la forte flessione del 2000-2002, lo scenario di mercato per il gruppo appare decisamente favorevole sia nel segmento cavi energia, trainato dal comparto utility grazie alla ripresa degli investimenti dei clienti e dalla crescente esigenza di domanda di interconnessioni per lo scambio di energia tra paesi, sia nel comparto telecom, supportato dagli investimenti di network dei carriers per effetto di una reale crescita degli utilizzatori Internet e dalla sempre maggiore richiesta di banda larga.

"I risultati trimestrali di gruppo particolarmente robusti ci hanno indotto a rivedere al rialzo rispettivamente del 10,1% e dell'1,7% le stime di Ebit e utile netto 2007 formulate in occasione dell'Ipo", dicono a Caboto. "Conseguentemente abbiamo effettuato un fine tuning al rialzo anche per il biennio 2008-2009". Quotato a 15 euro per azione, il titolo ha evidenziato ad oggi una performance particolarmente brillante(+20% in termini assoluti).

Ai prezzi attuali Prysmian tratta a un P/E 2008 di 15,8 volte, a premio del 9,8% rispetto alla media dei tre concorrenti di settore: Nexans, Draka, General Cable. "Le nostre valutazioni che tengono conto dell'attuale premio sull'Ev/Ebitda 2008 (7,1%) incorporato da Prysmian rispetto ai tre top players di settore in ragione della maggiore redditività del gruppo, unitamente al nostro DCF model, indicano mediamente per il titolo un target price di 18,35 euro", valutano alla banca d'affari. "Nonostante gli indubbi punti di forza di Prysmian, riteniamo che i prezzi attuali scontino già la superiorità dei fondamentali del gruppo. Iniziamo quindi la copertura sul titolo con un rating di hold (tenere in portafoglio, ndr)".

Francesca Gerosa
http://libero.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=200706081157098845&chkAgenzie=TMFI

Oggi sul nostro mercato si mette in evidenza sicuramente Prysmian che balza di quasi il 5% inseguito alla seguente notizia:

a coreana Taihan Electric Wire ha annunciato l’intenzione di acquistare il 9,9% a 22 euro per azione, contro una chiusura ieri sera del titolo a 19,47 euro. A cedere le azioni è Prysmian Lux, la società controllante (possiede il 54% del capitale) che fa capo ai fondi d’investimento di Goldman Sachs.

Ma Prysmian Lux venderà nel complesso una quota superiore al 9,9%: infatti, ha dato incarico a Jp Morgan di vendere un altro 12,3% del capitale di Prysmian attraverso un acceleratedbookbuilding. Lo scorso 3 novembre è scaduto il vincolo di lock up sul 54% del capitale, che obbligava i fondi Goldman Sachs e i manager a non cedere la propria quota. Alle fine delle due operazioni Prysmian Lux resterà con il 31,8% del capitale. (fonte www.websim.it)
 
ho trovato questo articolo che è interessante e fa riflettere



L’affluente di Goldman Sachs : Prsymian e il fiume rosso dei Lambs

Oggi visto che eravamo in ferie abbiamo pensato di preparare una minestrina per gli affezionati lettori……adatta in questi periodi di gran freddo a coloro che per l’età o per la spudoratezza si ritengono ancora dei giovincelli….cosi abbiamo pensato di raccontarvi questa storiella….
che finisce sempre con il lupo che divora i Lambs…..Che brutto direte …”ci dici già come finisce la storiella!!”…..ma che vi posso dire ……la musica è sempre la stessa ( e poi io riesco solo a raccontare queste fiabe di questo genere non ho molta fantasia come vedete, conosco solo la fiaba di cappuccetto rosso e così ogni volta cerco di raccontarla con un tema di verso)…..ed ora partiamo con il racconto……



Un bel giorno ( il primo giugno 2005) sulle news delle maggiori agenzia di stampa viene lanciata la seguente notizia “Pirelli & C. SpA e Goldman Sachs Capital Partners hanno raggiunto oggi un accordo che prevede l’acquisizione da parte di Goldman Sachs Capital Partners delle attività di Pirelli nei Cavi e Sistemi per l’Energia e le Telecomunicazioni “ e da questo giorno per i Lambs non c’è scampo.

