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LaRouche: no al salvataggio di un cadavere
22 settembre 2008 – La decisione del segretario al Tesoro Paulson & Co. di creare un ente che riacquisti i titoli tossici dal sistema finanziario, che dispone di 700 miliardi di dollari, mette in moto una spirale inflazionistica criminale. Secondo l'economista americano Lyndon LaRouche si tratta di puro ladrocinio, truffa e corruzione oltre ogni immaginazione. "Allestiscono il salvataggio di un cadavere già irrigiditosi nel rigor mortis", ha spiegato LaRouche. "Occorre il congelamento di tutti i titoli speculativi per poterli sottoporre a revisione. Se si procede con il salvataggio incondizionato la situazione sfuggirà ad ogni controllo". "Il Congresso dev'essere spietato con i truffatori" ha continuato lo statista americano, che teme però che i parlamentari non dimostreranno il coraggio necessario per difendere la popolazione a motivo dell'influenza esercitata su di loro da elementi come George Soros e Felix Rohatyn.
Secondo LaRouche il Congresso dovrebbe "far drizzare i capelli a quella gente. Saccheggiano la popolazione a man bassa da oltre trent'anni. Hanno sbattuto in galera chi si è opposto a tali furti. Adesso è ora di fare i conti, e senza inciuci. Non è tempo di compromessi, per quanto possano apparire ragionevoli. ... E' venuto il momento di sbattere la gente in galera".
Il 17 settembre LaRouche ha diffuso una dichiarazione sul salvataggio di Fannie Mae, Freddie Mac, AIG ecc. in cui afferma tra l'altro: "Il disastro è stato aggravato dalla recente serie di salvataggi che non dovevano essere fatti perché quegli enti debbono essere sottoposti ad una regolare riorganizzazione fallimentare. Molti degli assets che figurano in mano a questi enti in realtà sono di origine dubbia e alcuni anche di origine criminosa, per cui bisogna esaminare il comportamento dei responsabili per decidere se intentare azioni penali a loro carico. Nelle recenti ondate speculative ci sono tanti fallimenti che lasciano sospettare un'origine criminosa.
"Ma la cosa essenziale è salvare gli Stati Uniti. Come ho detto l'anno scorso, questo implica in primo luogo la proposta di legge Homeowners and Bank Protection Act. Non occorre chiudere nessuna banca che ha una necessaria funzione di erogazione del credito secondo le regole costituzionali. Anche se sono in pratica fallite, i loro sportelli debbono restare aperti e continuare a funzionare, tirando dentro sia i loro assets che le comunità locali".
"Ho anche proposto di portare i tassi d'interessi ad un minimo del 4%, ma non è stato fatto. Stiamo funzionando al 2% e qualche imbecille vorrebbe ridurli all'1,5%, alimentando così ulteriormente l'iperinflazione.
"Ho proposto di invitare la Russia, la Cina e l'India a diventare partner degli Stati Uniti nella creazione di un nuovo sistema internazionale di credito, basato sul precedente del sistema di Bretton Woods voluto da Franklin D. Roosevelt. Invece di fare affidamento su questo sistema finanziario, irrimediabilmente in bancarotta, dovremo creare nuovamente un sistema di credito com'è possibile fare soltanto in virtù della Costituzione degli Stati Uniti d'America, poiché noi [gli Stati Uniti] non siamo un'economia monetaria, ma un sistema di credito. Questa nazione, infatti, non può stampare moneta, se non con l'avvallo del Congresso, o dell'Esecutivo con l'approvazione del Congresso; siamo un sistema di credito, non un sistema monetario. Il sistema delle Riserva Federale è solo un'approssimazione di quel che siamo [in verità]. Essenzialmente l'autorità della Costituzione è quella di un sistema di credito.
"Nessun'altra nazione del mondo ha questo genere di sistema, alla sua base; noi l'abbiamo per Costituzione. Siamo dunque completamente differenti dall'Europa, dai sistemi parlamentari e cose simili. Noi, quindi, rappresentiamo per la Russia, per la Cina e per l'India - che sono più o meno direttamente dei grandi partner commerciali degli Stati Uniti - qualcosa di unico, nei confronti del mondo, nella riorganizzazione dell'architettura monetaria e finanziaria globale. Se queste quattro potenze si saranno accordate, e altre nazioni si saranno associate, avremo d'un sol colpo un nuovo sistema di credito mondiale, e potremo cominciare a ricostruire un mondo altrimenti sconvolto".
USA: Lo scontro è iniziato
La palese incompetenza delle proposte di Bernanke e Paulson, spalleggiati da Nancy Pelosi e Felix Rohatyn, che intendono mettere a disposizione fondi illimitati per il sistema bancario, ha provocato battaglia intensa al Congresso USA, dove qualche democratico prospetta una soluzione rooseveltiana. Al Senato, ad esempio, il 18 ottobre sia Charles Schumer che Hillary Clinton hanno presentato delle proposte concrete per rimediare al tracollo finanziario in corso.
