Amleto
Forumer attivo
tontolina ha scritto:L'ultimo quote non esiste!
La ringrazio.

Sa cosa penso? Che la civiltà di una società non sia solo una questione culturale nel senso di quante nozioni ed informazioni essa possieda ma della qualità delle stesse e del modo in cui esse sono veicolate. Mi spiego più distesamente.
Io ritengo che anche una persona senza titoli di studio ma dotata di un'infarinatura diciamo ideale di un certo tipo possa essere una buona guida, un buon amministratore, un buon concittadino. Se ripenso ai periodi buii (anche e soprattutto economici) degli inizi del XX secolo in alcune aree della penisola posso notare che le poche basi culturali di derivazione religiosa (i principi cristiani) hanno condotto ad un forte legame tra i soggetti e alla proposizione di un'alternativa sociale di connotazione religiosa al pensiero sia liberale che comunista.
E da aree di scolarizzazione molto basse (forse il 10% della popolazione minorile) si è avuto in virtù anche di quei principi religiosi vissuti sulla base di un profondo senso di comunità di solidarietà per la medesima condizione di povertà e di sofferenza degli altri consimili uno sviluppo anche economico rigoglioso.
La riflessione coinvolge molti altri fenomeni (ad esempio, un'emigrazione rilevantissima verso il Nord, Sud America, Australia, Centro Europa che condusse a rimesse di importi consistenti, gli aiuti economici esteri postbellici, l'utilizzo di centrali idroelettriche subalpine che offrirono energia a costi bassi, etc. ) ma fondamentalmente ciò che emerge è che il fattore strettamente scolastico accademico è un gradino successivo che amplia le conquiste e i risultati socio-economici conseguiti ma che non è determinante per una amministrazione e un governo regolari.
Le propongo un esempio sul quale Ella è senz'altro più competente di me ma che è sintomatico, a mio modo di vedere, di quanto ho appena esposto.
Il fenomeno degli strumenti finanziari derivati a livello mondiale è stato elaborato da menti cd. sofisticate, esperte, colte, competenti, scientificamente raffinate e sembra aver condotto alla crisi più grave dal 1929. Warren Buffet che dichiara di essersi sempre tenuto alla larga da tali modelli e di aver investito sui prodotti di largo consumo, sullo sviluppo delle economie (per esempio acquistando real e vendendo dollari agli inizi del 2007) ha dimostrato che un livello 'basso' di conoscenza finanziaria ed economica non equivale ad esiti negativi (anzi...).
Io credo in poche parole che pochi concetti chiari, pochi valori guida siano la ricetta più opportuna per una prospera vita in comune e che le superfetazioni o le acrobazie ideologiche elitarie e pseudo culturali valgano spesso meno del common sense.
Ma qui mi fermo.
Saluti

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