Ignatius
sfumature di grigio
Se - per ipotesi - un lavoratore 30-50enne la vedesse così:
E potrebbe - incidentalmente - stupirsi del fatto che i sindacati si mobilitino per proteggere chi è già pesantemente favorito dalla normativa, anziché chi è penalizzato.
Tutto ciò premesso, sarebbe grave se un lavoratore attivo non si sentisse in dovere di pagare altre tasse e altri contributi per sovvenzionare ulteriormente di chi è già stato favorito con lustri di anticipo nel pensionamento e con centinaia di euro in più in busta-pensione?
Sarebbe grave se - per parlare semplice - al lavoratore attivo uscisse un "Ma che s'arràngino 'sti esodati, visto che a me toccherà molto di peggio!"?
1) a me toccherebbe andare in pensione a 67 anni, ma so già che l'età del ritiro è un numero che segue l'incremento della speranza di vita e pertanto, se va bene, ci arriverò a 70-72 anni.
2) quando andrò in pensione, mi daranno all'incirca il 50% dello stipendio
3) di riforma in riforma, di liberalizzazione in liberalizzazione (giuste o sbagliate che siano), potrà capitare che io rischi di perdere il posto in qualunque momento, anche sei mesi prima del pensionamento [sempre che il nostro lavoratore 30-50enne] non sia già in qualche modo precario.
Tale lavoratore potrebbe vedere l'esodato come un essere umano uguale a lui, ma un po' più uguale, che ha diritto ad una pensione più alta (magari il 70% anziché il 50%), ha diritto ad averla prima (magari prima dei 60 anni anziché dopo i 70), e in non pochi casi ha anche percepito una buonuscita per smettere di lavorare prima del dovuto.2) quando andrò in pensione, mi daranno all'incirca il 50% dello stipendio
3) di riforma in riforma, di liberalizzazione in liberalizzazione (giuste o sbagliate che siano), potrà capitare che io rischi di perdere il posto in qualunque momento, anche sei mesi prima del pensionamento [sempre che il nostro lavoratore 30-50enne] non sia già in qualche modo precario.
E potrebbe - incidentalmente - stupirsi del fatto che i sindacati si mobilitino per proteggere chi è già pesantemente favorito dalla normativa, anziché chi è penalizzato.
Tutto ciò premesso, sarebbe grave se un lavoratore attivo non si sentisse in dovere di pagare altre tasse e altri contributi per sovvenzionare ulteriormente di chi è già stato favorito con lustri di anticipo nel pensionamento e con centinaia di euro in più in busta-pensione?
Sarebbe grave se - per parlare semplice - al lavoratore attivo uscisse un "Ma che s'arràngino 'sti esodati, visto che a me toccherà molto di peggio!"?