Mediaset (MS) “El Pais” (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
Accordo Mediaset-Prisa: in Spagna Berlusconi “salva” i nemici di “El Pais”

L'accordo sembrerebbe ormai vicinissimo e il quotidiano spagnolo El Mundo "osanna" l'intervento di Berlusconi, pronto a salvare la società Prisa (proprietaria dell'anti-berlusconiano El Pais) inguaiata dai debiti


PUNTO 1-Telecinco e Prisa,intesa da 1,05 mld euro per unire reti


MADRID/MILANO, 18 dicembre (Reuters) - Il gruppo spagnolo Prisa (PRS.MC: Quotazione) e la Telecinco di Mediaset (MS.MI: Quotazione) hanno raggiunto un accordo da 1,05 miliardi di euro per unire i due canali televisivi al fine di affrontare meglio il mercato competitivo e le prospettive difficili del settore pubblicitario.
L'accordo prevede che Telecinco prenda il controllo del canale in chiaro di Prisa Cuatro e del 22% della controllata nella pay Tv, Digital+.


Telecinco emetterà nuove azioni per 500 milioni di euro per finanziare l'operazione, mentre Prisa riceverà il 18,3% circa di Telecinco pari a 550 milioni di euro oltre 500 milioni in contanti.


Mediaset, che esprime soddisfazione per questa operazione di grande respiro strategico, in qualità di azionista di maggioranza (50,5%) di Gestevision Telecinco, dichiara sin d'ora che voterà favorevolmente nell'assemblea che delibererà in merito all'aumento di capitale sociale, sottoscrivendo la quota di propria spettanza pari a circa 252,5 milioni di euro.
"Per la sottoscrizione dell'aumento di capitale, Mediaset potrà utilizzare mezzi finanziari e linee di credito nelle attuali disponibilità della società", si legge in un comunicato del Biscione.

Quanto agli altri dettagli dell'intesa, Prisa avrà una rappresentanza nel Cda Telecinco proporzionale alla sua partecipazione. Stesso principio per la presenza di Telecinco nel Cda di Digital Plus. Inoltre, le società hanno sottoscritto altri accordi commerciali relativi alle loro diverse attività.
La transazione ha visto come adviser Mediobanca (MDBI.MI: Quotazione) per Mediaset e Jp Morgan per Telecinco.
 

tontolina

Forumer storico
anche DOGOS dice la sua

e adesso vai a quel "pais"! - in Spagna si è consumata la gran vendetta di Berlusconi sull'editore del quotidiano 'el pais', che ha pubblicato per primo le foto di villa Certosa scattate da zappadu - anche Zapatero consuma la sua rivincita su chi, appena salito alla guida del governo, lo chiamava “Bambi” per l’idea di una politica molle che ben traspariva dai suoi occhi di cerbiatto...

Paolo Madron per il Sole 24 Ore
La debacle politica ed economica del gruppo Prisa, "too influent to fail" a dispetto dei 5 miliardi di debiti accumulati, viene suggellata da un accordo che in altri tempi sarebbe stato impensabile. Ma che tuttora suona clamoroso. L'editore del Pais, il colosso dei media più potente di Spagna, viene salvato da quel Silvio Berlusconi che i giornali del gruppo iberico dileggiavano all'epoca di Noemi e di Patrizia.
Berlusconi risponde al giornalista del Pais el pais La sibillina minaccia del Cavaliere, lanciata lo scorso settembre in conferenza stampa contro l'inviato del più importante quotidiano di Spagna che gli chiedeva perché mai non si fosse dimesso, si avvera dunque in un freddo pomeriggio madrileno. "Non bisogna essere faziosi. Si vede che lei legge solo Unità e Repubblica e potrei aggiungere anche tante cose che lei scrive sul suo quotidiano, ma le evito. Di questo passo si va verso la caduta delle copie, dei lettori e della pubblicità. Così si va verso il fallimento. E il Pais dovrebbe saperne qualcosa...".
BERLUSCONI-CERTOSA E ora che il diavolo e l'acqua santa abbiano deciso di mescolare i propri domini televisivi fa imbestialire i lettori del giornale. Su Facebook, lo sfogatoio delle rabbie estemporanee, già si inseguono gli inviti a boicottare il gruppo Prisa.
Ma a compiacersi dell'operazione chiusa ieri è anche colui che alla famosa conferenza stampa della Maddalena stava al fianco di Berlusconi, un poco imbarazzato per la piega "privata" presa dall'incontro. Josè Luis Zapatero ora consuma la sua vendetta su chi, appena salito alla guida del governo, e abituato a quindici anni di felipismo (il lungo regno di Felipe Gonzales) duro e ideologicamente puro, lo chiamava "Bambi" per l'idea di una politica molle che ben traspariva dai suoi occhi di cerbiatto.
BERLUSCONI-CERTOSA Bambi, in questi mesi, ha goduto due volte. La prima quando sciaguratamente ha voluto far entrare in un sistema televisivo già afflitto dalla crisi altri due attori, la Cuatro e la Sexta, mentre la torta delle entrate già non bastava a soddisfare le brame di chi c'era.
berlusconi-certosaLa seconda quando Prisa, in una mossa che doveva sancire la perfetta riorganizzazione del suo portafoglio, lanciò nel 2007 l'opa su Sogecable, ovvero su di una società di cui già possedeva la maggioranza assoluta. Gli altri soci blasonati, Telefonica e Canal Plus, che avevano giurato di tenere le loro partecipazioni, allettati dal prezzo hanno invece venduto, costringendo le banche a quel finanziamento ponte da 1900 miliardi che ora la holding guidata da Juan Luis Cebrian dovrà restituire a marzo.
Non potendo onorare la scadenza, ha dovuto smobilitare in fretta e furia alcuni dei suoi gioielli. Tra cui appunto la Cuatro, la tivù in chiaro che a ben guardare tra tutti i suoi asset è il più strategico visto che in futuro il piccolo schermo ha molto più da dire rispetto alla carta.
BERLUSCONI-CERTOSA La resa di Prisa, in un mercato dove ogni mossa nella guerra dell'etere ingenera un effetto domino, ha dato il largo alla quasi completa italianizzazione delle televisioni private spagnole. Costringendo De Agostini, già presente con Antena 3, a metter gli occhi sulla Sexta, la più zapaterista delle nuove società di media (edita tra l'altro il quotidiano radical-socialista Publico).
Zapatero e la croce E' probabile che, salvo sorprese, nelle prossime settimane anche l'emittente che trasmette da San Sebastian de los Reyes annunci il matrimonio cui stanno alacremente lavorando Morgan Stanley e Citigroup. La fusione si presenta più a agevole rispetto a quella tra Telecinco e la Cuatro, se non altro perché la Sexta ha solo una ottantina di dipendenti, contro gli oltre 1550 che sommano la Cuatro e Digital Plus, e un power-ratio (il rapporto tra quota di ascolto e quota di mercato) che consente alla rete spagnola una maggiore crescita del prezzo di vendita della pubblicità.



[19-12-2009]

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