Il senatore Schumer ha proposto una nuova Reconstruction Finance Corporation (RFC) sul modello di quella del presidente Franklin D. Roosevelt, da contrapporre alla proposta di una Resolution Trust Corporation (RTC) lanciata da Henry Paulson, tra gli altri.
Hillary Clinton ha fatto una serie di proposte miranti ad arginare la speculazione, sostenere i mutuatari che rischiano il pignoramento e ripristinare un controllo del governo centrale. Hillary ha anche proposto di rifondare un'altra istituzione di Roosevelt, la Home Owner's Loan Corporation (HOLC). A proposito di tale istituzione, in una intervista alla CNBC, l'ex presidente Bill Clinton ha detto: "in effetti ha giovato alla popolazione americana stabilizzando una situazione in cui il mercato per il finanziamento delle case era in caduta libera".
Una commissione di studio repubblicana composta da un centinaio di parlamentari ha pubblicato una lettera in cui si chiede a Bernanke e a Paulson di "trattenersi da nuovi salvataggi finanziati dallo stato per le grandi imprese finanziarie. Questi enormi salvataggi governativi espongono i contribuenti ad un nuovo rischio, letteralmente nell'ordine delle decine di miliardi di dollari", e creano "un azzardo morale, in cui le imprese sono assolte invece di essere punite per i rischi eccessivi che si assumono".
Vista questa opposizione, il governo di Bush ha addirittura rifiutato di mandare qualcuno a Capitol Hill ad incontrare il gruppo di studio del proprio partito! Il capogruppo alla Camera John Boehner ha affermato "tutti i miei colleghi qui sono preoccupati del fatto che manca informazione, mancano le consultazioni su quanto avviene. Noi siamo una branca distinta del governo e i suoi membri hanno diritto ad essere informati".
Roma-Parigi-Mosca: iniziative per una nuova Bretton Woods
22 settembre 2008 – Alcuni economisti di spicco in Europa sono venuti allo scoperto per dire ciò che è ovvio: occorre creare immediatamente un nuovo sistema monetario perché quello vigente è completamente finito.
Intervistato alla radio Ekho Moskvy il 16 settembre, l'economista russo Sergei Glazyev ha spiegato che la situazione di oggi è molto peggiore di quella della Grande Depressione degli anni Trenta a motivo delle piramidi finanziarie "create stampando dollari senza limiti di sorta". La proliferazione incontrollata di derivati di ogni tipo "ha conferito a queste piramidi dimensioni gigantesche".
Secondo Glaziev "Questa crisi si aggraverà conducendo inevitabilmente alla disintegrazione del sistema finanziario vigente". Egli prevede inoltre una frantumazione caotica a meno che "la comunità finanziaria mondiale, nella persona del G-8, non proponga immediatamente una nuova architettura finanziaria per il mondo, da basare non sulla stampa delle banconote americane, ma su una politica monetaria equilibrata da parte delle principali nazioni del mondo". Il dollaro avrebbe un ruolo, secondo Glazyev, come dovrebbe averlo lo yuan cinese e — "se non dormiamo per tutto il tempo" — anche il rublo russo.
La proposta di varare una nuova architettura finanziaria in seno al G-8 era stata lanciata lo scorso agosto dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti che, in occasione della presidenza del G-8 che l'Italia ricoprirà nel 2009, si ripromette di proporre una conferenza per la Nuova Bretton Woods per risolvere i problemi monetari, finanziari, degli investimenti e del commercio. Questa intenzione è stata confermata da Tremonti in una intervista al Corriere della Sera del 18 settembre in cui ha proposto grandi progetti pubblici (che erroneamente definisce "keynesiani") ed ha duramente criticato come irresponsabile la politica seguita dall'ex presidente della Federal Reserve: "Greenspan era considerato un maestro. Ora c'è da chiedersi se dopo Bin Laden non sia l'uomo che abbia fatto più male all'America".
"È evidente che quello che si sta manifestando è un 'male'. Non è il fallimento di una banca, ma il fallimento di un sistema. Fino a pochi giorni fa, davvero in pochi erano disposti a prendere atto dell'intensità e della drammaticità della crisi. Se neghi l'esistenza del male, non trovi la cura. Alle radici del male c'è la dissociazione tra finanza e regole: la globalizzazione ha internazionalizzato la finanza, la finanza ha finanziato la globalizzazione. La finanza si è progressivamente staccata dalla giurisdizione nazionale d'origine. Le regole restavano locali mentre la finanza diventava internazionale, trasferendosi in un suo proprio regno fatto di anarchia e anomia".
I regolatori sono stati "complici" degli speculatori. Il crollo del sistema è insito nel sistema stesso.
"È sufficiente il default dentro una piramide, anche su di un'operazione piccola per un piccolo importo, per scatenare via computer la meccanica esponenziale dei default. Come la nuova ricchezza finanziaria è stata 'prodotta' con i computer, così si manifesta via computer la sua distruzione".
