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ENI, i conti del 1° trimestre 2025 e il confronto con il consensus
Il management ha fornito le indicazioni finanziarie e operative per l’intero 2025 e ha anticipato l’ammontare del dividendo 2026 (relativo all’esercizio 2025).
di Redazione Soldionline24 apr 2025 ore 07:48
ENI ha comunicato i risultati finanziari del 1° trimestre 2025, periodo in cui il colosso petrolifero ha risentito dell’incerto contesto macroeconomico. Il management ha fornito le indicazioni finanziarie e operative per l’intero 2025 e ha anticipato l’ammontare del dividendo 2026 (relativo all’esercizio 2025).
ENI, ricavi e redditività del 1° trimestre 2025
Il colosso petrolifero ha terminato i primi tre mesi dell’esercizio con ricavi della gestione caratteristica pari a 22,57 miliardi di euro, in calo del 2% rispetto ai 22,94 miliardi ottenuti nel 1° trimestre dell’anno precedente. Nel periodo in esame la produzione di idrocarburi è scesa a 1,65 milioni di boe/giorno, dagli 1,74 milioni dei primi tre mesi del 2024 (-5%).
ENI ha chiuso lo scorso trimestre con un utile operativo proforma adjusted di 3,68 miliari di euro, in calo dell’11% rispetto ai 4,12miliardi ottenuti nei primi tre mesi dell’esercizio precedente. ENI ha precisato che la flessione è dovuta alla continua flessione del contributo dei business downstream. L’utile operativo adjusted è sceso a 2,6 miliardi di euro.
Il risultato netto adjusted è stato positivo per 1,41 miliardi di euro, risultato che si confronta gli 1,58 miliardi contabilizzati nel 1° trimestre del 2024. Il risultato netto è stato positivo per 1,17 miliardi di euro.
La produzione era indicata a 1,66 milioni di barili equivalenti al giorno.
Nell’intero trimestre ENI ha registrato una generazione di cassa operativa pari a 2,39 miliardi di euro, mentre gli investimenti organici sono stati pari a 1,89 miliardi; di conseguenza, gli investimenti sono stati coperti interamente dal flusso di cassa adjusted.
ENI, le stime per il 2025
I vertici di ENI hanno rivisto le stime finanziarie per il 2025.
In particolare, in risposta ai rischi macroeconomici e alle incertezze sui dazi commerciali, la società ottimizzerà i piani di spesa per il 2025 e farà ricorso alle leve di portafoglio. Secondo il management, le azioni di mitigazione relative agli investimenti, portafoglio, costi e altre iniziative di cassa sono previste compensare oltre 2 miliardi di euro di effetti negativi dello scenario. Il management ha segnalato che allo scenario aggiornato, il CFFO adjusted è atteso a 11 miliardi euro, un risultato migliore di quanto implicherebbe la variazione dei parametri di scenario.
La produzione di idrocarburi nel 2025 è attesa a 1,7 milioni di boe/giorno, allo scenario di 65 dollari/barile nell’intero esercizio.
Gli investimenti organici sono attesi al di sotto di 8,5 miliardi di euro rispetto a una previsione iniziale di 9 miliardi. Gli investimenti al netto delle dismissioni sono attesi inferiori a 6 iliardi rispetto a una stima iniziale compresa tra 6,5 e 7 miliardi.
Il dividendo sarà sempre distribuito in quattro tranche.
Il management ha fornito le indicazioni finanziarie e operative per l’intero 2025 e ha anticipato l’ammontare del dividendo 2026 (relativo all’esercizio 2025).
di Redazione Soldionline24 apr 2025 ore 07:48

ENI, ricavi e redditività del 1° trimestre 2025
Il colosso petrolifero ha terminato i primi tre mesi dell’esercizio con ricavi della gestione caratteristica pari a 22,57 miliardi di euro, in calo del 2% rispetto ai 22,94 miliardi ottenuti nel 1° trimestre dell’anno precedente. Nel periodo in esame la produzione di idrocarburi è scesa a 1,65 milioni di boe/giorno, dagli 1,74 milioni dei primi tre mesi del 2024 (-5%).
ENI ha chiuso lo scorso trimestre con un utile operativo proforma adjusted di 3,68 miliari di euro, in calo dell’11% rispetto ai 4,12miliardi ottenuti nei primi tre mesi dell’esercizio precedente. ENI ha precisato che la flessione è dovuta alla continua flessione del contributo dei business downstream. L’utile operativo adjusted è sceso a 2,6 miliardi di euro.
Il risultato netto adjusted è stato positivo per 1,41 miliardi di euro, risultato che si confronta gli 1,58 miliardi contabilizzati nel 1° trimestre del 2024. Il risultato netto è stato positivo per 1,17 miliardi di euro.
ENI, il consensus degli analisti sul 1° trimestre 2025
Il consensus degli analisti - pubblicato sul sito Internet della società - indicava un utile operativo proforma adjusted pari a circa 3,26 miliardi di euro (2,23 miliardi l’utile operativo proforma) e un utile netto adjusted per circa 1,15 miliardi di euro.La produzione era indicata a 1,66 milioni di barili equivalenti al giorno.
ENI, indebitamento, flussi di cassa e investimenti
A fine marzo 2025 l’indebitamento netto di ENI era sceso a 16,54 miliardi di euro, rispetto ai 18,63 miliardi di inizio anno. Alla stessa data il leverage era pari a 0,29.Nell’intero trimestre ENI ha registrato una generazione di cassa operativa pari a 2,39 miliardi di euro, mentre gli investimenti organici sono stati pari a 1,89 miliardi; di conseguenza, gli investimenti sono stati coperti interamente dal flusso di cassa adjusted.
ENI, le stime per il 2025
I vertici di ENI hanno rivisto le stime finanziarie per il 2025.
In particolare, in risposta ai rischi macroeconomici e alle incertezze sui dazi commerciali, la società ottimizzerà i piani di spesa per il 2025 e farà ricorso alle leve di portafoglio. Secondo il management, le azioni di mitigazione relative agli investimenti, portafoglio, costi e altre iniziative di cassa sono previste compensare oltre 2 miliardi di euro di effetti negativi dello scenario. Il management ha segnalato che allo scenario aggiornato, il CFFO adjusted è atteso a 11 miliardi euro, un risultato migliore di quanto implicherebbe la variazione dei parametri di scenario.
La produzione di idrocarburi nel 2025 è attesa a 1,7 milioni di boe/giorno, allo scenario di 65 dollari/barile nell’intero esercizio.
Gli investimenti organici sono attesi al di sotto di 8,5 miliardi di euro rispetto a una previsione iniziale di 9 miliardi. Gli investimenti al netto delle dismissioni sono attesi inferiori a 6 iliardi rispetto a una stima iniziale compresa tra 6,5 e 7 miliardi.
ENI, la politica dei dividendi
Con riferimento alla remunerazione degli azionisti, il management di ENI ha confermato l’incremento del 5% del dividendo di competenza dell’esercizio 2025 a 1,05 euro per azione e l’avvio del programma di riacquisto di azioni da 1,5 miliardi di euro.Il dividendo sarà sempre distribuito in quattro tranche.
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