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Gas, Sapelli: "Stoccaggi alti, possiamo affrontare l'inverno serenamente"
Articolo pubblicato il: 17/10/2014 Gas, Sapelli: "Stoccaggi alti, possiamo affrontare l'inverno serenamente" - Adnkronos
"Possiamo stare abbastanza tranquilli. Non ci dovrebbe essere alcun pericolo da temere questo inverno". A dichiararlo all'Adnkronos è il professore di Storia economica all'Università degli Studi di Milano Giulio Sapelli, commentando le ultime dichiarazioni del presidente russo, Vladimir Putin che è tornato a ribadire che se l'Ucraina userà illegalmente, per il suo consumo interno, il gas russo diretto ai Paesi europei, la Russia ridurrà le sue forniture.
"Gli stoccaggi di gas in Italia e in Europa sono a livelli elevati nonostante la politica di liberalizzazione che ha impedito nuovi investimenti e messo dei tetti agli stoccaggi", sottolinea ancora Sapelli. "Nonostante questo eccesso di liberalizzazioni e di carenza degli investimenti possiamo affrontare questo inverno in modo abbastanza tranquillo. Anche perché la Russia non è l'unico paese che fornisce il gas e ci sono alternative tra cui i rigassificatori. Non credo che bisogna creare allarmismi". Certamente, aggiunge l'economista, "se il 'conflitto' dovesse durare molti mesi avremmo un problema. Se la crisi dovesse durare mesi e mesi bisognerà fare saltare i 'tetti' in modo che si possano superare le quote previste". L'unico vero problema, sostiene Sapelli, "sono i commissari europei e le politiche energetiche che decideranno. La follia dei regolatori europei è alta".
In prospettiva non ci dovrebbe essere nessun aumento consistente del prezzo del gas. "Non vedo nel futuro un aumento del gas. Certo a differenza del petrolio che ha un mercato mondiale, quello del gas è regionale e ultra regolamento. E questo potrebbe favorire un eventuale aumento del prezzo", sottolinea Sapelli.
Per l'economista bisogna ripensare la politica energetica e puntare nuovamente sul nucleare. "Bisogna ripensare la politica energetica e tornare al nucleare come ha fatto il Regno Unito che intende costruire un Epr", sottolinea ancora Sapelli. Il governo guidato da Matteo Renzi, rileva l'economista, sul tema energetico "si sta indirizzando verso una politica ragionevole e nuova. Mi sembra ottima. L'esecutivo ha un'ottima idea in materia, speriamo che non sarà bloccata".
Malacarne al WSJ - Dalle colonne del Wall Street Journal, l'ad Snam Carlo Malacarne osserva che "un'interruzione prolungata degli approvvigionamenti avrebbe un impatto rilevante sul sistema gas dell'Unione europea". L'ad Snam scrive che "ieri la Commissione europea ha pubblicato i risultati degli stress test effettuati sul sistema europeo del gas". I test servivano "a dire ai leader europei se le infrastrutture esistenti consentono di far fronte ad una potenziale interruzione delle forniture di gas". I risultati dimostrano che "un'interruzione prolungata" avrebbe un impatto in particolare sui Paesi orientali dell'Unione e della Comunità energetica.
"Con il 27% del gas europeo proveniente dalla Russia - scrive Malacarne - più della metà del quale passa attraverso l'Ucraina, i test rappresentano una risposta diretta alle tensioni tra Mosca e Kiev e al timore che il Cremlino possa tagliare le forniture come ritorsione in seguito alle sanzioni". La Ue, prima delle tensioni in Crimea, "aveva stabilito di mantenere un approvvigionamento minimo di 30 giorni", ma gli stress test dimostrano come sia necessario un maggior coordinamento tra Paesi e la "rimozione delle restrizioni agli scambi energetici transfrontalieri".
Malacarne scrive che "le potenziali carenze di approvvigionamento, una sempre maggiore dipendenza dalle importazioni e la crescente concorrenza a livello mondiale sul gas naturale liquefatto mettono in primo piano l'esigenza, per l'Europa, di dotarsi di forniture stabili di gas". Per questo, "l'integrazione delle reti del gas in tutta l'Unione è quindi un passo essenziale per garantire la sicurezza energetica del Continente". .