Secondo l’intesa raggiunta Pirelli & C S.pa. cede a Goldman Sachs Capital Partners attività che nel 2004 hanno fatturato complessivamente 3.208 milioni di Euro, con un risultato operativo di oltre 110 milioni di euro , 52 stabilimenti e circa 12000 dipendenti .
L’enterprise value* complessivo di tali attività e di 1,3 Mld di euro, comprensivi di diritti di proprietà intellettuale e di una licenza sull’utilizzo del marchio Pirelli per due anni .

Perché solo due anni ? ( Un idea ce l’abbiamo più avanti ve lo diremo ).
* L’Enterprise Value è la somma della capitalizzazione della società + Debiti ( si intendono i debiti , sia a breve che a medio lungo termine al netto della liquidità .
Ma quanti di questi 1,3 MLd sono equity e quanti debiti ? C’e lo dice lo stesso comunicato. Pirelli comunica infatti che una volta perfezionata, l’operazione determinerà un miglioramento della posizione finanziaria netta per circa 1,2 Mld di euro, di cui 490 milioni di euro relativi all’equity value e circa 690 Mln di euro di indebitamento che sarà deconsolidato al closing .
Insomma sui multipli circa 4,5 volte l’ebitda : un ottimo affare per l’acquirente e una stupidata per il venditore.


In più 135 Mln di euro saranno rappresentati da un vendor loan( una Loan Note Instrument) con scadenza 2016. Il Lon Note Instrument prevede che al verificarsi di determinati eventi, ivi inclusa la quotazione, Prysmian Lux S.a.r.l. debba rimborsare anticipatamente l’obbligazione.
Perché ci chiediamo Noi? Ma che vantaggio può avere Pirelli da una tale operazione? In aggiunta, nel contesto dell’acquisizione e come ulteriore corrispettivo nella forma di partecipazione al potenziale incremento di valore della Società, è stato assegnato a Pirelli & C. Spa un warrant che darà la facoltà di ottenere i benefici economici equivalenti al 5% del capitale della società veicolo utilizzata da GS ( non i supermercati ma sta per Goldman Sachs ) per l’operazione. Nella fattispecie ( Prysman LUX II s.r.l ) con sede a ????? ma dove poteva avere sede se non in luxembourgggggss!!!!




Bene ora vediamo quali erano i ricavi nel 2004 delle due “divisioni”

Il settore Cavi ed energia aveva ricavi per 2888 mln di euro; un mol di 199 e un risultato operativo di 119 e una posizione finanziaria netta per 183 …..i debiti più o meno come il mol….e un risultato netto di 78 Mln di eurozzi.
46 stabilimenti e 10385 dipendenti .
Il settore cavi e telecomunicazioni aveva ricavi per 430 mln di euro , un Mol di 9 e una risultato operativo negativo di 15 ,…..e debiti per 301 Mln. di euro.

Il settore è influenzato dai prezzi delle materie prime commodities che hanno fatto registrare forti aumenti; dai prezzi delle materie prime specialties anche queste in forte aumento e dai prezzi dei metalli non ferrosi quotati al LME anche questi in forte crescita.
ANNI.....Y/Y2004...... Y/2005...........Y/Y2006......... ...Y/Y2007 (STIMA)
Ricavi...3.406.533.....3.742.321.... .5.007.099......... 5.025.000
Ebitda.. 207.867......... 219.188.......... 370.93 ............500.000
R.O. .....107.427......... 117.322 ..........257.946.......... 361.090
Utile....... 57.656............. 2.693........... 91.162........... 283.000 al 30/09/2007
Debiti ...484.979.......... 892.116.......... 879.100 ............899.000 al 30/09/2007


Da mettere in evidenza che il mercato del rame materia prima utilizzata dal gruppo nei propri processi produttivi che ha rappresentato il 73% circa dei costi per materie prime complessivamente sostenute dal gruppo nell’esercizio 2004 il 63% nell’esercizio 2005….e il 59% nel 2006.

