FTSE Mib Futures Gli amici di Fibonacci - Cap. 1

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S&P 500: correzione o inversione?
by RICCARDO FRACASSO on 10/02/2018 · LEAVE A COMMENT · in ANALISI INDICI BORSE, S&P500
Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 2.619 punti, registrando un +1,49%.

Il bilancio settimanale è invece pari ad un -5,16%.

I media si sono affrettati a ricercare una giustificazione al tonfo, trovandola nel rischio di un aumento dei tassi americani meno graduale rispetto alle aspettative, come conseguenza di dati salariali migliori delle attese.

La motivazione, pur seguendo una logica, perde credibilità se si considera che le previsioni sui tassi sono rimaste praticamente invariate rispetto a quelle di una settimana fa, indicando tuttora con come ipotesi più probabile 2-3 aumenti in tutto il 2018.

E’ mia convinzione personale che in un contesto ricco di eccessi, e raggiunti target significativi, s’è deciso di sfruttare il pretesto del momento per innescare il calo.

In assenza dei buoni dati salariali, si sarebbe trovato qualche altro valido motivo per scendere.

Passiamo all’aspetto grafico.

La notizia della settimana è il segnale di stop concretizzatosi col cedimento dei minimi di Gennaio (2.682 punti), punto di controllo indicato anticipatamente nel corso dell’ultimissimo check up.

Le recenti violente vendite avvenute proprio intorno all’area della parallela superiore (e per di più in convergenza col pivot annuale R1 – 2.829 punti) rafforzano notevolmente la validità della lettura grafica che ormai da tempo s’è messa sul tavolo: la forchetta rialzista di lungo termine.

SP500-Trimestrale.png

S&P 500 – Scala semilogaritmica – Forchetta rialzista di lungo termine

Con settimane come quella appena trascorsa è facile passare dall’euforia al panico, soprattutto per chi vive in modo emotivo e poco razionale i mercati.

A questo punto è lecito chiedersi se il calo in corso è una semplice, seppur profonda, correzione o se siamo dinanzi all’inizio di una vera e propria inversione ribassista.

Preciso sin d’ora che non azzarderò una risposta, ma mi limiterò a fornire elementi che ritengo utili, in modo oggettivo ed invitando i lettori a scrollarsi di dosso l’emotività che, comprensibilmente, può comportare una fase come l’attuale.

Con lo stesso distacco con cui s’è esaminato il rialzo, analizzeremo questa discesa, senza alcun pregiudizio.

Innanzitutto va detto che la stagionalità favorevole, la carenza di alternative e la curva dei rendimenti non ancora invertita descrivono tuttora un contesto pro-equity.

Inoltre, i processi di inversione del 2000 e del 2007 si svilupparono all’interno di una fase laterale di diversi mesi, articolata dapprima con un deciso calo iniziale di 12-14 punti percentuali, poi da un recupero e, solo a quel punto, dal crollo.

Se lo schema dovesse ripetersi, siamo quindi dinanzi ad una correzione violenta ma temporanea, che lascerà il posto ad un nuovo allungo con target comunque non troppo diversi dai top recentemente registrati.

Inoltre, il calo dell’ultima settimana si è esteso, nella sua fase più acuta, del 12% dal top.

In buona sostanza, la discesa ha già raggiunto le dimensioni di quelle citate.


Tuttavia, è bene tener presente come tale ciclo sia distorto da una politica monetaria senza precedenti, e ciò può implicare sviluppi diversi a quelli cui abbiamo assistito nel 2000 e nel 2007, più simili per esempio a quello del lontanissimo 1929 (non necessariamente con le medesime dimensioni), calo verticale che non fu anticipato da una fase laterale distributiva.

Il seguente grafico ci offre un altro aspetto grafico di notevole importanza:

SP500-Giornaliero.png

S&P 500 – Medie mobili

La decisa reazione cui abbiamo assistito ieri proprio a contatto della media mobile a 200 giorni, ci impone di attribuire a quest’area grande rilevanza.

A differenza di qualche seduta fa, oggi non è più escludibile l’ipotesi che la correzione sia già esaurita, per lasciar spazio ad un rialzo di medio termine che consenta all’indice di tornare nei pressi dei precedenti massimi storici.

