ecco i dati sulla val susa

La mò

Forumer attivo
Si continua a blaterare di traffici di merci mirabolanti attraverso la Val di Susa quando, tra 15 o 20 anni, sarà terminato il traforo.
A fare previsioni tra venti anni sono capaci tutti, anche Elio Catania, presidente delle FS ed ex vice magazziniere dell’IBM (il capo magazziniere era Stanca).
E in particolar modo con i nostri soldi, visto che quest’opera ci costerà dalle tre alle quattro volte il ponte di Messina.

Ma perché non parliamo invece di quello che succede adesso.

Il numero dei veicoli pesanti che attraversano il traforo del Frejus diminuisce da molti anni:
-15,47% (includendo i bus)nel 2003, -7,61% nel 2004, -12,85% nel 2005 (proiezione in funzione del periodo di apertura, a causa della chiusura del tunnel per alcuni mesi).
E se diminuisce, perché dovrebbe aumentare in futuro a tal punto da giustificare una linea ad alta capacità?

Per i dati consultate il sito della società SITAF che gestisce il traforo.


fonte: blog beppe grillo
 
A spartirsi il grosso della torta saranno due ditte, una per la Francia e l’altra per l’Italia.
Ecco chi c'è dietro, seguite tutti i link che vi elenco qui sotto
http://www.notav.it/modules.php?name=News&file=article&sid=799

Questo è il versante francese… vi siete mai chiesti perché in tv fanno vedere solo francesi sorridenti che vogliono il tgv mentre in realtà sono già partite numerose proteste per i danni alle dovuti agli scavi… chi mai avrà interesse nel far vedere che in Francia sono favorevoli…

http://www.notav.it/modules.php?name=Encyclopedia&op=content&tid=2

notate il curriculum da sant’uomo che si è preparata e poi fate un salto alla sezione "dicono di lui" in fondo a quella pagina e capirete molte cose.

E per il versante italiano questa è la ditta incaricata dei lavori qui a Venaus…

http://www.notav.it/modules.php?name=News&file=article&sid=789

vi suona nuova… non credo… guardate qui...

http://www.cmc.coop/article.php?sid=119&mode=thread&order=0&thold=0

Viva l’Italia! E’ questo il vero scandalo legato al tunnel!
Asse trasversale come ai vecchi tempi pur di mangiare tutti dallo stesso
piatto!
Bentornati nell’Italia dei faccendieri!

Su questi link ci sono alcuni dati significativi sulla pericolosità dell'opera:

http://www.notav.it/allegati/DocUff/Gays_amianto.pdf

E ancora...

http://www.osservatoriosullalegalita.org/05/interventi/068notavmedia.htm

Gli anni di studi e proteste taciuti!!!

http://www.lunanuova.it/servizi/tav/index.html

Le manifestazioni prontamente "ridipinte" dalla stampa nazionale

http://www.lavalsusa.com/giornale/2005-11-16_tav/Manifestazione del 16-11-2005.htm
 
La Voce della Val di Susa/7
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foto: MediaMind_photoagency

In un'intervista all’Espresso Marco Ponti, professore al Politecnico di Milano, uno dei maggiori esperti di economia dei trasporti in Europa e consulente della Banca Mondiale ha fatto queste interessanti affermazioni:

"… il sistema italiano è largamente sottoutilizzato. Su una linea normale a doppio binario possono transitare 240 treni al giorno, su una ad AV fino a 350. Non ha senso aggiungere su alcune tratte una tale enorme capacità, poiché non esiste una domanda di trasporto ferroviario di queste dimensioni. Si aggiunga che le linee ad AV sono costosissime".

“…le linee in Italia debbono correre tutte su viadotto o in galleria. E i costi salgono a livelli stratosferici. Inoltre, mentre l'AV francese è un'AV 'leggera', solo per passeggeri, il modello che abbiamo scelto noi è misto, passeggeri e merci, e assai più dispendioso".

"Non ha (questo modello) alcuna motivazione razionale: la capacità della rete esistente è molto esuberante rispetto alla domanda e le merci che viaggiano in ferrovia non hanno alcun bisogno di andare a 300 all'ora, bastano e avanzano i 180. Le gallerie hanno costi proporzionali al quadrato del loro raggio: farle un po' più larghe raddoppia la spesa. Se si vuole che i treni corrano veloci occorre che i trafori siano abbondanti, altrimenti si produce un 'effetto ariete' che li rallenta. Conclusione: o si fa come nel tratto AV tra Bologna e Firenze, che non viene ultimato perché i costi sono saliti in modo demenziale per fare gallerie ampie, oppure se ne fanno di normali, come nel progetto Frejus, ma allora i treni dovranno andare a non più di 120-150 all'ora. Alla faccia dell'AV".

"Esiste già un'AV che non costa nulla allo Stato: i voli low-cost. Imbattibili sopra i 500 km. Per andare da Torino a Parigi difficilmente si prenderà la Torino-Lione. Ma ciò renderà ancor più improbabile quadrare i conti: l'AV ha bisogno di flussi enormi di traffico per essere giustificata. Ne siamo lontani. I treni giornalieri a lunga distanza tra Milano e Torino sono 30 e viaggiano mezzi vuoti; quelli previsti dalle stime ufficiali sul Frejus sono una dozzina".

"Si è partiti promettendo che (il progetto AV) si sarebbe ripagato al 60 per cento. Poi si è scesi al 40 e infine è stato stabilito che bastava il 40 dei costi, esclusi quelli per i 'nodi' in prossimità delle città, molto dispendiosi. Secondo le mie simulazioni si arriverebbe al 20 per cento; altri stimano il 23. Il sistema è destinato al default: pagherà lo Stato. Molti di questi lavori verranno inaugurati ma poi non ci saranno i soldi per proseguirli e saranno ri-inaugurati a ogni tornata elettorale. La Torino-Lione è un monumento alla dissipazione: costerà almeno 13 miliardi, come 3 o 4 ponti sullo Stretto. Werner Rothengatter, presidente mondiale degli esperti di trasporti, nel suo 'Megaprojects' ha però calcolato che alla fine i costi di queste grandi opere aumentano in media del 30-40 per cento".

"Per sviluppare l'innovazione si deve puntare sulle tecnologie, non sul cemento. Quanto all'occupazione, oggi le grandi opere hanno un moltiplicatore modesto: non si mobilitano più, come nell'Ottocento, i braccianti. È poi evidente che il nostro è un territorio con un grande valore turistico per il futuro. Quindi ci sono modi più redditizi per spendere. A meno che qualcuno non si riprometta, per se stesso, grandi affari sulle grandi opere".
fonte: Espresso.


C’è uno straccio di esperto in Italia che voglia ribattere numeri alla mano?


Postato da Beppe Grillo alle 14:01 in Trasporti/Viabilità
 

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