Eni...Dogs and Horses, for pussy's lovers only - Cap. 2 (8 lettori)

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eymerich

~ 7th Seeker ~
visto il 10y nostrano...
mmm sta a disegna' malamente daily e pure weekly(hs da paura):rolleyes:


visto sì :-o


che a spanne si potrebbe tradurre in un calo di almeno 5 figure con conseguenze pesantissime sulle prossime aste di titoli di stato


bah in ogni caso è inutile fasciarsi la testa in anticipo :)
 

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snapo

the greater the truth, the greater the libel
xbr ? o lev ?
temporalmente siamo nell'ovale rosso...parlo di O.I.
se ripete per la terza identica volta sarà solo un rifiato per poi riaffondare(ci sono 30k contratti da chiudere...20k li chiudono di solito l'ultima sett...siamo alla terz'ultima)
 

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Saipem in lista per costruire in Iraq un importante oleodotto
Di Valentina Sorrenti
<a href="/quotazioni/quotazioni.asp?step=1&action=ricerca&codiceStrumento=u2ae&titolo=SAIPEM">Saipem</a> in lista per costruire in Iraq un importante oleodotto
Saipem in gara per un importante oleodotto in Iraq. La società, insieme ad altre undici realtà, è stata inserita dal Ministero del Petrolio iracheno nella short-list delle aziende selezionate per la realizzazione del primo oleodotto del Paese mediorientale destinato alle esportazioni di greggio.

Nella short-list figurano Lukoil, China National Petroleum Corporation, Marubeni Corporation, Mitsui & Co., Toyota Tsusho, Punj Lloyd/Mass Global International, Saipem, Daewoo International Corporation, Consolidated Contractors Company, Go Gas, L&T/Fuis Capital, Petrofac/Stroygazconsulting e Orascom/Petrojet.

Il Ministero iracheno ha scelto queste società tra oltre 80 aziende internazionali che hanno presentato le loro credenziali per costruire un tratto di 1.680 chilometri dell'oleodotto che va dal polo petrolifero di Bassora, nel sud dell'Iraq, a porto giordano di Aqaba nel Mar Rosso. Tutte quante dovranno presentare al Ministero entro la fine dell'anno la loro offerta per costruire un'infrastruttura da 18 miliardi di dollari che renderà il Paese meno dipendente dai terminal nel Golfo Persico.

Iraq e Giordania hanno già firmato lo scorso aprile un accordo preliminare per costruire la sezione dell'infrastruttura tra la stazione di pompaggio di Haditha, nell'ovest dell'Iraq, e Aqaba. La restante parte dell'oleodotto di 680 chilometri, che collega la stazione di pompaggio Bassora con quella di Haditha, sarà costruita e finanziato dal Ministero del petrolio iracheno.

L'Iraq auspica che l'infrastruttura consenta una minore dipendenza dai terminali del Golfo Persico offrendo in particolare un percorso alternativo nel caso l'Iran chiudesse lo stretto di Hormus come più volte minacciato in passato per rispondere alle sanzioni internazionali contro il suo programma nucleare.

L'Iraq ha avviato l'anno scorso la fase di progettazione e di fattibilità dell'oleodotto che secondo le previsioni dovrebbe trasportare 2,25 milioni di barili al giorno e ora ha iniziato i preparativi per i lavori sul tratto tra Haditha e Aqaba, che avrà invece una capacità di 1 milione di barili al giorno.

Il progetto per una terza sezione da 1,25 milioni di barili, che doveva arrivare al porto siriano di Banias, sul Mediterraneo, è stato rinviato a causa del conflitto in corso. In attesa di vedere se Saipem riuscirà ad aggiudicarsi il progetto, il titolo a Piazza Affari fa meglio del mercato pur calando dell'1,02% a 16,56 euro.
 
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