Tuttavia, è giusto monitorare con grande attenzione la media mobile a 200 giorni, il cui eventuale cedimento rappresenterebbe un segnale di forte deterioramento grafico (concetto valido anche per il Ftse Mib).

Nell’incertezza, si conferma la preferenza per la strategia market neutral proposta nel corso dello scorso anno (Long S&P 500 e Short Ftse Mib).

Riccardo Fracasso
 
Tuttavia, è bene tener presente come tale ciclo sia distorto da una politica monetaria senza precedenti, e ciò può implicare sviluppi diversi a quelli cui abbiamo assistito nel 2000 e nel 2007, più simili per esempio a quello del lontanissimo 1929 (non necessariamente con le medesime dimensioni), calo verticale che non fu anticipato da una fase laterale distributiva.



SORPRENDIMI disse il critico Egò senza leggere il menù, il risultato è stato eccezionale!!
 
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Outlook Ftse Mib #48
di MTosoni addì 10/02/2018 in Analisi dei Mercati, Certificates 0
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Bentornati all’appuntamento con l’Outlook sul Ftse Mib. Con Febbraio è arrivata la volatilità, che dagli Usa ha contagiato tutti i principali indici internazionali. A Piazza Affari, la settimana si è conclusa con un pesante -4.46%, anche se tutto sommato il nostro indice ha tenuto piuttosto bene contenendo le perdite meglio di Dax (-5.30%) e Sp500 (-5.16%). Come esposto nel mio precedente articolo, la correzione è arrivata, anche se con le modalità che avevo previsto per Maggio (nel redazionale scorso infatti, prevedevo una correzione leggera per Febbraio ed una più intensa a primavera inoltrata). L’aumento di volatilità era comunque preventivabile e per certi versi, inevitabile, data l’eccessiva estensione del rialzo di Gennaio – specialmente sugli indici americani – davvero molto stressati.

Dal mio punto di vista, questo ritorno della volatilità verso la propria media storica, non è necessariamente un male: i movimenti diventano più veloci e secchi, gli strumenti algoritmici (indicatori e oscillatori) ricominciano a funzionare e fornire letture più affidabili del mercato e – naturalmente – le opportunità si fanno più ghiotte (sebbene a fronte di un controllo del rischio, da effettuare con maggior rigore ed attenzione).

Nelle scorse settimane, avevo fissato come target price la zona 24.500/24.200 punti: ci siamo fermati a 24.050. Cambia poco. Ciò che a mio avviso permane, è la possibilità di avvio di un trading range, da Lunedì 12 Febbraio, fino al post-elezioni. Vediamo come e perchè su un grafico daily del Ftse Mib:



Innanzitutto, vorrei portare l’attenzione sulla volatilità (istogramma a barre blu sotto il grafico del prezzo): come si può facilmente notare, Febbraio ha prodotto un’impennata che muove verso la media storica (a 10 anni) del Ftse Mib, ovvero 1.85% di range medio al giorno. Questo processo, seppur con maggiore velocità rispetto a quanto mi attendessi, era piuttosto scontato.

In seconda istanza, il mio oscillatore combinato Rsi+Atr, mostra (in blu) una lettura di ipervenduto registrata ad inizio settimana, con leggera divergenza in corso di formazione. Nel contempo, l’Atr normalizzato (in rosa) ha raggiunto un picco estremo nel proprio ciclo a 200 giorni. Questo tipo di pattern rappresenta un segnale rialzista piuttosto solido e dovrebbe poter ricondurre il nostro indice a quanto meno a 22.500/22.600.

Vi è poi un ulteriore “alert” che depone a favore di un segno positivo per la settimana prossima, giunto dagli Stati Uniti. Vediamo un grafico intraday di Sp500 con time frame 15 minuti:



Come si può notare, Sp500 ha segnato un doppio minimo tra il 6 Febbraio e lo scorso Venerdì 9 Febbraio. La cosa più interessante tuttavia, è che il potente rimbalzo (tecnicamente una chiara ricopertura) ha iniziato a manifestarsi con forza dopo le 19, accelerando nelle ultime due ore di contrattazione. L’impulso, di oltre 100 punti, ha consentito a Sp500, di chiudere leggermente sopra il 38% di Fibonacci del range settimanale, con un forte incremento dei volumi e picco alle 21:45 (ovvero nel momento in cui è lecito pensare che molti shortisti abbiano liquidato i guadagni delle vendite dei giorni precedenti, evitando di rimanere esposti a cavallo del week-end).