Come si può notare nel periodo 2005-2006 i Ricavi della vendita e delle prestazioni sono passati da 3.742.231 Mln di euro a 5.007.009 Mln di euro . L’incremento signori e signore è però principalmente dovuto all’effetto derivati dalla crescita dei prezzi ( dei metalli strategici) e se guardate il grafico del rame…..non è detto che il vento soffi sempre dalla stessa parte….a volte si va di bolina altre volte no…..e se gira al contrario gli effetti sono gli stessi ma con effetti negativi.

Il 30 Marzo 2007 il Warrant e il Loan Note Instrument è stato ceduto da Pirelli e & C. S.p.a. a Goldman Sachs, per un corrispettivo di circa 246 Mln, gli strumenti finanziari derivanti dall’operazione di dismissione dell’ex settore cavi e Sistemi ( o qui Pirelli ha preso un abbaglio oppure qualcosa o qualcuno le ha fatto cambiare idea ). Gli strumenti oggetto di cessione, si legge in una nota , sono una “loan note” concessa all’acquirente GS Capital Partners e dei warrant legati ai benefici economici di Prysman ( Lux ) Sarl, società veicolo utilizzata dalla GS Capital Partners per l’operazione .

Il vendor loan valeva 155 milioni di euro ( 135 + 20 di interessi ) per differenza si ricava che il valore probabile di quel 5% del capitale di ( PR LUX srl GS) viene valorizzato 91 milioni di euro . Un mistero !!!! Ma perché cosi poco ? Perché forse le azioni sono illiquide ? Impossibile secondo la teoria economica!! ( visto che comunque un anno dopo la società controllata viene quotata .)

Ma andiamo avanti…..

L’esercizio 2006 si chiude con ricavi pari a 5.007 Mln di euro , un Mol di 370,9 Mln di euro , e un risultato operativo di 330 Mln di euro. Alla fine del 2006 l’Indebitamento finanziario netto è pari a 879,1 mln di euro. ( 892,1 Mln nel 2005)

Il Cfo nella presentazione del gruppo afferma misteriosamente di aver ridotto la leva finanziaria nel 2006 e continueremo a farlo sicuramente in futuro : ciò è coerente con la politica dei dividendi indicata e con il nostro livello di investimenti, compreso tra gli 85 e i 95 milioni di euro……
Attualmente il rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA è di 2 volte , ma “ scenderemo sicuramente”, ha aggiunto il manager…..e fin qui va dato adito dei buoni propositi del management,…….In effetti gli investimenti passano da un totale nel 2004 di 136.000 Mln di euro a circa 88.028 Mln di euro…..
Ma scusate vi quotate in borsa e per crescere che fate ? Riducete gli investimenti ? A me risulta che per crescere si devono fare gli investimenti…….a me sembra più una cura dimagrante tipo un bel lifting…per chi deve stare nella nave per poco tempo e evidenziare una bella facciata ….con dietro però tante rughe….



Ma adesso iniziamo con i trasformismi……..
La matricola Prysmian vorrebbe sbarcare in borsa con multipli simili a quelli della sua concorrente francese Nexans, cioè 9 volte l’EBITDA e quindi con una capitalizzazione intorno ai 3,3 MLD di euro.
Nel giro di un anno la società si trasforma e fa booommmmm……che generose le quotazioni……( ricordiamo che nel 2005 il prezzo pagato da Goldman Sachs fu di 1,3 Mld di euro il prezzo pagato )

Ci chiediamo noi pagò troppo poco il Dott. Tronchetti? oppure viene valutata troppo ora?

Mah…il mistero continua……Squillano le trombe ed è ora del matrimonio con il mercato…..

Il prezzo viene determinato in 15 euro per azione. le azioni sono 180.000.000 per un valore della società di 2,7 Mld di euro ( tuttavia, è necessario evidenziare che tale prezzo, come indicato nel range di quotazione 13,25-16,75 riflette il costo sostenuto dall’emittente ( Cioè Prysmian spa) per l’acquisizione e non è comparabile con il capitale economico dell’emittente come definito attraverso l’intervallo di valorizzazione indicato, pertanto le due grandezze non devono essere confrontate afferma la società nel prospetto informativo !!!)

