Atman
Forumer storico
....che per adesso non c'e' peggior sordo di chi non vuol sentire!
Tutte le economie presentano conti da recessione , recessione che proseguira' forte nei prossimi mesi....e qui si pensa solo a comprare: ma che schifo!!
Di certo non mi scopro....ma il mio denaro se lo possono dimenticare.
Ecco cosa produce gli utili superiori:
USA: EURO FORTE GONFIA BILANCI MULTINAZIONALI/ANSA
(V. ANCHE 'USA: TRIMESTRALI; UTILI...' DELLE 16.25 CIRCA)
(ANSA) - ROMA, 28 APR - L' euro forte ed una drastica cura
dimagrante sul versante dei costi aziendali, stanno in parecchi
casi gonfiando i bilanci delle multinazionali statunitensi,
consentendo loro di archiviare nelle trimestrali vendite in
significativo aumento, conseguenza pero' anche della conversione
in dollari dei ricavi ottenuti sui mercati del vecchio
Continente.
Una conferma di questa tendenza si e' avuta anche oggi, in
occasione della divulgazione dei conti di McDonalds' e di
Procter&Gamble, due gruppi che sono molto esposti in Europa. Nel
primo caso, i profitti netti sono cresciuti del 29%, nel secondo
del 23%, trainati da vendite in crescita rispettivamente del
5,6% e del 7,6%.
Va tenuto conto che circa il 65% del fatturato di McDonald's
viene da aree diverse dagli Stati Uniti, mentre per P&G questo
valore aumenta fino al 50% del totale dei ricavi.
Nel caso specifico di Procter&Gamble, dal bilancio diffuso
oggi emerge che tre punti percentuali di incremento del
fatturato sono venuti dalle vendite europee, a loro volta
trainate dall' euro forte nei confronti del dollaro. Si tratta,
in questa circostanza, in pratica di un effetto-svalutazione,
che permette alle aziende di oltreoceano di essere piu'
competitive sul mercato dell' euro. Ma, oltre a questo, la
debolezza del biglietto verde, che l' anno scorso ha perso circa
il 23% del suo valore nei confronti della valuta unica,
contribuisce a migliorare i bilanci anche da un punto di vista
propriamente contabile. Il tutto a causa - come si e' detto -
della conversione in dollari del valore di alcune poste,
riferite all' andamento di vendite ed utili nel vecchio
Continente.
Una situazione favorevole di cui sono destinati a beneficiare
altri 'big', come Microsoft, in quanto la societa' di Bill Gates
genera circa un quarto delle sue vendite sui mercati esteri.
Per il resto, come osserva oggi il Wall Street Journal, l'
andamento sostanzialmente positivo delle trimestrali diffuse in
questi giorni dagli States e' in diretto rapporto al taglio dei
costi.
Il Wsj cita gli analisti di Thomson Financial per arrivare
alla conclusione che i risultati fin qui diffusi sono la
conseguenza piu' della riduzione dei costi che non di una
effettiva crescita del fatturato, in quanto la spesa dei
consumatori si trova tuttora in stallo.
Gli utili sono cresciuti di circa l' 11% per le 329 societa'
che fino ad oggi hanno presentato i conti del primo trimestre,
al di sopra del +6,8% che veniva accreditato dal consensus degli
analisti.
Eppure - sottolinea ancora il Wsj - tutto questo e' dovuto
appunto sopratutto al forte ridimensionamento dei costi, in
primo luogo tagliando il personale. Questo significa, inoltre,
che la Corporate America tende a risanarsi a spese dei consumi
stessi, i quali invece dovrebbero a loro volta sostenerla. Una
spirale perversa, dalla quale appare al momento difficile
uscire, perche' la situazione occupazionale resta piu' che mai
precaria, in attesa che proprio questa settimana venga
comunicato l' andamento del tasso di disoccupazione di aprile,
in probabile crescita al 5,9%.
A tutto cio' si aggiunge appunto l' effetto-euro, che tende a
gonfiare il fatturato, grazie al dollaro debole.
Almeno per ora, in conclusione, appare prematuro parlare di
inversione di tendenza nel difficile panorama dei bilanci delle
aziende statunitensi, alle prese con una domanda debole che non
permette di fare previsioni sulla ripresa degli investimenti.
