EUropa ed USA sostengono i nazisti assassini di Kiev

Non chiedere per chi sfilano i neonazisti in Ucraina: sfilano per te.

Di Nuke The Whales , il 3 gennaio 2016 18 Comment





Simpatici raduni di ragazzi con le fiaccole il primo gennaio, in varie città della Terrra Dei Pazzi.
A Kiev , Odessa e in altri luoghi gruppi di ragazzi con le fiaccole hanno sfilato per ricordare il compleanno del loro perduto Leader, Stephan Bandera, si, proprio il leggendario comandante delle forze ucraine che hanno combattuto con i nazisti, quello che nacque nel primo gennaio 1909 e morì in Germania nel 1959, incappando accidentalmente in una nuvola di gas velenoso durante una passeggiata.
Odessa.​
Sloviansk, qui sono ben pochi, e si capisce anche il perchè.​
Ora, quello che dobbiamo chiederci è ma da quando lo fanno questa cosa?
I media ucraini mentono spudoratamente e dicono che succede da almeno 10 anni ( mentono , questa è la prima volta, in questa scala, e il primo gennaio Bispensiero in azione), dicono che i Russi sono il nemico e che bisogna “combatterli”:.

lg.php


Ma per chi sfilano questi patetici imbecilli?
Sfilano per i russi, per il “mondo russo” di cui in realtà fanno parte , per la lingua russa, anche se i due terzi almeno di costoro parlano solo russo.
Sfilano anche per me, accidenti.
E sfilano anche per voi che ascoltate queste notizie e non fate qualcosa.
ls die Nazis die Kommunisten holten,
habe ich geschwiegen;
ich war ja kein Kommunist.
Als sie die Sozialdemokraten einsperrten,
habe ich geschwiegen;
ich war ja kein Sozialdemokrat.
Als sie die Gewerkschafter holten,
habe ich nicht protestiert;
ich war ja kein Gewerkschafter.
Als sie die Juden holten,
habe ich geschwiegen;
ich war ja kein Jude.
Als sie mich holten,
gab es keinen mehr, der protestieren konnte
 

KIEV, "ESERCITAZIONE" CON MISSILI SULLA CRIMEA. LA UE, COMPLICE. - Blondet & Friends
maurizioblondet.it|Di Maurizio Blondet

KIEV, “ESERCITAZIONE” CON MISSILI SULLA CRIMEA. LA UE, COMPLICE.
Maurizio Blondet 25 novembre 2016 1

Il regime di Kiev farà una ‘esercitazione con missili” ( veri) nella spazio aereo della Crimea, nello spazio sovrano della Federazione Russa – ma che Kiev tratta come suo territorio nazionale. I missili saranno sparati dove volano aerei russi civili e militari, si allarma l’agenzia russa di aviazione civile Rosaviatsiya. Il regime, come se non esistesse la Russia, ha semplicemente diramato giovedì l’annuncio di “zona pericolosa” a tutte le quote di volo, insomma restrizioni dei voli, su Crimea, presso Sinferopol, il 1 e 2 dicembre prossimo. La zona di pericolo comprende lo sazio aereo su tratti di mare che sono acque territoriali russe. L’atto è del tutto unilaterale, il regime non si è coordinato con Mosca. Il ministro della Difesa russo, venerdì, ha convocato l’attaché militare dell’ambasciata ucraina per una nota di protesta ufficiale.

