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Forumer storico
Prysmian debole, per JP Morgan e Caboto sconta già superiorità fondamentali
08/06/2007
Prysmian è debole a Piazza Affari nel giorno in cui JP Morgan ha iniziato la copertura dell'azione con un rating di neutral e un target price a 19 euro. Il titolo arretra del 2,98% attestandosi a quota 17,50 euro. Gli analisti della banca d'affari, che avevano collocato in Borsa le azioni insieme a Goldman Sachs e Mediobanca, sottolineano che Prysmian è salita del 19,5% dalla quotazione, sovraperformando il settore del 16%.
Il target price a 19 euro riflette un multiplo di 10,5 volte l'EV/Ebita stimato per il 2008, in linea con la media del settore (10,6). "L'operatore nell'industria dei cavi energia e telecomunicazione è stato capace di mantenere stabili i costi fissi tra il 2004 e il 2006, nonostante il forte aumento dei ricavi", si legge nella nota di JP Morgan che stima per il periodo 2007-2011 un tasso medio annuo di crescita organica del 5,6%.
Inoltre il controllo dei costi fissi garantisce a Prysmian una forte leva operativa. Tanto che la società potrebbe registrare una crescita dell'Ebit rettificato dell'11,5% per il 2007 e del 10,5% per il 2008. Inoltre, a detta di Caboto (inizio di copertura con hold e target a 18,35 euro), la società vanta indubbi punti di forza quali una leadership mondiale accanto a Nexans nel mercato dei cavi energia, che di fatto, rappresenta il core business del gruppo.
Un robusto posizionamento, quale secondo produttore mondiale, nel mercato dei cavi ottici dove il gruppo risulta anche tra i primi produttori mondiali di fibra ottica; un'elevata focalizzazione su prodotti ad alto contenuto tecnologico e dunque ad elevato valore aggiunto sia in ambito cavi energia (per quel che attiene ai cavi High Voltage Extra High Voltage e sottomarini), sia in ambito tlc per quel che attiene i cavi ottici.
Le caratteristiche dei prodotti del gruppo, in entrambe i business di riferimento, garantiscono a Prysmian elevate barriere all'entrata; un ottimo bilanciamento geografico e una elevata diversificazione del portafoglio clienti sul fronte dei ricavi, con conseguente protezione del gruppo da eventuali cali di domanda di singoli paesi o di specifici clienti; una forte leva operativa e un elevato track record dei risultati di gruppo in termini di redditività e controllo del capitale circolante; infine una chiara segmentazione delle strategie di crescita per area di business.
A fronte dell'ottimo posizionamento competitivo, dopo la forte flessione del 2000-2002, lo scenario di mercato per il gruppo appare decisamente favorevole sia nel segmento cavi energia, trainato dal comparto utility grazie alla ripresa degli investimenti dei clienti e dalla crescente esigenza di domanda di interconnessioni per lo scambio di energia tra paesi, sia nel comparto telecom, supportato dagli investimenti di network dei carriers per effetto di una reale crescita degli utilizzatori Internet e dalla sempre maggiore richiesta di banda larga.
"I risultati trimestrali di gruppo particolarmente robusti ci hanno indotto a rivedere al rialzo rispettivamente del 10,1% e dell'1,7% le stime di Ebit e utile netto 2007 formulate in occasione dell'Ipo", dicono a Caboto. "Conseguentemente abbiamo effettuato un fine tuning al rialzo anche per il biennio 2008-2009". Quotato a 15 euro per azione, il titolo ha evidenziato ad oggi una performance particolarmente brillante(+20% in termini assoluti).
Ai prezzi attuali Prysmian tratta a un P/E 2008 di 15,8 volte, a premio del 9,8% rispetto alla media dei tre concorrenti di settore: Nexans, Draka, General Cable. "Le nostre valutazioni che tengono conto dell'attuale premio sull'Ev/Ebitda 2008 (7,1%) incorporato da Prysmian rispetto ai tre top players di settore in ragione della maggiore redditività del gruppo, unitamente al nostro DCF model, indicano mediamente per il titolo un target price di 18,35 euro", valutano alla banca d'affari. "Nonostante gli indubbi punti di forza di Prysmian, riteniamo che i prezzi attuali scontino già la superiorità dei fondamentali del gruppo. Iniziamo quindi la copertura sul titolo con un rating di hold (tenere in portafoglio, ndr)".
