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BCE: DRAGHI, DURANTE CRISI DEBITO POLITICA FISCALE RESTRITTIVA PER VOLONTA' ALCUNI PAESI
Durante la crisi del debito, soprattutto fra il 2011 e il 2013, la politica fiscale europea e' stata restrittiva in ragione soprattutto "del bisogno di alcuni paesi di ristabilire la credibilita' fiscale". Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi nel corso del suo intervento al Forum on Central Banking a Sintra. Un riferimento quello di Draghi che ha chiamato in causa direttamente, senza ovviamente citarli, i paesi del Nord Europa e in particolare la Germania che in risposta alla crisi del debito
hanno voluto spingere sul pedale del rigorismo fiscale. "La politica fiscale dell'eurozona e' divenuta restrittiva in risposta alla crisi del debito - ha detto Draghi - con una stretta di circa 4 punti percentuali del pil potenziale fino al 2013, anni in cui l'eurozona e' rimasta per la maggior parte in recessione". Questa risposta e' stata opposta a quella data dagli Stati Uniti dove invece la politica fiscale e' stata piu' accomodante nella fase iniziale della crisi nel 2008-09, in misura di circa il 6,5% del pil potenziale, per poi restringersi a circa il 5,5% del pil potenziale dal 2011 al 2013 quando la ripresa economica era gia' in atto. "L'eurozona a' stata costretta su un percorso diverso dal bisogno di alcuni paesi di ristabilire credibilita' fiscale - ha detto Draghi - ma in aggregato l'eurozona non aveva meno spazio fiscale degli Stati Uniti: i livelli del debito pubblico erano simili nelle due giurisdizioni. La differenza chiave e' stata che la stabilizzazione fiscale negli Usa e' avvenuta a livello federale mentre l'eurozona non disponeva di uno strumento fiscale centrale per agire in maniera anti-ciclica". La Germania di Jens Weidmann, candidato a succedere a Draghi alla fine del suo mandato il 31 di ottobre, era probabilmente la destinataria di un secondo riferimento contenuto nel discorso del presidente allorche' ha parlato della flessibilita' garantita alla Bce dal mandato. "Una flessibilita' - ha detto Draghi - che e' stata confermata da un recente pronunciamento della Corte di Giustizia Europea che non solo ha affermato che gli acquisti di attivita' sono uno strumento legittimo di politica monetaria nell'Eurozona ma ha riaffermato l'ampia discrezionalita' della Bce nell'usare tutti gli strumenti a sua disposizione in maniera necessaria e proporzionata agli obiettivi da conseguire". Come noto, Weidmann a suo tempo testimonio' contro l'Omt di fronte alla corte costituzionale tedesca.
Ma vfkl te e tutti i tuoi pari