L’estrema gravità della provocazione si capisce meglio se si ricorda che gli ucraini, coi loro missili o caccia, hanno abbattuto due aerei civili: nell’ottobre 2001, Il Tu-154 della Siberia Airlines in rotta da Tel Aviv a Novosibirsk (68 morti) abbattuto sicuramente da un missile ucraino durante un’esercitazione missilistica, e il Boeing 777 della Malaysia diretto da Amsterdam a Kuala Lumpur con 298 persone a bordo, mentre sorvolava il territorio ucraino, l’8 marzo 2014, di cui immediatamente il regime di Kiev accusò i separatisti del Donbass con un missile BUK “lanciato da professionisti russi”. Il fatto che Obama abbia altrettanto immediatamente confermato la tesi di Kiev (mentre i resti dell’aereo avevano segni di mitragliamento, come fosse stato attaccato da un caccia col cannoncino di bordo), e che tutta l’inchiesta posteriore, olandese, tenti di sviare la responsabilità sulla Russia, lascia sospettare che anche questa volta il regime di Kiev punti a creare un “casus belli” irreversibile – con la complicità dell’Amministrazione Usa; e della UE, che moltiplica i segnali di ostilità e si comporta come la Russia fosse un paese nemico (come ha dimostrato la pronuncia dell’europarlamento contro i media russi che si vedono in Europa).

In questo senso, anche la data della “esercitazione con missili dal vivo” è sinistramente indicativa: 1 e 2 dicembre, un mese prima del giuramento di Donald Trump. E’ ben possibile che i potenti nemici interni di Trump, e l’oligarchia UE che non gli ha risparmiato manifestazioni di odio, specificamente a causa della sua intenzione di rappacificarsi con Putin, gli stiano preparando una crisi irreversibile, magari anche con false flag e stragi di passeggeri in volo? Obama ancora per poco nella stanza dei bottoni offre un’ultima occasione a tutti gli avversari della distensione Usa-Mosca. E Obama è stato ben capace, nell’agosto 2013, di accusare Damasco di aver usato i gas nervini “contro il suo stesso popolo”, sapendo benissimo che a lanciarli erano stati i cosiddetti ribelli, come parte di un piano per provocare l’intervento occidentale in Siria; ricordiamo bene che John Kerry declamò allora: “Sappiamo bene da dove e in quale momento i razzi sono stati lanciati. Sappiamo che provenivano solo da zone controllate dal regime”, mentendo spudoratamente (e i media mainstream diffusero la fake news, la falsità, sapendola falsa). Insomma è gente senza scrupoli, quella che ha troppo da perdere dall’insediamento di Trump; e ciò vale ancor più per il regime di Kiev, in bancarotta, abbandonato dalla sua popolazione, che sta per perdere il protettore atlantico.

Il timore della provocazione irreversibile da parte ucraina è stato espresso anche da The Saker. “Kiev cerca disperatamente di provocare la Russia prima che Trump abbia giurato”.

Kiev Is Desperate to Provoke Russia Before Trump Is Sworn In

Qualche giorno fa due soldati russi sono stati rapiti dal FSB, in piena zona di confine e sotto le telecamere di sorveglianza russe, dichiarando poi che i due sequestrati, essendo di origine ucraina, erano traditori. Il numero di provocazioni commesse dalla parte ucraina si moltiplicano: più intensi bombardamenti sul Donbass, l’assassinio di “Motorola”, il popolarissimo comandante militare della Novorussia; l’infiltrazione ripetuta di sabotatori in Crimea, arrestati dai russi. Senza che Mosca abbia mai reagito. Perché è evidente che “lo scopo del regime di Kiev è di trarre i russi dentro il territorio ucraino”, in modo che la UE e la NATO possano strillare a pieni polmoni all’aggressione militare. Sono mesi in cui Lettonia, Lituania ed Estonia preparano la loro popolazione a un “Invasione russa”, e hanno chiesto ed ottenuto lo stanziamento di truppe e armamenti NATO; a metà novembre il governo di Varsavia ha fatto esumare il corpo del presidente Lech Kaczinsky, morto nel 2010 in un incidente aereo in Russia che il fratello gemello, oggi eminenza grigia della Polonia, vuol credere organizzato da Mosca.