"Se il male è stato l'assenza di regole, la cura può essere solo nella costruzione di regole. La sostanza del male è stata nei tempi e nel metodo della globalizzazione, fatta troppo di colpo e tutta a debito. Abbiamo le regole che non ci servono, ad esempio le regole suicide che costringono a scrivere i bilanci in modo che la crisi si moltiplica con la crisi stessa. Non abbiamo le regole che ci servono. Regole che vietino i contratti speculativi, i paradisi legali, gli strumenti atipici, i bilanci opachi. La crisi si supera ristabilendo la fiducia, e la fiducia può essere ristabilita solo su nuove regole".
"Da che mondo è mondo, dal Monte Sinai in poi, le regole non salgono dal basso verso l'alto, ma scendono dall'alto verso il basso. Le regole non le fanno i regolatori; le fanno i governi. Ai regolatori puoi fare un'audizione; non puoi dare una delega. Alla base di una regola non basta un dispositivo; serve una sanzione. E la sanzione la può applicare solo la mano pubblica. Quando nel gennaio dell'anno prossimo inizierà il G-8 italiano, la nostra proposta non sarà solo quella di una nuova Bretton Woods, l'accordo del 1944 dei governi del mondo libero, ma anche la specifica elencazione di un catalogo di regole mirate a costruire un nuovo e più rigoroso e morale ambiente giuridico".
In Francia, a seguito del dibattito sulla Nuova Bretton Woods rilanciato dal leader socialista Francois Hollande, il PSF ha incluso tale proposta nel proprio programma. In un breve volantino che illustra le proprie proposte, intitolato "Stato d'emergenza", il PSF presenta un riquadro intitolato "Contro i disordini del capitalismo finanziario" in cui auspica, come prima proposta, "l'organizzazione di una conferenza delle finanze: una nuova Bretton Woods mirante a garantire la stabilità della parità euro/dollaro, coordinazione delle politiche monetarie e regolamenti del sistema finanziario". Purtroppo il PSF crede che questo si possa fare mantenendo i presupposti di Maastricht e della BCE.
Medvedev richiede agli USA di parlare con la Russia
22 settembre 2008 – "Invece di fare i furbi" gli Stati Uniti dovrebbero avviare discussioni con la Russia su come affrontare le conseguenze della crisi del mercato azionario USA, ha affermato il presidente russo Dmitri Medvedev in un incontro del 19 settembre, secondo quanto ha riferito la radio Mayak. Egli ha sottolineato che i problemi provocati dalla "reale depressione degli USA" hanno contagiato tutte le economie di mercato, e che la crisi non avrebbe avuto ripercussioni tanto gravi se fosse stato raggiunto un accordo nel corso dell'incontro del G-8 in Giappone.
A proposito delle diatribe anti-russe di Condoleezza Rice, Medvedev ha notato che gli USA sembrano preoccuparsi eccessivamente di come aiutare lo sviluppo sociale in Russia, ma se questa tendenza nei rapporti bilaterali dovesse continuare "gli USA finiranno presto per scegliere i presidenti per la Russia".
Nel ricevimento in onore dei nuovi ambasciatori in Russia, il 18 settembre, Medvedev ha detto che Russia e USA possono dialogare in maniera costruttiva nonostante le differenze riguardanti diverse questioni internazionali: "Nonostante alcuni disaccordi significativi su certe questioni internazionali, siamo convinti di disporre di ciò che occorre per definire un dialogo costruttivo a lungo termine".
"La storia dei rapporti tra Russia e USA ha visto molti imbrogli, ma invariabilmente sono prevalsi il buon senso ed il pragmatismo", ha aggiunto Medvedev, notando che i due paesi dispongono di solide basi per costruire e migliorare il dialogo politico, i rapporti economici e commerciali e gli investimenti. "Sarebbe politicamente miope sperperare queste conquiste per fare ritorno ai vecchi stereotipi".
LaRouche a tutte le istituzioni del governo USA:
Bush deve telefonare a Medvedev
A seguito dei commenti rilasciati da Medvedev il 19 settembre Lyndon LaRouche ha dichiarato:
"Il presidente russo Medvedev ha proposto delle immediate consultazioni d'emergenza tra Stati Uniti, Russia ed altri per un incontro internazionale in cui prendere misure di emergenza nella crisi monetaria e finanziaria che sta esplodendo. Giacché le proposte fin ora formulate dall'esecutivo o dalla presidente della Camera dei Rappresentanti non dimostra un minimo di competenza per affrontare tale crisi, è della massima urgenza avviare iniziative congiunte, sponsorizzate insieme dalla Russia, come esponente della parte eurasiatica, [in particolare dell'asse] Russia, Cina, India, e dagli USA in qualità di rappresentante del sistema internazionale del dollaro da cui attualmente dipende il sistema mondiale.
