fonti non-ufficiali (1 Viewer)

tiz

Forumer attivo
koala80 ha scritto:
Io sono stato di recente a NY... lì la crisi o non c'è o non si vede proprio... qualunque ristorante o lacale pieni... la fila fuori dai negozi di abbigliamento... e non solo turisti... alberghi pieni... e lì gli alberghi sono da 500 stanze... fate un po' voi...

Il mondo è pieno di gente che muore di fame, io personalmente sarei più contento a vedere ristoranti meno pieni, se ci fossero per riflesso anche meno affamati in giro, purtroppo però mi sembra di riscontrare invece che stiamo andando verso una situazione dove pochi oltre ad andare al ristorante ci vanno anche con una escort da 1000 al giorno, i morti di fame rimangono tali, ma adesso anche il ceto medio comincia ad aspettare il 27 del mese con difficoltà.

Poi se mi dici che ogni famiglia ha 18 cellulari su questo son d'accordo..
 

tontolina

Forumer storico
Ciampa ha scritto:
quali sono le condizioni reali del paese?
scrivete qui da tutta Italia ciò che sentite raccontare dalla gente


segnali incoraggianti

ho appena parlato con uno che voleva prenotare un albergo per ferragosto a Gabicce mare. gli hanno risposto che non c'è bisogno di prenotare perchè c'è posto sicuramente

aumentano gli anziani che all'orario di chiusura dei supermarket vanno a farsi dare frutta e verdura non più presentabile. (fonte 2 cassiere di 2 supermercati diversi di Padova. ex florido nord-est)
la mia vicina... in compagnia numerosa...
fa dei giri incredibili al cassonetto del supermercato "colmark" vicino a casa
e tutti assieme si dividono il bottino pregiato

Però a volte il direttore del supermercato
assieme al pesce in scadenza... versa l'acido muriatico e loro si ustionano le mani



questo per dirvi
che la povertà aumenta a vista d'okkio
e gli anziani per mangiare sono costretti ad umiliarsi in questo modo

Ma gran bastard quel direttore .... che fastidio gli fanno quei poveracci che rovistano nella spazzatura?
perchè umiliarli ulteriormente e danneggiarli anche fisicamente...


SE QUEL DIRETTORE NON SMETTERà QUESTI COMPORTAMENTI FARò IL NOME DEL SUPERMERCATO
 

FibMaster

Forumer storico
tiz ha scritto:
Il fatto che adesso sei/siamo disposti ad accettare i 100$ come valore "equo" al petrolio, è un chiaro esempio di come siamo manipolati!
6 mesi fa 100$ era elevato, lo è anche ora, il fatto che sia andato sui 140$ non vuol dire che a 100$ non sia elevato, solo che ora sei/siamo disposti ad accettarlo.

Grazie per l'attenzione!

sinceramente a me personalmente poco importa dove vada il petrolio perchè faccio 5km al giorno in auto,
la mia constatazione era di un prezzo almeno del 25% in meno per far fronte al rincaro di tutti i prezzi
quindi,visto che sono uno che non conta nulla nello strapotere di prezzi accetto quello che trovo..per forza.
 

quicksilver

Forumer storico
Però a supporto di quello che dice Koala80 una persona appena tornata da una piccola vacanza a Parigi mi dice che la maggior parte dei turisti stranieri era americana (o comunque una buona parte ma erano veramente tanti sul totale) e con il dollaro debole non è una cosa da poco,
 

ettore_61

?????????????????????
C'e' Agata che non accende piu' i cellulari per risparmiare .... se questo non e' un sintomo della recessione...... :-o
 

korem

Banned
Nella mia zona l'indicazione più forte la danno i negozi di generi alimentari, non si vedono più le code alle case neanchè di sabato; penso che se si risparmia sul cibo il resto deve essere tragico. :-?
 

acurefan

there's nothing left but faith.......
ma no Korem, è che la gente è gnurant' perche risparmia sul cibo e corre a comprarsi l'Iphone della apple che uscira tra qualche settimana pure in italia, credimi ma quale crisi e crisi, quando vedrai pizzerie chiudere e negozi di telefonini fallire allora si che potremmo parlare di crisi :up:
 

Ciampa

Forumer storico
korem ha scritto:
Nella mia zona l'indicazione più forte la danno i negozi di generi alimentari, non si vedono più le code alle case neanchè di sabato; penso che se si risparmia sul cibo il resto deve essere tragico. :-?

già! da noi si vedono pochi carrelli e tanti cestini
 

veilfast

Forumer storico
La mia generazioni sotto i quaranta dico quanti di noi sono disposti a fare sacrifici a stringere la cinghia vogliamo tutto non deve mancarci nulla . Soluzione cosa facciamo debiti e ancora debiti tanto ci sono le finanziarie non c'è problema paghi la ratina è tutto si mette apposto i nodi cmq arrivano o almeno perchè quando arriva la busta la paga faccio un esempio € 1300,00 e ti vedi toglieri tra i 600 e 700 di media un sensazione di disagio dovrebbe prenderti ma no magari vai da un altra finanziaria che ti toglie tutte le angoscie .......rifinanziando il tutto .

