FTSE Mib Futures Gli amici di Fibonacci - Cap. 1

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pensi sia possibile aggiornare questa metodologia sul fuzzi o altri strumenti?? Visto che te sei preparato ormai, a me non mi entra proprio in testa
Non sono preparato , ci sono di sopra. Ho tanti dubbi e vedo i grafici di Nardovino. Vale su qualsiasi strumento, c'è un target a rottura del massimo o minimo, ma anche uno stop. Io mi sto aiutando con i grafici che trovo in rete o quelli evidenti come ho fatto vedere qualche giorno fa su audusd o gpbjpy.
Questa è la spiegazione di Nardovino
Originalmente inviato da celeron

DEFINIZIONE E GRAFICO DEL MAIN TREND



Le informazioni più importanti sul Grafico dei Prezzi, in relazione ad un determinato movimento di mercato, sono:



1) il massimo prezzo raggiunto (high price) in un determinato movimento;



2) il minimo prezzo raggiunto (low price);



3) il prezzo medio (midpoint);



4) la tendenza in atto (trend).



La tecnica qui presentata consente di definire in maniera rigorosa tutte queste informazioni utili sul grafico dei prezzi, sfruttando una funzione matematicamente definita denominata MAIN TREND.



In precedenza è stato definito il grafico dei prezzi come la registrazione passata dei prezzi su un piano cartesiano, del quale l'ascissa rappresenta il tempo e l'ordinata il prezzo.



Il grafico dei prezzi inteso come la linea che congiunge il prezzo registrato nel tempo t a quello del tempo t + 1, + 2, + 3, ... + n, può essere rappresentato almeno in tre modi diversi: a barre, a candele o lineare.



La prima e la seconda modalità di rappresentazione grafica contengono in sé ulteriori informazioni sul prezzo, quali apertura, chiusura, massimo e minimo per ogni unità di rilevazione.



Per definire matematicamente le caratteristiche del grafico dei prezzi si fa ricorso ad un’altra funzione matematica, il MAIN TREND, costruita sullo stesso quadrante del Grafico dei Prezzi in sovrapposizione (overlay) ad esso.



Il MAIN TREND (MT) è una funzione parametrica, il cui parametro contiene una preziosa informazione sul fattore Tempo: la funzione MAIN TREND è quindi definibile come una funzione del Prezzo-Tempo nel Tempo. Non si tratta quindi di un semplice indicatore grafico che è funzione del prezzo nel tempo.



Il parametro temporale del MAIN TREND è un numero intero, ed indica il numero minimo di singoli rilevamenti necessari a stabilizzare una tendenza.



Nel presente studio il MAIN TREND è calcolato sul valore 3 del parametro, come insegnava Gann per costruire il grafico a tre giorni.



In linea teorica si possono utilizzare anche altri valori: la scelta del numero 3 è dettata da considerazioni di carattere numerologico ed empirico, che saranno affrontate in seguito.



Si utilizza il valore 3 per ogni time frame di riferimento: quindi 3 ore, 3 giorni, 3 settimane, 3 mesi etc.



GRAFICO DEL MAIN TREND



Il grafico del MAIN TREND è una linea spezzata costruita sul grafico a barre (o a candele) dei prezzi secondo il seguente criterio: partendo da un minimo estremo del grafico dei prezzi (o dal minimo della prima barra registrata) la linea al rialzo si traccia solo dopo tre massimi in successione rialzista, non necessariamente consecutivi, e congiunge il minimo di partenza con il terzo massimo della successione. Se non sono presenti tre massimi la linea non si traccia: il MAIN TREND è in stand-by.



Ad ogni nuovo massimo la linea si aggiorna al rialzo spostando il suo estremo mobile sul nuovo massimo, fino a quando il grafico dei prezzi non presenta tre minimi in successione ribassista, che invertono la direzione della linea del MAIN TREND.



