Allachetichella
Forumer storico
no ma tanto in Italia siamo sempre li!!!!!!AZZ QUINDI NN STAI TRADANDO?
l'unica cosa in piedi l'ho venduta 15 minuti fa! ma forse dovevo tenermela!
e fate scendere sto euro....
Analisi Intermarket era il 62%..e tre x rim.... (34 lettori)
- Creatore Discussione Gianpa
- Data di Inizio
l'unica cosa in piedi l'ho venduta 15 minuti fa! ma forse dovevo tenermela!
e fate scendere sto euro....
Novenove
Moderator
si infatti vado a bere caffe e fumare zizza
Novenove
Moderator
questi portano via tutto a tutti :
Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 12 ott - La Cina e' il
Paese che esporta piu' talenti, davanti a Usa e India ed e'
anche il Paese che piu' di tutti potrebbe "rubare"
manodopera, davanti agli stessi Usa, finora tradizionale
meta' della 'fuga di cervelli'. E' quanto emerge dallo studio
'Talenti globali per citta' globali' dell'economista Saskia
Sassen per il 'Global City Report' presentato oggi, che
sottolinea come ci sara' sempre piu' bisogno di personale
straniero di talento per fare fronte alle crescite esigenze
delle aziende in un mondo sempre piu' globalizzato e
digitalizzato. L'Italia figura al secondo posto nel mondo,
dopo il Giappone, per il bisogno di immigrati ed e' ottava
nella graduatoria dei Paesi preferiti dal personale
straniero di talento, guidata dagli Usa, davanti a Regno
Unito e Spagna. In base ai sondaggi, in Peru' ci sono i
datori di lavoro piu' preoccupati per la perdita di
lavoratori di talento (82% degli intervistati) a vantaggio
di un Paese straniero, ma anche gli italiani (42%, settimo
posto) temono la fuga di cervelli. I meno preoccupati sono i
cinesi, davanti a irlandesi e giapponesi. La categoria con
la maggiore presenza di talento straniero e' quella dei
manovali, seguita dagli ingegneri, dagli addetti alla
produzione e dal personale tecnico. Solo al nono posto top
manager e membri dei cda. "I lavoratori straneri - ha
sottolineato Sassen - mettono a disposizione non solo la
competenza o il talento di base, ma anche una conoscenza
implicita della 'cultura' economica del Paese di origine" e
sono quindi uno dei maggiori strumenti per un'azienda per
affrontare un'economia globale, oltre a sopperire carenze
che possono verificarsi per le tendenze demografiche. La
recessione, lungi dal mettere fine al flusso dei lavoratori
stranieri - ha osservato infine l'economista - ha permesso
alle aziende minori di assumere talenti, perche' le grandi
sono diventate piu' caute nella politica di assunzioni.
Gli
:Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 12 ott - La Cina e' il
Paese che esporta piu' talenti, davanti a Usa e India ed e'
anche il Paese che piu' di tutti potrebbe "rubare"
manodopera, davanti agli stessi Usa, finora tradizionale
meta' della 'fuga di cervelli'. E' quanto emerge dallo studio
'Talenti globali per citta' globali' dell'economista Saskia
Sassen per il 'Global City Report' presentato oggi, che
sottolinea come ci sara' sempre piu' bisogno di personale
straniero di talento per fare fronte alle crescite esigenze
delle aziende in un mondo sempre piu' globalizzato e
digitalizzato. L'Italia figura al secondo posto nel mondo,
dopo il Giappone, per il bisogno di immigrati ed e' ottava
nella graduatoria dei Paesi preferiti dal personale
straniero di talento, guidata dagli Usa, davanti a Regno
Unito e Spagna. In base ai sondaggi, in Peru' ci sono i
datori di lavoro piu' preoccupati per la perdita di
lavoratori di talento (82% degli intervistati) a vantaggio
di un Paese straniero, ma anche gli italiani (42%, settimo
posto) temono la fuga di cervelli. I meno preoccupati sono i
cinesi, davanti a irlandesi e giapponesi. La categoria con
la maggiore presenza di talento straniero e' quella dei
manovali, seguita dagli ingegneri, dagli addetti alla
produzione e dal personale tecnico. Solo al nono posto top
manager e membri dei cda. "I lavoratori straneri - ha
sottolineato Sassen - mettono a disposizione non solo la
competenza o il talento di base, ma anche una conoscenza
implicita della 'cultura' economica del Paese di origine" e
sono quindi uno dei maggiori strumenti per un'azienda per
affrontare un'economia globale, oltre a sopperire carenze
che possono verificarsi per le tendenze demografiche. La
recessione, lungi dal mettere fine al flusso dei lavoratori
stranieri - ha osservato infine l'economista - ha permesso
alle aziende minori di assumere talenti, perche' le grandi
sono diventate piu' caute nella politica di assunzioni.
Gli
DRIVE
Massaio di Voghera
e' da postare..anche se viene di la'..e' troppo un coltello che gira nella ferita..
condivido al 1000%
cose da pazzi..anzi da i.dioti industriali del capso..sara' 5 anni che lo scrivo..ed abbiamo ancora chi riceve questi e fa accordi..
da folli
GUEST POST: Cina vs Occidente, abbraccio mortale | IntermarketAndMore
condivido al 1000%
cose da pazzi..anzi da i.dioti industriali del capso..sara' 5 anni che lo scrivo..ed abbiamo ancora chi riceve questi e fa accordi..
da folli
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