Articolo pubblicato il: 17/10/2014 Gas, Sapelli: "Stoccaggi alti, possiamo affrontare l'inverno serenamente" - Adnkronos
"Possiamo stare abbastanza tranquilli. Non ci dovrebbe essere alcun pericolo da temere questo inverno". A dichiararlo all'Adnkronos è il professore di Storia economica all'Università degli Studi di Milano Giulio Sapelli, commentando le ultime dichiarazioni del presidente russo, Vladimir Putin che è tornato a ribadire che se l'Ucraina userà illegalmente, per il suo consumo interno, il gas russo diretto ai Paesi europei, la Russia ridurrà le sue forniture.
"Gli stoccaggi di gas in Italia e in Europa sono a livelli elevati nonostante la politica di liberalizzazione che ha impedito nuovi investimenti e messo dei tetti agli stoccaggi", sottolinea ancora Sapelli. "Nonostante questo eccesso di liberalizzazioni e di carenza degli investimenti possiamo affrontare questo inverno in modo abbastanza tranquillo. Anche perché la Russia non è l'unico paese che fornisce il gas e ci sono alternative tra cui i rigassificatori. Non credo che bisogna creare allarmismi". Certamente, aggiunge l'economista, "se il 'conflitto' dovesse durare molti mesi avremmo un problema. Se la crisi dovesse durare mesi e mesi bisognerà fare saltare i 'tetti' in modo che si possano superare le quote previste". L'unico vero problema, sostiene Sapelli, "sono i commissari europei e le politiche energetiche che decideranno. La follia dei regolatori europei è alta".
In prospettiva non ci dovrebbe essere nessun aumento consistente del prezzo del gas. "Non vedo nel futuro un aumento del gas. Certo a differenza del petrolio che ha un mercato mondiale, quello del gas è regionale e ultra regolamento. E questo potrebbe favorire un eventuale aumento del prezzo", sottolinea Sapelli.
Per l'economista bisogna ripensare la politica energetica e puntare nuovamente sul nucleare. "Bisogna ripensare la politica energetica e tornare al nucleare come ha fatto il Regno Unito che intende costruire un Epr", sottolinea ancora Sapelli. Il governo guidato da Matteo Renzi, rileva l'economista, sul tema energetico "si sta indirizzando verso una politica ragionevole e nuova. Mi sembra ottima. L'esecutivo ha un'ottima idea in materia, speriamo che non sarà bloccata".
Malacarne al WSJ - Dalle colonne del Wall Street Journal, l'ad Snam Carlo Malacarne osserva che "un'interruzione prolungata degli approvvigionamenti avrebbe un impatto rilevante sul sistema gas dell'Unione europea". L'ad Snam scrive che "ieri la Commissione europea ha pubblicato i risultati degli stress test effettuati sul sistema europeo del gas". I test servivano "a dire ai leader europei se le infrastrutture esistenti consentono di far fronte ad una potenziale interruzione delle forniture di gas". I risultati dimostrano che "un'interruzione prolungata" avrebbe un impatto in particolare sui Paesi orientali dell'Unione e della Comunità energetica.
"Con il 27% del gas europeo proveniente dalla Russia - scrive Malacarne - più della metà del quale passa attraverso l'Ucraina, i test rappresentano una risposta diretta alle tensioni tra Mosca e Kiev e al timore che il Cremlino possa tagliare le forniture come ritorsione in seguito alle sanzioni". La Ue, prima delle tensioni in Crimea, "aveva stabilito di mantenere un approvvigionamento minimo di 30 giorni", ma gli stress test dimostrano come sia necessario un maggior coordinamento tra Paesi e la "rimozione delle restrizioni agli scambi energetici transfrontalieri".
Malacarne scrive che "le potenziali carenze di approvvigionamento, una sempre maggiore dipendenza dalle importazioni e la crescente concorrenza a livello mondiale sul gas naturale liquefatto mettono in primo piano l'esigenza, per l'Europa, di dotarsi di forniture stabili di gas". Per questo, "l'integrazione delle reti del gas in tutta l'Unione è quindi un passo essenziale per garantire la sicurezza energetica del Continente". .