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Maxi operazione antimafia a Monza: nei guai ex assessore comunale
Contatti con i clan Gionta e Mariano della camorra campana
Maxi operazione antimafia a Monza: nei guai ex assessore comunale
Monza (TMNews) - C'è anche un ex assessore del comune di Monza tra le persone coinvolte nella maxi operazione antimafia, denominata "Briantenopea" che questa mattina ha portato all'emissione da parte della procura di Monza di 43 ordinanze di misure cautelari tra Monza, Milano, Lecco, Padova, Napoli, Avellino e Salerno nei confronti di presunti autori di reati d'usura, riciclaggio ma anche narcotraffico, rapine ed estorsioni, aggravati da contatti con la camorra.
Svelata l'esistenza, nella provincia di Monza "di una radicata associazione per delinquere composta, prevalentemente, da criminali d'origine campana, in stretto contatto con esponenti dei clan del napoletano Gionta e Mariano".
L'ex assessore monzese arrestato è Giovanni Antonicelli, che dal 2007 al 2012 ricoprì l'incarico all'Ambiente, con delega a ecologia, smaltimento rifiuti, manutenzione cimiteriale, patrimonio, demanio e alloggi comunali.
Nelle indagini compare anche il nome dell'ex consigliere comunale di Milano, che non risulta indagato, Renzo Di Biase, del Pdl, in carica tra il 2009 e il 2011.
Di Biase avrebbe incontrato - forse inconsapevolmente - il 60enne camorrista Giuseppe Esposito detto 'Peppe 'o curto, che faceva da mediatore con i clan. A organizzare l'incontro sarebbe stato proprio Antonicelli che, secondo quanto emerso dalle intercettazioni telefoniche, si sarebbe attivato per trovare voti a Di Biase, al costo di "30 euro l'uno o 50 euro a famiglia".
Secondo il sostituto procuratore di Monza, Salvatore Bellomo l'associazione operava in modo discreto ma aveva un controllo totale del territorio monzese, definito un vero e proprio "enclave della camorra in un territorio normalmente controllato dalla 'ndrangheta".
Contatti con i clan Gionta e Mariano della camorra campana
Maxi operazione antimafia a Monza: nei guai ex assessore comunale
Monza (TMNews) - C'è anche un ex assessore del comune di Monza tra le persone coinvolte nella maxi operazione antimafia, denominata "Briantenopea" che questa mattina ha portato all'emissione da parte della procura di Monza di 43 ordinanze di misure cautelari tra Monza, Milano, Lecco, Padova, Napoli, Avellino e Salerno nei confronti di presunti autori di reati d'usura, riciclaggio ma anche narcotraffico, rapine ed estorsioni, aggravati da contatti con la camorra.
Svelata l'esistenza, nella provincia di Monza "di una radicata associazione per delinquere composta, prevalentemente, da criminali d'origine campana, in stretto contatto con esponenti dei clan del napoletano Gionta e Mariano".
L'ex assessore monzese arrestato è Giovanni Antonicelli, che dal 2007 al 2012 ricoprì l'incarico all'Ambiente, con delega a ecologia, smaltimento rifiuti, manutenzione cimiteriale, patrimonio, demanio e alloggi comunali.
Nelle indagini compare anche il nome dell'ex consigliere comunale di Milano, che non risulta indagato, Renzo Di Biase, del Pdl, in carica tra il 2009 e il 2011.
Di Biase avrebbe incontrato - forse inconsapevolmente - il 60enne camorrista Giuseppe Esposito detto 'Peppe 'o curto, che faceva da mediatore con i clan. A organizzare l'incontro sarebbe stato proprio Antonicelli che, secondo quanto emerso dalle intercettazioni telefoniche, si sarebbe attivato per trovare voti a Di Biase, al costo di "30 euro l'uno o 50 euro a famiglia".
Secondo il sostituto procuratore di Monza, Salvatore Bellomo l'associazione operava in modo discreto ma aveva un controllo totale del territorio monzese, definito un vero e proprio "enclave della camorra in un territorio normalmente controllato dalla 'ndrangheta".