E il 24 novembre Poroshenko è arrivato a Bruxelles per un “vertice” con Juncker e Tusk, dove non solo si è trattato di concedere agli ucraina l’entrata in Europa senza visti, ma dove – a detta del numero due della delegazione ucraina Kostiantyn Yeliseyev “ci siamo accordati che la UE continuerà a sostenere e dare solidarietà all’Ucraina per la sovranità e l’integrità territoriale – Siamo profondamente grati per l’irremovibile posizione della UE sulla questione della Crimea [ossia che la Russia l’ha occupata illegalmente]; e dopo le discussioni abbiamo accresciuta fiducia che le sanzioni contro la Russia saranno estese. Speriamo in una decisione in questo senso a dicembre”. Come mai tanta fiducia?

Poroshenko's office names three points Ukraine opposed at Ukraine-EU summit

Anche in Siria avvengono eventi pericolosi: gruppi di jihadisti notoriamente sostenuti dagli Usa sono comparsi con in mano missili anti-aerei; un tipo di armamento che fino a questo momento Obama aveva vietato di consegnare ai “suoi” ribelli, per l’ovvio rischio cui sottopongono i voli civili. Adesso questo tabù è caduto. Caccia siriani e russi potranno essere abbattuti, invelenendo un conflitto che sembrava vicino alla conclusione, con la liberazione di Aleppo.

Syria war: Rebel group supplied with anti-air missiles













Si aggiungano le manovre americane per sottrarre a Trump la vittoria. La candidata dei verdi Jill Stein (J) riceve milioni di dollari necessari per poter aprire il riconteggio dei voti in Wisconsin, e forse Pennsylvania e Michigan – negli Stati in cui Trump ha vinto, con lo scopo di dimostrare che ci sono stati brogli. A darle i quattrini non sono privati “dal basso”, come vorrebbe far credere: i suoi conti ricevono 160 mila dollari l’ora, giorno e notte, da un programma di bonifico computerizzato – dietro cui è dato sospettare George Soros. I particolari del trucco si possono leggere qui:

Breaking: SOROS BOT Funding Stein Recount At Steady Rate $160k Per Hour - HNN - Higgins News Network




Jill Stein riceve donazioni fisse ad ogni ora, giorno e notte
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In vari stati, fra cui Washington e Colorado, il partito democratico sta facendo pressioni sui grandi elettori per “convincerli” a non votare Trump, ma a dirigere il loro voto verso candidati di terza fila, come Mitt Romney e John Kasich. Non hanno ancora rinunciato a rovesciare i dati elettorali.



Democrats Seek to Block Trump's Presidency in US Electoral College Vote
 
Ultima modifica:
Negli USA accuse contro Obama e Soros: registi del colpo di stato in Ucraina
© REUTERS/ Gleb Garanich
Mondo
09:59 24.02.2017(aggiornato 10:05 24.02.2017) URL abbreviato
335658972

In diverse città degli Stati Uniti si sono svolte manifestazioni organizzate dall'Istituto internazionale Schiller, durante le quali sono stati distribuiti volantini ai cittadini per far conoscere la "situazione reale in Ucraina." Lo riferisce il sito del movimento LaRouche, associato con l'Istituto.

Queste manifestazioni si sono svolte in occasione del 3° anniversario dei fatti di Maidan. Secondo gli attivisti, il colpo di stato in Ucraina è stato orchestrato dal finanziatore miliardario George Soros e dai rappresentanti dell'amministrazione Obama.

Inoltre gli attivisti credono che le dimostrazioni e proteste contro il presidente Donald Trump possano portare ad una nuova "rivoluzione colorata", questa volta negli Stati Uniti.

La manifestazione è stata chiamata la "giornata della verità".

"Il movimento LaRouche organizza a Manhattan la giornata della verità e invita gli americani a non giustificare la rivoluzione colorata di Soros e Obama in Ucraina nel 2013".


Nei volantini distribuiti c'è scritto: "Le stesse persone che vi hanno mentito sull'Ucraina, mentono su Trump? Per la stessa ragione?" — si legge sul sito del movimento.

Il suo leader, l'attivista politico e filosofo Lyndon LaRouche, ha dichiarato che a seguito del colpo di stato di 3 anni fa a Kiev hanno preso il potere i "nazisti" sostenuti da Obama e Soros.
 

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