Fondi pensione: i soldi sono dei lavoratori o delle aziende?

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Una delle cose che non si comprendono nella normativa sulla previdenza complementare è cosa diavolo ci facciano i rappresentati dei datori di lavoro negli organi di amministrazione e controllo dei fondi così detti negoziali o chiusi (art. 5 comma 1 del d.lgs 252/05).
I soldi versati nei fondi pensione sono o non sono dei lavoratori? Perché mai le aziende ci devono mettere bocca? Il fatto che i soldi versati nei fondi pensione provengano dall'azienda (TFR e contributo "datoriale" ) non giustifica certo il fatto che l'azienda debba mettere bocca nel funzionamento del fondo. Anche lo stipendio è versato dalle aziende, non per questo il datore di lavoro può permettersi di sindacare su come lo stipendio venga speso dal lavoratore.
La questione è meno secondaria di quanto si possa pensare. L'assurdità della norma sopra indicata, infatti, produce le assurdità segnalate dai nostri lettori come questa praticata dal fondo dei metalmeccanici (il più significativo per numero di aderenti):


Ho lavorato come impiegato in un'azienda del settore metalmeccanico fino al 31 maggio 2006 e fino a quella data ho versato i miei contributi al fondo chiuso Cometa. L'interruzione del rapporto di lavoro è stata causata dalla messa in mobilità, una condizione che mi permette il riscatto totale della posizione maturata presso il fondo.
Ho atteso un anno prima di procedere al riscatto ma i rendimenti deludenti mi hanno convinto ad attivarmi. Nonostante il mio diritto al riscatto totale sancito dallo statuto ho appurato che il fondo in pratica osteggia questa mia richiesta.
Nel modulo da utilizzare per la richiesta di riscatto è infatti presente una sezione, da compilare obbligatoriamente, riservata all'azienda presso cui lavoravo e che questa dovrebbe firmare e timbrare. Ma io non ho più alcun rapporto con l'azienda che mi ha licenziato (l'azienda potrebbe anche non esistere più...) e ritengo peraltro che essa non sia obbligata a controfirmare e certificare un atto che riguarda unicamente il sottoscritto e Cometa. Ho cercato di mettermi in contatto con un rappresentante del fondo per ottenere dei chiarimenti ma per gli aderenti è disponibile solo un call center affidato in gestione esterna.
La voce del call center ha definito "regola" la prassi seguita dal fondo ed ha sottolineato che non è eludibile. Mi ha inoltre detto che la mancanza del suggello da parte della società presso cui lavoravo ritarderà per un tempo indefinito l'apertura della pratica di riscatto. Tale ostinazione mi sconcerta: quando una prassi si rivela vessatoria o addirittura illegittima essa va modificata.
Perché la mia firma su una dichiarazione scritta non è sufficiente ad avviare la pratica?
Perché il fondo non mi chiede un documento in mio possesso, come la lettera di licenziamento o l'attestazione dell'iscrizione alle liste di mobilità?
Con che arroganza Fondo Cometa mi vincola ad ottenere da terzi un riscontro documentale che può benissimo procurarsi autonomamente?
L'1,27% dei contributi degli aderenti (comparto crescita, esercizio 2006) viene usato per i costi di gestione ma nel momento in cui il fondo sta per perdere la titolarietà della gestione, si guarda bene dall'usare queste trattenute per quella che in fondo è ordinaria amministrazione.
Cordiali saluti,
Lettera firmata



Il nostro lettore ha tutte le ragioni del mondo. Il comportamento del Fondo Cometa è incomprensibile ed auspichiamo un pronto intervento della Covip, l'organo di vigilanza sui fondi pensione, affinché si impedisca ai fondi pensione chiusi di frapporre ostacoli burocratici per l'esercizio dei diritti previsti dalla normativa.
 
l'interessato potrebbe risolvere la questione
firmando un Atto Notorio
e inviarlo tramite R/R a Cometa e contestualmente minacciare di denunciarla di appropriazione indebita se continua a non versare all'interessato i suoi denari.

:rolleyes:

devo dire che mi aspettavo qualcosa del genere...
basta vedere la pubblicità.... sono degli imbonitori di piazza

ma Cometa è il Fondo gestito dalla CGIL?
 
mi convinco sempre di più di aver fatto bene a consigliare alle mie figlie di non aderire a nessun fondo, ho seguito il consiglio di Beppe Scienza in attesa di miglioramenti della legge, non so chi sarà in grado di farli tra il sindacato che non vuole perdere un suo dominio sui lavoratori e lo stato che non ha soldi per mantenere le pensioni INPS.
Se fossi nel lavoratore non avrei avuto timore di denunciare il fondo con la sua clausula vessatoria. Saluti a tutti barbone
 