Sebbene questo rimbalzo possa sembrare poca cosa a fronte della discesa dell’ultima settimana (e ancor più delle ultime due), la mia esperienza dice che ricoperture impetuose che arrivano in chiusura del Venerdì, chiamano rialzo per la settimana successiva. E questa è una quasi certezza, dato che mediamente in 7 casi su 8, la storia di Sp dice questo…

Cosa potrebbe quindi accadere la prossima settimana sul Ftse Mib?

Innanzitutto, molto probabilmente avremo 3 sedute rialziste su 5, così come è decisamente plausibile che la parte più qualitativa del rialzo, verrà registrata dal pomeriggio di giovedì fino al primo pomeriggio di venerdì. Il primo target per Ftse Mib è 22.500/22.600 e mi sbilancio a dire che questa zona verrà rivista quasi certamente…minori possibilità di arrivare a 23.000/23.200, sebbene sia uno scenario che non escludo per nulla: è possibile che tutta (o quasi) la discesa di settimana scorsa verrà riassorbita.

Per il momento direi non sia il caso di avventurarsi oltre, vedremo nel prossimo articolo, quando con tutta probabilità saremo a commentare una settimana che si concluderà con segno positivo. Quel che dovremo valutare è quanto il movimento sarà qualitativo e quanto sarà forte la chiusura: in questo momento, la volatilità in rapida ascesa, impone di navigare a vista. E così farò.

se era scontato perchè non dirlo prima ora conta una pippa!!!
 
Grafici del weekend: Shock al sistema
10 febbraio 2018
4 commenti
Introduzione: prendi in considerazione i grafici del weekend come follow-up continuo per il mio Outlook Market 2018 . Condividerò le osservazioni tecniche ad alto livello su base settimanale, quando possibile. Per altre analisi pubbliche, guarda gli ultimi post su NorthmanTrader . Per i nostri servizi di mercato, incluse le impostazioni tecniche, visitare i Servizi.

Il 23 gennaio si è rivelato un giorno interessante.

Da una parte avevamo il sentimento espresso dall'ultima chiamata FOMO:

Ray Dalio, 23 gennaio: "Siamo in questo periodo di Goldilocks in questo momento. L'inflazione non è un problema. La crescita è buona, tutto è abbastanza buono con una grande scossa di stimolazione derivante da cambiamenti nelle leggi fiscali ... vedremo un rally del "mercato al ribasso", alimentato da contanti da banche, società e investitori. "C'è un sacco di soldi margine. ... Saremo inondati di denaro ", ha detto. "Se stai tenendo i contanti, ti sentirai piuttosto stupido."

D'altra parte abbiamo avuto segnali di pericolo tecnici dappertutto, incluso questo dal tuo vero:

2018 Zone di rischio correttive 23 gennaio: "$ SPX non ha toccato il suo 200MA quotidiano dopo le elezioni USA nel novembre 2016. Attualmente si trova al di sopra del 13% e lo colloca esattamente nella zona di pericolo storica come discusso inStretched. Promemoria: al suo apice nel 2000, $ SPX era superiore del 13,6% rispetto alla sua 200MA prima che tutto crollasse ".

Solo 2 settimane dopo abbiamo ottenuto la riconnessione:

View image on Twitter

Sven Henrich

✔@NorthmanTrader


$SPX: First 200 MA reconnect since the US elections in Nov. 2016.

7:01 PM - Feb 9, 2018
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Sì, mi sto attenendo ai dettagli tecnici grazie mille. Per settimane ho sottolineato come tecnicamente questi mercati hanno agito e continuano a farlo in modo bello e quindi questo è il nostro obiettivo costante.

