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Borsa: gli analisti vedono spazi per la prosecuzione del rally, ma senza euforia

21 agosto 2012 - 11:39


Il rally estivo ha carburante sufficiente per durare ancora qualche settimana. E' quanto si desume dai commenti di numerosi analisti raccolti da Finanza.com all'indomani di una seduta che ha riacceso i timori per una Germania pronta a mettersi di traverso sulla strada della Banca centrale europea.
"Nonostante i distinguo della Bundesbank e la spada di Damocle rappresentata dal giudizio della Corte Costituzionale tedesca (che il 12 settembre si esprimerà sull'ammissibilità del fondo Esm, ndr), la situazione in Europa continua a incanalare flussi verso il mercato azionario con gli acquisti di titoli del reddito fisso in netta discesa”, spiegano Michael Hewson e Ben Taylor di CMC Markets. Per gli stessi analisti gli indici azionari stanno progressivamente tornando verso i massimi dell'anno scontando livelli di fiducia in aumento sulla base dell'appoggio offerto la scorsa settimana dalla Cancelliera Merkel al Presidente della Bce Draghi. "E'come se ci si attendesse che in termini di notizie positive il meglio debba ancora venire”, concludono.
Anche Vincenzo Longo di IG Markets definisce quella di ieri "una correzione che non preoccupa gli investitori”. E sebbene "il ritorno di molti operatori dalle ferie estive potrebbe amplificare il tono del calo nelle prossime sedute […] ci aspettiamo che il rally estivo sia destinato a durare ancora qualche settimana”. In particolare "ci aspettiamo che Draghi possa dare concretezza alle dichiarazioni annunciate ad agosto e presentare un piano concreto sul tema di acquisto bond. Sui mercati la tendenza rialzista potrebbe proseguire sino a fine agosto, mentre a settembre si tornerà a guardare ai grandi temi europei come Esm, Spagna e unione bancaria che potrebbero portare a una correzione sui listini".
Ottimismo, ma con una certa cautela, è quello che traspare dal Weekly FX Research di JW Partners, società di ricerca e selezione indipendente specializzata in currency advisory ad investitori istituzionali. "Anche se troppa euforia è difficile da sottoscrivere – scrivono gli analisti - la settimana (ancora semifestiva per gli operatori e con pochi eventi significativi in calendario) potrebbe prolungare l'attuale momento positivo. Tuttavia, gli incontri dei policymakers europei in programma nei prossimi giorni (Merkel-Samaras, Merkel-Hollande, etc.) insieme a precisazioni e smentite sul nuovo interventismo della Bce impediranno che la volatilità possa scendere ulteriormente”.
I passi in avanti e le marce indietro della Bce e dei politici europei domineranno quindi lo scenario anche nelle prossime settimane. "A nostro avviso – sottolineano gli analisti di FXCM - lo stop da parte della Germania poteva essere largamente previsto in termini di aspettativa dal mercato; così non è avvenuto in quanto evidentemente non era stato incorporato dai prezzi che al contrario mostravano voglia di rialzo. Questa può comunque essere una chiave di lettura per queste fasi di mercato, che ancora ci apprestiamo a vivere, di scarsa liquidità e pronunciata reattività”.
 
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21 agosto 2012 - 11:39


Il rally estivo ha carburante sufficiente per durare ancora qualche settimana. E' quanto si desume dai commenti di numerosi analisti raccolti da Finanza.com all'indomani di una seduta che ha riacceso i timori per una Germania pronta a mettersi di traverso sulla strada della Banca centrale europea.
"Nonostante i distinguo della Bundesbank e la spada di Damocle rappresentata dal giudizio della Corte Costituzionale tedesca (che il 12 settembre si esprimerà sull'ammissibilità del fondo Esm, ndr), la situazione in Europa continua a incanalare flussi verso il mercato azionario con gli acquisti di titoli del reddito fisso in netta discesa”, spiegano Michael Hewson e Ben Taylor di CMC Markets. Per gli stessi analisti gli indici azionari stanno progressivamente tornando verso i massimi dell'anno scontando livelli di fiducia in aumento sulla base dell'appoggio offerto la scorsa settimana dalla Cancelliera Merkel al Presidente della Bce Draghi. "E'come se ci si attendesse che in termini di notizie positive il meglio debba ancora venire”, concludono.
Anche Vincenzo Longo di IG Markets definisce quella di ieri "una correzione che non preoccupa gli investitori”. E sebbene "il ritorno di molti operatori dalle ferie estive potrebbe amplificare il tono del calo nelle prossime sedute […] ci aspettiamo che il rally estivo sia destinato a durare ancora qualche settimana”. In particolare "ci aspettiamo che Draghi possa dare concretezza alle dichiarazioni annunciate ad agosto e presentare un piano concreto sul tema di acquisto bond. Sui mercati la tendenza rialzista potrebbe proseguire sino a fine agosto, mentre a settembre si tornerà a guardare ai grandi temi europei come Esm, Spagna e unione bancaria che potrebbero portare a una correzione sui listini".
Ottimismo, ma con una certa cautela, è quello che traspare dal Weekly FX Research di JW Partners, società di ricerca e selezione indipendente specializzata in currency advisory ad investitori istituzionali. "Anche se troppa euforia è difficile da sottoscrivere – scrivono gli analisti - la settimana (ancora semifestiva per gli operatori e con pochi eventi significativi in calendario) potrebbe prolungare l'attuale momento positivo. Tuttavia, gli incontri dei policymakers europei in programma nei prossimi giorni (Merkel-Samaras, Merkel-Hollande, etc.) insieme a precisazioni e smentite sul nuovo interventismo della Bce impediranno che la volatilità possa scendere ulteriormente”.
I passi in avanti e le marce indietro della Bce e dei politici europei domineranno quindi lo scenario anche nelle prossime settimane. "A nostro avviso – sottolineano gli analisti di FXCM - lo stop da parte della Germania poteva essere largamente previsto in termini di aspettativa dal mercato; così non è avvenuto in quanto evidentemente non era stato incorporato dai prezzi che al contrario mostravano voglia di rialzo. Questa può comunque essere una chiave di lettura per queste fasi di mercato, che ancora ci apprestiamo a vivere, di scarsa liquidità e pronunciata reattività”.