"Parlo con l'autorità di un economista che ha avuto sistematicamente ragione su questo problema, mentre il mio governo, la maggior parte degli economisti e altre istituzioni hanno avuto torto, come si vede chiaramente adesso. Adesso la prova c'è ed è ora di rinfacciare a tanti personaggi, esperti e influenti, le sciocchezze che hanno prodotto.
"Mentre i rimedi proposti del segretario al Tesoro Paulson e i suoi co-pensatori sono peggio del male, la forza delle grandi potenze internazionali, come USA, Russia, Cina e India deve entrare immediatamente in gioco, immediatamente, per congelare politicamente e diplomaticamente l'attuale spinta iperinflativa.
"Non solo il sistema finanziario e monetario degli USA, ma l'intero sistema mondiale è già entrato nella fasi iniziali di una crisi da sfascio completo. Trastullarsi con le proposte riconducibili a personaggi come Felix Rohatyn e George Soros non è ammissibile. I pazzi che hanno illecitamente fatto profitti con le forme di speculazione ereditate dall'epoca di Alan Greenspan alla Federal Reserve, debbono farsi carico delle perdite che essi e le loro istituzioni vogliono scaricare sull'economia USA. L'unica concessione che si può fare a tali istituzioni è il funerale.
"L'unico precedente che conta in questa crisi è la Bretton Woods di Franklin D. Roosevelt".
Sfide alla Russia per la costituzione di un nuovo sistema monetario
Anche in Russia si sono tenuti nella terza settimana di settembre incontri di emergenza per affrontare la "crisi dei mercati finanziari che si è rivelata peggiore del previsto, anche nelle previsioni peggiori", come ha affermato Medvedev in una seduta straordinaria del governo il 18 settembre. L'illusione che la Russia fosse al riparo dalla tempesta è crollata.
Sebbene la Russia sia in una posizione migliore rispetto all'epoca che precedette la grande insolvenza del 1998, la crisi di oggi è però di gran lunga più grave e complicata. Nondimeno, la capacità della Russia di manifestare la propria leadership, insieme agli USA, per costruire un nuovo sistema globale, è stata indicata da diversi dirigenti, tra cui lo stesso Vladimir Putin.
In un articolo pubblicato dal quotidiano Rossiyaskaya Gazeta il 16 settembre, i giornalisti Alexei Chichkin e Yevgeni Vasilchuk citano ampiamente le analisi di Lyndon LaRouche sulle magagne del sistema a tassi fluttuati instaurato dopo il 1971. Essi spiegano che soprattutto i paesi esportatori di materie prime come la Russia hanno urgente bisogno di un sistema monetario che consenta a ciascun paese di proteggere la propria sovranità. La speculazione sul dollaro e sulle materie prime ha costituito un fattore importante nel crollo del sistema economico e finanziario dell'URSS alla fine degli anni Ottanta. Con il rinnovarsi della minaccia alle economie nazionali, spiegano i giornalisti russi, "alcuni esperti propongono di tornare ad agganciare i cambi al prezzo medio dell'oro o del platino". L'articolo ripropone quindi alcuni stralci del discorso che LaRouche tenne il 15 aprile 2004 all'Accademia per la Finanza e la Legge di Mosca, dove spiegò come il sistema a tassi fluttuanti aveva conferito "agli interessi finanziari anglo-americani" una "dittatura sulle finanze mondiali", specialmente attraverso "il mercato di Londra che è al centro della speculazione mondiale".
L'accademico Andrei Kokoshin ha dichiarato a RBC.ru il 16 settembre che le banche hanno "perso il controllo" ed è ora che la Russia la pianti di "rendere loro omaggio" mentre dovrebbe provvedere a risolvere la crisi, ad esempio consultandosi con i partner asiatici.
Nel febbraio 2006 Kokoshin aveva definito Franklin D. Roosevelt "uno dei massimi statisti della storia, non solo americana ma del mondo", e "un simbolo di cooperazione effettivamente mutua ed equanime tra gli USA ed il nostro paese".
Della possibilità di una cooperazione tra Russia ed America negli attuali frangenti strategici ha parlato il primo ministro Putin al quotidiano francese Le Figaro del 15 settembre. Dalla prossima amministrazione USA egli si attende un miglioramento dei rapporti, "ma spetta agli americani fare lo sforzo perché la responsabilità del deterioramento è esclusivamente la loro. All'epoca di Lincoln un Segretario di Stato Americano disse che gli Stati Uniti volevano rapporti privilegiati con la Russia perché quest'ultima ha sempre desiderato il bene dell'America. Da allora molta acqua è passata sotto i ponti. I nostri rapporti hanno avuto caratteristiche diverse, a seconda delle diverse situazioni. Ma quando le situazioni sono diventate estreme, gli Stati Uniti e la Russia si sono sempre ritrovati dalla stessa parte. La Russia non lo dimenticherà e spera che i partner americani facciano altrettanto".