Venerdì sera abbiamo anche ottenuto il rimbalzo obbligatorio di quel 200MA:



Dico obbligatorio non solo perché i mercati continuano a reagire ai perni MA, ma anche perché il rimbalzo è stato ben pubblicizzato in anticipo con le tabelle dei segnali chiave.

Uno dei quali ho condiviso il venerdì prima dell'apertura:

View image on Twitter

Sven Henrich

✔@NorthmanTrader


Percentage of $SPX stocks above their 50MA.
Complete flush from 84 to 13.

2:42 PM - Feb 9, 2018
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Il contesto storico:



Il rimbalzo ha anche avuto un senso nel contesto della tendenza tecnica degli ultimi 2 anni:



$ SPX rimbalzato fuori dalla linea di tendenza. Ho già detto che questo mercato sta agendo in modo molto tecnico?

Quindi l'ubicazione e i tempi del rimbalzo non sono stati una sorpresa, se porterà a un basso più significativo rimane da vedere.

Ciò che dovrebbe essere assolutamente chiaro a tutti ormai è che questa correzione non è come quella che abbiamo visto da molto tempo.

Perché? Perché $ VIX si rifiuta di morire:



Ridendo la sua nemesi eseguita, $ XIV, $ VIX è stato libero di tornare alla sua gamma storica e alla sua chiusura settimanale più alta dal 2011.

Non commettere errori: questo è stato uno shock per la recente struttura del mercato:



Dal mio punto di vista, l'intersezione sincronizzata delle linee di tendenza trentennali nei mercati azionari e obbligazionari ha gettato le basi per questo shock. Tutto ha coinciso allo stesso tempo:

Il breakout di $ SPX al di sopra della sua linea di tendenza del 1987, il breakout del 10 anno al di sopra della sua linea di tendenza a 30 anni e la volatilità che esplode come risultato del rifiuto delle azioni al di sopra della linea di tendenza:



E tutto ciò si è verificato sulla scia di eccessi, disconnessioni tecniche e ottimismo da record e afflussi al dettaglio in quanto la disoccupazione ha raggiunto un minimo ciclico che di solito è proprio il momento in cui l'ottimismo raggiunge il picco.

Devo ammettere: Trovo che questo grafico sia assolutamente affascinante, soprattutto se considerato nel contesto delle bolle più recenti in quanto entrambi i mercati rialzisti del 2000 e del 2007 si sono conclusi quando il decennale ha contrassegnato la sua linea di tendenza. Ma la linea di tendenza $ SPX potrebbe essere più inquietante di per sé. Suggerisce che la linea di tendenza si sia rotta nel 2008 e non si sia mai ripresa. E quel QE, i bassi tassi, i tagli delle tasse e qualsiasi altro metodo di stimolo artificiale non sono riusciti a correggere la linea di tendenza rotta. Per essere onesti, ha dato un buon sforzo per rompere sopra di esso gennaio, ma ha fallito miseramente.

Tu ed io possiamo vedere solo ciò che succede giorno per giorno e settimana dopo settimana, ma ci sono enormi forze strutturali in gioco e ci vogliono anni per giocare e questo grafico suggerisce che abbiamo raggiunto un momento cruciale nella storia.

La relazione tra azioni e obbligazioni è ora al centro e al centro :

"Gli investitori azionari statunitensi sono diventati ipersensibili ai rendimenti in rialzo dopo l'impennata della scorsa settimana, che ha alzato i costi del prestito e potrebbe frenare i guadagni e la crescita economica, ha detto Yardeni. Ciò avviene anche nel contesto dell'accumulazione del debito pubblico.

Jeffrey Gundlach, noto come il Bond King di Wall Street, ha detto a Reuters che "è difficile amare le note del Tesoro a 10 anni anche con un rendimento del 3 percento con carichi di offerta di obbligazioni e un reddito reale del 4 percento e guadagni orari medi del 2,9 percento.

"Inoltre, se i carri armati dell'economia dal crollo del mercato azionario, allora stai guardando ancora più offerta. Come un paio di trilioni di dollari in più rispetto ai trilioni di coppie che si stanno già dirigendo verso di noi nell'anno fiscale 2019 ", ha detto Gundlach.

