Permettimi qualche dubbio sulle divisioni.
Alla fine degli anni 60, quando i ricordi erano ancora relativamente freschi, un mio vicino di casa comunista convinto, che si era unito ai partigiani a 15 anni per salvare la pelle, dato che aveva un cognome che più ebraico non si può, aveva ammesso che i Partigiani veri (questa volta con la P maiuscola) non erano stati più di 10.000.
Che poi il 26 aprile siano diventati 100.000 è tutto un altro discorso.
Una divisione conta da 10.000 a 20.000 soldati.
Poi ci sono stati casi curiosi, come quello di un mio amico, morto purtroppo una quindicina di anni fa, con nome e cognome insospettabili ma con madre ebrea, che si era arruolato, anche lui per salvare la pelle. Il 25 aprile mattina era in divisa via Dante a Milano con un commilitone e un camion carico di scarponi militari in attesa di ordini. I partigiani col fazzoletto rosso lo hanno portato in malo modo alla scuola militare di corso Italia. Era in un angolo del cortile assieme ad altri in divisa e pensava già di fare una brutta fine, quando è entrato un suo amico monarchico, che gli ha tolto le stellette, messo il fazzoletto azzurro al collo, messo in mano uno sten e portato alla Casa dello Studente, dove erano asserragliati gli ultimi fascisti. Sparate un paio di raffiche nascosto dietro lo spigolo della casa di fronte, è diventato partigiano a pieno titolo.
Avrei altre storie da raccontare, ma mi fermo qui.