(ANSA).
MOD
28-APR-03 16:34
Tutte le economie presentano conti da recessione , recessione che proseguira' forte nei prossimi mesi....e qui si pensa solo a comprare: ma che schifo!!
Di certo non mi scopro....ma il mio denaro se lo possono dimenticare.
Ecco cosa produce gli utili superiori:
USA: EURO FORTE GONFIA BILANCI MULTINAZIONALI/ANSA
(V. ANCHE 'USA: TRIMESTRALI; UTILI...' DELLE 16.25 CIRCA)
(ANSA) - ROMA, 28 APR - L' euro forte ed una drastica cura
dimagrante sul versante dei costi aziendali, stanno in parecchi
casi gonfiando i bilanci delle multinazionali statunitensi,
consentendo loro di archiviare nelle trimestrali vendite in
significativo aumento, conseguenza pero' anche della conversione
in dollari dei ricavi ottenuti sui mercati del vecchio
Continente.
Una conferma di questa tendenza si e' avuta anche oggi, in
occasione della divulgazione dei conti di McDonalds' e di
Procter&Gamble, due gruppi che sono molto esposti in Europa. Nel
primo caso, i profitti netti sono cresciuti del 29%, nel secondo
del 23%, trainati da vendite in crescita rispettivamente del
5,6% e del 7,6%.
Va tenuto conto che circa il 65% del fatturato di McDonald's
viene da aree diverse dagli Stati Uniti, mentre per P&G questo
valore aumenta fino al 50% del totale dei ricavi.
Nel caso specifico di Procter&Gamble, dal bilancio diffuso
oggi emerge che tre punti percentuali di incremento del
fatturato sono venuti dalle vendite europee, a loro volta
trainate dall' euro forte nei confronti del dollaro. Si tratta,
in questa circostanza, in pratica di un effetto-svalutazione,
che permette alle aziende di oltreoceano di essere piu'
competitive sul mercato dell' euro. Ma, oltre a questo, la
debolezza del biglietto verde, che l' anno scorso ha perso circa
il 23% del suo valore nei confronti della valuta unica,
contribuisce a migliorare i bilanci anche da un punto di vista
propriamente contabile. Il tutto a causa - come si e' detto -
della conversione in dollari del valore di alcune poste,
riferite all' andamento di vendite ed utili nel vecchio
Continente.
Una situazione favorevole di cui sono destinati a beneficiare
altri 'big', come Microsoft, in quanto la societa' di Bill Gates
genera circa un quarto delle sue vendite sui mercati esteri.
Per il resto, come osserva oggi il Wall Street Journal, l'
andamento sostanzialmente positivo delle trimestrali diffuse in
questi giorni dagli States e' in diretto rapporto al taglio dei
costi.
Il Wsj cita gli analisti di Thomson Financial per arrivare
alla conclusione che i risultati fin qui diffusi sono la
conseguenza piu' della riduzione dei costi che non di una
effettiva crescita del fatturato, in quanto la spesa dei
consumatori si trova tuttora in stallo.
Gli utili sono cresciuti di circa l' 11% per le 329 societa'
che fino ad oggi hanno presentato i conti del primo trimestre,
al di sopra del +6,8% che veniva accreditato dal consensus degli
analisti.
Eppure - sottolinea ancora il Wsj - tutto questo e' dovuto
appunto sopratutto al forte ridimensionamento dei costi, in
primo luogo tagliando il personale. Questo significa, inoltre,
che la Corporate America tende a risanarsi a spese dei consumi
stessi, i quali invece dovrebbero a loro volta sostenerla. Una
spirale perversa, dalla quale appare al momento difficile
uscire, perche' la situazione occupazionale resta piu' che mai
precaria, in attesa che proprio questa settimana venga
comunicato l' andamento del tasso di disoccupazione di aprile,
in probabile crescita al 5,9%.
A tutto cio' si aggiunge appunto l' effetto-euro, che tende a
gonfiare il fatturato, grazie al dollaro debole.
Almeno per ora, in conclusione, appare prematuro parlare di
inversione di tendenza nel difficile panorama dei bilanci delle
aziende statunitensi, alle prese con una domanda debole che non
permette di fare previsioni sulla ripresa degli investimenti.
(ANSA).
MOD
28-APR-03 16:34