Francesca Gerosa
http://libero.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=200706081157098845&chkAgenzie=TMFI
08/06/2007
Prysmian è debole a Piazza Affari nel giorno in cui JP Morgan ha iniziato la copertura dell'azione con un rating di neutral e un target price a 19 euro. Il titolo arretra del 2,98% attestandosi a quota 17,50 euro. Gli analisti della banca d'affari, che avevano collocato in Borsa le azioni insieme a Goldman Sachs e Mediobanca, sottolineano che Prysmian è salita del 19,5% dalla quotazione, sovraperformando il settore del 16%.
Il target price a 19 euro riflette un multiplo di 10,5 volte l'EV/Ebita stimato per il 2008, in linea con la media del settore (10,6). "L'operatore nell'industria dei cavi energia e telecomunicazione è stato capace di mantenere stabili i costi fissi tra il 2004 e il 2006, nonostante il forte aumento dei ricavi", si legge nella nota di JP Morgan che stima per il periodo 2007-2011 un tasso medio annuo di crescita organica del 5,6%.
Inoltre il controllo dei costi fissi garantisce a Prysmian una forte leva operativa. Tanto che la società potrebbe registrare una crescita dell'Ebit rettificato dell'11,5% per il 2007 e del 10,5% per il 2008. Inoltre, a detta di Caboto (inizio di copertura con hold e target a 18,35 euro), la società vanta indubbi punti di forza quali una leadership mondiale accanto a Nexans nel mercato dei cavi energia, che di fatto, rappresenta il core business del gruppo.
Un robusto posizionamento, quale secondo produttore mondiale, nel mercato dei cavi ottici dove il gruppo risulta anche tra i primi produttori mondiali di fibra ottica; un'elevata focalizzazione su prodotti ad alto contenuto tecnologico e dunque ad elevato valore aggiunto sia in ambito cavi energia (per quel che attiene ai cavi High Voltage Extra High Voltage e sottomarini), sia in ambito tlc per quel che attiene i cavi ottici.
Le caratteristiche dei prodotti del gruppo, in entrambe i business di riferimento, garantiscono a Prysmian elevate barriere all'entrata; un ottimo bilanciamento geografico e una elevata diversificazione del portafoglio clienti sul fronte dei ricavi, con conseguente protezione del gruppo da eventuali cali di domanda di singoli paesi o di specifici clienti; una forte leva operativa e un elevato track record dei risultati di gruppo in termini di redditività e controllo del capitale circolante; infine una chiara segmentazione delle strategie di crescita per area di business.
A fronte dell'ottimo posizionamento competitivo, dopo la forte flessione del 2000-2002, lo scenario di mercato per il gruppo appare decisamente favorevole sia nel segmento cavi energia, trainato dal comparto utility grazie alla ripresa degli investimenti dei clienti e dalla crescente esigenza di domanda di interconnessioni per lo scambio di energia tra paesi, sia nel comparto telecom, supportato dagli investimenti di network dei carriers per effetto di una reale crescita degli utilizzatori Internet e dalla sempre maggiore richiesta di banda larga.
"I risultati trimestrali di gruppo particolarmente robusti ci hanno indotto a rivedere al rialzo rispettivamente del 10,1% e dell'1,7% le stime di Ebit e utile netto 2007 formulate in occasione dell'Ipo", dicono a Caboto. "Conseguentemente abbiamo effettuato un fine tuning al rialzo anche per il biennio 2008-2009". Quotato a 15 euro per azione, il titolo ha evidenziato ad oggi una performance particolarmente brillante(+20% in termini assoluti).
Ai prezzi attuali Prysmian tratta a un P/E 2008 di 15,8 volte, a premio del 9,8% rispetto alla media dei tre concorrenti di settore: Nexans, Draka, General Cable. "Le nostre valutazioni che tengono conto dell'attuale premio sull'Ev/Ebitda 2008 (7,1%) incorporato da Prysmian rispetto ai tre top players di settore in ragione della maggiore redditività del gruppo, unitamente al nostro DCF model, indicano mediamente per il titolo un target price di 18,35 euro", valutano alla banca d'affari. "Nonostante gli indubbi punti di forza di Prysmian, riteniamo che i prezzi attuali scontino già la superiorità dei fondamentali del gruppo. Iniziamo quindi la copertura sul titolo con un rating di hold (tenere in portafoglio, ndr)".
Francesca Gerosa
http://libero.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=200706081157098845&chkAgenzie=TMFI