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EuroBond Report 16/12/2002
Settimana finanziaria nel pianeta del reddito fisso contraddistinta da un ridotto numero di volumi sul mercato secondario e, per contraltare, da una inaspettata vivacità sul mercato primario ( quello delle nuove emissioni ).
Su di esso segnaliamo la nuova emissione France Telecom in euro ( ne è stata emessa anche una in sterline ) con scadenza 2009 e spread di 290 basis point sul tasso swap a 7 anni.
Tale emissione è stata collocata sulla parte bassa del range proposto a conferma del ritrovato interesse e della ritrovata fiducia degli investitori sul player telefonico francese.
A conferma della vivacità del settore primario - causa sia il basso livello in assoluto raggiunto dai tassi di interesse sia il movimento che ha portato negli ultimi 2 mesi a restringere gli spread per il settore corporate, sino a circa 180 bp rispetto ai titoli di stato - ricordiamo che nell'ottava entrante potrebbero venire alla luce nuovi collocamenti da parte di player come Volkswagen, Carrefour e Daimler Chrysler.
Sul mercato dei governament bond nell'ottava conclusa si è registrata una scarsa volatilità con acquisti effettuati sul tratto della parte media della curva 5 - 10 anni.
A tenere in allerta gli investitori, oltre alle ormai consuete tensioni presenti sul fronte medio-orientale, c'è stata la decisione presa dal presidente americano Bush sul cambio di alcuni esponenti del suo team economico.
Nella settimana infati si è avuto l'ingresso del nuovo Segretario del Tesoro J.Snow e del nuovo consigliere economico S.Friedman.
Tale decisione, a nostro avviso, deve essere interpretata come un segnale di cambiamento che Bush ha voluto dare ai mercati, sulla strategia economica della sua amministrazione ed in particolar modo sul futuro utilizzo della leva fiscale e valutaria.
Sul fronte macro i dati resi noti hanno mostrato risultati contrastanti poiché, se si è avuto un aumento delle vendite al dettaglio, dall'altro si è registrato un brusco aumento dei sussidi alla disoccupazione
Nel settore corporate, come detto sopra, sul secondario si è avuta un'ottava priva di volumi ma che è comunque stata contraddistinta da una pesante lettera sul comparto obbligazionario aereo mondiale.
A fare le spese dell'entrata di United Airlines nel Chapter 11 sono state anche aziende che fornitrici di componenti per le industri aeree.
Tra le più penalizzate segnaliamo Rolls Royce e Thomson.
Tenendo conto dell'ampio restringimento degli spread compiuto nel settore corporate e del basso livello di rendimento offerto sul fronte dei titoli governativi ( l'ultima asta dei Bot ha fatto registrare rendimenti reali negativi, poichè il rendimento in asta si è attestato al 2,4% contro un 2,8% di inflazione reale) decidiamo di mantenere inalterato il peso delle Ns asset class obbligazionarie.
Al momento il Ns portafoglio è composta da un 35% di Governativi Italia , da un 10% di OAT , da un 20% di titoli corporate , da un 22% di liquidità da un 5% in Titoli di Stato in Valuta ( HUF e USD ) e da 8% di Governativi Paesi Emergenti area euro.
Sul settore corporate siamo presenti sul comparto telefonico per un 50% del totale ( su emittenti come AT&T, France Telecom, Deutsche Telecom, Telecom Italia e KPN ) sul settore auto per un 30% ( Rolls Royce, Ford, Gmac , Daimler Chrysler , Porsche ) sul settore utility 10% ( RWE, Edf, ) e sul settore bancario 10% ( Lower Tier II San Paolo 2012 e Commerzbank 2011 ).
* A cura del Dr.Roberto Coletta - Consulente di Investimento CPA®
Private Banker presso primario gruppo bancario italiano
Settimana finanziaria nel pianeta del reddito fisso contraddistinta da un ridotto numero di volumi sul mercato secondario e, per contraltare, da una inaspettata vivacità sul mercato primario ( quello delle nuove emissioni ).
Su di esso segnaliamo la nuova emissione France Telecom in euro ( ne è stata emessa anche una in sterline ) con scadenza 2009 e spread di 290 basis point sul tasso swap a 7 anni.
Tale emissione è stata collocata sulla parte bassa del range proposto a conferma del ritrovato interesse e della ritrovata fiducia degli investitori sul player telefonico francese.
A conferma della vivacità del settore primario - causa sia il basso livello in assoluto raggiunto dai tassi di interesse sia il movimento che ha portato negli ultimi 2 mesi a restringere gli spread per il settore corporate, sino a circa 180 bp rispetto ai titoli di stato - ricordiamo che nell'ottava entrante potrebbero venire alla luce nuovi collocamenti da parte di player come Volkswagen, Carrefour e Daimler Chrysler.
Sul mercato dei governament bond nell'ottava conclusa si è registrata una scarsa volatilità con acquisti effettuati sul tratto della parte media della curva 5 - 10 anni.
A tenere in allerta gli investitori, oltre alle ormai consuete tensioni presenti sul fronte medio-orientale, c'è stata la decisione presa dal presidente americano Bush sul cambio di alcuni esponenti del suo team economico.
Nella settimana infati si è avuto l'ingresso del nuovo Segretario del Tesoro J.Snow e del nuovo consigliere economico S.Friedman.
Tale decisione, a nostro avviso, deve essere interpretata come un segnale di cambiamento che Bush ha voluto dare ai mercati, sulla strategia economica della sua amministrazione ed in particolar modo sul futuro utilizzo della leva fiscale e valutaria.
Sul fronte macro i dati resi noti hanno mostrato risultati contrastanti poiché, se si è avuto un aumento delle vendite al dettaglio, dall'altro si è registrato un brusco aumento dei sussidi alla disoccupazione
Nel settore corporate, come detto sopra, sul secondario si è avuta un'ottava priva di volumi ma che è comunque stata contraddistinta da una pesante lettera sul comparto obbligazionario aereo mondiale.
A fare le spese dell'entrata di United Airlines nel Chapter 11 sono state anche aziende che fornitrici di componenti per le industri aeree.
Tra le più penalizzate segnaliamo Rolls Royce e Thomson.
Tenendo conto dell'ampio restringimento degli spread compiuto nel settore corporate e del basso livello di rendimento offerto sul fronte dei titoli governativi ( l'ultima asta dei Bot ha fatto registrare rendimenti reali negativi, poichè il rendimento in asta si è attestato al 2,4% contro un 2,8% di inflazione reale) decidiamo di mantenere inalterato il peso delle Ns asset class obbligazionarie.
Al momento il Ns portafoglio è composta da un 35% di Governativi Italia , da un 10% di OAT , da un 20% di titoli corporate , da un 22% di liquidità da un 5% in Titoli di Stato in Valuta ( HUF e USD ) e da 8% di Governativi Paesi Emergenti area euro.
Sul settore corporate siamo presenti sul comparto telefonico per un 50% del totale ( su emittenti come AT&T, France Telecom, Deutsche Telecom, Telecom Italia e KPN ) sul settore auto per un 30% ( Rolls Royce, Ford, Gmac , Daimler Chrysler , Porsche ) sul settore utility 10% ( RWE, Edf, ) e sul settore bancario 10% ( Lower Tier II San Paolo 2012 e Commerzbank 2011 ).
* A cura del Dr.Roberto Coletta - Consulente di Investimento CPA®
Private Banker presso primario gruppo bancario italiano