http://www.movisol.org/index.htm
22 settembre 2008 – La decisione del segretario al Tesoro Paulson & Co. di creare un ente che riacquisti i titoli tossici dal sistema finanziario, che dispone di 700 miliardi di dollari, mette in moto una spirale inflazionistica criminale. Secondo l'economista americano Lyndon LaRouche si tratta di puro ladrocinio, truffa e corruzione oltre ogni immaginazione. "Allestiscono il salvataggio di un cadavere già irrigiditosi nel rigor mortis", ha spiegato LaRouche. "Occorre il congelamento di tutti i titoli speculativi per poterli sottoporre a revisione. Se si procede con il salvataggio incondizionato la situazione sfuggirà ad ogni controllo". "Il Congresso dev'essere spietato con i truffatori" ha continuato lo statista americano, che teme però che i parlamentari non dimostreranno il coraggio necessario per difendere la popolazione a motivo dell'influenza esercitata su di loro da elementi come George Soros e Felix Rohatyn.
Secondo LaRouche il Congresso dovrebbe "far drizzare i capelli a quella gente. Saccheggiano la popolazione a man bassa da oltre trent'anni. Hanno sbattuto in galera chi si è opposto a tali furti. Adesso è ora di fare i conti, e senza inciuci. Non è tempo di compromessi, per quanto possano apparire ragionevoli. ... E' venuto il momento di sbattere la gente in galera".
Il 17 settembre LaRouche ha diffuso una dichiarazione sul salvataggio di Fannie Mae, Freddie Mac, AIG ecc. in cui afferma tra l'altro: "Il disastro è stato aggravato dalla recente serie di salvataggi che non dovevano essere fatti perché quegli enti debbono essere sottoposti ad una regolare riorganizzazione fallimentare. Molti degli assets che figurano in mano a questi enti in realtà sono di origine dubbia e alcuni anche di origine criminosa, per cui bisogna esaminare il comportamento dei responsabili per decidere se intentare azioni penali a loro carico. Nelle recenti ondate speculative ci sono tanti fallimenti che lasciano sospettare un'origine criminosa.
"Ma la cosa essenziale è salvare gli Stati Uniti. Come ho detto l'anno scorso, questo implica in primo luogo la proposta di legge Homeowners and Bank Protection Act. Non occorre chiudere nessuna banca che ha una necessaria funzione di erogazione del credito secondo le regole costituzionali. Anche se sono in pratica fallite, i loro sportelli debbono restare aperti e continuare a funzionare, tirando dentro sia i loro assets che le comunità locali".
"Ho anche proposto di portare i tassi d'interessi ad un minimo del 4%, ma non è stato fatto. Stiamo funzionando al 2% e qualche imbecille vorrebbe ridurli all'1,5%, alimentando così ulteriormente l'iperinflazione.
"Ho proposto di invitare la Russia, la Cina e l'India a diventare partner degli Stati Uniti nella creazione di un nuovo sistema internazionale di credito, basato sul precedente del sistema di Bretton Woods voluto da Franklin D. Roosevelt. Invece di fare affidamento su questo sistema finanziario, irrimediabilmente in bancarotta, dovremo creare nuovamente un sistema di credito com'è possibile fare soltanto in virtù della Costituzione degli Stati Uniti d'America, poiché noi [gli Stati Uniti] non siamo un'economia monetaria, ma un sistema di credito. Questa nazione, infatti, non può stampare moneta, se non con l'avvallo del Congresso, o dell'Esecutivo con l'approvazione del Congresso; siamo un sistema di credito, non un sistema monetario. Il sistema delle Riserva Federale è solo un'approssimazione di quel che siamo [in verità]. Essenzialmente l'autorità della Costituzione è quella di un sistema di credito.
"Nessun'altra nazione del mondo ha questo genere di sistema, alla sua base; noi l'abbiamo per Costituzione. Siamo dunque completamente differenti dall'Europa, dai sistemi parlamentari e cose simili. Noi, quindi, rappresentiamo per la Russia, per la Cina e per l'India - che sono più o meno direttamente dei grandi partner commerciali degli Stati Uniti - qualcosa di unico, nei confronti del mondo, nella riorganizzazione dell'architettura monetaria e finanziaria globale. Se queste quattro potenze si saranno accordate, e altre nazioni si saranno associate, avremo d'un sol colpo un nuovo sistema di credito mondiale, e potremo cominciare a ricostruire un mondo altrimenti sconvolto".
USA: Lo scontro è iniziato
La palese incompetenza delle proposte di Bernanke e Paulson, spalleggiati da Nancy Pelosi e Felix Rohatyn, che intendono mettere a disposizione fondi illimitati per il sistema bancario, ha provocato battaglia intensa al Congresso USA, dove qualche democratico prospetta una soluzione rooseveltiana. Al Senato, ad esempio, il 18 ottobre sia Charles Schumer che Hillary Clinton hanno presentato delle proposte concrete per rimediare al tracollo finanziario in corso.