Gradirei sapere se ciò accade solo dalle mie parti
 

Nonsoniente

Forumer storico
Più che la crisi economica mi proccupa l'argomento trattato in questo articolo del Giornale sul Trattato di Lisbona.

Ci stanno togliendo l'aria che respiriamo senza che noi ce ne accorgiamo.

In questi giorni, con la ratifica da parte del Parlamento italiano del cosiddetto Trattato di Lisbona, si porrà fine definitivamente all’esistenza delle nazione Italia. E mano a mano si porrà fine all’esistenza di quasi tutte le altre nazioni in Europa. Non bisogna sorprendersi del silenzio che accompagna l’atto più importante che sia mai stato compiuto dal 1870 con il regno d’Italia. E’ un silenzio che non è dovuto soltanto al volere dei governanti, ben sicuri fin dall’inizio dell’operazione ‘Unione europea’ che bisognava tenerne all’oscuro il più possibile i cittadini, ma anche alla obiettiva difficoltà per i giornalisti di fornire informazioni e tanto meno spiegazioni di un progetto che esula da qualsiasi concetto di ‘politica’. Il Trattato di Lisbona è infatti una ‘visione del mondo’ universale, una teologia dogmatica con le sue applicazioni pratiche, la forma più assoluta di totalitarismo che sia mai stata messa in atto. Come potrebbero i giornalisti istruire con poche parole milioni di persone sulla metafisica di Kant? Eppure c’è quasi tutto Kant, inclusa la sua proposta per la Pace Perpetua, nel progetto dell’Unione europea. Ma c’è anche molto Rousseau, molto Voltaire, molto Marx, con in più quello che Tremonti definisce ‘mercatismo’: l’assolutizzazione del mercato. La falsificazione dei significati linguistici accompagna fin dall’inizio l’operazione europea: quello che viene firmato non è affatto un Trattato e non è neanche una ‘Costituzione’, come era stato chiamato prima che i referendum popolari lo bocciassero. E’ la proclamazione di una religione universale, accompagnata in tutti i dettagli dagli strumenti coercitivi verso i popoli e verso le singole persone per realizzarla. E’ il passo fondamentale, dopo averlo costituito in Europa, per giungere alla meta prefissata: il governo mondiale. Posso indicare in questo breve spazio soltanto alcuni degli strumenti preordinati:

A) Il sincretismo fra le varie religioni e fra i vari costumi culturali. Un sincretismo che verrà raggiunto con lo spostamento di milioni di persone e smussando tutte le differenze attraverso il ‘dialogo’. Discendono da questa precisa volontà dei governanti le ondate immigratorie che stanno soffocando l’Europa d’occidente. Si tratta di decisioni di forza, prese a tavolino: se nasceranno reazioni o conflitti, come di fatto sono già nati, provvederanno le schedature biometriche, la polizia e il tribunale europeo a eliminarli.

B) Il governo concentrato in poche persone, quasi sconosciute ai cittadini, mentre diventano sempre più pleonastici i parlamenti nazionali. Il parlamento europeo, infatti, tanto perché nessuno possa obiettare in seguito che non aveva capito, è stato istituito fin dall’inizio privo di potere legislativo. Pura finzione al fine di gettare polvere negli occhi ai cittadini e tenere buoni con ricche poltrone i residui pretendenti al potere nell’impero fittizio.

C) Nella sua qualità di fase di passaggio verso il governo mondiale, l’Europa deve essere debolissima, come infatti sta diventando. Per ora qualcuno lo nota a proposito dell’economia e della ricerca (ricerca significa intelligenza), ma presto sarà chiaro a tutti l’impoverimento intellettuale e affettivo di popoli costretti a perdere la propria identità, la propria ‘forma’ in ogni settore della vita. In Italia la perdita è più grave per il semplice motivo che gli italiani sono i più ricchi di creatività. Di fronte al vuoto di qualsiasi ideale e di qualsiasi futuro, i giovani si battono per quelli vecchi inesistenti, oppure ‘si annoiano’. Vi si aggiungono con uguale impoverimento i milioni di immigrati, anch’essi sradicati dalla loro identità e gettati nel crogiolo della non-forma.
Si tratta di conseguenze ovvie, perseguite con ostinazione durante il passare degli anni sia dai fanatici credenti nella religione universale che da coloro che se ne servono per assolutizzare il proprio potere. Ci troviamo di fronte a quello che i poeti tedeschi individuavano chiaramente durante il nazismo come ‘il generale naufragio dello spirito’. Seppellire le nazioni per paura del nazionalismo significa provocare di nuovo il generale naufragio dello spirito».
 

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