sono troppo sdolcinati, mi sa che dobbiamo girare con l'orello protetto dalle cinture di castità e vasella sempre pronta.....fast
 

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21 agosto 2012 - 11:39


Il rally estivo ha carburante sufficiente per durare ancora qualche settimana. E' quanto si desume dai commenti di numerosi analisti raccolti da Finanza.com all'indomani di una seduta che ha riacceso i timori per una Germania pronta a mettersi di traverso sulla strada della Banca centrale europea.
"Nonostante i distinguo della Bundesbank e la spada di Damocle rappresentata dal giudizio della Corte Costituzionale tedesca (che il 12 settembre si esprimerà sull'ammissibilità del fondo Esm, ndr), la situazione in Europa continua a incanalare flussi verso il mercato azionario con gli acquisti di titoli del reddito fisso in netta discesa”, spiegano Michael Hewson e Ben Taylor di CMC Markets. Per gli stessi analisti gli indici azionari stanno progressivamente tornando verso i massimi dell'anno scontando livelli di fiducia in aumento sulla base dell'appoggio offerto la scorsa settimana dalla Cancelliera Merkel al Presidente della Bce Draghi. "E'come se ci si attendesse che in termini di notizie positive il meglio debba ancora venire”, concludono.
Anche Vincenzo Longo di IG Markets definisce quella di ieri "una correzione che non preoccupa gli investitori”. E sebbene "il ritorno di molti operatori dalle ferie estive potrebbe amplificare il tono del calo nelle prossime sedute […] ci aspettiamo che il rally estivo sia destinato a durare ancora qualche settimana”. In particolare "ci aspettiamo che Draghi possa dare concretezza alle dichiarazioni annunciate ad agosto e presentare un piano concreto sul tema di acquisto bond. Sui mercati la tendenza rialzista potrebbe proseguire sino a fine agosto, mentre a settembre si tornerà a guardare ai grandi temi europei come Esm, Spagna e unione bancaria che potrebbero portare a una correzione sui listini".
Ottimismo, ma con una certa cautela, è quello che traspare dal Weekly FX Research di JW Partners, società di ricerca e selezione indipendente specializzata in currency advisory ad investitori istituzionali. "Anche se troppa euforia è difficile da sottoscrivere – scrivono gli analisti - la settimana (ancora semifestiva per gli operatori e con pochi eventi significativi in calendario) potrebbe prolungare l'attuale momento positivo. Tuttavia, gli incontri dei policymakers europei in programma nei prossimi giorni (Merkel-Samaras, Merkel-Hollande, etc.) insieme a precisazioni e smentite sul nuovo interventismo della Bce impediranno che la volatilità possa scendere ulteriormente”.
I passi in avanti e le marce indietro della Bce e dei politici europei domineranno quindi lo scenario anche nelle prossime settimane. "A nostro avviso – sottolineano gli analisti di FXCM - lo stop da parte della Germania poteva essere largamente previsto in termini di aspettativa dal mercato; così non è avvenuto in quanto evidentemente non era stato incorporato dai prezzi che al contrario mostravano voglia di rialzo. Questa può comunque essere una chiave di lettura per queste fasi di mercato, che ancora ci apprestiamo a vivere, di scarsa liquidità e pronunciata reattività”.