Incredibile ma il capitale economico in un acquisizione come si determina ? Non c’è una dottrina da seguire?
Oppure il prezzo lo si tira a caso? Quando fa comodo si usa un metro quando non fa comodo se ne usa un altro!!) ….. inclusa la greenshoe, l’offerta globale ha riguardato 82.800.000 azioni il 46% quindi va a finire il mercato che deve però sborsari i denari…….

Così nelle casse di Prysmian Lux II S.a.r.l finisce un controvalore di 1.242 Mln di euro……e la stessa rimane con il 54% del capitale ancora in mano…..cedendo il 46% della società la GS ritorna al casa del suo investimento ……
sareste riusciti a fare di meglio voi ? Io dico di no…ma questa è la faccia del capitalismo e del liberismo più sfrenato……. ( IN FINANZA NULLA SI CREA NULLA SI DISTRUGGE SI TRASFERISCE SOLO)


Il 3 Maggio 2007 inizia la cavalcata del titolo…sul quale però grava un lock-up di 180gg da parte dell’azionista venditore che scade quindi il 3 novembre 2007 e il lock –up di alcuni manager co-investitori …il cui lock up scade con l’approvazione da parte del consiglio di Amministrazione della Società del progetto di bilancio che si chiuderà al 31 dicembre 2007 quindi se non erro al massimo entro 30 aprile 2008 …visto che il codice civile da un tempo massimo di 120 giorni dalla data di chiusura dello stesso. ( ma per questo basta consultare il sito io non ne avevo voglia perché non è importante per quello che sto scrivendo ).



Il titolo nel frattempo parte a razzo spinto anche dai report delle varie case d’affari….target sempre ultra benevoli….. e a volte anche buffi …..come quello di Euromobiliare i cui analisti affermano : “A spingere il titolo la notizia che il principale competitor nexans, ha acquistao il business cavi di madeco in sud America. L’Embedded Value dell’operazione è di 560 mln di euro pari, a circa 9,5 volte e 8,5 volte i multipli EV/EBITDA 2007-08 8 contro i 7,5 e i 7,3 di prsysmian ) e 10,5 il rapporto EV/Ebit 2008 ( 8,5 il valore dell azienda).Secondo gli analisti si tratta di una notizia positiva in quanto i multipli sono alti ( anche se c’è da considerare un premio di maggioranza ) . rating buy e target price a 21,7 “per azione e non se ne parla più .

Noi però a volte non capiamo certe affermazioni ….sapevamo dai banchi di scuola che l’Embedded Value ( o valore intrinseco) cerca di stimare il valore del portafoglio vita della compagnia, attualizzando il flusso di utili che verrà prodotto dalle polizze fino alla loro scadenza ….che c’entrino le polizze vita con i cavi bohhh non lo sappiamo…e non ne abbiamo idea….è come sommare pere e patate….comunque probabilmente siamo noi che sui banchi di scuola abbiamo forse capito male…..ma andiamo avanti….vi state annoiando?

Ditemelo però alla fine della fiaba….perché non vi voglio far annoiare…..A 21,7 siamo a una capitalizzazione di 3,9 Mld di euro …..niente male…..
E allora su su su….diceva una canzone di qualche anno fa…e poi giù giù giù aggiungiamo noi che come cantanti non siamo niente male …….

Il 18 Aprile 2007-….la società comunica che ha sottoscritto un contratto di finanzimento da 1,7 Mld di euro di cui 1 Mld di finanziamento a 0,7 Mld di linea di credito che permettono ampia flessibilità alla gestione finanziaria del Gruppo…..

E veniamo ai giorni nostri. ….vengono diffusi i dati del terzo trimestre 2007 che evidenziano
un utile netto di 238 Mln di euro….un Ebitda di 405 mln di euro…..ricavi per 3877 mln di euro….e debiti per 899 mln di euro …tutto questo al 30 settembre 2007 con una previsione di ebitda annuo di 500 mln di euro…..

Che fanno stavolta gli analisti di Goldman sachs che è sempre il 1° azionista?
Indovinate ……. Alzano le stime di EPS 2007 a 1,37 e del 2008 a 1,72 euro per azione…....rating buy e target a 22 euro.
Non c’è conflitto d’interessi ? Nooooooooooo ci sono le muraglie cinesi tra le varie divisioni…… insomma un azienda che a quanto pare va benissimo anzi che ha solo un futuro roseo davanti a se almeno dalle dichiarazioni degli analisti e del management ora però arriva il bello…..