E questo è tutto nel nucleo della Ultimate Bear Chart che ho recentemente discusso. Nonostante il rimbalzo del mercato di venerdì, il rapporto si è chiuso al di sotto dei massimi del 2012 e del 2013:



Questa è una preoccupazione tecnica. È ancora sopra la scollatura che ho discusso nell'articolo originale, ma il rapporto tecnico è ormai consolidato.

Se pensate che la bassa disoccupazione e la presunta crescita in espansione e un Congresso guidato dai Repubblicani (pensate ai conservatori fiscali) porterebbero a un deficit più basso, vi sbagliate. Tutto il contrario si sta svolgendo davanti ai nostri occhi, e se mi hai seguito su Twitter per un po 'sapevi che stava arrivando:



Aumento dei costi di finanziamento, deflagrazione del debito, aumento dei disavanzi, pre-recessione. Tu fai i conti.

Ci sono grandi ruote che girano qui e suggerisco che tutti prestino molta attenzione. Le cose sono cambiate. Le azioni potrebbero essere rimbalzate venerdì, ma non sono pronte. Lontano da esso. Nonostante le letture molto ipervendute su molti grafici, in particolare 2 grafici suggeriscono che potrebbero esserci ulteriori rischi al ribasso:

$ NYSI non è ancora ipervenduto:



E le allocazioni RYDEX mostrano ancora allocazioni prevalentemente rialziste:



Mentre possiamo vedere il panico nei sentimenti, non abbiamo ancora visto il panico nelle allocazioni di portafoglio.

Bottomline: abbiamo visto una riconciliazione tecnica da molto tempo in ritardo rispetto alle letture storiche di ipercomprato. Siamo ipervendoti abbastanza da poter vedere rimbalzi considerevoli e tentativi di calmare la volatilità. I rally sono stati venduti in modo aggressivo ei tori hanno bisogno di vedere questo cambiamento dinamico. Per tutto il tempo in cui i raduni vengono venduti, gli obiettivi di rischio più bassi rimangono:





Sull'ultimo grafico una grande bandiera rossa per il mercato rialzista: i recenti massimi sono arrivati a letture RSI così ipercomprate che i rinnovati high (se arrivano) sono virtualmente garantiti da una lettura RSI più bassa, il che significa una divergenza negativa, la classica morte soffiare sui mercati toro.

Ma i nuovi massimi non saranno facili per questo mercato cambiato. Forse non verranno affatto. Per ora possiamo osservare che le AM contano su questo mercato. Il 200MA ha tenuto due volte il $ ES e il 50MA era una resistenza perfetta sul rimbalzo all'inizio della settimana:



Se l'attuale doppio minimo sul $ ES tiene che ci sono molti obiettivi di rimbalzo sopra per considerare l'inclusione delle zone di fib, lacune e vari MA, incluso il 21MA.

Mentre l'azione potrebbe essere spiazzante per i fondi del retail e degli hedge fund utilizzati di recente, per i commercianti tecnici questa nuova fascia di prezzo allargata è un paradiso che offre molte opportunità per negoziare l'azione in entrambe le direzioni. Ha preso uno shock al sistema per rompere questo mercato dalle sue catene di compressione della volatilità, ma ora che è gratuito ci dà l'opportunità di attraversare le gamme.
 
sui musi gialli quelli bravi vedono opportunità a rialzo GIAPPONE, SCOPRIAMO INSIEME UNA GRANDE OPPORTUNITA’ DI INVESTIMENTO
invece io mi schiero dalla parte opposta e anche se potrebbe aggiornare i massimi io penserò a seguire un pattern ribassista che potrebbe dargli i tg sui livelli fibo. Il mondo è bello perchè è vario

Vedi l'allegato 457925
sempre musi gialli nuovi massimi fatti rispetto a dicembre per cui senza ombra di dubbio punto D di pattern bearish che ora hanno anche l'accoppiata di una dinamica ribassista attivatasi venerdì a massimi invariati il prezzo cercherà i tg fibo in basso, sempre se questa struttura dovesse rivelarsi giusta. Ripeto quà non si hanno certezze scrivo di una opportunità che si è venuta a creare siamo sempre e solo noi che scegliamo cosa fare se crederci oppure no!!! Ma statene certi il grafico ci racconta sempre la verità

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