TROPPO :rolleyes::rolleyes::rolleyes::rolleyes::rolleyes::down:
 
sono troppo sdolcinati, mi sa che dobbiamo girare con l'orello protetto dalle cinture di castità e vasella sempre pronta.....fast

:up:

... azzz ... questi hanno rotto tutte le medie ... :eek:
 

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Fitch a Italia: ora riforme Stop a misure austerity

'Monti credibile, rischi da sua uscita'. Moody's: ritorno pil Italia a livelli pre-crisi nel 2013

21 agosto, 15:24



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"L'Italia non ha bisogno di altre misure di austerità, quelle varate sono sufficienti, ma ora sono necessarie le riforme". Lo ha detto stamani in un'intervista a Bloomberg tv il direttore dei rating sovrani di Fitch, David Riley.
L'Italia potrebbe vedere tornare nel 2013 la dinamica del Pil a livelli pre-crisi. E' quanto afferma Moody's in un rapporto diffuso questa notte in cui sottolinea comunque che "l'aggiustamento potrebbe essere completo solo a metà" e "la recessione potrebbe durare fino al 2016". Moody's stima per l'Italia un pil fra 0% e -0,5% nel 2013.
Nel suo rapporto Moody's traccia un parallelo fra la crisi finanziaria che colpì Svezia e Finlandia negli anni '90 e quella che sta mettendo ora a dura prova i paesi europei 'perifericì nei quali riforme strutturali strutturali sono già state attuate ma il percorso per risanare i disequilibri accumulati è solo a meta e "potrebbe aver bisogno ancora di diversi anni" per completarsi.
"L'attuale governo italiano ha tantissima credibilita" e Monti deve fare progressi il più velocemente possibile "per creare una certa luce in fondo al tunnel". E' quanto afferma il direttore operativo di Fitch David Riley a Bloomberg Tv sottolineando come i rischi della fine del suo governo siano maggiori dei problemi dell'economia.
Per Moody's "la contrazione dell'economia di Spagna, Portogallo e Italia sembra relativamente meno profonda e avvicinarsi più a quella vissuta dalla Svezia", mentre Irlanda e Grecia hanno più punti in comune con la crisi più grave che colpì la Finlandia. Se così fosse allora Spagna, Italia e Portogallo potrebbe veder tornare la dinamica del Pil ai livelli pre crisi all'inizio del 2013 impiegandoci 17 trimestri. Al contrario se prendiamo come "giusto il caso finlandese allora la correzione é solo completa a metà e potrebbe proseguire almeno fino al 2016".
L'attuazione di riforme strutturali nei paesi periferici dell'area euro - Grecia, Irlanda, Portogallo e Spagna - ha migliorato ma non completamente risolto gli squilibri esterni sviluppati da questi paesi prima della crisi. Lo afferma l'agenzia internazionale Moody's, sottolineando che la correzione è solo completata a metà e potrebbe richiedere diversi anni.
Intanto il governo greco ha approntato un nuovo pacchetto di tagli alla spesa pubblica pari a 13,5 miliardi di euro e non più per 11,5 miliardi come richiesto in un primo tempo dalla troika per concedere ad Atene ulteriori aiuti economici.
SPAGNA: PIENO IN ASTA E TASSI IN NETTO CALO - La Spagna fa il pieno in un'asta di titoli a 12 e 18 mesi, collocando sul mercato 4,51 miliardi di bond contro un target massimo di 4,5 miliardi e con tassi in deciso calo. Il rendimento medio sulla scadenza annuale è sceso al 3,070% dal 3,918% di luglio, mentre il tasso sul titolo a 18 mesi è calato al 3,335% dal precedente 4,242%.
Nel dettaglio, il Tesoro spagnolo ha venduto titoli a 12 mesi per 3,533 miliardi e bond a 18 mesi per 981,63 milioni. La domanda per i titoli a un anno è stata di 1,91 volte l'importo offerto, in calo da 2,23 dell'ultima asta mentre per quelli a 18 mesi è stata pari a 3,98 volte, in rialzo da 3,66 del collocamento di luglio.
SPREAD BTP-BUND SCENDE SOTTO 410 PUNTI - Lo spread tra Btp e Bund tedeschi è sceso sotto 410 punti (409,4). Il tasso di rendimento dei titoli di Stato italiani a dieci anni è al 5,65%.
BORSA: EUROPA POSITIVA, MILANO +1,5% CON SPREAD SOTTO 410 - Le Borse europee proseguono in rialzo a metà seduta con l'evidenza di Milano. Piazza Affari guadagna con il Ftse Mib l'1,50% mentre lo spread tra btp e bund scende sotto la soglia dei 410 punti. Nel paniere principale continua sugli scudi Mps (+6,48%), seguita da Intesa SanPaolo (+3,39%), Bpm (+3,14%). I listini del Vecchio Continente beneficiano del pieno della Spagna nell'asta di titoli a 12 e 18 mesi con Madrid che guadagna quasi mezzo punto. Sugli stessi livelli Londra e Francoforte.
Oltre il mezzo punto Parigi. I mercati guardano poi agli incontri, in programma tra i diversi leader della eurozona tesi a valutare i progressi nella lotta alla crisi. L'indice d'area Stoxx 600 guadagna un quarto di punto con la corsa delle materie prime (sottoindice dj stoxx +1,24%).









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