ALERT FIAT: VOCI SUL PIANO MARCHIONNE. CON 5.000 DIPENDENTI IN MENO
di WSI-APCOM-AGI
Il Lingotto costretto a smentire le indiscrezioni. I rumor sul piano strategico 2010-2014 parlano di licenziamenti in massa e riduzione di 1/4 del numero dei modelli prodotti (da 12 a 8). Marchionne: "Picchiare contro di noi e' vergognoso".
"Non abbiamo licenziato nessuno. Cercare di picchiare la Fiat in questo momento e' la cosa piu' sproporzionata che si sia visto, e' quasi vergognoso". Cosi' l'amministratore delegato del Lingotto Sergio Marchionne risponde a proposito delle anticipazioni sul piano pubblicate oggi da Repubblica. "Ci hanno accusato di tantissime cose, la realta' e' che non abbiamo licenziato nessuno, abbiamo cercato di mantenere l'equilibrio sociale negli scorsi 24 mesi. Non vogliamo ricevere medaglie - ha aggiunto - ma picchiare l''unica realta' industriale che sta funzionando, che sta gestendo questo momento complesso e' ingiusto".(AGI)
Al momento il Gruppo Fiat è impegnato nella preparazione del Piano Strategico per il 2010-2014 "e qualsiasi anticipazione giornalistica (vedi a fondo pagina) è assolutamente prematura e priva di ogni fondamento". Lo sottolinea il Lingotto in una nota dopo le indiscrezioni del quotidiano La Repubblica.
Sul piano produttivo in Italia, la Fiat precisa che "ha presentato il progetto industriale, che abbraccia un arco temporale di due anni (2010-2011), nel corso dell'incontro che si è tenuto lo scorso 22 dicembre a Palazzo Chigi con le Istituzioni e i Sindacati. In quell'occasione sono stati illustrati, nel dettaglio, il piano gamma prodotto, comprese le vetture di derivazione Chrysler, e le allocazioni produttive dei singoli modelli per ogni stabilimento".
Il progetto, "prevede per i prossimi due anni un enorme impegno finanziario della Fiat in Italia: verranno spesati, per investimenti e attività di ricerca e sviluppo, due terzi degli oltre 8 miliardi di euro previsti complessivamente per tutte le attività del Gruppo nel mondo. Vale la pena ricordare - sottolinea Fiat - che, pur in presenza di mercati internazionali difficilissimi per il settore auto, la Fiat, per evitare i licenziamenti, ha fatto ogni sforzo possibile per mitigare le conseguenze della crisi sui lavoratori, facendo ricorso a 30 milioni di ore di cassa integrazione nel 2009".(APCOM)