FED: POWELL, INFLAZIONE BASSA, SALIRA' CON SALARI NEL MEDIO TERMINE
L'inflazione - rimasta sorprendentemente al palo nel corso del 2017 per via di fattori "probabilmente transitori che non si ripeteranno" - tornera' a crescere intorno a un tasso di crescita annua del 2% nel medio termine. Lo ha detto Jerome Powell, neo governatore della Federal Reserve, nel testo del suo discorso preparato per la sua prima testimonianza semestrale al Congresso nei panni di numero uno della banca centrale Usa. Il successore di Janet Yellen ha spiegato che la Fed continuera' a cercare un punto di equilibrio tra l'evitare un surriscaldamento dell'economia e lo spingere la crescita dell'inflazione al target del 2% "su base costante". Powell ha riconosciuto dati che misurano l'inflazione "leggermente piu' alti" verso la fine del 2017 rispetto ai mesi precedenti. Per lui, che si presentera' davanti ai membri della commissione Servizi finanziari alla Camera dalle 16 italiane, la crescita dei salari e' probabilmente limitata dal passo debole della crescita della produttivita'. I salari tuttavia hanno continuato a crescere "moderatamente" e in alcuni casi hanno visto una "modesta accelerazione". Si ricorda che il 2 febbraio scorso il governo Usa diffuse il rapporto sull'occupazione Usa a gennaio da cui e' emerso il maggiore balzo annuo dei salari dal giugno 2009 (+2,9%). Quel dato mando' in tilt i mercati, che iniziarono a temere un'aumento dell'inflazione e duque del numero delle strette monetarie da parte della Fed. Come l'inflazione, anche i salari dovrebbero - secondo Powell - crescere a un passo piu' veloce.
Come scrissi qualche settimana fa, se non ricordo male, tra marzo e parile dovrebbe uscire un dato sull'inflazione USA yoy, che dovrebbe spingere in alto l'inflazione, perchè essendo misurato yoy, il rispettivo dato di marzo/aprile dell'anno scorso esce dalla statistica, aumentando di fatto il dato stesso, in quanto era molto modesto.