Accidenti per i Lambs che già si gustavano lauti guadagni……e che non si ricordavano più del lock up e di che cosa in realtà sia….perché tanto loro i “dispetti informativi” non li leggono …troppo pagine….mejo Buscarla nel di dietro che mettersi a usare la propria testa..

In data 6 novembre 2007 ( fatalità subito dopo la scadenza del primo lock up aahahahah) Prysmian S.p.A riceve una lettera da Taihan Eletric Wire Co. Ltd nella quale Taihan rende noto di avere inviato a Prysmian (Lux) II S.ar.l , azionista di Prsymian con partecipazione pari al 54%, un offerta incondizionata e irrevocabile avente ad oggetto l’acquisto di 17.820.000, pari al 9,9% del capitale sociale di Prysmian.
Ora io vi chiedo ma se la società ha prospettive brillanti visto che l’avete quotata…ha un futuro davanti a se voi padroni della vostra società dopo sei mesi dalla quotazione che fate? La vendete a pezzi? E il futuro? e la creazione di valore per gli azionisti che hanno creduto nel vostro progetto?
Meglio che stendiamo un velo pietoso ogni commento è superfluo…..ci sentiamo presi in giro. La cosa buffa di questa operazione sapete qual è? Chi acquista il 9,9% del Capitale Sociale rinuncia a qualsiasi nomina per un candidato nel cda o per la carica di sindaco! io non ho parole ….ma voi acquistereste il 9,9% di una società e non mettete nessun cane da guarda che vi controlli il vostro investimento? No comment rispondeva qualcuno….

Quindi dal 54% Prysmian ( Lux) II S.ar.l passa al 44,1%.......
ma udite uditee……Prysmian Spa viene informata che la sua mamma sta programmando di cedere fino a 22.180.000 tramite una procedura accelerata di raccolta delle adesioni da iniziarsi immediatamente……si arriva cosi al 31.8% del capitale Sociale.


Bene ora carta e penna.
Vediamo quanto Guadagna GS da quest’operazione.
Ipotizzando un prezzo di cessione pari al valore della quotazione 15 euro x 17.820.000 azioni = 267.300.000 eurozzi. + 22.180.000 azioni x 15 eurozzi = 332.700.000
Totale alla cassa sono 600.000.000 …… + un altro 31.8% di capitale sociale……il tutto nel giro di pochissimo tempo….è la potenza della creazione di valore …..facile quando ci sono i creduloni come voi Lambs che credono alle favole.
E voi Lambs quanto avete da guadagnarci ?

Uno sguardo al futuro
Anno / Dati 2008 extimate 2009 extimate
Sales.... 5.255.000............. 5.441.000
Ebit ......... 415.000............... 468.000
Eps............. 1,45 ..................1,65



Dopo QUESTE premesse riteniamo non credibile questa società nella creazione di valore per gli azionisti nel lungo periodo….visto la miope visibilità futura della stessa e l’elevato riskio di downside a seguito della variabilità dei prezzi del rame …..
riteniamo anche la vendita a terzi di parte del capitale sociale una cosa non positiva per gli azionisti .
Non ci stupiremo di vedere la società nel medio lungo periodo……in affanno…..
rating?non lo diamo ….diciamo solo che i lock up per il top management ha strike price a 4,65 con strike medium a 5.80 euro circa……
lo strike price è stata determinato sulla base del valore di mercato del capitale dell’emittente alla data di approvazione del piano di stock option da parte del cda medesimo, a sua volta determinato sulla scorta dei risultati dell’emittente al 30 settembre 2006 tenendo conto dell’illiquidità del presente valore di mercato del capitale dell’emittente a tale data.

A buon intenditore poche parole…….strano che il valore della liquidità del titolo amplifichi la valutazione a 15 eurozzi eheheh…..ampio spazio di downside all’orizzonte ? Sembrerebbe proprio di si…… per i Lambs ...
 

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