E i danesi che ci facevano la morale..........
recentissimo TG24:
La
Danimarca che per anni è stata esempio di
buona accoglienza ha cambiato volto. Il governo uscente del liberale
Lars Rasmussen ha approvato con l'appoggio della
sinistra socialdemocratica delle l
eggi più dure contro
l'immigrazione. Si tratta del
pacchetto anti-ghetto. "Se commetti un omicidio in uno di questi quartieri - spiega l'avvocato,
Henrik Stagetorn, ai microfoni di "
Quarta Repubblica" - vai incontro a 18 anni di
carcere. Se, invece, ciò accade dall'altra parte della strada o in centro, la pena sarà, di 12 anni".
Pene aumentate e differenziate per spaccio di droga, rapine e vandalismo. E' questa la
ricetta della Danimarca per tenere a bada i
migranti nelle cosiddette "società parallele". Le aree in cui le pene sono state raddoppiate sono quelle dove la
popolazione straniera è maggiore di quella danese. Dove quasi la metà dei residenti non lavora e la percentuale di
condannati per
reati violenti supera di tre volte la media nazionale.
ma tra anni fa Il Corriere:
Copenaghen confisca beni ai rifugiati
Soldi e gioielli per essere accolti
Il parlamento approva la misura proposta a dicembre dal governo. I richiedenti asilo potranno conservare solo 1.350 euro. E non saranno costretti a cedere le fedi
di Luigi Offeddu
Profughi nel campo di Thisted, nello Jutland, Danimarca settentrionale (Ansa)
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Se ne discuteva da settimane, e a molti sembrava impossibile che potesse accadere davvero. Adesso, invece, è accaduto: la Danimarca, uno degli Stati più ricchi dell’Unione Europea, d’ora in poi confischerà denaro e beni di valore agli immigrati extracomunari richiedenti asilo, per coprire le spese del loro soggiorno fino al momento dell’accoglienza definitiva, cioè di un lavoro vero.
Salve le fedi
Gli immigrati potranno tenere per sé solo una somma massima equivalente a 1350 euro, e saranno esentati da dover cedere le fedi matrimoniali o altri oggetti di particolare significato sentimentale o religioso. Ma saranno sempre le autorità locali a decidere le eventuali «esenzioni». E’ la prima volta che nella Ue viene adottata una simile misura. La proposta, presentata dal governo poco prima di Natale, è stata approvata ieri dalla maggioranza del Parlamento tra furiose polemiche: in molti hanno ricordato quanto accaduto 70 e più anni fa, alle vittime ebree depredate di tutto prima delle deportazioni. Nella stessa seduta, il Parlamento danese ha approvato anche un altro provvedimento, che allungherà i tempi del ricongiungimento familiare per tutti coloro che hanno lasciato i figli, il coniuge o i genitori nei Paesi d’origine.
Il confronto con i disoccupati
Il governo di Copenaghen ha spiegato la sua decisione sulle «confische» stabilendo un parallelo con le norme che riguardano i disoccupati danesi: anch’essi, prima di chiedere il sussidio di disoccupazione, sono obbligati a cedere i propri averi in moneta o in beni di valore oltre un certo livello, per garantire allo Stato che non intendono farsi mantenere senza aver prima tentato ogni altra via. Ma i movimenti per i diritti umani rispondono con un altro argomento: la solidarietà continua ad essere uno dei principi fondanti dell’Ue, e finora non è stato abolito.