Il senatore Schumer ha proposto una nuova Reconstruction Finance Corporation (RFC) sul modello di quella del presidente Franklin D. Roosevelt, da contrapporre alla proposta di una Resolution Trust Corporation (RTC) lanciata da Henry Paulson, tra gli altri.
Hillary Clinton ha fatto una serie di proposte miranti ad arginare la speculazione, sostenere i mutuatari che rischiano il pignoramento e ripristinare un controllo del governo centrale. Hillary ha anche proposto di rifondare un'altra istituzione di Roosevelt, la Home Owner's Loan Corporation (HOLC). A proposito di tale istituzione, in una intervista alla CNBC, l'ex presidente Bill Clinton ha detto: "in effetti ha giovato alla popolazione americana stabilizzando una situazione in cui il mercato per il finanziamento delle case era in caduta libera".
Una commissione di studio repubblicana composta da un centinaio di parlamentari ha pubblicato una lettera in cui si chiede a Bernanke e a Paulson di "trattenersi da nuovi salvataggi finanziati dallo stato per le grandi imprese finanziarie. Questi enormi salvataggi governativi espongono i contribuenti ad un nuovo rischio, letteralmente nell'ordine delle decine di miliardi di dollari", e creano "un azzardo morale, in cui le imprese sono assolte invece di essere punite per i rischi eccessivi che si assumono".
Vista questa opposizione, il governo di Bush ha addirittura rifiutato di mandare qualcuno a Capitol Hill ad incontrare il gruppo di studio del proprio partito! Il capogruppo alla Camera John Boehner ha affermato "tutti i miei colleghi qui sono preoccupati del fatto che manca informazione, mancano le consultazioni su quanto avviene. Noi siamo una branca distinta del governo e i suoi membri hanno diritto ad essere informati".
Roma-Parigi-Mosca: iniziative per una nuova Bretton Woods
22 settembre 2008 – Alcuni economisti di spicco in Europa sono venuti allo scoperto per dire ciò che è ovvio: occorre creare immediatamente un nuovo sistema monetario perché quello vigente è completamente finito.
Intervistato alla radio Ekho Moskvy il 16 settembre, l'economista russo Sergei Glazyev ha spiegato che la situazione di oggi è molto peggiore di quella della Grande Depressione degli anni Trenta a motivo delle piramidi finanziarie "create stampando dollari senza limiti di sorta". La proliferazione incontrollata di derivati di ogni tipo "ha conferito a queste piramidi dimensioni gigantesche".
Secondo Glaziev "Questa crisi si aggraverà conducendo inevitabilmente alla disintegrazione del sistema finanziario vigente". Egli prevede inoltre una frantumazione caotica a meno che "la comunità finanziaria mondiale, nella persona del G-8, non proponga immediatamente una nuova architettura finanziaria per il mondo, da basare non sulla stampa delle banconote americane, ma su una politica monetaria equilibrata da parte delle principali nazioni del mondo". Il dollaro avrebbe un ruolo, secondo Glazyev, come dovrebbe averlo lo yuan cinese e — "se non dormiamo per tutto il tempo" — anche il rublo russo.
La proposta di varare una nuova architettura finanziaria in seno al G-8 era stata lanciata lo scorso agosto dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti che, in occasione della presidenza del G-8 che l'Italia ricoprirà nel 2009, si ripromette di proporre una conferenza per la Nuova Bretton Woods per risolvere i problemi monetari, finanziari, degli investimenti e del commercio. Questa intenzione è stata confermata da Tremonti in una intervista al Corriere della Sera del 18 settembre in cui ha proposto grandi progetti pubblici (che erroneamente definisce "keynesiani") ed ha duramente criticato come irresponsabile la politica seguita dall'ex presidente della Federal Reserve: "Greenspan era considerato un maestro. Ora c'è da chiedersi se dopo Bin Laden non sia l'uomo che abbia fatto più male all'America".
"È evidente che quello che si sta manifestando è un 'male'. Non è il fallimento di una banca, ma il fallimento di un sistema. Fino a pochi giorni fa, davvero in pochi erano disposti a prendere atto dell'intensità e della drammaticità della crisi. Se neghi l'esistenza del male, non trovi la cura. Alle radici del male c'è la dissociazione tra finanza e regole: la globalizzazione ha internazionalizzato la finanza, la finanza ha finanziato la globalizzazione. La finanza si è progressivamente staccata dalla giurisdizione nazionale d'origine. Le regole restavano locali mentre la finanza diventava internazionale, trasferendosi in un suo proprio regno fatto di anarchia e anomia".
I regolatori sono stati "complici" degli speculatori. Il crollo del sistema è insito nel sistema stesso.
"È sufficiente il default dentro una piramide, anche su di un'operazione piccola per un piccolo importo, per scatenare via computer la meccanica esponenziale dei default. Come la nuova ricchezza finanziaria è stata 'prodotta' con i computer, così si manifesta via computer la sua distruzione".
