Gloria ai Bastardi - Cap. 1

Stato
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Quando il gioco si fa duro, escono i migliori, i professionisti...:sad:

COMMERCIO: BOCCIA, PER CONTRASTARE RICADUTE DAZI SERVE PIU' EUROPA

In attesa delle decisioni del Wto sulle sanzioni americane nei confronti dell'Europa, con circa 7 miliardi di possibili dazi per la questione Airbus, Confindustria ragiona sulle possibili ricadute sull'economia europea e italiana. 'Al di la' delle ripercussioni, questo ci dice che abbiamo bisogno di piu' Europa, perche' noi possiamo rispondere ai dazi degli altri e alle politiche complessive solo con un'Europa integrata'. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, a margine del convegno 'Comunicare Domani' promosso da Una - Aziende della Comunicazione Unite, in collaborazione con Google e in corso presso la sede di Assolombarda a Milano. Tra l'altro, ha spiegato il numero uno degli industriali, questa 'e' la posizione nostra, della Confindustria francese e della Confindustria tedesca. Non a caso il 4 e 5 dicembre faremo un trilaterale con la confindustria tedesca e francese a Roma, solo due giorni dopo l'insediamento della Commissione europea'. Il messaggio chiave, ha detto Boccia, 'sara' che la sfida e' tra Europa e mondo esterno e non tra paesi d'Europa. Il mondo dell'economia in chiave europea in questo senso e' piu' avanti della politica'.
 
USA e UCG inchiodati............RUT molto debole e il mio VIX è ancora spingente. Non so cosa dire di più, ciclicamente stiamo andando ma le "analisi" dicono che oltre ad avere un sangue povero, volumi, è pure malaticcio ancora.

Pace e bene :)
 
La bozza della Manovra è lo specchio di una mentalità vecchia, figlia di un'ideologia che non hai mai funzionato e ipocrita.

Se aumentare di una ventina di € lordi lo stipendio ai lavoratori e nel contempo tagliare le detrazioni su spese sanitarie e sulle ristrutturazioni edilizie è considerato "espansivo"...bèh allora siamo proprio alla canna del gas :down:


In compenso diamo il reddito di cittadinanza ad una terrorista, che solo 6 anni dopo aver commesso un omicidio le sono stati concessi gli arresti domiciliari.

E' proprio vero che in questo Paese conviene fottere, perchè diversamente si viene fottuti :wall:
 
Ultima modifica:
La copertura del cambio euro/dollaro compensa ampiamente i tassi negativi dei Bund, una dinamica che, secondo Ethenea, rischia di comprimere ulteriormente i rendimenti europei
Più o meno cinque anni fa, il rendimento del titolo di Stato tedesco, il Bund, è sceso per la prima volta al di sotto della soglia dell’1%. Un calo difficilmente prevedibile dagli investitori, così come non era facile prevedere nel 2014 che il rendimento potesse calare ulteriormente, fino ad arrivare al -0,73% toccato lo scorso agosto. Di pari passo sono cresciute le difficoltà per gli investitori del reddito fisso alla ricerca di rendimento positivo. “Alla luce degli oltre 16mila miliardi di obbligazioni globali che offrono rendimenti negativi, per gli investitori diventa sempre più difficile ottenere rendimenti interessanti”, conferma Christian Schmitt, portfolio manager del fondo bilanciato Ethna-Dynamisch, della scuderia Ethenea, che ritiene anche che la spirale discendente dei tassi non sembra finita e che, anzi, i rendimenti europei potrebbero subire una ulteriore compressione dal differenziale dei rendimenti euro-dollaro.

GLI EFFETTI DELLA CACCIA AI RENDIMENTI
In che modo questo differenziale incide sui rendimenti dei titoli europei? Viviamo in un mondo globalizzato e anche i capitali si muovono su una scala globale. Dall’estate 2013 alla primavera 2016, gli investitori con valuta di riferimento euro o yen hanno potuto incrementare significativamente i loro rendimenti obbligazionari acquistando obbligazioni in dollari, decisamente più redditizie, ed eliminando il rischio valutario a costi molto contenuti. Queste operazioni, divenute sempre più frequenti, hanno innescato un processo di convergenza dei rendimenti che nel 2016 ha spinto per la prima volta il Bund decennale tedesco in territorio negativo.

OBBLIGAZIONI IN DOLLARI
La caccia ai rendimenti è proseguita e negli ultimi mesi una nuova, interessante fonte di rendimento è stata individuata nell’acquisto di obbligazioni in dollari, con la conseguenza che il rendimento dei titoli di Stato decennali Usa è sceso in prossimità dei minimi storici, passando dal 3,25% del novembre 2018 all’1,44% di agosto 2019. “Il deterioramento delle aspettative congiunturali ha indubbiamente contribuito a tale flessione, che è stata peraltro fortemente favorita dalla caccia globale ai rendimenti, come emerge anche dal rialzo per lo più parallelo dei mercati azionari”, osserva Schmitt.

ESPERIMENTO CON BUND E TREASURY
La spirale discendente dei rendimenti provoca significativi effetti di propagazione e di feedback, effetti che potrebbero diventare interessanti per il futuro andamento dei rendimenti dei Bund decennali. Il gestore di Ethna-Dynamisch propone di fare un piccolo esperimento: ipotizzare che il rendimento del titolo di Stato americano scenda in prossimità dell’1% o ancora più in basso e che, a parità di condizioni, il rendimento del Bund tedesco resti invariato a -0,70%. Tenuto conto del differenziale di rendimento tuttora esistente tra euro e dollaro, una copertura valutaria euro-dollaro genererebbe in un anno un guadagno del 2,40% circa per gli investitori la cui valuta di riferimento è il dollaro.

CONCENTRARSI SU RENDIMENTI DALL’ANDAMENTO PARALLELO
L’investitore in dollari potrebbe quindi scegliere se investire in un titolo di Stato americano che rende l’1,00% in dollari o in un Bund tedesco con copertura in dollari che gli frutta +1,70%. “Anche se in un primo momento può sembrare assurdo, ciò potrebbe esercitare ulteriori, significative e finora impreviste pressioni sui rendimenti europei”, conclude Schmitt. “Finché il differenziale di rendimento euro-dollaro resta sui livelli attuali, è opportuno che gli investitori si concentrino su rendimenti che evidenziano un andamento tendenzialmente parallelo, a prescindere dall’attuale livello e dal segno positivo o negativo che li precede”.
 
Buongiorno...

L’investitore in dollari potrebbe quindi scegliere se investire in un titolo di Stato americano che rende l’1,00% in dollari o in un Bund tedesco con copertura in dollari che gli frutta +1,70%

Questo passaggio non è molto chiaro.. Chi ci ha capito qualcosa?
 
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