Re: Fondi pensione: i soldi sono dei lavoratori o delle azie

giuseppe.d'orta ha scritto:
Una delle cose che non si comprendono nella normativa sulla previdenza complementare è cosa diavolo ci facciano i rappresentati dei datori di lavoro negli organi di amministrazione e controllo dei fondi così detti negoziali o chiusi (art. 5 comma 1 del d.lgs 252/05).
I soldi versati nei fondi pensione sono o non sono dei lavoratori? Perché mai le aziende ci devono mettere bocca? Il fatto che i soldi versati nei fondi pensione provengano dall'azienda (TFR e contributo "datoriale" ) non giustifica certo il fatto che l'azienda debba mettere bocca nel funzionamento del fondo. Anche lo stipendio è versato dalle aziende, non per questo il datore di lavoro può permettersi di sindacare su come lo stipendio venga speso dal lavoratore.
La questione è meno secondaria di quanto si possa pensare. L'assurdità della norma sopra indicata, infatti, produce le assurdità segnalate dai nostri lettori come questa praticata dal fondo dei metalmeccanici (il più significativo per numero di aderenti):
con permesso, a me sembra... mi sembra eh, che il titolo del tuo thread e di tutto il tuo messaggio sia fuorviante nonche' errato, in quanto il fondo Cometa non e' gestito solo dalle aziende, ma e' gestito al 50% dalle aziende e al 50% dai sindacati.


http://www.cometafondo.it/conosci/chi_governa.htm
Cometa è il Fondo pensione complementare dei metalmeccanici nato dall'accordo tra le organizzazioni di categoria delle imprese (Federmeccanica, Assistal ed Intersind) e dei lavoratori (Fim, Fiom, Uilm e Fismic).

-Il CdA è regolato dallo Statuto per ruolo e funzionamento ed ha durata triennale ed è costituito da 12 consiglieri (6 parte lavoratori e 6 parte azienda).

-Gli aderenti "partecipano" al governo di Cometa mediante la designazione dei delegati in assemblea dopo la convocazione di apposite elezioni che hanno frequenza triennale.
L'Assemblea dei Delegati è regolata dallo Statuto per modalità di convocazione, funzionamento e attribuzioni ed è costituita da 90 delegati (45 parte lavoratori e 45 parte aziende).

ecc ecc


non capisco quindi perche' devi chiederti se "i soldi sono dei lavoratori o delle aziende?" invece di "i soldi sono dei lavoratori o dei sindacati+aziende?"
 
Certo, è che in questo caso è stato chiesto l'intervento dell'azienda quando non era necessario. Da qui la domanda se i soldi sono del lavoratore o dell'azienda.
 
Da brivido.

Del resto cosa ci si puo' aspettare dall'accoppiata imprenditori+sindacati?

E, visti i risultati delle adesioni, sono sempre piu' terrorizzato al pensiero che quello che non sono riusciti a rubare "per amore", lo ruberanno per forza, rendendo obbligatoria l'adesione ai fondi.
 
matabo ha scritto:
Da brivido.

Del resto cosa ci si puo' aspettare dall'accoppiata imprenditori+sindacati?

E, visti i risultati delle adesioni, sono sempre piu' terrorizzato al pensiero che quello che non sono riusciti a rubare "per amore", lo ruberanno per forza, rendendo obbligatoria l'adesione ai fondi.

piano con l'usare i sostantivi (sono una parte in causa..forse ex in quanto non ho + dipendenti)

i "veri" imprenditori sono persone oneste..che mirano alla crescita della propria azienda (inclusi i dipendenti)

i "veri" sindacati sono enti che tutelano gli interessi e i diritti dei loro rappresentati!

Purtroppo i primi si stanno riducendo sempre di più ( al contempo avanzano i "furbetti" ...)

i secondi....beh....il loro lavoro han smesso di farlo forse mezzo secolo fà
 
dimaraz ha scritto:
piano con l'usare i sostantivi (sono una parte in causa..forse ex in quanto non ho + dipendenti)

Anch'io sono parte in causa visto che sono dipendente privato.

Solo che la differenza fra me e te e' che tu - o comunque un tuo collega - i MIEI soldi (il TFR, che, spesso si dimentica, SONO SOLDI DEL LAVORATORE) li vedi, li hai visti o li vedrai e hai potuto farli fruttare a TUO vantaggio.

Io no. Li' vedro dopo le dimissioni/licenziamento o quando andro' in pensione.

Con queste premesse, le uniche distinzioni che sono disponibile a riconoscere, sono fra i lavoratori dipendenti del settore privato e...gli altri.

Non sta a me giudicare se gli imprenditori sono onesti o disonesti. So che TUTTI gli imprenditori hanno goduto (godono o godranno a seconda delle situazioni) dei MIEI soldi con la complicita' di leggi ingiuste approvate da governi e sindacati conniventi.

So che gli imprenditori siedono nei consigli di amministrazione dei fondi negoziali assieme ai loro compari sindacati, mentre io no.

So che Damiano, attuale ministro del lavoro, nonche' autore dell'entrata in vigore anticipata di questa "meravigliosa" riforma, era presidente del consiglio di amministrazione di COMETA.

So che "voi sete voi, e noi non semo un cazzo". Finche' dura.
 
Petizionatore6710 ha scritto:
E' da parecchio che non ti leggo.

Dove sei stato sul panfilo con Fern'S ?

non su quel di FErnando....ma l'avevo spiegato Venerdì scorso...la donna voleva festeggiare una sua data...affogando nel Mar Rosso (Sharm..)

tornato Sabato...ma la testa gira ancora
 

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