"Se il male è stato l'assenza di regole, la cura può essere solo nella costruzione di regole. La sostanza del male è stata nei tempi e nel metodo della globalizzazione, fatta troppo di colpo e tutta a debito. Abbiamo le regole che non ci servono, ad esempio le regole suicide che costringono a scrivere i bilanci in modo che la crisi si moltiplica con la crisi stessa. Non abbiamo le regole che ci servono. Regole che vietino i contratti speculativi, i paradisi legali, gli strumenti atipici, i bilanci opachi. La crisi si supera ristabilendo la fiducia, e la fiducia può essere ristabilita solo su nuove regole".
"Da che mondo è mondo, dal Monte Sinai in poi, le regole non salgono dal basso verso l'alto, ma scendono dall'alto verso il basso. Le regole non le fanno i regolatori; le fanno i governi. Ai regolatori puoi fare un'audizione; non puoi dare una delega. Alla base di una regola non basta un dispositivo; serve una sanzione. E la sanzione la può applicare solo la mano pubblica. Quando nel gennaio dell'anno prossimo inizierà il G-8 italiano, la nostra proposta non sarà solo quella di una nuova Bretton Woods, l'accordo del 1944 dei governi del mondo libero, ma anche la specifica elencazione di un catalogo di regole mirate a costruire un nuovo e più rigoroso e morale ambiente giuridico".
In Francia, a seguito del dibattito sulla Nuova Bretton Woods rilanciato dal leader socialista Francois Hollande, il PSF ha incluso tale proposta nel proprio programma. In un breve volantino che illustra le proprie proposte, intitolato "Stato d'emergenza", il PSF presenta un riquadro intitolato "Contro i disordini del capitalismo finanziario" in cui auspica, come prima proposta, "l'organizzazione di una conferenza delle finanze: una nuova Bretton Woods mirante a garantire la stabilità della parità euro/dollaro, coordinazione delle politiche monetarie e regolamenti del sistema finanziario". Purtroppo il PSF crede che questo si possa fare mantenendo i presupposti di Maastricht e della BCE.
Medvedev richiede agli USA di parlare con la Russia
22 settembre 2008 – "Invece di fare i furbi" gli Stati Uniti dovrebbero avviare discussioni con la Russia su come affrontare le conseguenze della crisi del mercato azionario USA, ha affermato il presidente russo Dmitri Medvedev in un incontro del 19 settembre, secondo quanto ha riferito la radio Mayak. Egli ha sottolineato che i problemi provocati dalla "reale depressione degli USA" hanno contagiato tutte le economie di mercato, e che la crisi non avrebbe avuto ripercussioni tanto gravi se fosse stato raggiunto un accordo nel corso dell'incontro del G-8 in Giappone.
A proposito delle diatribe anti-russe di Condoleezza Rice, Medvedev ha notato che gli USA sembrano preoccuparsi eccessivamente di come aiutare lo sviluppo sociale in Russia, ma se questa tendenza nei rapporti bilaterali dovesse continuare "gli USA finiranno presto per scegliere i presidenti per la Russia".
Nel ricevimento in onore dei nuovi ambasciatori in Russia, il 18 settembre, Medvedev ha detto che Russia e USA possono dialogare in maniera costruttiva nonostante le differenze riguardanti diverse questioni internazionali: "Nonostante alcuni disaccordi significativi su certe questioni internazionali, siamo convinti di disporre di ciò che occorre per definire un dialogo costruttivo a lungo termine".
"La storia dei rapporti tra Russia e USA ha visto molti imbrogli, ma invariabilmente sono prevalsi il buon senso ed il pragmatismo", ha aggiunto Medvedev, notando che i due paesi dispongono di solide basi per costruire e migliorare il dialogo politico, i rapporti economici e commerciali e gli investimenti. "Sarebbe politicamente miope sperperare queste conquiste per fare ritorno ai vecchi stereotipi".
LaRouche a tutte le istituzioni del governo USA:
Bush deve telefonare a Medvedev
A seguito dei commenti rilasciati da Medvedev il 19 settembre Lyndon LaRouche ha dichiarato:
"Il presidente russo Medvedev ha proposto delle immediate consultazioni d'emergenza tra Stati Uniti, Russia ed altri per un incontro internazionale in cui prendere misure di emergenza nella crisi monetaria e finanziaria che sta esplodendo. Giacché le proposte fin ora formulate dall'esecutivo o dalla presidente della Camera dei Rappresentanti non dimostra un minimo di competenza per affrontare tale crisi, è della massima urgenza avviare iniziative congiunte, sponsorizzate insieme dalla Russia, come esponente della parte eurasiatica, [in particolare dell'asse] Russia, Cina, India, e dagli USA in qualità di rappresentante del sistema internazionale del dollaro da cui attualmente dipende il sistema mondiale.
