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Erg in pole position per rilevare gli asset idroelettrici di E.On in Italia

di Francesca Gerosa

Erg in pole position per rilevare gli asset idroelettrici di E.On in Italia - MilanoFinanza.it


Il mercato italiano della generazione di energia è prossimo a un rimodellamento.
Ieri E.On ha venduto le sue centrali italiane a carbone (600MW) e quelle di cogenerazione a gas (3.900MW) all'utility ceca Eph. Il prezzo di cessione non è stato comunicato, ma secondo le ultime indiscrezioni potrebbe essere pari a circa 250-300 milioni di euro (500mila euro/MW per il carbone e zero per le centrali a gas). Considerando che gli impianti CCGT hanno un flusso di cassa negativo e che la centrale a carbone necessita di investimenti, a detta degli analisti di Kepler Cheuvreux il prezzo non è basso.

Si ricorda che E.On ha messo tutte le sue attività italiane in vendita e che Edison
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, controllata dal gruppo EdF, era inizialmente indicata come acquirente di tutti questi asset. Ora, invece, il break-up di questi asset potrebbe rafforzare la presenza di altre utilities italiane nel mercato elettrico italiano. Ad esempio, secondo gli analisti di Kepler Cheuvreux, Erg
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potrebbe presto fare un'offerta vincolante per le centrali idroelettriche a Terni (Umbria) di E.On che hanno 531MW di capacità installata e potrebbero avere un enterprise value, secondo la valutazione degli esperti della banca d'affari, di 850 milioni di euro (1,6 milioni di euro/MW). 700-900 milioni secondo le stime, peraltro conservative, degli analisti di Banca Imi.

Recenti fonti di stampa parlavano di una valutazione tra 900 milioni di euro e un miliardo di euro, a fronte di un ebitda pari a 110-120 milioni (enterprise value/ebitda implicito di 8,5-9 volte), una valutazione che per gli esperti di Equita potrebbe essere eccessiva sotto i 60 euro/MWh di prezzi elettrici. Erg
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è il player numero uno nell'eolico in Italia ed è disposto a espandersi in altre tecnologie/Paesi grazie al suo bassissimo leverage (il rapporto debito netto/ebitda è pari a 1,6 volte).

La sua crescita nell'energia idroelettrica potrebbe rappresentare una diversificazione in termini di tecnologie e potrebbe essere un positivo catalizzatore, naturalmente se effettuata al giusto prezzo. "Nonostante una valutazione "piena", legata anche al fatto che le concessioni scadono al 2029, crediamo che l'eventuale acquisizione degli asset idroelettrici di E.On possa rappresentare una buona operazione per Erg
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perché le consentirebbe di ampliare il mix produttivo, eolico e idroelettrico, ridurre il rischio reinvestimento e proseguire lungo il processo di trasformazione verso un produttore di energia rinnovabile", sottolinea l'analista di un'altra sim milanese.

Invece Hera
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potrebbe fare un'offerta vincolante per gli 0,8 milioni di clienti (500.000 gas) di E.On in Italia. Hera
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è infatti un utility locale disposta a espandere la sua base di clienti. La volontà di acquistare i clienti della società tedesca in Italia è stata annunciata dal presidente di Hera
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più di una volta. Fonti di stampa avevano indicato una valutazione di circa 200 milioni di euro: il multiplo sarebbe pari a circa 250 euro a cliente o gli analisti di Equita stimano possa essere attorno a 5 volte l'ebitda, che pare interessante. "A nostro avviso il prezzo di 200 milioni di euro indicato dalla stampa per l'acquisizione del portafoglio da 800 mila clienti sarebbe positivo per Hera
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", afferma l'analista della sim milanese.

Quanto a Iren
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potrebbe essere coinvolta nella cessione dell'impianto LNG (gas naturale liquefatto), ma la vendita dell'asset sembrerebbe in stand by per il momento. E.On possiede infine 328MW di impianti eolici e 46MW di impianti solari. Anche questi asset saranno venduti, provocando un rimodellamento dei protagonisti del mercato elettrico italiano. Certo che la cessione alla ceca Eph potrebbe essere negativa per i prezzi elettrici.

Il nuovo operatore, che cercherà di incrementare la propria quota di mercato, ha acquistato asset a prezzi non elevati e sarà quindi molto competitivo sulla borsa elettrica e sul pricing.

Questo, a detta degli analisti di Equita,

è negativo per Enel
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(-0,29% a 3,436 euro stamani in borsa),

Enel
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Green Power (+0,30% a 1,68 euro),

A2a
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(-0,50% a 0,802 euro)

e Iren
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(-1,43% a 0,86 euro).

Mentre Hera
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passa di mano a quota 2 euro (+1,01%)

ed Erg
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a 9,185 euro (+1,38%).

Kepler Cheuvreux stamani ha confermato il rating buy su Erg
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ed Hera
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con target price rispettivamente a 13 euro e a 2,34 euro.

Più alto il target price di Banca Imi su Erg
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a 14,60 euro (rating buy).
 

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