Viceversa, partendo da un massimo estremo del grafico (o dal massimo della prima barra registrata) la linea al ribasso si traccia solo dopo tre minimi in successione ribassista, non necessariamente consecutivi, e congiunge il massimo di partenza con il terzo minimo della successione. Ad ogni nuovo minimo la linea si aggiorna al ribasso spostando il suo estremo mobile sul nuovo minimo, fino a quando il grafico dei prezzi non presenta tre massimi in successione rialzista che invertono al rialzo la direzione della linea.



Da tutti questi conteggi si escludono le inside bars, cioè quelle barre i cui estremi sono interamente compresi nell’intervallo di prezzo della barra immediatamente precedente. Sul Grafico Giornaliero Gann le chiamava “whitin day”.



Nella costruzione del Main Trend é fondamentale la sequenza dei criteri con cui si valutano le barre.



Essi sono, in rigorosa successione, i seguenti:





1) La continuità del trend: prescindendo dal tipo di barra, la prima cosa da verificare è se la barra aggiorna o meno il trend in corso.



2) Presenza di inside bar: la seconda cosa da verificare è se la barra in corso è interamente contenuta nell’intervallo di prezzo della barra precedente: se lo è si tratta di inside bar e si esclude dal conteggio.



3) Verificati i primi due punti, la terza cosa da verificare è il posto che la barra occupa nel conteggio per l'inversione, tenendo presente anche l'eventualità di conteggi multipli.



Dietro questi criteri ci sono dei concetti fisici che meritano il dovuto approfondimento, e che saranno affrontati in seguito.







Ogni barra viene considerata inside o outside solo rispetto alla precedente.



Le inside bars non fanno parte del conteggio per l'inversione.



A volte i massimi e minimi del Main Trend (MT) non corrispondono ai massimi e minimi estremi dell'indice. Nella loro rarità, sono eventi molto significativi.

Nella teoria esposta si ritengono sempre più significativi i massimi e minimi del MAIN TREND, perchè sono armonizzati col fattore Tempo, rispetto ai massimi e minimi estremi.

Un massimo dell'indice che non corrisponde ad un massimo del MT lo definisco massimo fuori conteggio.

Un massimo fuori conteggio rappresenta una resistenza significativa e spesso è indicatore di un periodo di ribasso.

Il discorso speculare vale per i minimi fuori conteggio, che rappresentano livelli di supporto significativi. Un minimo esterno al conteggio del MT può essere considerato un segnale rialzista, e molto spesso prelude ad un rialzo.

Il grafico del Main Trend è importante perchè contiene in sè il fattore Tempo. Esso è un indicatore di Prezzo-Tempo e non solo di prezzo nel tempo.

Se un massimo o un minimo risulta esterno al grafico Main Trend vuol dire che esso è stato registrato senza trovare la giusta corrispondenza temporale e quindi non va preso in considerazione come pivot, ma solo come "segnale" di possibile inversione: il mercato in quel particolare momento era in un punto in cui "non doveva stare








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quello dei volumi non lo sapevo, per il maintrend bisogna aver tempo di studiare i grafici e salvarli. magari esistr un indicatore automatico. Poi non ricordo mai quando entrare con gli estremi fuori conteggio
Ti metto un esempio direttamente di Nardovino
NASDAQ COMPOSITE, DJIA, SP500 GANN ANALYSIS 23 DICEMBRE 2013
Si entra a rottura di quasi 4000 ed il target è il vecchio minimo del main trend 3855, lo stop è il massimo f.c. dove c'è la freccetta rossa. Il problema è che la regola dice tre minimi o massimi, questi possono confondersi..

massimo fuori conteggio.PNG
 
indicatore unico h1 oggi doppio segnale sell, come sempre rilevo che anche su questo rialzo tutte le segnalazioni sia sell che long hanno avuto modo di potersi chiudere in gain o in pari, anche sulla segnalazione odierna ci aspettiamo una possibile chiusura positiva. A breve effettuerò il solito tatuaggio sul mio corpo.............18891

1.png
 
Wall sale senza tregua da inizio anno. Mah. Oggi short nasdaq da 6960 ca, entrata ad caxx e gia' incastrato. Ottava candela verde settimanale, quello di dicembre era un bluff?
 
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