"Parlo con l'autorità di un economista che ha avuto sistematicamente ragione su questo problema, mentre il mio governo, la maggior parte degli economisti e altre istituzioni hanno avuto torto, come si vede chiaramente adesso. Adesso la prova c'è ed è ora di rinfacciare a tanti personaggi, esperti e influenti, le sciocchezze che hanno prodotto.
"Mentre i rimedi proposti del segretario al Tesoro Paulson e i suoi co-pensatori sono peggio del male, la forza delle grandi potenze internazionali, come USA, Russia, Cina e India deve entrare immediatamente in gioco, immediatamente, per congelare politicamente e diplomaticamente l'attuale spinta iperinflativa.
"Non solo il sistema finanziario e monetario degli USA, ma l'intero sistema mondiale è già entrato nella fasi iniziali di una crisi da sfascio completo. Trastullarsi con le proposte riconducibili a personaggi come Felix Rohatyn e George Soros non è ammissibile. I pazzi che hanno illecitamente fatto profitti con le forme di speculazione ereditate dall'epoca di Alan Greenspan alla Federal Reserve, debbono farsi carico delle perdite che essi e le loro istituzioni vogliono scaricare sull'economia USA. L'unica concessione che si può fare a tali istituzioni è il funerale.
"L'unico precedente che conta in questa crisi è la Bretton Woods di Franklin D. Roosevelt".
Sfide alla Russia per la costituzione di un nuovo sistema monetario
Anche in Russia si sono tenuti nella terza settimana di settembre incontri di emergenza per affrontare la "crisi dei mercati finanziari che si è rivelata peggiore del previsto, anche nelle previsioni peggiori", come ha affermato Medvedev in una seduta straordinaria del governo il 18 settembre. L'illusione che la Russia fosse al riparo dalla tempesta è crollata.
Sebbene la Russia sia in una posizione migliore rispetto all'epoca che precedette la grande insolvenza del 1998, la crisi di oggi è però di gran lunga più grave e complicata. Nondimeno, la capacità della Russia di manifestare la propria leadership, insieme agli USA, per costruire un nuovo sistema globale, è stata indicata da diversi dirigenti, tra cui lo stesso Vladimir Putin.
In un articolo pubblicato dal quotidiano Rossiyaskaya Gazeta il 16 settembre, i giornalisti Alexei Chichkin e Yevgeni Vasilchuk citano ampiamente le analisi di Lyndon LaRouche sulle magagne del sistema a tassi fluttuati instaurato dopo il 1971. Essi spiegano che soprattutto i paesi esportatori di materie prime come la Russia hanno urgente bisogno di un sistema monetario che consenta a ciascun paese di proteggere la propria sovranità. La speculazione sul dollaro e sulle materie prime ha costituito un fattore importante nel crollo del sistema economico e finanziario dell'URSS alla fine degli anni Ottanta. Con il rinnovarsi della minaccia alle economie nazionali, spiegano i giornalisti russi, "alcuni esperti propongono di tornare ad agganciare i cambi al prezzo medio dell'oro o del platino". L'articolo ripropone quindi alcuni stralci del discorso che LaRouche tenne il 15 aprile 2004 all'Accademia per la Finanza e la Legge di Mosca, dove spiegò come il sistema a tassi fluttuanti aveva conferito "agli interessi finanziari anglo-americani" una "dittatura sulle finanze mondiali", specialmente attraverso "il mercato di Londra che è al centro della speculazione mondiale".
L'accademico Andrei Kokoshin ha dichiarato a RBC.ru il 16 settembre che le banche hanno "perso il controllo" ed è ora che la Russia la pianti di "rendere loro omaggio" mentre dovrebbe provvedere a risolvere la crisi, ad esempio consultandosi con i partner asiatici.
Nel febbraio 2006 Kokoshin aveva definito Franklin D. Roosevelt "uno dei massimi statisti della storia, non solo americana ma del mondo", e "un simbolo di cooperazione effettivamente mutua ed equanime tra gli USA ed il nostro paese".
Della possibilità di una cooperazione tra Russia ed America negli attuali frangenti strategici ha parlato il primo ministro Putin al quotidiano francese Le Figaro del 15 settembre. Dalla prossima amministrazione USA egli si attende un miglioramento dei rapporti, "ma spetta agli americani fare lo sforzo perché la responsabilità del deterioramento è esclusivamente la loro. All'epoca di Lincoln un Segretario di Stato Americano disse che gli Stati Uniti volevano rapporti privilegiati con la Russia perché quest'ultima ha sempre desiderato il bene dell'America. Da allora molta acqua è passata sotto i ponti. I nostri rapporti hanno avuto caratteristiche diverse, a seconda delle diverse situazioni. Ma quando le situazioni sono diventate estreme, gli Stati Uniti e la Russia si sono sempre ritrovati dalla stessa parte. La Russia non lo dimenticherà e spera che i partner americani facciano altrettanto".
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