Domenica, 07 novembre 2010
Fini: “Berlusconi si dimetta o usciamo dal governo”. Cauto il Pd: “Tatticismi”
Berlusconi salga al Colle con dimissioni formali e "apra la crisi di governo". così Gianfranco Fini, nell'atteso discorso alla convention di Futuro e libertà dal palco di Bastia Umbra, ha lanciato un monito al premier. Altrimenti, la delegazione di Fli uscirà dall'esecutivo. "'Berlusconi deve mostrare il coraggio politico che ha già dimostrato, deve dare un colpo d'ala" ha detto il presidente della Camera, aggiungendo che serve "una fase in cui si ridiscuta l'agenda, il programma, si verifichi la natura della coalizione e la composizione del governo". Se non avverrà, "Ronchi, Urso, Menia e Bonfiglio non rimarranno un minuto in più". Secondo l'Ansa il premier ha commentato a caldo: "Fini deve assumersi la responsabilità di votare contro in Parlamento".
"Il problema per noi non è il gioco del cerino o di chi stacca la spina, perché è chiaro che se continuiamo con le furbizie e i tatticismi la spina la staccheranno gli italiani che sono stanchi di un governo che non governa" ha detto Fini, sottolineando che l'Italia "non è il Paese dei balocchi che descrive Berlusconi".
Molto cauto il commento a caldo di Pierluigi Bersani, segretario del Partito democratico, in diretta dalle 14.30 nella trasmissione In Mezz'ora di Lucia Annunziata: "L'ennesimo tentativo di passaggio del cerino, ma questo cerino si sta spegnendo. Che la crisi è conclamata lo diciamo da mesi ed intanto il Paese ha perso tempo. Tutti ora devono riconoscere che non c'è più un timone. Ma non immagino un Berlusconi che domani mattina si dimette".
Bersani ha però aggiunto: "Si sta accelerando la dinamica di questa crisi. Mi aspetto che i tempi non siano lunghi". Il leader del Pd critica fortemente, inoltre, il fatto di aver messo il nome di Fini in grande evidenza sul logo di Fli: "Abbiamo concesso troppo ai personalismi, non va così nelle democrazie che funzionano. Io non metterò il mio nome".