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翠鸟科
Non a caso, infatti, Giuseppe Lipari, difensore di Caruso, non ha rimosti nel dire che "è l'deologia di certi magistrati a decidere se questo o quel caso è omicidio volontario e non legittima difesa".
"Nel momento in cui si sia costretti ad utilizzare l'arma da fuoco - ci spiega dettagliatamente l'esperto Tony Zanti - non si può improvvisare".
Anche questo, però, potrebbe non bastare.
Perché di notte, con il buio, con la paura di avere un malintenzionato vicino, ogni conoscenza può venir meno.
E fare spazio alla legittima paura che genera poi l'altrettanto legittima difesa.
L'Italia dovrebbe capire che chi commette rapine non è un disgraziato o un pover uomo. Ma un criminale.
E se c'è qualcuno da compatire, quelli sono coloro i quali hanno avuto il coraggio di sparare e ora hanno la vita distrutta.
Chi viola un domicilio e chi di lavoro fa il ladro, deve sapere che potrebbe uscirne steso.
Non significa essere violenti.
dal particolare al generale: si parlava di un caso, e ora cerchiamo tutti regole generali, molto italico: e NON parlo di te Val ma in generale di quello che sento in radio anche adesso
cmq
chi fa il mestiere di ladro sa che potrebbe uscirne steso
e quindi:
1) o è un samaritano e corre i suoi rischi con molta umiltà e accettazione del suo triste fato
2) o è un criminale e prenderà le sue precauzioni, fino ad arrivare a sparare per primo e invocare la legittima difesa: sapete, sig giudice, hanno tutti la pistola e quando ho visto ... eccecc l'arma ? ma l'ho trovata lì in casa del rapinato, sa rovistavo ...
massimo dello sforzo per il minimo del risultato, anzi un danno