Bpvi/Veneto B.: si appellano al Mef sui bond (MF)
MILANO (MF-DJ)--Emettere o non emettere. Il dubbio ha tenuto banco per qualche giorno tra Vicenza e Montebelluna, dove il rischio di un bail-in non è stato ancora scongiurato.
Giovedì scorso, scrive MF, il consiglio di amministrazione di Bpvi ha emesso bond garantiti dallo Stato per 2,2 miliardi, mentre solo ieri pomeriggio il board di Veneto Banca avrebbe preso una decisione analoga. La decisione non è stata presa a cuor leggero dagli amministratori proprio alla luce della profonda incertezza che grava sul futuro delle due ex popolari. Anche se l'ipotesi di un'escussione della garanzia pubblica è remota, l'emissione di strumenti obbligazionari in un clima di forte incertezza sulla continuità aziendale pone concreti rischi reputazionali e legali. Ecco perché sia Vicenza che Montebelluna si sono rimesse al Tesoro. Giovedì scorso Bpvi avrebbe dato una sorta di via libera condizionato all'emissione, riservandosi la possibilità di fare di dietrofront su indicazione di Roma. Veneto Banca invece avrebbe scelto di attendere fino a ieri per ricevere puntuali garanzie da via XX Settembre e superare le incertezze della vigilia. La doppia emissione fornisce un po' ossigeno artificiale ai due istituti per mettere in sicurezza la posizione di liquidità in una fase di profondo stress come quella attuale. Dopo il nuovo diktat di Bruxelles sul capitale privato e il passo indietro del fondo Atlante, sia Bpvi che Veneto Banca avrebbero subito nuovi scossoni sul fronte della raccolta diretta. E questo malgrado la sponda offerta dal
ministro del Tesoro Pier Carlo Padoan che ha escluso con forza la possibilità di un bail-in. L'impegno del governo però non si è ancora tradotto in un piano operativo che metta in sicurezza i due istituti.
(END) Dow Jones Newswires
June 06, 2017 02:50 ET (06:50 GMT)
Tutti tranquilli
Padoan ha escluso